Archivi giornalieri: 27 giugno 2014

Disabili

Disabilità: Cgil, dl 90 occasione mancata

“L’articolo 25 del decreto legge 90/2014 introduce alcune novità di buon senso, ma è un’occasione mancata per una più ampia revisione della normativa relativa alle persone con disabilità”. Lo afferma Nina Daita della Cgil nazionale, commentando le norme contenute nel provvedimento entrato in vigore ieri, 25 giugno.

Per la responsabile delle politiche della disabilità del sindacato di Corso d’Italia “tra le disposizioni dell’articolato ve ne sono alcune che vanno valutate positivamente, una su tutte il riconoscimento ai minori con invalidità e già titolari di indennità delle prestazioni economiche erogabili agli invalidi maggiorenni, senza ulteriori accertamenti sanitari”. “Ma se su alcune materie si interviene eliminando farraginosi vincoli burocratici – continua Daita – questi ultimi permangono per il rilascio di documenti come la patente e per la fruizione di servizi e prestazioni, come l’assistenza domiciliare o la dotazione di protesi e ausili ortopedici”.

“Sarebbe stata opportuna una reale semplificazione per cancellare ostacoli e lungaggini che gravano sulle persone disabili. Per questo – conclude la dirigente sindacale – invitiamo l’esecutivo a considerare la complessità del quadro, per arrivare all’elaborazione di un Testo Unico in grado di affrontare in modo organico tutte le problematiche inerenti la disabilità”.

Tutela della salute

La tutela della salute nel luogo di lavoro e sul territorio: il caso della Olivetti

Oggi alle ore 14.00, nella Sala Santa Marta, in piazza Santa Marta a Ivrea (Torino), si svolge il convegno “La tutela della salute nel luogo di lavoro e nel territorio. Il caso dell’amianto all’Olivetti e non solo…”, promosso dalla Cgil, in collaborazione con Sicurezza e Lavoro.

Nell’occasione verranno presentati i risultati dello Sportello di Ascolto sulle malattie professionali attivato a Ivrea da Cgil, Spi, Fiom, e Inca.

Presiede i lavori: Rita Castelnuovo, Cgil Ivrea. Introduzione dell’incontro a cura di Giuseppe Capella, Gruppo Sportello di Ascolto. Conclude: Enrica Valfrè, Segretaria Cgil Torino. Tra i relatori, il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico. Sono previsti gli interventi di:  – Lauro Reviglione, Spresal,  Marco Morgando, Medici di Base,  Laura D’Amico, Avvocato, Carlo Della Pepa, Sindaco di Ivrea, Dario Mirabelli, Registro Regionale Mesoteliomi, Federico Bellono, Segretario Generale Fiom Torino, Nicola Pondrano, Presidente Fondo Nazionale Vittime Amianto, Daniela Oberto, Spi Ivrea, Renata Ippolito, Inca Ivrea, Nevio Perna, Circolo Dora Baltea Lega Ambiente, Massimiliano Quirico, Direttore rivista Sicurezza e Lavoro

Verranno analizzati i dati dello Sportello di Ascolto, creato a novembre 2013 – dopo l’apertura dell’indagine della Magistratura su 21 casi di decessi sospetti di ex dipendenti Olivetti – al fine di sensibilizzare la cittadinanza, individuare eventuali altri casi e fornire assistenza previdenziale e legale alle vittime e ai loro familiari.

In questi mesi, l’attività dello Sportello ha permesso di ricostruire anamnesi professionali, cicli lavorativi, impiego di sostanze nocive (tra cui l’amianto, presente non solo nelle strutture, ma anche in alcune lavorazioni) e condizioni ambientali che avrebbero portato all’insorgenza di malattie professionali tra i dipendenti dell’Olivetti, ma non solo. L’incontro sarà anche un’occasione di confronto per individuare possibili strumenti per interventi di prevenzione, oltre che di gestione quotidiana, delle malattie professionali, in particolare delle patologie asbesto-correlate.

