Archivi giornalieri: 25 gennaio 2016

Depenalizzazioni, omesso versamento delle ritenute INPS

Depenalizzazioni, omesso versamento delle ritenute INPS 0

di in 25 gennaio 2016 Governo
Gazzetta Ufficiale

Gazzetta Ufficiale

Depenalizzazione dell’ omesso versamento delle ritenute INPS previdenziali ed assistenziali da parte del datore di lavoro

Il cosiddetto pacchetto depenalizzazioni approvato con D. lgs 15 gennaio 2016 n. 7 recante “Disposizioni in materia di abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili” ed il decreto legislativo 15 gennaio 2016 n. 8 recante “Disposizioni in materia di depenalizzazione” è stato pubblicato in Gazzetta n. 17 del 22 gennaio 2016, in attuazione della legge 28 aprile 2014, n. 67.

I decreti compresi nel pacchetto depenalizzazioni erano stati approvati in via preliminare lo scorso mese di novembre 2015, e in prima istanza la loro entrata in vigore era prevista per il 2017. Tuttavia durante l’approvazione della Legge di Stabilità 2016 è stata prevista l’accelerazione della loro definitiva approvazione.

All’interno del pacchetto, composto come detto sopra da due decreti, una novità per il mondo del lavoro riguarda l’ omesso versamento delle ritenute INPS previdenziali ed assistenziali ed è contenuta nell’art. 3, comma 6, del D. Lgs n. 8/2016 che ha riscritto l’art. 2, comma 1 bis, del D.L. n. 463/1983, convertito, con modificazioni nella legge n. 638/1983.

L’articolo 2, comma 1-bis, del decreto-legge 12 settembre 1983, n. 463, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 1983, n. 638, è sostituito dal seguente:

«1-bis. L’omesso versamento delle ritenute di cui al comma 1, per un importo superiore a euro 10.000 annui, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a euro 1.032. Se l’importo omesso non è superiore a euro 10.000 annui, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.000 a euro 50.000. Il datore di lavoro non è punibile, ne’ assoggettabile alla sanzione amministrativa, quando provvede al versamento delle ritenute entro tre mesi dalla contestazione o dalla notifica dell’avvenuto accertamento della violazione.».

Entrata in vigore della depenalizzazione dell’ omesso versamento delle ritenute INPS

 

 

La norma così modificata entrerà in vigore il prossimo 6 febbraio 2016, ma per espressa previsione del provvedimento (art. 8 del Decreto) e per la regola del favor rei, “principio in base al quale nessuno può essere assoggettato ad una sanzione per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce più una violazione punibile”, si applicherà anche ai processi in corso che alla data del 6 febbraio 2016 non sono ancora giunti a sentenza o a decreto divenuti irrevocabili.

Fonte Gazzetta Ufficiale: DEPENALIZZAZIONE – ABROGAZIONE DI REATI

rassegna sindacale

 

del 22/01/2016

 

#svegliatitalia, anche a Caserta Cgil in piazza

21 gennaio 2016 ore 18.36

 
 

Agostino Marianetti, dalla fabbrica al Parlamento

Una vita interamente segnata dall’impegno nel sindacato, nella politica, nelle istituzioni. Nel 1977, eletto segretario generale aggiunto della Cgil, si trovò subito ad affrontare il dramma del rapimento (e poi dell’uccisione) di Aldo Moro
21 gennaio 2016 ore 18.23

             
 
 

Lombardia: Regione aderisce a Family Day, indignate le Rsu

Dopo l’annuncio del presidente Maroni le rappresentanze sindacali di giunta, consiglio regionale, Arifl, Ersaf e Eupolis si dissociano e invitano a partecipare a #svegliatitalia sabato 23 gennaio
21 gennaio 2016 ore 18.15

             
 
 

Pa: Cgil e Fp, su licenziamenti tanto rumore per nulla

Il sindacato sul decreto partecipate: “Per quanto apprendiamo, presenta una inquietante analogia con la vicenda, caotica e tutt’altro che risolta, dell’abolizione delle Province”
21 gennaio 2016 ore 18.05

             
 
 

Metalmeccanici, febbraio sarà il mese decisivo

La trattativa continua senza pregiudiziali a partire dal 28 gennaio. Il mese prossimo calendario di incontri e poi la plenaria. Fiom: “Vogliamo un contratto che coniughi il miglioramento delle condizioni dei lavoratori con il rilancio degli investimenti”
21 gennaio 2016 ore 18.02

             
 
 

Elezioni Rsu Telecom: a Modena Slc Cgil al 60%

21 gennaio 2016 ore 18.00

             
 
 

Veneto: ondata di scioperi nell’industria alimentare

Venerdì 22 gennaio il giorno più caldo, con fermate della maggior parte delle aziende del settore, quali gruppo Aia, Coca Cola, Rana, Bauli, San Benedetto, San Pellegrino, Recoaro, Purina
21 gennaio 2016 ore 17.20

             
 
 

Cgil: grave militarizzazione forzata corpo forestale Stato

Fracassi: “Ci batteremo in tutte le sedi, anche in quella giudiziaria, per ripristinare le libertà personali dei lavoratori” costretti ad abbandonare lo status di “civili”. Necessaria una riorganizzazione, ma con queste modalità
21 gennaio 2016 ore 16.59

             
 
 

Gela, domani direttivo Filctem con Miceli

21 gennaio 2016 ore 16.53

             
 
 

Fp Lombardia: perplessità su assunzioni in Regione

21 gennaio 2016 ore 16.49

             
 
 

Rsu Telecom, Slc Cgil seconda in Sicilia

21 gennaio 2016 ore 16.47

             
 
 

