Archivi giornalieri: 20 gennaio 2016
CORRIERE DELLA SERA
ilsole24ore
Santi Sebastiano e Fabiano
San Fabiano. Poco si legge nella storia di lui, ma è celebre per il modo con cui fu eletto a reggere la cattedra di S. Pietro. Era essa rimasta vacante per la morte di S. Antero, ed i fedeli di Roma si erano raccolti per l’elezione del nuovo pastore. Vi era fra essi Fabiano, venuto di fresco dalla campagna, che certamente non si sarebbe mai immaginato di essere l’eletto dal Signore. Stavano i fedeli in fervorosa orazione, pregando lo Spirito Santo a intervenire, quando di improvviso si vide una luce splendidissima discendere dal cielo, e di poi una colomba che leggermente venne a posarsi sul capo di Fabiano.
Non poteva essere più manifesta la volontà di Dio, e poche altre volte lo Spirito Santo è intervenuto così visibilmente nella elezione del Sommo Pontefice. Unanimi i fedeli elessero Fabiano a loro pastore.
Ferveva allora la persecuzione contro i Cristiani, e contro Fabiano specialmente volgevano i Gentili il loro odio, perché credevano che, tolto il padre, i figli cedessero. Lo catturarono infatti, e gli diedero la morte l’anno 250, soffrendo egli gloriosamente per Gesù Cristo; ma i fedeli rimasero saldi nella fede e tanti diedero il loro sangue dietro al suo esempio, piuttosto che cedere alle vane pretese dei loro persecutori.
San Sebastiano. Nacque a Narbona (Francia), ma fu educato a Milano, ricevendo una buona cultura. Egli apparteneva all’armata dell’imperatore, godeva uno dei primi posti ed era caro a tutti per le sue belle qualità;
lo stesso imperatore l’aveva in grande stima, e tanto l’amava che lo fece capitano dei pretoriani. Ma egli ben comprese che tutti quei sorrisi, quelle ricchezze, quelle dignità erano lacci che il demonio gli tendeva, ed in cui cercava di prenderlo, e, fedele a Gesù Cristo, non si lasciò adescare. Avrebbe però lasciato al più presto ogni cosa, se non fosse stato mosso dal desiderio di arrecare aiuto, conforto ed incitamento ai Cristiani perseguitati. Conservò quindi sotto la veste militare un ardente spirito di fede, speranza e carità, convertendo molti alla religione di Cristo ed aiutando i Martiri in tutti i modi. Per questo il Signore volle dare il premio al suo servo, e fece sì che i pagani si accorgessero dello spirito di Sebastiano. Avvisarono l’imperatore, il quale, chiamato Sebastiano a sé, si lamentò con lui perché così male corrispondesse ai favori ricevuti, Ma il santo gli rispose che gli era sempre rimasto fedelissimo, non solo, ma che più di ogni altro gli sembrava di aver corrisposto ai suoi favori, perché egli nor pregava per l’imperatore gli &i falsi e bugiardi, ma pregava l’unico vero Dio, che solo e veramente poteva fare del bene alla sua angusta persona.
Ciononostante, Diocleziano lo fece legare ad un palo, ordinando che fosse ucciso a colpi di frecce e Sebastiano, che aveva incoraggiati tanti alla morte per Cristo, seppe egli stesso sopportarla gloriosamente.
PRATICA. Non lasciamoci mai allontanare dal ben per rispetto umano.
PREGHIERA. Riguarda, o Dio onnipotente, la nostra debolezza, e perché siamo aggravati dal peso delle nostre colpe, ci protegga la gloriosa intercessione de tuoi beati martiri Fabiano e Sebastiano
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Disoccupazione ASDI, chiarimenti del Min. Lavoro per i CPI
Disoccupazione ASDI, chiarimenti del Min. Lavoro per i CPI 0
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato sul proprio portale un comunicato del 18 gennaio con il quale intende fornire chiarimenti ai Centri per l’Impiego sulla nuova indennità di disoccupazione ASDI.
Ricordiamo che il decreto che disciplina l’attuazione dell’ASDI è stato pubblicato a cura del Ministero del Lavoro sulla Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18 gennaio 2016.
Come detto l’indennità di disoccupazione NASDI spetta per 6 mesi al termine della Naspi ai soggetti che permangono nello stato di disoccupazione e con ISEE a inferiore a 5000 euro o vicini alla pensione.
Leggi anche: ASDI, la nuova disoccupazione in Gazzetta Ufficiale
Disoccupazione ASDI: progetto personalizzato a cura dei Centri per l’Impiego
Uno dei requisiti essenziali ai fini della concessione dell’ASDI è che il richiedente abbia sottoscritto un progetto personalizzato di presa in carico redatto dal competente servizio per l’impiego, in collaborazione con il richiedente, a seguito di uno o più colloqui individuali.
Pertanto con questo messaggio il Ministero del Lavoro comunica ai Centri per l’Impiego che al fine di agevolare la successiva erogazione della misura da parte dell’INPS, si consente sin da subito di caricare i “Progetti personalizzati” già sottoscritti.
A tal fine è stata messa online la nuova sezione per la “Comunicazione ASDI” accessibile agli operatori dei Centri per l’Impiego nella relativa area riservata di Cliclavoro.
I Centri per l’Impiego dovranno così comunicare, a partire dal 18 gennaio e in via esclusivamente telematica, le informazioni legate al Progetto personalizzato sottoscritto dai beneficiari ed agli eventi modificativi.
La citata nota direttoriale del 29 dicembre 2015 prot.n. 33/6704 illustra le modalità operative con cui dovrà essere inviata la comunicazione, i cui dati saranno trasmessi tramite cooperazione applicativa all’INPS che si occupa del riconoscimento e dell’erogazione del beneficio.
Infine il Ministero del Lavoro precisa che la comunicazione non costituisce richiesta della disoccupazione ASDI. Bisognerà infatti attendere l’entrata in vigore del decreto e la circolare INPS che stabilirà le modalità di presentazione della domanda.
Link: Ministero del Lavoro