Patologie

Le patologie muscoloscheletriche nella grande distribuzione: risultati di una indagine dell’EPM

L’EPM (Natale Battevi, Olga Menoni, et altri) ha condotto una indagine per valutare la presenza del rischio per il rachide e per il sistema mano-braccio nel settore della grande distribuzione e nel contempo verificare la presenza di eventuali patologie correlate ai rischi in esame. L’indagine ha interessato 3380 lavoratori (2140 donne e 1219 maschi) della grande distribuzione distribuiti in 15 regioni ed appartenenti a 28 catene di negozi.

Due terzi del campione appartiene al sesso femminile, con una anzianità lavorativa media pari a 15,6 anni. 
Il 47,5% dei soggetti lavora a part-time e il 75,5% lavora a turni e il 37,5% effettua lavoro straordinario o supplementare. Il 64,1% dei lavoratori intervistati era sottoposto a  sorveglianza sanitaria, la percentuale di lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria è risultata molto diversa in funzione della mansione svolta per cui si va dall’80% di addetti sottoposti al sorveglianza sanitaria per la mansione di addetto al settore frutta ad oltre il 65% negli addetti alla macelleria e al magazzino fino a poco più del 40% nelle mansioni miste. 
A questo riguardo appare importante sottolineare come non fossero significative le differenze fra contratti di lavoro a part-time o a full-time.
Dei 2168 lavoratori che risultavano essere sottoposti a sorveglianza sanitaria 465 pari al 21,3% avevano avuto un giudizio di idoneità con limitazioni da parte del medico competente  con un rapporto con l’età e l’anzianità lavorativa infatti fra i lavoratori di età compresa fra 45 e 55 anni la percentuale di lavoratori con limitazione era pari al 30% per arrivare al 38% fra i lavoratori over 55.

n 25° 2014 numero newsletter.doc

Esodati

Esodati: 32mila nuovi salvaguardati

Il Governo allarga le maglie delle salvaguardie per gli esodati, ci sarà un anno di tempo in più per accedere alle tutele e non restare senza stipendio e pensione. Spostando la scadenza dal gennaio del 2015 allo stesso mese del 2016 si amplierà anche la platea dei beneficiari: i conti fatti dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, parlano di ”32 mila e 100” persone in più, di cui circa 24 mila recuperate dai vecchi interventi, tutte posizioni non sfruttate, per cui non è giunta domanda, mentre 8 mila sono quelle completamente nuove. 
In tutto i salvaguardati salirebbero così  a quota 170 mila, a fronte dei 162 mila previsti dai 5 interventi già fatti (42.430 pensioni liquidate, stando all’ultimo rapporto Inps aggiornato a maggio).

La proposta del ministro, presentata in commissione Lavoro alla Camera, dovrebbe approdare nell’Aula di Montecitorio mercoledì 2 luglio, sotto forma di emendamento al testo unitario messo a punto dalla commissione guidata da Cesare Damiano. Il deputato democrat dà un giudizio positivo al progetto dell’esecutivo, evidenziando come la direzione sia quella ”giusta”, tuttavia, avverte: ”Nella legge di stabilità bisognerà trovare la soluzione strutturale”. Dalla commissione sono in particolare arrivati due suggerimenti: quota 100 e flessibilità in uscita, a partire dai 62 anni. Tutte ipotesi che, spiega Poletti, saranno prese in ”analisi” nell’ambito della legge di stabilità. Ma, precisa il ministro, si seguirà un principio chiaro: l’attenzione sarà dedicata ”alle situazioni più problematiche”, tra cui i casi eclatanti degli insegnanti ‘’quota ’96’’ o dei macchinisti delle ferrovie.

“Valutiamo positivamente il prolungamento di un anno della salvaguardia per i lavoratori esodati, che consente l’accesso alla pensione ad un nuovo contingente di 32mila persone, ma non si può continuare a rinviare una soluzione strutturale del problema”. Così Vera Lamonica, segretaria nazionale della Cgil, ha commentato l’emendamento dell’esecutivo alla proposta di legge unitaria della Commissione Lavoro di Montecitorio. “Migliaia di persone restano nell’ansia e nell’incertezza, per questo -ribadisce la dirigente sindacale di Corso d’Italia- è necessario garantire le condizioni di accesso al pensionamento vigenti prima della legge Fornero a coloro che hanno perso il lavoro o firmato un accordo di esodo in una data precedente all’entrata in vigore di tale norma. Ed è doveroso correggere le storture più odiose, da tutti ormai considerate ”errori” del provvedimento, basti pensare ai ferrovieri”.

