Archivi giornalieri: 5 giugno 2014

PRIMO PIANO

OFFERTE DI LAVORO

STAGE – TIROCINI – BORSE DI STUDIO

05/06/14 –  Opportunità di reddito – Accademia dei Lincei: 2 borse di studio in archeologia

03/06/14 –  Opportunità di reddito – Costa Crociere: corsi di formazione

31/05/14 –  Opportunità di reddito – Fondazione Maria Grazia Cutuili: 6 premi per tesi in materie giornalistiche

30/05/14 –  Informazioni utili – Provincia di Roma: corsi di formazione gratuiti per disoccupati o inoccupati

28/05/14 –  Informazioni utili – Comune di Roma: tirocini gratuiti per giovani archeologi

26/05/14 –  Informazioni utili – Fondazione Don Gnocchi: progetto gratuito di inserimento al lavoro

23/05/14 –  Opportunità di reddito – Google e Unioncamere: 104 borse di studio per laureandi e laureati

21/05/14 –  Opportunità di reddito – Amazing Srl: tirocinio per studenti provenienti dall’area Comunicazione

19/05/14 –  Informazioni utili – Your First Eures Job: iniziativa rivolta a laureati in infermieristica

16/05/14 –  Informazioni utili – Job Meeting Roma 2014: evento rivolto a laureati e laureandi

09/05/14 –  Opportunità di reddito – MonteCapital: 72 tirocini all’estero

07/05/14 –  Informazioni utili – Persuaders Rivière Consulting: job dating per medici

05/05/14 –  Opportunità di reddito – H&M: tirocini estivi a Stoccolma

02/05/14 –  Opportunità di reddito – Roma Capitale: 20 tirocini per disoccupati o inoccupati

30/04/14 –  Opportunità di reddito – Gi Group: 10 stage per neolaureati o laureandi

29/04/14 –  Opportunità di reddito – Schneider Electric: tre premi per le migliori tesi

24/04/14 –  Opportunità di reddito – Assofin: 10 borse di tirocinio

25/02/14 –  Opportunità di reddito – Consorzio Parsifal: 72 borse di mobilità

24/02/14 –  Opportunità di reddito – Roma Capitale: 20 tirocini retribuiti

21/02/14 –  Informazioni utili – Provincia di Roma: corso gratuito “Acqusizione di competenze CAD-ED.A”

18/02/14 –  Informazioni utili – Ass.For.SEO.: corso gratuito per esperti in gestione aziendale

16/02/14 –  Opportunità di reddito – Gruppo Jovine: 40 borse di tirocinio

Diritto.it

Diritto.it

Newsletter del 03/06/2014

Contratti pubblici: l’Autorità Garante chiede a Governo e Parlamento un più ampio potere di regolazione del mercato
Biancamaria Consales Con comunicato stampa del 26 maggio 2014, l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, in vista del recepimento delle direttive europee su appalti e concessioni (Direttive Appalti, n. 2014/24/UE, Utilities, n. 2014/25/UE e Concessioni n. 2014/23/UE), ha reso noto di aver inviato al Governo ed al Parlamento un atto di…

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IN EVIDENZA

Il premier scrive ai sindaci per “sbloccare” l’Italia

Annunciato al Festival dell’Economia di Trento il pacchetto “sblocca Italia”.Renzi: prima il Senato e poi la legge elettorale Tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it Ieri, nel giorno della Festa della Repubblica, Renzi ha scritto…

Rassegna.it

Newsletter del 05/06/2014

Gfk-Eurisko: la multinazionale ne licenzia uno su dieci (04/06/2014 18:12)

Il colosso mondiale del Market Research decide di ristrutturare in Italia con pesanti tagli al personale nelle sedi di Milano e Roma. Filcams Cgil: “Per l’ennesima volta i lavoratori pagano la crisi”

Sciopero call center: oltre l’80% di adesione (04/06/2014 17:02)

In 7000 a Roma per la manifestazione. Slc Cgil: “Oltre le migliori previsioni”. Dal palco, Camusso, Angeletti e Bonanni hanno chiesto di modificare la legge sugli appalti. Stoccata a Renzi: “Per cambiare non basta dire che ci si mette la faccia”

I diritti sindacali violati (04/06/2014 16:11)

Presentata l’indagine della Confederazione Internazionale dei Sindacati sulle violazioni dei diritti nel mondo. Quest’anno c’è anche l’indice globale sui diritti dei 139 paesi esaminati sulla base di 97 indicatori DI L. TARATAGLIA E S. CAPPUCCIO

