Archivi giornalieri: 19 giugno 2014
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Circolari e Messaggi
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Circolare n. 78 del 17-06-2014
Oggetto: Decreto Interministeriale 14 febbraio 2014. Sgravio contributivo per l’incentivazione della contrattazione di secondo livello per l’anno 2013.
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Categoria: Circolari
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allegato n.1
Circolare n. 77 del 17-06-2014
Oggetto: Convenzione per adesione tra l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e l’Ente Bilaterale Confimprese Italia – CSE dell’Artigianato in breve “EBICC ARTIGIANATO” avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Bilaterale.
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Categoria: Circolari
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allegato n.1
Circolare n. 76 del 11-06-2014
Oggetto: Corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare. Nuovi livelli reddituali per il periodo 1° luglio 2014-30 giugno 2015.
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Categoria: Circolari
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allegato n.1
Circolare n. 75 del 11-06-2014
Oggetto: Variazione della misura dell’interesse di dilazione e di differimento e delle somme aggiuntive per omesso o ritardato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
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Categoria: Circolari
Circolare n. 74 del 06-06-2014
Oggetto: Gestioni speciali artigiani e commercianti e Gestione Separata di cui all’art. 2 comma 26, legge 335/95.- Compilazione del quadro “RR” del modello Unico 2014 e riscossione dei contributi dovuti a saldo 2013 e in acconto 2014.
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Categoria: Circolari
Messaggio n. 5454 del 19-06-2014
Oggetto: Cure termali 2014. Aggiornamento elenchi strutture convenzionate.
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Categoria: Messaggi
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Messaggio n. 5409 del 17-06-2014
Oggetto: Articolo 3, legge n. 92/2012 – Gestione periodo transitorio – Fondi di solidarietà ex lege n. 662 del 1996 e art. 59, comma 6, legge n. 449/1997 – Nuovo indirizzo ministeriale e integrazione del messaggio n. 4250 del 23/04/2014.
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 5280 del 11-06-2014
Oggetto: Contribuzione utile per la non riduzione della pensione anticipata nel regime misto. Articolo 4-bis, comma 1, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, coordinato con la legge di conversione 30 ottobre 2013, n. 125; articolo 1, comma 493, della legge 27 dicembre 2013 n. 147.
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 5273 del 11-06-2014
Oggetto: Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale dipendente dalle imprese del credito. Assegno ordinario di cui all’art. 5, co.1, lett. a) punto 2) del D.M. 158/2000, come modificato dal D.M. n. 180/2012. Integrazione allo schema di domanda allegato alla circolare n. 144 del 8/11/2011.
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Categoria: Messaggi
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Messaggio n. 5270 del 11-06-2014
Oggetto: Cure termali 2014. Aggiornamento elenchi strutture convenzionate.
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Categoria: Messaggi
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Rassegna stampa del 19/06/2014
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San Romualdo
San Romualdo
S. Romualdo nacque a Ravenna dalla nobile famiglia degli Onesti: i costumi del casato però non corrispondevano al nome. Il duca Sergio, padre del nostro Santo, uomo irascibile e per nulla religioso, venuto in lite con un parente per il possesso di un podere, lo sfidò a duello. Romualdo sebbene aborrisse lo spargimento di sangue, costretto dal padre, dovette assistere a quell’atto irragionevole che terminò coll’uccisione dell’avversario. A quella vista il suo cuore inorridì e corse a nascondersi nel monastero di Classe presso Ravenna, per riparare, con quaranta giorni di penitenza, l’omicidio commesso dal genitore.
Finita quella quaresima, si sentì mutato; le esortazioni di un frate laico e di due visioni di S. Apollinare, lo decisero a vestire l’abito religioso in quel monastero.
Trascorsi tre anni, abbandonò il paese natio e recatosi in una solitudine vicino a Venezia, si pose sotto la direzione di un celebre eremita chiamato Marino. Dopo vent’anni di tirocinio, Romualdo in compagnia del maestro e di alcuni nobili veneziani, passò in Francia. fermandosi nei dintorni di S. Michele di Cusa.
Colà prese a progredire mirabilmente di virtù in virtù, superando lo stesso Marino, e molti, ammirando il suo tenore di vita, venivano a mettersi sotto la sua guida. Ivi pure dovette sostenere terribili lotte col demonio, che gli dipingeva in mille modi le difficoltà della vita religiosa, la fragilità della nostra debole natura e l’enorme fatica che ci vuole per giungere a piacere davvero al Signore. Il Santo tutto vinse con la mortificazione e la preghiera.
Dalla Francia tornò nuovamente in Italia ed ebbe la consolazione di constatare la conversione del duca suo padre.
Avuto intanto notizia che il suo discepolo Brunone di Querfurt era stato coronato del martirio in Russia, bramando anch’egli di versare il suo sangue per la fede, s’incamminò verso quelle regioni. Ma una grave malattia lo arrestò nell’Ungheria ed egli, scorgendovi un segno della volontà divina, fece ritorno in Italia.
Riprese quindi le fondazioni e le visite ai monasteri. Un giorno ad Arezzo s’incontrò con un conte aretino di nome Maldolo, padrone di una casa e di una magnifica selva che dal suo nome si chiamava CaMaldoli. Il conte, conosciuto chi fosse quel venerando pellegrino, gli manifestò una visione avuta e gli donò casa e selva. Romualdo, giudicando quella località adattissima per i suoi, ridusse la casa ad ospizio e vicino costruì un eremo per i religiosi contemplativi. Diede loro, con qualche modificazione, la regola benedettina e dal nome del luogo li denominò Camaldolesi.
Il santo vegliardo fondò ancora un altro cenobio nella valle di Castu, e vicino a questo si costruì una cella romita per passarvi gli ultimi anni. Quivi, affranto, mori il 19 giugno 1027 a 120 anni. La festa odierna ricorda la traslazione delle sue reliquie nella chiesa di Fabriano.
PRATICA. Imitare S. Romualdo in questo suo bel consiglio: «Presto a letto e presto fuor di letto».
PREGHIERA. Dela! Signore, ci renda accetti l’intercessione del beato abate Romualdo, affinchè quel che non possiamo coi nostri meriti, lo conseguiamo per il suo patrocinio.