Furbetti del cartellino, dal governo l’ennesimo annuncio

“Il decreto delegato avrà un iter lungo: prima di tre o quattro mesi non vedrà alla luce”, spiega Michele Gentile, coordinatore Cgil per i Settori pubblici, ai microfoni di RadioArticolo1: “Attendiamo i testi, ma per adesso i licenziamenti non ci sono”
21 gennaio 2016 ore 16.35

             
 
 

Giornata della Memoria, sindacati Lombardia incontrano studenti

Dal 10 al 14 marzo il Treno della memoria si recherà nei luoghi dello sterminio
21 gennaio 2016 ore 15.17

             
 
 

General Electric (Milano), 22 gennaio sciopero contro chiusura

21 gennaio 2016 ore 14.55

             
 
 

Sindacati, troppi gli alloggi sfitti a Trento

21 gennaio 2016 ore 14.22

             
 
 

Fiumicino Aeroporto: accordo con National Cleanness

Aziende e sindacato hanno condiviso la necessità sempre più stringente di arrivare a un sistema di regole valido per tutti i competitors del settore
21 gennaio 2016 ore 13.47

             
 
 

Telecom Liguria, Slc Cgil primo sindacato

21 gennaio 2016 ore 13.38

             
 
 

«La Carta dei diritti, proposta innovativa per i precari»

Il segretario del Nidil, Claudio Treves, parla a RadioArticolo1 del nuovo Statuto dei lavoratori. “Un testo di straordinario valore. Finalmente si dice che servono diritti uguali per tutti, a prescindere dall’impresa e dal contratto del lavoratore”
21 gennaio 2016 ore 13.31

             
 
 

La scomparsa di Agostino Marianetti

Una carriera politica e sindacale di rilievo: da consigliere comunale di Roma a segretario aggiunto di Lama, in Cgil, dal 1977 al 1983, quando fu eletto deputato nel 1983. Domani (22/1) a Milano presentazione del suo libro “Io c’ero” con Camusso
21 gennaio 2016 ore 13.03

             
 
 

Lecce: il 22/1 presentazione libro su 70 anni Cgil e Carta Diritti

21 gennaio 2016 ore 12.33

             
 
 

Giornale dell’Umbria: Cgil, gravi colpe della precedente proprietà

21 gennaio 2016 ore 12.09

             
 
 

Iscrizioni scolastiche: Rete degli studenti, no a contributo volontario

21 gennaio 2016 ore 11.52

             
 
 

Siderurgica Modenese: mancato pagamento preavviso

21 gennaio 2016 ore 11.36

             
 
 

#svegliatitalia: Cgil Venezia scende in piazza

21 gennaio 2016 ore 11.27

             
 
 

Moby Prince, una tragedia nella nebbia

“Centoquaranta. La strage dimenticata”, del regista Manfredi Lucibello, racconta l’incidente del traghetto privato bruciato al largo del porto di Livorno nell’aprile 1991, dove morirono 140 persone. In video, il trailer del documentario
21 gennaio 2016 ore 11.22

             
 
 

Fvg: modelli Red, basta tagli ai servizi

21 gennaio 2016 ore 11.20

             
 
 

Terni: il 22/1 Cgil presenta Nuovo Statuto

21 gennaio 2016 ore 11.16

             
 
 

Recuperare i ritardi, ridurre le diseguaglianze

L’esperienza avviata negli ultimi tempi dimostra che è possibile rinnovare l’attività e finalizzarla agli obiettivi del Piano del lavoro Cgil. Diffusi quasi ovunque accordi regionali e sperimentazioni di inclusione realizzati dai coordinamenti giovani
21 gennaio 2016 ore 11.14

             
 
 

Toscana: rinnovo Rsu Gaia, Filctem primo sindacato

21 gennaio 2016 ore 10.46

             
 
 

Lombardia: agenzie di viaggio, accordo su stato di crisi

21 gennaio 2016 ore 10.16

             
 

Ultimissime Lavoro – Fiscale 22/01/2016

Giurisprudenza

CORTE DI CASSAZIONE

Ordinanza

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 gennaio 2016, n. 912

Fiscale

Tributi – Agevolazioni fiscali “prima casa” – Trasferimento residenza nel nuovo Comune oltre 18 mesi dal rogito per inerzia degli uffici comunali – Decadenza dal beneficio – Esclusione

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 gennaio 2016, n. 577

Fiscale

Tributi – Ente lirico regionale – Ente senza fine di lucro – Natura non commerciale – Condizioni – Attività culturali nel settore di divulgazione della musica – Modalità di finanziamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 gennaio 2016, n. 864

Fiscale

Tributi – Agevolazione fiscale “prima casa” – Inutilizzabilità dell’immobile acquistato con l’agevolazione – Mancato trasferimento della residenza – Motivi ostativi all’esecuzione di lavori necessari – Permanenza del beneficio – Configurazione di forza maggiore – Condizioni – Non imputabilità al contribuente, necessità e imprevedibilità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 gennaio 2016, n. 2210

Fiscale

Tributi – Reati fiscali – Dichiarazione fraudolenta IVA mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti – Accertamento – Termini di prescrizione – Sentenza della Corte di Giustizia UE 8 settembre 2015, causa C-105/14 – Effetti – Termine ordinario di prescrizione ricomincia a decorrere dopo ogni atto interruttivo

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 gennaio 2016, n. 943

Fiscale

Tributi – Accertamento fondato sul redditometro – Rettifica del reddito in relazione ad investimenti immobiliari – Sentenza favorevole al contribuente divenuta definitiva – Efficacia di giudicato esterno anche per le altre annualità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 gennaio 2016, n. 967