Il Patto di Roma e la nascita della Cgil unitaria (04/06/2014 14:53)

Nel 1943-45, negli anni di crisi della nazione come entità territoriale e di crisi delle sue diverse istituzioni, si colloca il processo di rinascita del libero sindacato che approda il 4 giugno del 1944 alla firma del Patto di Roma

Nel regno dei caporali (04/06/2014 14:02)

Vivono sotto caporale 400.000 lavoratori, che guadagnano la metà del dovuto e che nel 60% dei casi non hanno accesso ai servizi igienici e all’acqua corrente. Per la Flai la normativa di contrasto è insufficiente o non correttamente applicata

Camusso: democrazia e lavoro viaggiano insieme (04/06/2014 13:35)

I leader di Cgil Cisl e Uil ricordano il “Patto di Roma” che nel 1944 sancì la rinascita del sindacato libero. Camusso: “Tante analogie col dopoguerra, ma allora l’Italia non affidò la crescita al mondo della finanza, la affidò al paese stesso”

Appalti: «Gravi inadempienze di Vodafone, Eni ed Enel»(04/06/2014 13:03)

A Milano, denunciano Filcams, Filctem e Slc “alcune attività vengono svolte da società che non rispettano le leggi sul lavoro, sulla salute e sicurezza degli ambienti e che sfruttano i lavoratori senza corrispondere alcuna retribuzione”

P.a.: 39mila mail al governo, un terzo chiede il rinnovo (04/06/2014 12:53)

I lavoratori pubblici inondano l’indirizzo mail del governo per chiedere il rinnovo del contratto. Inviate 39mila mail nella consultazione chiesta dall’esecutivo: al primo posto la richiesta “Renzi rinnova il mio contratto”, lanciata dai sindacati

Atac Roma, sindacati: rinnovare il contratto di servizio (04/06/2014 12:42)

Campania, sanità: sbloccate assunzioni disabili (04/06/2014 12:36)

P.A.: 2mila operatori formati contro corruzione e illegalità(04/06/2014 12:26)

Tagli alla Rai: «Il proprietario danneggia l’azienda» (04/06/2014 11:11)

Il taglio di 150 milioni di euro è un grave danno per la Rai, ad opera dello stesso “proprietario” dell’azienda. Questa, per Susanna Camusso, una delle ragioni per bocciare il decreto che mette a rischio il servizio pubblico DI BARBARA PERVERSI

Call center, lavoratori al massimo ribasso (04/06/2014 09:42)

Decine di migliaia di addetti sono vittime di un sistema in cui il ricorso agli appalti senza garanzie mina certezze e qualità del lavoro. L’Slc Cgil chiede il rispetto delle norme comunitarie

Call center in piazza a Roma

I lavoratori dei call center manifestano per le strade della capitale, il 4 giugno, nel giorno dello sciopero nazionale del settore

San Bonifacio

 

San Bonifacio


San Bonifacio

Nome: San Bonifacio
Titolo: Vescovo e martire
Ricorrenza: 05 giugno

S. Bonifacio nacque in Inghilterra verso l’anno 680. Educato nella religione cristiana, fin dalla più tenera età mostrò grande amore verso Dio e di Lui parlava con grande gusto. 

Due missionari di passaggio per quelle contrade domandarono alloggio nella sua casa, e durante la sosta parlarono di Dio. Il piccolo Bonifacio, approfittando dell’occasione, domandò cosa dovesse fare per salvarsi. Ascoltò attentamente quanto dissero i due padri e Dio, premiando quest’anima candida, fece sentire distintamente nel cuore del fanciullo la sua voce che lo chiamava al suo servizio. 

Da quel momento l’idea di farsi sacerdote non s] parti più da lui. Ma il padre avendo fondato sul giovane le più lusinghiere speranze, si oppose energicamente, finché una grave malattia non gli fece comprendere il suo dovere di lasciar libero il figlio. Bonifacio allora pensò sol più a corrispondere alla divina chiamata ed entrò nel monastero di Exter dove ricevette la prima educazione. 

Alla santità della vita univa pure grande ingegno e amore allo studio, massime della Sacra Scrittura, che fu sempre la fonte inesauribile della sua predicazione. Dopo il regolare corso di studi venne ordinato sacerdote l’anno 710. 

Le sue rare doti di santità e di scienza si manifestarono meglio in lui, con ammirazione dei suoi superiori, quando fu mandato all’Arcivescovo di Canterbury per sistemare una delicata questione. Aborriva qualsiasi lode e approvazione; e temendo di poter essere in seguito elevato ad altre cariche, partì dall’Inghilterra e andò in Francia. Ma presto fu costretto al rimpatrio. 