Purtroppo, con il rinvio alla legge di stabilità, peraltro con precisazioni poco rassicuranti del ministro Poletti, sottolinea la sindacalista, “si conferma il vecchio metodo e si procede senza avere un quadro esatto né dei numeri della platea né delle risorse necessarie, peraltro sempre sovrastimate, come dimostra il fatto che questa ulteriore salvaguardia è coperta dai risparmi delle precedenti”. Inoltre, conclude Lamonica, “non si può continuare a nascondere che è tutto il capitolo pensioni a non essere sostenibile così come è stato disegnato dalla riforma. Bisogna intervenire per dare flessibilità, cancellare le penalizzazioni e ricostruire un legame positivo tra previdenza e mercato del lavoro”.

Pensionamento

Boom di domande di pensionamento in Germania

Boom di domande di pensionamento in Germania dopo la decisione di avviare una riforma del settore. A partire dal 1° luglio, infatti, chi ha 45 anni di contributi potrà lasciare il lavoro all’età di 63 anni, che sarà progressivamente elevata a 65. Questo il motivo, secondo le stime sindacali,  del notevole aumento di domande di pensionamento.

Il ministero del lavoro, tuttavia, ridimensiona i fatti, sostenendo che le cifre non sono  particolarmente significative. Era già stato rilevato che ogni anno 200mila persone godono dei requisiti  per la pensione a 63 anni, 50mila delle quali in base alle nuove regole, Finora, infatti bisognava aver compiuto 67 anni.

Il provvedimento costerà fra 1 e 3 miliardi di euro l’anno, ai quali bisognerà aggiungere altri 6 miliardi legati all’adeguamento delle pensioni delle madri di famiglia.

La Germania si sta muovendo controcorrente rispetto agli altri Paesi europei, che stanno via via aumentando l’età pensionabile. Al punto chela confederazione sindacale Dgb vuole aprire una riflessione sull’abbandono flessibile (non per tutti) dell’attività lavorativa a 60 anni.

da Italia oggi 27.6.14

Precari

Pochi giovani, tanti precari ma motivati. Gli insegnanti del Belpaese

Istantanea dell’Ocse, riferita al 2013, sugli insegnanti delle scuole italiane. E’ stata presentata a Parigi una ricerca che fotografa caratteristiche e aspettative del corpo docente del Belpaese. Ebbene, in linea generale, gli insegnanti italiani sono soddisfatti del loro lavoro e sentono di riuscire a motivare gli studenti anche nei contesti più difficili ma pensano che l’insegnamento non sia valorizzato nella società. Infatti il 94,4% è complessivamente soddisfatto della propria professione ma solo il 12,5% ritiene che sia riconosciuta e valorizzata dalla società. Otre il 90% apprezza la scuola in cui lavora e l’86,3% dice che se potesse tornare indietro sceglierebbe ancora di fare questo mestiere.

Carta d’identità. L’Italia è il Paese Ocse con gli insegnanti più anziani, con un’età media di 48,9 anni e oltre il 50% di over 50. Il 39,2% di scuola primaria e secondaria ha tra 50 e 59 anni, e l’11,1% ne ha 60 o più. Gli under 30 sono appena l’1%, quelli under 40 il 16,7%.
 La fotografia si ripete anche per i presidi: con 57 anni di età media, l’Italia è seconda solo alla Corea (58,8) e a pari merito con il Giappone. Oltre l’85% dei presidi italiani ha più di 50 anni, e il 46,5% ne ha più di 60.

Ancora precari. Il 18,5% degli insegnanti di scuola primaria e secondaria è precario, con contratti a tempo determinato da un anno scolastico o meno. La percentuale è la quarta più elevata tra i Paesi membri dell’organizzazione, dopo Romania (25%), Cipro (20,1%) e Finlandia (19,2%), e a pari con il Cile.