Fiscale

Tributi – Accertamento – Costi relativi ad operazioni soggettivamente inesistenti – Conoscibilità della fittizietà delle operazioni – Onere di prova a carico dell’ufficio – Elementi indiziari caratterizzati da gravità, precisione e concordanza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 gennaio 2016, n. 968

Lavoro, Fiscale

Tributi – Contribuente iscritto all’AIRE e residente in Kenia – Reddito da pensione italiana – Tassazione agevolata in base alla Convenzione Italia-Kenia – Convenzione non ratificata – Recupero maggiori imposte – Esclusione sanzioni e interessi

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 gennaio 2016, n. 969

Fiscale

Tributi – Plusvalenza da alienazione di terreni ricevuti in eredità – Avviso di accertamento divenuto definitivo per mancata impugnazione – Intervenuta declaratoria di incostituzionalità dell’art. 82, co. 2, ultimo periodo del TUIR applicabile “ratione temporis” – Rimborso delle somme versate – Esclusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 gennaio 2016, n. 976

Fiscale

Tributi – Condoni – Definizione agevolata omessi o ritardati versamenti ex art. 9-bis L. n. 289/2002 – Tardivo versamento dell’ultima rata – Decadenza del condono

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 gennaio 2016, n. 979

Lavoro

Pubblico impiego – Concorso – Copertura del posto di dirigente – Applicazione dell’istituto della mobilità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 gennaio 2016, n. 983

Lavoro

Contributi assicurativi – Omesso versamento – Prescrizione – Costituzione della rendita vitalizia – Prova scritta

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 gennaio 2016, n. 986

Lavoro

Dipendente RAI – Infortunio – Occasione di lavoro – Configurabilità – Indennità Inail per inabilità temporanea e permanente

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 gennaio 2016, n. 989

Lavoro

Contratto di lavoro subordinato – Licenziamento per giustificato motivo oggettivo – Trasferimento di azienda – Riduzione dei costi – Soppressione della posizione lavorativa

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 gennaio 2016, n. 990

Lavoro

Infortunio sul lavoro – Rendita per inabilità permanente – Entità del danno – Consulenza tecnica d’ufficio

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 gennaio 2016, n. 1059

Lavoro

Assistenti sociali – Prestazione professionale – Costituzione di un rapporto di lavoro subordinato – Esclusione

Legislazione

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO GIUSTIZIA – Decreto ministeriale 19 gennaio 2016

Lavoro, Fiscale

Attivazione delle notificazioni e comunicazioni telematiche presso la Corte di cassazione, ai sensi dell’articolo 16, comma 10, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, nella legge 17 dicembre 2012, n. 221, limitatamente al settore civile

MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 11 gennaio 2016

Lavoro

Integrazioni e modificazioni al decreto 15 luglio 1986, concernente le visite mediche di controllo dei lavoratori da parte dell’Istituto nazionale della previdenza sociale

Prassi

AGENZIA DELLE ENTRATE

Comunicato

AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 21 gennaio 2016

Lavoro, Fiscale

Online le bozze di Unico per società, enti non commerciali e consolidato – Sul sito delle entrate le istruzioni e i modelli con tutte le novità

AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 21 gennaio 2016

Lavoro, Fiscale

Dichiarazione precompilata, c’è tempo fino al 9 febbraio per l’invio dei dati sanitari – Nessun impatto per i contribuenti: confermato il calendario per l’invio del 730

BANCA CENTRALE EUROPEA

Comunicato

BANCA CENTRALE EUROPEA – Comunicato 21 gennaio 2016

Lavoro, Fiscale

Decisioni di politica monetaria

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Interpello

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 20 gennaio 2016, n. 1

Lavoro

Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – Interesse al distacco nell’ambito dei gruppi di imprese – art. 30, D.Lgs. n. 276/2003.

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 20 gennaio 2016, n. 2

Lavoro

Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – riqualificazione del rapporto di lavoro a seguito di accertamento ispettivo e fruizione degli sgravi contributivi di cui alla L. n. 190/2014

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 20 gennaio 2016, n. 3

Lavoro

Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – contratto di solidarietà difensivo.

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 20 gennaio 2016, n. 4

Lavoro

Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – Esonero contributivo ex art. 1, comma 118, L. n. 190/2014 – Lavoratore percettore di trattamento pensionistico

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 20 gennaio 2016, n. 5

Lavoro

Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – applicazione dell’art. 2, comma 1, D.Lgs. n. 81/2015 – rapporti di collaborazione degli intermediari assicurativi

rassegna sindacale

 

del 23/01/2016

 

Il nuovo statuto per Laura, Marta, Emanuela e Giulia

Quattro punti di vista diversi sul lavoro e i suoi diritti negati. Le testimonianze di tre lavoratrici e una studentessa raccolte nel corso della presentazione della Carta dei diritti universali organizzata dalla Cgil Umbria a Terni
22 gennaio 2016 ore 19.01

 
 

Sciopero, i sindacati: risultato straordinario

La partecipazione media è stata del 95%, e in molti stabilimenti di grandi gruppi si è registrato l’en plein: Parmalat, Barilla, Cremonini, Ferrarini, Grandi salumifici italiani, Sfir, Coca Cola, Doria, Molino Casillo, Newlat, Ferrarelle, Motta, Mec Carni
22 gennaio 2016 ore 17.35

             
 
 

Palermo, Fillea all’Inps: sbloccare somme per ammortizzatori

22 gennaio 2016 ore 17.12

             
 
 

Cgil Roma e Lazio: solidarietà al Gay Center

22 gennaio 2016 ore 17.01

             
 
 

Pesaro, la Cgil saluta Elmo Del Bianco

La morte dello storico ex segretario generale della Camera del lavoro provinciale, già partigiano e dirigente politico
22 gennaio 2016 ore 16.53

             
 
 