Morto poco dopo il suo ritorno l’Abate del monastero, la comunità lo elesse a successore; egli umilmente si rifiutò e andò a predicare tra gli infedeli. Venuto a Roma, Gregorio II lodò il suo zelo e la sua virtù e gli affidò l’evangelizzazione della Germania. 

Nella Turingia cominciò il suo apostolato. Quando però morì Rodbodoro re di Frisia, il paese fu inaccessibile ai missionari e Bonifacio si recò da S. Willebrordo, vescovo di Utrecht e insieme esercitarono il sacro ministero. San Willebrordo conosciuta presto la santità e lo zelo di Bonifacio nell’esercizio del sacro ministero, lo volle a suo successore. 

Ma egli bramando essere semplice missionario, lasciò Utrecht e passò nell’Ansia. 

Gregorio II quasi in premio del gran bene da lui compiuto lo consacrò vescovo della Germania, e Gregorio III gli aggiunse il titolo di arcivescovo. 

Tuttavia le nuove dignità e i nuovi onori non furono di danno alla propria santificazione, ed egli continuò come prima la vita di travagli apostolici e di lotte interiori. Nel 738 rivide ancora una volta il Papa nella città eterna e nel 753 successe nella sede episcopale di Magonza. 

Il suo pellegrinaggio terreno intanto volgeva al termine; per meglio prepararsi al gran passo, rinunziò al vescovado e attese sol più alla predicazione. 

Il 5 giugno del 755 sorpreso insieme a molti altri sacerdoti da una banda di furibondi idolatri, diede il suo sangue per il nome di Gesù Cristo, dopo aver esortati tutti gli altri sacerdoti a prepararsi coraggiosamente al martirio. 

PRATICA. — Distacchiamo il cuore dagli onori, beni e piaceri della terra e prepariamoci un tesoro nel cielo, umiliandoci e mortificandoci. 

PREGHIERA. — Dio, che per lo zelo del beato Bonifacio tuo vescovo e martire, ti sei degnato chiamare alla conoscenza del tuo nome una moltitudine di popoli, concedi, propizio, che mentre celebriamo la sua solennità, sperimentiamo anche il suo patrocinio.

OSPITONE, CHI ERA COSTUI?

OSPITONE, CHI ERA COSTUI?

di Francesco Casula

Itamicontas organizza una Conferenza in cui parlerò di Ospitone, Gregorio Magno e la cristianizzazione della Barbagia. 

Giovedì  5  giugno  2014  ore  17,30

 Biblioteca Comunale di Flumini – Via mar ligure 3

Ecco il testo base della Conferenza  

di Francesco Casula 

Conosciamo Ospitone da un unico documento storico: una lettera del papa Gregorio Magno del maggio 594, a lui indirizzata, in cui è definito ”dux Barbaricinorum”. In essa il Pontefice, a lui unico seguace di Cristo in quel popolo di pagani, chiede di cooperare alla conversione delle popolazioni barbaricine che ancora “vivono come animali insensati, non conoscono il vero Dio, adorano legni e pietre”. Non si hanno notizie di un’eventuale risposta di Ospitone né sappiamo se lo stesso si sia impegnato nell’opera di conversione dei suoi sudditi. Una cosa è però certa: la lettera del grande papa serve a illuminare la precedente storia della Sardegna: la presenza nell’Isola alla fine del 500 di un “dux barbaricinorun” mette in discussione infatti numerose categorie storiografiche della storia ufficiale. Ad iniziare dalla visione di una Sardegna conquistata, vinta e dominata, dai Cartaginesi prima e dai Romani e Bizantini poi. In questo luogo comune inciampa persino il grande storico tedesco Theodor Mommsen che in «Storia di Roma antica» parla di una “Sardegna vinta e dominata per sempre” dopo  la sconfitta di Amsicora nel 215 a. C. da parte del console romano Tito Manlio Torquato. Se così fosse, perché continuano incessanti le rivolte dei Sardi, soprattutto barbaricini, per secoli, con i massicci interventi militari romani? Se fosse stata “vinta e dominata per sempre” che significato avrebbe nel 594 la presenza e coesistenza in Sardegna di un “dux barbaricinorum”, Ospitone appunto e di un dux bizantino, Zabarda, di stanza a Forum Traiani (Fordongianus)? Evidentemente la parte interna della Sardegna, pur vinta, aveva comunque conservato, fin dal dominio romano, una sua indipendenza o comunque una sua autonomia, politica ma anche economica e sociale e persino culturale, nonostante l’imposizione della lingua latina che prenderà il posto della vecchia lingua nuragica.