Senza risorse. Oltre la metà dei presidi italiani ritiene che nella sua scuola ci sia una mancanza di risorse, materiali e umane, che ha un impatto negativo sull’insegnamento.Per il 56,4% il materiale pedagogico è insufficiente o inappropriato, per il 56% computer
 per allievi e professori sono insufficienti, per il 47,4% la disponibilità di connessione Internet è inadeguata e per il 43,6% le risorse bibliotecarie sono carenti.  Sul fronte delle risorse umane, il 58% dei presidi italiani rileva una carenza nel numero di insegnanti di sostegno, e il 77,5% in quello del personale non docente. 

Istat

Istat-Cnel: rapporto Bes

“E’ ancora molto critica la situazione dei siti contaminati”. Lo affermano  l’Istat e il  Cnel  nel rapporto ”Il benessere equo e sostenibile in Italia” riferito al 2013 nella parte dedicata all’ambiente a proposito dei Siti di interesse nazionale (Sin).
Il rapporto fa presente, tra l’altro, che in alcuni casi l’illegalità ha “impedito” l’avvio delle bonifiche e che “lo stanziamento di fondi specifici è spesso non sufficiente a garantire un celere avvio dei processi di bonifica e messa in sicurezza”. Mentre inquinamento e deterioramento ambientale dei siti contaminati hanno prodotto “conseguenze drammatiche per la salute pubblica” come nei “casi emblematici dell’Ilva di Taranto, della Terra dei fuochi, di Gela o Priolo”. I benefici derivanti dalla messa in sicurezza e dalla bonifica sia sulla salute e che per il recupero dei territori supererebbero “i costi monetari e sociali sostenuti per il mantenimento dello status quo”. In Italia nel 2013 sono stati definiti 39 Sin per un totale di 161 mila ettari inquinati (escluse le aree marine), dislocati in tutte le regioni italiane, tranne Lazio, Molise e Bolzano. Prima regione è il Piemonte con 96 mila ettari.

La povertà aumenta in Italia.

L’allarmante situazione emerge dal rapporto Bes 2014, che segnala come nel 2012 le difficoltà economiche delle famiglie si siano accentuate. Dalla diminuzione del reddito reale disponibile e della ricchezza reale netta complessiva è derivato un calo della spesa per consumi e un aumento degli indicatori di povertà, soprattutto assoluta, e di deprivazione.

L’indicatore di povertà assoluta, basato sulla spesa per consumi nel 2012, mostra un aumento di ben 2,3 punti percentuali: la quota di persone che vivono in famiglie assolutamente povere passa dal 5,7% all’8% e aumenta in tutte le ripartizioni territoriali, dal 4% al 6,4% nel Nord, dal 4,1% al 5,7% nel Centro, dall’8,8% all’11,3% nel Mezzogiorno.

L’aumento, alquanto generalizzato, coinvolge in particolare le famiglie più ampie, quelle composte da coppie con tre o più figli, soprattutto se minori, le famiglie di monogenitori o con componenti aggregati. L’indicatore di grave deprivazione raggiunge il 14,5% nel 2012 ma registra un miglioramento nel 2013 scendendo al 12,5% per la diminuzione della quota di persone in famiglie che dichiarano di non poter sostenere spese impreviste, di non potersi permettere un pasto proteico adeguato ogni due giorni o di riscaldare adeguatamente l’abitazione. Nel 2013 inoltre, sembra leggermente diminuito il ricorso all’indebitamento, da cui si deduce che le famiglie hanno contratto i propri consumi per poter risparmiare o indebitarsi di meno.

Formazione migliora poco, cresce generazione Neet

Tra il 2011 e il 2013 sono migliorati quasi tutti gli indicatori su istruzione e formazione in Italia, ma la crescita è “lenta e troppo esigua per riuscire a colmare l’importante divario che separa l’Italia dal resto d’Europa”. 

