Archivio mensile:giugno 2014

Santi Primi martiri della santa Chiesa di Roma

Santi Primi martiri della santa Chiesa di Roma


Santi Primi martiri della santa Chiesa di Roma

Nome: Santi Primi martiri della santa Chiesa di Roma
Titolo: Martiri
Ricorrenza: 30 giugno

«intorno a questi uomini vissuti santamente [Pietro e Paolo; si è raccolta una grande moltitudine di eletti che, per aver patito a causa della gelosia molti oltraggi e tormenti, sono stati uno splendido esempio fra di noi» (Lettera di Clemente ai Corinzi).

Dopo i due grandi apostoli Pietro e Paolo, la Chiesa ricorda oggi i primi cristiani di Roma messi a morte nella persecuzione di Nerone degli anni 64-67. Di questa persecuzione abbiamo due testimonianze: l’una proveniente dal mondo pagano, l’altra di origine cristiana. La prima, riportata da Tacito negli Annali, afferma che a Roma circolava con insistenza la voce secondo la quale Nerone fosse responsabile del colossale incendio che il 16 luglio 64 distrusse completamente diversi quartieri della città. Per stornare da sé questo sospetto, l’imperatore indusse alcuni cittadini corrotti a denunciare come colpevoli i cristiani. Essi vennero arrestati in gran numero e giustiziati in modo particolarmente crudele. La testimonianza di provenienza cristiana è presente nella lettera che Clemente Romano mandò alla comunità di Corinto poco dopo l’anno 90. Le due testimonianze concordano nella descrizione dei fatti, non certo nella valutazione. Tacito non prova alcuna compassione per dei cittadini messi a morte per il crudele arbitrio di un singolo. Clemente, invece, dice che questi cristiani divennero uno splendido esempio nella convinzione che chi soffriva per il nome di Cristo diveniva per ciò stesso partecipe e compagno della sua passione. A fondamento della Chiesa di Roma, come di altre comunità cristiane di ieri e di oggi, vi è il sangue dei martiri che invita alla sequela e all’imitazione di Cristo.

INPS circolari e messaggi

Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 5658 del 27-06-2014
Contenuto:  Benefici per il reimpiego di lavoratori licenziati – Circolare n. 32/2014. Graduatoria delle istanze accolte, adempimenti dei datori di lavoro e delle sedi.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 82 del 27-06-2014
Contenuto:  versamenti volontari del settore agricolo – Anno 2014
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 81 del 27-06-2014
Contenuto:  DL 28 giugno 2013, n. 76, convertito in legge 9 agosto 2013, n. 99. Incentivo per favorire la ricollocazione lavorativa di soggetti privi di occupazione e beneficiari dell?Assicurazione sociale per l?impiego (ASpI). Disposizioni operative per l?accesso e la fruizione del beneficio da parte dei datori di lavoro agricoli.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 5613 del 26-06-2014
Contenuto:  Rilascio procedura sperimentale di acquisizione e trasmissione domande relative allo sgravio contributivo per l?incentivazione della contrattazione di secondo livello, riferito agli importi corrisposti nell?anno 2013 (Circolare 78/2014). Documentazione tecnica e manuale utente.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 80 del 25-06-2014
Contenuto:  Manuale di classificazione dei datori di lavoro aggiornato alla codifica Ateco 2007. Procedura automatizzata degli inquadramenti dei datori di lavoro. Chiarimenti sull?inquadramento di particolari attività. Obbligatorietà dell?unicità della posizione contributiva aziendale.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 5544 del 23-06-2014
Contenuto:  Messaggio numero numero 5544 del 23-06-2014
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 79 del 23-06-2014
Contenuto:  art. 2 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012 n. 135, come modificato dall?art. 2 del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125 – termini di pagamento dei Tfs e dei Tfr ed altri aspetti previdenziali connessi ai prepensionamenti per soprannumero dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.
Tipologia:  CIRCOLARE

Lo staff di NewsLetter Hermes


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nota sulla Tutela dei Dati Personali


Infortuni

Infortuni: si allunga la lista dei farmaci rimborsati dall’Inail

Con la circolare n. 30/2014, l’Inail rende nota la lista dei farmaci per i quali il lavoratore infortunato può chiedere il rimborso.

L’Istituto assicuratore precisa che i farmaci potranno essere rimborsati anche dopo la guarigione, a patto che i medicinali siano ritenuti necessari per migliorare lo stato psicofisico dell’infortunato.

L’Inail informa che ha ampliato le tipologie di medicinali rimborsabili ed ha esteso il diritto al rimborso anche durante il periodo successivo alla stabilizzazione dei postumi dell’infortunio. Le nuove e più favorevoli disposizioni si applicano dal 4 giugno 2014.   