#svegliatitalia, Cgil Emilia Romagna aderisce

22 gennaio 2016 ore 16.52

             
 
 

Rsu Telecom, in Puglia Slc primo sindacato

22 gennaio 2016 ore 16.39

             
 
 

Lazio: Ater, a rischio lavoratori manutenzione verde

22 gennaio 2016 ore 16.37

             
 
 

Piemonte, Slc vince elezioni Rsu Telecom

22 gennaio 2016 ore 16.33

             
 
 

Sciopero alimentare, grande adesione in Veneto

22 gennaio 2016 ore 16.30

             
 
 

Trafomec, Fiom Umbria: continua silenzio assordante su futuro fabbrica

“È un’azienda con molteplici difficoltà, in termini produttivi, di crediti verso i dipendenti non onorati, di stipendi ricevuti in due tranche, ecc. Non accettiamo atteggiamenti passivi, e riteniamo non più rinviabile un nuovo appuntamento con la Regione”
22 gennaio 2016 ore 16.27

             
 
 

Carta diritti universali, 26 gennaio presentazione a Genova

22 gennaio 2016 ore 16.23

             
 
 

Fp Cgil Roma e Lazio: avviare indagine su dichiarazioni dirigente Comune

22 gennaio 2016 ore 16.21

             
 
 

Firenze, 25 dipendenti di Opera dalla partita Iva all’assunzione

25 dipendenti di Opera (addetti didattici nei musei, tra cui gli Uffizi) avranno diritti che prima erano preclusi, come maternità, permessi, ferie, congedi, tredicesima, quattordicesima. I sindacati: “Soddisfatti del risultato, figlio della mobilitazione”
22 gennaio 2016 ore 15.26

             
 
 

Iscrizioni 2016/17, si parte tra incertezze e conflitti

Da oggi (22 gennaio) si alza il sipario sulla complessa procedura per le iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado. Ma la scelta degli istututi e del percorso avverrà, nelle prossime settimane, in una situazione di confusione senza precedenti
22 gennaio 2016 ore 15.08

             
 
 

Spagna, contro gli scioperi “torna” Franco

Dal 2010 a oggi oltre 300 sindacalisti sono stati inquisiti, in attesa di processo e sotto la minaccia del carcere. Il tutto accade grazie a un comma del codice penale scritto durante la dittatura e che con la democrazia era caduto in disuso
22 gennaio 2016 ore 15.07

             
 
 

La piaga della dispersione scolastica

I dati del fenomeno per l’Italia continuano a essere molto gravi. Le scelte compiute dal governo testimoniano un progressivo disimpegno del ministero nel sostenere l’azione di contrasto delle scuole. Ecco in cifre costa sta accadendo
22 gennaio 2016 ore 14.45

             
 
 

“L’Europa è ancora malata, si punti sul lavoro”

Barbi (Cgil) a RadioArticolo1: “La crisi non è finita, e finora le cure sono state sbagliate. La nuova austerità flessibile non ha funzionato, mentre bisogna tornare a investire, e mettere centinaia di migliaia di giovani a lavorare nell’innovazione”
22 gennaio 2016 ore 14.32

             
 
 

Eni: Miceli (Filctem), «Così non va e non può andare»

Il sindacato: “Salviamo Gela, garantendo il presidio industriale attraverso la costruzione della bioraffineria. La drammatica vicenda deve restare fuori dal conflitto tra governo nazionale e governo regionale. La nostra lotta è destinata a proseguire”
22 gennaio 2016 ore 14.14

             
 
 

Ddl Cirinnà: anche Cgil Modena mobilitata il 23/1

22 gennaio 2016 ore 13.48

             
 
 

Porti, Filt: riforma secondo nostri auspici, si apra confronto

Cortorillo: “L’impostazione del Governo sancisce il superamento di una posizione ideologica, sostenuta per mesi, che avrebbe causato lo smantellamento del sistema e delle sue regole. Ora si metterà alla prova la riduzione delle attuali autorità portuali”
22 gennaio 2016 ore 13.44

             
 
 

Cani di Roma: rischio chiusura imminente

22 gennaio 2016 ore 13.41

             
 
 

Emilia Romagna, scioperi a sostegno contratto alimentare

Franciosi (Flai): “Forte e decisa la partecipazione dei 68.000 lavoratori della Regione. Le aziende evidenziano altissime percentuali di adesione, come Barilla, Parmalat, Nestlè, Felinese, Alcisa, Cannamela, Ferrarini, dove si sono fermate le produzioni”
22 gennaio 2016 ore 13.13

             
 
 

Autonomia speciale e ripresa, Cgil e Confindustria a confronto

22 gennaio 2016 ore 12.54

             
 
 

Almaviva, Slc Palermo: oggi il sit-in, 29/1 incontro con la Regione

Il sindacato: “Se non arrivano risposte, siamo pronti a portare in piazza tutti i 5.000 lavoratori palermitani, tra dipendenti e addetti a progetto”. Il tempo stringe; a marzo si aprono le procedure di mobilità per i 2.500 esuberi annunciati dall’azienda
22 gennaio 2016 ore 12.09

             
 
 

Marianetti: Tambroni, Franco e la foresteria di via Cavour

“A un tratto mi sono sentito prendere dietro le spalle e ho pensato che fossero dei poliziotti. In realtà era un gruppo di fascisti venuti lì per dare una lezione a quelli che avevano manifestato contro il dittatore spagnolo Francisco Franco”
22 gennaio 2016 ore 11.35

             
 
 

Cgil Marche, partecipiamo a #svegliatitalia

22 gennaio 2016 ore 11.22

             
 
 