E non si tratta di una parte interna circoscritta e limitata alle civitates barbariae intorno al Gennargentu: ma ben più vasta e con precise caratteristiche politiche, sociali ed economiche. Ecco in proposito l’autorevole opinione del più grande storico medievista sardo, Francesco Cesare Casula:”…Dalle parole del pontefice si evince che, al di là del limes fra Roméa e Barbària le popolazioni avevano un proprio sovrano o duca e che quindi erano statualmente conformate almeno in ducato autonomo se non addirittura in regno sovrano. Infine si ricava che malgrado fosse trascorso tanto tempo, le genti montane continuavano ad “adorare” le pietre, cioè i betili, permanendo nell’antica religione della civiltà nuragica. Purtroppo non sappiamo da quando esisteva questo stato indigeno e quanti anni ancora durò dopo Ospitone né dove fosse esattamente collocato.

Noi personalmente riteniamo che fosse esteso quanto la Barbària romana, segnalato al centro ovest dall’opposto presidio di Fordongianus e dal castello difensivo bizantino di Medusa, presso Samugheo; a sud dal confine religioso fra la cristianissima Suelli, piena di Chiese e di simboli paleocristiani e la pagana Goni, nel basso Flumendosa, con le schiere di suggestive pietre fitte campestri”. (Dizionario storico sardo, Carlo delfino Editore, Sassari, 2003, pagina 1132)

Un territorio immenso, probabilmente metà Sardegna era dunque sotto il governo di Ospitone.

Nasce dalla consapevolezza del ruolo di Ospitone la Lettera di Gregorio Magno con cui invita ed esorta pressantemente il dux barba ricinorum ad assecondare la missione del Vescovo Felice e dell’abate Ciriaco per la conversione delle popolazioni barbaricine al Cristianesimo. Ruolo, carisma e prestigio, peraltro, riconosciuti  e testimoniati dal fatto che il papa conclude la lettera inviandogli la benedizione di San Pietro che era collegata “a una catena dei Beati Apostoli Pietro e Paolo”. Benedizione che era riservata, di regola, solo agli Ecclesiastici: a dimostrazione della stima che nutriva per Ospitone.

E’ poco credibile però – come scrive il papa – che solo Ospitone si fosse convertito al Cristianesimo, ad Christi servitium: certo è però che la gran parte delle comunità continuasse nella religione primitiva naturalistica, vivendo – per usare le parole di Gregorio Magno – ut insensata animalia, adorando pietre e tronchi d’albero. A testimoniare ciò basterebbe solo pensare al fatto che delle nove sedi vescovili presenti in quel periodo in Sardegna (Cagliari, Turris, Sulci, Tarros, Usellus, Bosa, Forum Traiani e Fausania-Olbia) nessuna è alloccata nelle civitates barbariae e la nascita della sede vescovile di Suelli con l’episcopus Barbariae, proprio in quel periodo, pare essere dovuta proprio per la conversione delle popolazioni barbaricine.

Occorre però sottolineare che nelle stesse popolazioni dell’Altra Sardegna, più vicine alle coste e ai maggiori centri, il Cristianesimo era poco diffuso. Nonostante gli esili e le deportazioni dei cristiani nel basso impero romano (con la loro condanna ad metalla); i primi martiri condannati a morte tra il III e IV ; i vescovadi e i papi sardi, (fra il 315 ed il 371 d.C., due vescovi sardi furono particolarmente attivi nella predicazione del Cristianesimo, Eusebio e Lucifero, mentre nel secolo successivo altri due sardi, Simmaco e Ilario, divennero Papi); la temporanea presenza dei vescovi africani.

A dare un impulso decisivo per la conversione dei Sardi sarà proprio Gregorio Magno, con una instancabile opera di evangelizzazione e con l’istituzione di numerosi monasteri. O con l’arrivo dall’Oriente dei monaci basiliani, che non solo diffusero il vangelo tra i Barbaricini ma introdussero la coltura d’alberi (melo, fico, ulivo) dei cui frutti si cibavano nei periodi d’astinenza e di digiuno. Introdussero pure alcuni vitigni per la produzione di vini dolci per la messa (moscato e malvasia), praticavano i riti della Chiesa orientale, avevano la barba fluente e dedicarono le chiese ai santi del calendario greco.