Assegni familiari

Assegni familiari: dal 1° luglio valgono i nuovi limiti reddituali

Dal 1° luglio parte la verifica del diritto e della misura dell’assegno familiare su cui varranno i nuovi limiti di reddito indicati dall’Inps nelle consuete tabelle allegate alla circolare n. 76/2014. La prestazione spetta ai dipendenti, pensionati e iscritti in via esclusiva alla gestione separata Inps (lavoratori a progetto, co.co.co. ecc.).

La rivalutazione dei limiti di reddito è stata operata sulla base dell’indice Istat, aumentato dell’1,1 per cento tra il 2012 e il 2013. I nuovi valori resteranno validi fino al 30 giugno 2015.

L’assegno per il nucleo familiare (in sigla Anf) è una prestazione   riservata ai soggetti che percepiscono reddito da lavoro dipendente, nonché ai collaboratori e ai pensionati. Il diritto e la misura è determinata dal reddito familiare.

A seconda del numero dei componenti, viene fissato come parametro di riferimento un importo annuale che diminuisce al crescere del reddito. Per la famiglia tipo di quattro persone (genitori e due figli minori) si parte da 3.100 euro annui (pari a 258,33 euro mensili) per redditi fino a 14.354,66.

Una famiglia con due figli minori e un reddito annuo di 25.000 euro ha diritto all’assegno di 157,58 euro mensili.

Pensionati

Pensionati tartassati, persi 1.400 euro potere acquisto

I pensionati italiani sono i più tartassati d’Europa. Dal 2008 ad oggi il loro potere d’acquisto ha perso oltre 1.400 euro (1.419 euro). Lo afferma il presidente della Confesercenti, Marco Venturi calcolando ”oltre 118 euro in meno al mese sottratti ai consumi e ai bilanci delle famiglie, sempre più spesso sostenuti dai pensionati, diventati durante la crisi pilastri del welfare familiare”.  

“Siamo l’unico Paese – prosegue Venturi in occasione di un incontro della Fipac-Confesercenti a Brindisi – dove i pensionati pagano in proporzione più tasse di quando  erano attivi”. 

E l’extraimposta è più forte tanto più la pensione è bassa: 72 euro per una pensione pari a tre volte il minimo e 131 rispetto alle pensioni d’importo inferiore, denuncia Venturi. Nel resto d’Europa avviene il contrario e il confronto è dirompente: il prelievo è triplo rispetto a un inglese, quadruplo su un francese, senza paragone rispetto a un tedesco: si va dagli oltre 4 mila euro sopportati dal pensionato italiano ai 39 a carico del pensionato tedesco.   

Concorda il sindacato dei pensionati Cgil secondo il quale il governo ”per questo deve confermare l’intenzione più volte annunciata di dare anche a loro il bonus fiscale di 80 euro e tutelare nel tempo il loro potere d’acquisto. Per rilanciare i consumi, ma soprattutto per una questione di giustizia sociale”.

Ma non sono solo i pensionati a piangere per l’Erario. ”Le imprese italiane pagano la bellezza di 110,4 miliardi di tasse l’anno. In Europa – afferma la Cgia – solo le aziende tedesche pagano in termini assoluti più delle nostre, ma la Germania conta oltre 20 milioni di abitanti in più dell’Italia”.  

Anche i livelli di tassazione incidono sull’inarrestabile emorragia di negozi, attività turistiche, manifatturiere, di servizi: nei primi cinque mesi dell’anno – segnala infatti l’Osservatorio dell’Ufficio Studi di Confcommercio – il numero di imprese che cessano l’attività continua a essere superiore a quello di nuove iscrizioni. In pratica per ogni nuova apertura ne chiudono due. Tra i comparti, a registrare il saldo negativo peggiore (da -7.612 a -7.752), sono le attività di alloggio e ristorazione; un assurdo per un paese a forte vocazione turistica come l’Italia. 

Per il resto delle imprese del terziario di mercato, anche se il saldo tra aperture e chiusure continua ad essere negativo, si registra un leggero rallentamento rispetto all’anno scorso (-52.716 unità contro -55.815 dei primi 5 mesi del 2013). 

”Dati che confermano, da un lato, il persistere di una fase di debolezza del ciclo economico e l’assenza di concreti e significativi segnali di ripartenza – dice la Confcommercio – dall’altro, evidenziano come le imprese, nonostante le difficoltà legate a una domanda interna stagnante, all’elevata pressione fiscale, a un limitato accesso al credito, ai mancati pagamenti dei debiti della P.a, riescono a contenere gli effetti del protrarsi della crisi”. Non però il Mezzogiorno che accusa una consistente riduzione dello stock di imprese (-17.353) e dove si concentra quasi un terzo delle chiusure complessive, confermandosi così area in forte difficoltà.  (ANSA).