La crisi economica vista dal Brasile

Parla Luiz Marinho, ex ministro del Lavoro, ex sindacalista, ora sindaco in una delle aree più industrializzate del Paese. “Oggi vediamo un’ondata conservatrice nella società e molte conquiste sociali sono a rischio. Occorre lottare perché ciò non accada”
22 gennaio 2016 ore 11.20

             
 
 

Incidenti stradali, l’impegno del sindacato

Da anni la Cgil di Rimini, attraverso il Servizio informativo per Rls (Sirs), lavora per fornire informazioni e strumenti al fine di ridurre questi accadimenti. Che dovrebbero rientrare, e invece non lo sono, nel Documento di valutazione dei rischi
22 gennaio 2016 ore 11.15

             
 
 

Sindacati Lecce, timori per dipendenti Camere di commercio

22 gennaio 2016 ore 10.54

             
 
 

Fp Foggia: trasparenza in assunzioni Cup

22 gennaio 2016 ore 10.15

             
 
 

Scioperano gli alimentaristi: rinnovo subito

Astensione dal lavoro di quattro ore in tutte le aziende italiane, a seguito della rottura delle trattative sul nuovo Ccnl. Per la Flai Cgil “si cerca di far passare un accordo che emargina ed esautora completamente il ruolo delle relazioni sindacali”
22 gennaio 2016 ore 09.37

             
 
 

Nessuna risposta, medici ancora in piazza

Sciopero di 48 ore il 17 e 18 marzo. Prima manifestazioni interregionali per sensibilizzare l’opinione pubblica. “Le organizzazioni sindacali – si legge in una nota – non intendono essere spettatrici del declino inesorabile della sanità pubblica”
22 gennaio 2016 ore 09.26

             
 
 

Cgil Napoli, 23/1 in piazza per i diritti civili

22 gennaio 2016 ore 09.07

             
 
 

RadioArticolo1, i programmi del 22/1

22 gennaio 2016 ore 09.05

             
 

Novità e approfondimenti

 

lunedì 25 Gennaio 2016

 

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Novità e approfondimenti

  Modello UNICO 2016 per imprese

Agenzia delle Entrate pubblica le bozze di UNICO SC, SP, ENM e Consolidato nazionale e mondiale: modelli dichiarazione redditi 2016 imprese, istruzioni, novità fiscali. »

  Digitalizzazione, la Silicon Valley investe in Italia

Amazon assume in Italia, Apple a Napoli, Cisco investe a Milano e Cagliari, Microsoft, Google ed eBay potenziano i programmi: Italia nuova Eldorado della Silicon Valley. »

  Professione ingegnere: niente accesso agli architetti

Preclusa la possibilità per i laureati in architettura vecchio ordinamento di sostenere l’esame di Stato da Ingegneri: i chiarimenti del MIUR. »

  Istanze CIGO, la procedura INPS

Cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO), i chiarimenti INPS sulla nuova procedura e le istruzioni per individuare correttamente le sedi competenti. »

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Direttive per imprese italiane sul trasferimento dati personali negli USA dopo la sentenza sul Safe Harbor e il recepimento del Garante Privacy: parlano gli esperti. »

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I SARDI E LA SHOAH di Francesco Casula

 I SARDI E LA SHOAH di Francesco Casula:

1. I Sardi deportati e internati

2. Sardegna, Ebrei e «razza italiana» di Emilio Lussu (Giustizia e Libertà, 21 ottobre 1938

1. I Sardi deportati e internati (IMI)

Fra i 750-800 mila militari e civili fatti prigionieri dai nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 , rinchiusi dentro i vagoni piombati e trasportati nei lager migliaia e migliaia erano Sardi. La Sardegna infatti è una delle regioni che ha pagato un altissimo tributo di deportati, politici e militari. Furono circa 12.000 mila i soldati sardi IMI (Internati militari italiani) internati nei lager nazisti.Per spiegare un numero così alto di militari sardi deportati occorre capire la situazione in cui si trovarono nei fronti di guerra (Grecia, Albania, Slovenia, Dalmazia) dopo l’armistizio dell’8 settembre con la difficoltà di tornare in Sardegna, sbandati, posti di fronte all’alternativa di aderire alla RSI (Repubblica sociale di Salò) o di diventare prigionieri dei tedeschi e dunque di essere internati nei lager. Abbandonati da Badoglio, quasi nessuno aderì alla RSI e dunque il loro destino fu segnato: vengono portati nel o RSI o prigionieri, rifiutano l’arruolamento nella RSI 12 mila Sardi militari deportati soprattutto operanti nei fronti di guerra (Grecia, Albania, Slovenia, Dalmazia) che non aderiscono alla RSI, soprattutto dopo l’8 settembre, abbandonati da badoglio e sbandati vengono portati dai tedeschi ai campi di concentramento (IMI), appunto. Senza alcun contributo da parte della Regione sarda – al contrario di quanto avviene in molte altre regioni italiane – grazie all’opera di volontariato di alcuni studiosi e storici che collaborano con l’ISSRA ( Istituo sardo per la storia della Resistenza e dell’Autonomia) come Marina Moncelsi, presidente dell’Istasac (Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’età contemporanea della Sardegna Centrale) e di Aldo Borghesi che ha scritto vari saggi sui deportati sardi in Germania durante la seconda Guerra mondiale. In modo particolare rimando alla – Grande Enciclopedia della Sardegna – Voce Deportazione, pagine. 386-389 (Edizioni La Biblioteca della Nuova Sardegna)

L’antifascismo in Sardegna a cura di M.Brigaglia e altri, II volume, seconda edizione,(Consiglio Regionale della Sardegna-Edizioni della Torre, Cagliari 2008).

Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010: contiene una serie di saggi sulla deportazione dall’Italia regione per regione: la parte sulla Sardegna è di Aldo Borghesi.