I livelli di competenza, sia alfabetica sia numerica, continuano a collocare il nostro Paese lontano dalla media dei Paesi Ocse. Ma l’aspetto più preoccupante riguarda l’incremento della generazione “neet”: “come durante tutto il periodo di crisi, continua ad aumentare in misura preoccupante la quota di ragazzi che non studiano e non lavorano, soprattutto nel Sud, dove in molte regioni oltre un terzo dei giovani si trova in questa situazione”. La quota di neet (giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano) nel 2013 ha avuto un aumento ancora più consistente del recente passato raggiungendo il 26%, più di 6 punti percentuali al di sopra del periodo pre-crisi. E tra i neet aumentano i disoccupati: erano 34,1% nel 2011, diventano  il 42,2% nel 2013 (+8%).

L’acuirsi della crisi economica ha determinato una grave contrazione dell’impiego di risorse umane in Italia e un aumento delle disuguaglianze territoriali e generazionali. La distanza che separa i tassi di occupazione e di mancata partecipazione italiani da quelli europei (Ue27), tradizionalmente già molto elevata, si amplia ulteriormente negli ultimi due anni. Nel 2013 il tasso di occupazione si attesta al 59,8%, mentre nella Ue27 è pari al 68,5%. Inoltre, un preoccupante peggioramento si segnala nella qualità della condizione dei lavoratori. L’instabilità dell’occupazione rimane diffusa e l’incidenza di lavoratori a termine di lungo periodo si associa ad una propensione sempre minore alla stabilizzazione dei contratti di lavoro temporanei, soprattutto per i giovani.

Inoltre, aumenta la presenza di lavoratori con un titolo di studio superiore a quello richiesto dall’attività svolta (22,1% degli occupati nel 2013), mentre resta pressoché invariata la quota di occupati con bassa retribuzione o irregolari.

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE27/06/2014

GIURISPRUDENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE

SENTENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE CAMPOBASSO – Sentenza 16 giugno 2014, n. 195FISCALE

Tributi – Tassa di possesso auto – Avviso di accertamento e irrogazione sanzioni – Versamento eseguito – Istanza di annullamento in autotutela – Obbligo per l’Ente di concludere il procedimento prima del termine d’impugnazione – Rifusione delle spese di giudizio in favore del ricorrente

CONSIGLIO DI STATO

SENTENZA

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 23 giugno 2014, n. 3160LAVORO

Diniego concessione cittadinanza italiana

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 giugno 2014, n. 14498LAVORO

Incidente sul lavoro – Prestazioni assicurative agli aventi causa del lavoratore deceduto – Rendita del de cuius – Soddisfacimento dei bisogni primari – Mezzi di sussistenza scarsi ma sufficienti al mantenimento

SENTENZA

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 20 giugno 2014, n. 3128LAVORO

Diniego emersione da lavoro irregolare

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 maggio 2014, n. 11149FISCALE

Tributi – Contenzioso tributario – Procedimento – Avviso di accertamento nei confronti di società di persone e dei relativi soci – Giudicato favorevole sull’impugnazione proposta dalla società – Estensione ai soci il cui rapporto tributario sia stato definito con giudicato diretto contrario – Esclusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 giugno 2014, n. 14552FISCALE

Procedure concorsuali – Concordato preventivo – Atti di frode – Accertamento – Voto espresso dai creditori – Irrilevanza – Revoca dell’ammissione – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 giugno 2014, n. 27676FISCALE

Tributi – IVA – Omesso versamento – Reati fiscali – Crisi finanziaria dell’azienda – Scriminante

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 giugno 2014, n. 27693LAVORO

Sicurezza dei luoghi di lavoro – Costruzioni edili Installazione ponteggio senza marchio di fabbrica – Reato

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 maggio 2014, n. 11922FISCALE

Tributi – Contenzioso tributario – Procedimento di primo grado – Atti impugnabili ex art. 19, D.Lgs. n. 546/1992 – Richiesta di ulteriore credito di imposta ex art. 7, Legge n. 388/2000 – Silenzio rifiuto – Impugnabilità – Esclusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 maggio 2014, n. 12008FISCALE

Tributi – Agevolazioni per la piccola proprietà contadina – Certificato attestante la sussistenza dei necessari requisiti – Disapplicazione da parte dell’Amministrazione finanziaria – Possibilità – Esclusione

LEGISLAZIONE

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 17 giugno 2014LAVORO, FISCALE

Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione su diversi tipi di supporto – articolo 21, comma 5, del decreto legislativo n. 82/2005

MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 22 aprile 2014LAVORO

Riduzione della percentuale dell’importo dei premi e dei contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali per l’anno 2014

PRASSI

AGENZIA DELLE ENTRATE

COMUNICATO

AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 26 giugno 2014LAVORO, FISCALE

Cinque per mille 2014, promemoria per gli iscritti – Dichiarazione sostitutiva entro fine mese

CONSIGLIO NAZIONALE CDL

COMUNICATO

CONSIGLIO NAZIONALE CDL – Comunicato 25 giugno 2014LAVORO, FISCALE

Approvato il codice di autoregolamentazione dello sciopero dei Consulenti del Lavoro

GARANTE PRIVACY

PROVVEDIMENTO

GARANTE PROTEZIONE DATI PERSONALI – Provvedimento 22 maggio 2014, n. 260FISCALE

Modifica parziale del provvedimento 14 maggio 2009 di esonero dall’informativa per l’Associazione nazionale tra le imprese di informazioni commerciali e di gestione del credito (ANCIC).

INAIL

DETERMINAZIONE

INAIL – Determinazione 17 giugno 2014, n. 159LAVORO

Fondo vittime dell’amianto di cui alla legge 24 dicembre 2007, n.244, art.1 commi 241-246, e al decreto interministeriale 12 gennaio 2011 n. 30 – Determinazione della misura complessiva dell’acconto della prestazione aggiuntiva per l’anno 2013.

NOTA

INAIL – Nota 25 giugno 2014, n. 4203LAVORO

Legge 147/2013 – Applicazione della riduzione contributiva per imprese agricole operanti nel primo biennio di attività. Precisazioni

INPS

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 26 giugno 2014, n. 5613LAVORO

Rilascio procedura sperimentale di acquisizione e trasmissione domande relative allo sgravio contributivo per l’incentivazione della contrattazione di secondo livello, riferito agli importi corrisposti nell’anno 2013 (Circolare 78/2014). Documentazione tecnica e manuale utente

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

CIRCOLARE

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 26 giugno 2014, n. 15LAVORO

Interpello ai sensi dell’art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – certificazione di regolarità contributiva per le società operanti in regime di accreditamento con il S.S.N. e trasmissione dei dati necessari alla verifica del corretto adempimento degli obblighi previdenziali.

COMUNICATO

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 26 giugno 2014LAVORO, FISCALE

Italia startup visa – Procedure più snelle e veloci per l’ingresso di imprenditori che vogliono avviare una start up innovativa

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 26 giugno 2014LAVORO

Riduzione della percentuale dell’importo dei premi e dei contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

INTERPELLO

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 26 giugno 2014, n. 13LAVORO

Interpello ai sensi dell’art. 9 del D.Lgs. n. 124/2004 – art. 2, D.L. 317/1987 (conv. da L. n. 398/1987) – campo di applicazione.

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 26 giugno 2014, n. 14LAVORO

Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – trattamento di disoccupazione edile ex art. 11, L. n. 223/1991.

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 26 giugno 2014, n. 16LAVORO, FISCALE

Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – art. 69 bis, D.Lgs. n. 276/2003 – figura professionale del fisioterapista.

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 26 giugno 2014, n. 17LAVORO

Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – Disciplina del lavoro intermittente – Personale di servizio e di cucina negli alberghi – Attività in appalto.

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 26 giugno 2014, n. 18LAVORO

Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – art. 11, comma 2, lett. b), D.lgs. n. 66/2003 – limitazioni al lavoro notturno

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 26 giugno 2014, n. 19LAVORO

Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – art. 33, L. n. 104/92, come modificato dall’art. 24, L. n. 183/2010 – diritto alla fruizione di tre giorni di permesso mensile per l’assistenza di persona con handicap in situazione di gravità – parenti o affini entro il terzo grado.

MINISTERO FINANZE SECIT

CIRCOLARE

MINISTERO FINANZE – Circolare 19 giugno 2014, n. 20LAVORO, FISCALE

Corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare – Rivalutazione dei livelli di reddito a decorrere dal 10 luglio 2014