Questi studiosi continuano la ricerca soprattutto attraverso lo spoglio dell’Archivio militare, dove i soldati hanno depositato i loro documenti, per ricostruire l’identità dei soldati sardi deportati nei campi di concentramento nazisti sparsi tra Germania, Austria e Polonia e scomparsi. A migliaia furono sepolti nelle fosse comuni o nella nuda terra dei lager. Nell’immediato dopoguerra, a causa delle enormi difficoltà di comunicazione e di ricerca, non fu possibile conoscerne la sorte e informare i familiari. I caduti sardi fanno parte della massa dei 750-800 mila militari e civili fatti prigionieri dai nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, rinchiusi dentro i vagoni piombati e trasportati nei lager. L’Unione Sarda ha pubblicato i nomi di 45 sardi scomparsi di cui ora si sa perlomeno dove siano morti e dove presumibilmente si trovino le tombe. Trentanove venivano dalla provincia di Cagliari e sei dall’attuale Sulcis. I nomi sono emersi da un elenco di 15.292 che figura nel blog “Dimenticati di Stato (all’indirizzo www.robertozamboni.com). È il primo passo di una ricerca iniziata dieci anni fa da un artigiano veronese che vuole rintracciare il maggior numero dei deportati che figurano tra i dispersi. ha fruttato 45 nomi per il territorio della allora provincia di Cagliari.

1. bis I Sardi deportati e internati per motivi razziali e politici1

Ai 12.000 deportati sardi IMI occorre aggiungere  circa 290 sardi, tra politici ed ebrei. Qualche nome.

-Per motivi razziali

Studi recenti hanno accertato che la Sardegna   – soprattutto alla fine del secolo XIX – ha ospitato funzionari, commercianti e imprenditori ebrei, oltre a intellettuali e docenti poi colpiti dai provvedimenti razziali del 1938. Si trovano dunque nominativi di deportati razziali nati nell’Isola o che con essa hanno avuto rapporti di elezione. I casi fin’ora noti sono:

ELISA FARGION

Nata a Cagliari nel 1981, arrestata a Ferrara nel 1944, deportata ad Auschwitz e uccisa nelle camere a gas.

VITTORIA MARIANI

Nata a Portotorres nel 1904, arrestata nel 1944 alla frontiera svizzera, liberata a Bergen Belsen. (Il campo di Bergen-Belsen era un campo di concentramento nazista situato nella bassa Sassonia, a sud-est della città di Bergen, vicino a Celle).

ZAIRA COEN RIGHI

Nata a Mantova nel 1879, sposata con un ingegnere sardo, insegnante al Liceo “Azuni” di Sassari, estromessa dalla cattedra in seguito alle leggi razziali, trasferitasi a Firenze fu arrestata e portata a Fassoli e ad Auschwitz  dove finì in camera a gas nel maggio 1944.

-Per motivi politici

Un solo sardo risulta arrestato sul territorio isolano, gli altri cadono in mano tedesca in continente o all’estero.

Luogo di arresto:la quota maggiore (circa 50) è costituita da detenuti del carcere militare di Peschiera, inviati in massa a Dachau il 22 settembre 1943: provenienze rilevanti anche da Milano, Genova e Trieste.

Luogo di nascita: per oltre il 50% dei casi le province di Cagliari e Sassari (secondo la nuova ripartizione) con preponderanza della seconda: i nati fuori dall’Isola sono meno del 10%.

Destinazione: non è univoca: verso Mauthausen, Dora ecc:. Un terzo dei deportati sardi passa per dacia, un altro per i campi di Fossoli e Bolzano. I deportati vengono spostati secondo le esigenze produttive in base alle quali sono impiegati e prima della liberazione, mentre il fronte procede, si succedono brutali trasferimenti, verso i campi all’interno del Reich.

A Bergen Belsen muoiono due sardi nel giugno 1944. Ad Auschwitz finiscono 5 sardi non ebrei.

Il triangolo rosso: designa gli oppositori del nazismo, i resistenti e in genere “i pericolosi per il Reich”. Esemplare la vicenda di LUIGI RIZZI, sassarese e allievo sottoufficiale.

Condizione professionale:circa la metà è composta da militari, fra i civili la maggior parte è composta da lavoratori dell’industria ma c’è manche un sacerdote, DON MARIO CROVETTI, nato a Sassari e arrestato in un paese emiliano dov’è parroco. E’ scomparso nel 2003, era il decano dei sacerdoti italiani reduci dai lager.

La ripartizione per età: vede un ovvio prevalere delle classi giovani (1910-1924) coinvolte nella guerra e nella resistenza ma non mancano anziani e adolescenti (il più vecchio è del 1874 e il più giovane del 1928.

Il motivo della deportazione: ha una matrice comune e tutti vengono considerati “pericolosi per la sicurezza del reich” da eliminare con il lavoro forzato: partigiani, loro congiunti, collaboratori, soldati che si sono rifiutati di combattere per la Germania, civili presi nei rastrellamenti. Da Genova vanno a Dachao gli operai GIOVANNINO e NATALE BIDDAU, padre e figlio originari di Ardara, l’uno muore nei lager l’altro è stato fino alla recente scomparsa un animatore della sezione genovese dell’ANED (Associazione nazionale degli ex deportati politici nei campi nazisti). GAVINO GAVINI, sassarese, muore a Gusen nell’ aprile del 1945. BARTOLOMEO MELONI, cagliaritano, ispettore delle ferrovie, compie atti di sabotaggio, scoperto e arrestato muore a dacia nel luglio del 1944. L’antifascista BACHISIO ALTANA, membro della resistenza francese

La sorte: Fra i sardi i sopravissuti sono oltre il 60%.

Luogo principale di morte: Mauthausen (tra i sottocampi 30 deceduti su oltre 60 deportati), forte la mortalità anche a Dora, Natzweiler e Neuengamme.

1.Questo paragrafo è stato costruito sulla base del saggio di Aldo Borghesi contenuto in Grande Enciclopedia della Sardegna – Voce Deportazione, pagine. 386-389 (Edizioni La Biblioteca della Nuova Sardegna) .

Altri Personaggi da ricordare

1. MODESTO MELIS, di Gairo, trasferitosi nel 1938 nella nascente Carbonia, per fare l’operaio, finirà a Mauthausen. Oggi ha 93 anni e la sua esperienza sarà raccontata in un libro: “Da Carbonia a Mauthausen e ritorno”.

2.SALVATORE CORRIAS, dI San Nicolò Gerrei, della Guardia di Finanza, partigiano, deportato a Dachau e poi fucilato a Moltrasio (Como) dai fascisti della RSI. Medaglia d’oro al merito civile alla memoria. E’ riuscito a salvare, muovendosi nella Guardia di Finanza fra la frontiera italo-svizzera, centinaia di ebrei e di perseguitati politici.

3. COSIMO ORRU’ di San Vero Milis. medaglia d’oro della resistenza, morto nei campi nazisti tra il 1944 e il 1945, il cui ricordo resisteva nella famiglia, nei conoscenti e nel nome di una via del suo paese. Da anni il suo Comune ha portato avanti una ricerca sulla sua storia, in collaborazione con l’Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia (ISSRA), tanto da ricostruirne in modo ancora incompleto il viaggio dal suo lavoro, magistrato a Busto Arsizio e membro del CLN, sino al campo di Flossemburg in Germania, quindi in quello di Litoměřice nell’attuale Repubblica Ceca dove poi è morto.

2. Emilio Lussu – “Sardegna, Ebrei e «razza italiana»”

Giustizia e Libertà, 21 ottobre 1938

Le Journal des Débats pubblica, tra il serio ed il faceto, uno scritto in cui si attribuisce a Mussolini il proposito di relegare in Sardegna tutti gli ebrei italiani. Con i tempi che corrono, queste cose vanno prese sempre sul serio. Come sardo, nato in Sardegna e rappresentante di sardi, io mi considero direttamente interessato […] .

Così stando le cose, è troppo giusto che gli ebrei italiani vengano a finire in Sardegna: essi sono i nostri più prossimi congiunti. Per conto nostro, noi non sentiamo che pura gioia. Essi saranno accolti da fratelli. La famiglia semitica uscirà rafforzata da questa nuova fusione. Semitici con semitici, ariani con ariani. Mussolini va lodato per tale iniziativa. Anche perché rivela, verso noi sardi, un mutato atteggiamento. Nel 1930, davanti a un giornalista e uomo politico francese che gli aveva fatto visita, pronunziò parole e propositi ostili contro l’isola fascisticamente malfida, e affermò che avrebbe distrutto la nostra razza, colonizzandoci con migliaia di famiglie importate da altre regioni d’Italia. Egli mantenne la parola e popolò le bonifiche sarde di migliaia di romagnoli e di emiliani. Ma, a difesa della razza sarda, vigilavano impavide le zanzare, di pura razza semitica. L’immigrazione ariana è stata devastata dalla malaria e ora non ne rimane in piedi che qualche raro esemplare superstite. Con gli ebrei, sarà un’altra questione. Essi saranno i benvenuti per noi e per le zanzare fedeli, le quali saranno, con loro, miti e discrete come lo sono con noi. Sardi ed ebrei c’intenderemo in un attimo. Come ci eravamo intesi con gli ebrei che l’imperatore Tiberio aveva relegato nell’isola e che Filippo II di Spagna scacciò in massa. Quello fu un gran lutto per noi. Ben vengano ora, aumentati di numero. Che razza magnifica uscirà dall’incrocio dei due rami! Per quanto federalista e autonomista, io sono per la fusione dei sardi e degli ebrei. In Sardegna, niente patti federali. I matrimoni misti si faranno spontanei e la Sardegna sarà messa in comune. E quando saremo ben cementati, chiederemo che ci sia concesso il diritto di disporre della nostra sorte. L’Europa non vorrà negare a noi quanto è stato accordato ai Sudeti. Una Repubblica Sarda indipendente sarà la consacrazione di questo nuovo stato di fatto. Il presidente, almeno il primo, mi pare giusto debba essere un sardo, ma il vice-presidente dovrà essere un ebreo. Modigliani può contare sul nostro appoggio che gli sarà dato lealmente. Penso che dovremmo respingere la garanzia delle grandi potenze mediterranee e svilupparci e difenderci da noi stessi. Se gli ebrei d’Europa e d’America vorranno accordarci la decima parte di quanto hanno speso in Palestina, è certo che la Sardegna diventerà, in cinquant’anni, una delle regioni più ricche e deliziose del mondo, la cui cultura non avrà riscontro che in poche nazioni avanzate. Ciò non toglie che i nostri rapporti non possano essere buoni, inizialmente, anche con l’Italia ariana; ma, da pari a pari. Vi sarà uno scambio di prodotti, e noi potremo, data la ricchezza delle nostre saline, rifornire l’Italia ariana, specie di sale, che ne ha tanto bisogno. Naturalmente, non accoglieremo tutti gli ebrei italiani. Ve ne sono parecchi che, per noi, valgono gli ariani autentici. Il prof. Del Vecchio [1][2], per esempio, noi non lo vogliamo. E vi saranno parecchi ariani di razza italica che noi terremo a fare semitici onorari. Problemi tutti che risolveremo presto e facilmente. V’è la questione del re-imperatore che, come si sa, ha fatto la sua fortuna come re di Sardegna. Si ha l’impressione che il decalogo razzistico sia stato compilato anche per lui. Non esiste infatti nessuna famiglia, in Italia, meno italiana della famiglia reale: essa non appartiene più alla razza italica pura. Di origine gallica, i matrimoni misti l’hanno corrotta a tal punto che il sangue straniero vi è in predominio palese. E il principe ereditario, figlio di una montenegrina, è sposato con una belga-tedesca; una principessa con un tedesco, e un’altra con uno slavo-bulgaro. Ariani ma non italiani. La futura repubblica sarda sarà magnanima anche col re di Sardegna. Lo accolse l’isola, fuggiasco dall’invasione giacobina, lo accoglierà ancora una volta, profugo dal dominio ariano-italico. L’isola dell’Asinara gli sarà concessa in usufrutto fino all’ultimo dei suoi discendenti. E potrà tenervi corte, liberamente, a suo piacere. Colpisce invece che, per restare alla stessa fase storica, sia pressoché assente nella nostra memoria collettiva la deportazione di qualcosa come 50.000 sardi, a seguito della spedizione di Tiberio Sempronio Gracco nel 237 a.C. o, secondo altri, a seguito di quella del nipote omonimo nel 175 a.C. Sono i “sardi venales”, sardi di poco valore economico, perché per la loro quantità fecero crollare il prezzo degli schiavi. Perché in effetti la rimozione di quella lontana deportazione di 50.000 sardi fa compagnia all’oblio pressoché totale della deportazione di circa 290 sardi, tra politici ed ebrei, e di circa 12.000 internati militari sardi nei lager nazisti. E si trattava nella stragrande maggioranza di giovani. Una enormità di gente nostra allora e oggi. Fino a pochi anni fa, questa realtà restava totalmente sconosciuta ai più e, nel migliore e raro dei casi, il nome di una via in qualche nostro paese serbava il ricordo ormai smemorizzato

Conversione di San Paolo Apostolo

 


 Conversione di San Paolo Apostolo

Nome: Conversione di San Paolo Apostolo
Ricorrenza: 25 gennaio


Uno dei più gloriosi trionfi della grazia divina é senza dubbio la conversione di S. Paolo, che la Chiesa celebra oggi con festa particolare.

S. Paolo era ebreo della tribù di Beniamino. Fu circonciso l’ottavo giorno dopo la nascita, e fu chiamato Saulo. Apparteneva, come il padre, alla setta dei farisei: setta la più rigorosa, ma nello stesso tempo la più recalcitrante alla grazia di Dio.

I suoi genitori lo mandarono per tempo a Gerusalemme, alla scuola di Gamaliele, celebre dottore in legge. Sotto questa sapiente guida. Saulo si abituò alla più esatta osservanza della legge mosaica. Questo zelo fu quello appunto che fece di Saulo il persecutore più terribile dei primi seguaci di Gesù.

Lo vediamo nella lapidazione di Stefano custodire le vesti dei lapidatori, non potendo far altro, non avendo l’età prescritta; egli stesso però lapidava nel suo cuore, non solo Stefano, ma tutti i Cristiani, avendo in mente una sola cosa: sradicare dalle fondamenta la
Chiesa di Cristo e propagare in tutto il mondo il Giudaismo.

Con questo zelo quindi non vi è niente da stupire se fu uno dei più fieri, anzi il più terribile ministro della persecuzione che infierì contro i Cristiani di Gerusalemme e ben presto fece scomparire i Cristiani che colà si trovavano; ma non pago di ciò, chiese lettere autorizzative al Sommo Sacerdote, per poter fare strage dei Cristiani rifugiatisi in Damasco. Qui però il Signore l’attendeva: qui la grazia divina doveva mostrare la sua potenza.

Eccolo sulla via di Damasco, accompagnato da arcieri, spirante furore e vendetta. Ma d’improvviso, mentre galoppa, una luce fulgida lo accieca; una forza misteriosa lo sbalza da cavallo ed egli ode una voce dal cielo che gli grida: « Saulo, perchè mi perseguiti? ».
— Chi sei tu? — risponde Saulo, meravigliato e spaventato ad un tempo.
Ed il Signore a lui:
— Io sono quel Gesù che tu perseguiti.
— Che vuoi ch’io faccia, o Signore?
— chiede Saulo interamente mutato dalla grazia.
— Va’ in Damasco
— gli risponde il Signore colà ti mostrerò la mia volontà.

Saulo si alza, ma essendo cieco, si fa condurre a Damasco, dove rimane tre giorni in rigoroso digiuno e in continua orazione. Al terzo giorno Anania, sacerdote della Chiesa Damascena, per rivelazione di Dio, si porta nel luogo dove si trova Saulo, lo battezza e gli ridona la vista. Da quel momento Paolo è mutato da feroce lupo in docile agnello : la grazia di Dio opera in lui per formare il vaso di elezione, l’Apostolo delle genti.

Paolo, docile ai voleri di Dio, tanto crebbe nell’amore di Gesù, che arrivò a dire: « Chi mi separerà dalla carità del mio Gesù? forse la persecuzione? la fame? i sacrifici o la morte? Ah, no, né la vita, né la morte, né il presente, né il futuro saranno capaci di separarmi da quel Gesù per cui vivo, per cui lavoro e col quale sono crocifisso. Egli sarà la mia corona perché non sono io che vivo ma è Gesù che vive in me ».

PRATICA. Iddio permette nella Chiesa le persecuzioni affinché la sua vigna, potata, produca frutti più abbondanti (S. Agostino).

PREGHIERA. Dio, che con la predicazione del beato apostolo Paolo hai istruito il mondo intero, deh! fa’ che, mentre oggi veneriamo la sua conversione, per i suoi esempi veniamo a te.