Disoccupazione

Cgil, 9 milioni di persone in difficoltà nel 2013

Sono circa 9 milioni e 300 mila le persone in difficoltà per la carenza di lavoro o per la precarietà della loro posizione lavorativa. Il dato emerge dal monitoraggio effettuato dall’Associazione Bruno Trentin (Abt) della Cgil, nell’ultimo trimestre del 2013, dove si evidenzia che l’area del disagio e della sofferenza occupazionale è cresciuta del 56,8% rispetto al 2007, cioè prima che cominciasse la crisi.

Si tratta di 3 milioni e 370 mila persone in più in difficoltà per carenza occupazionale (disoccupati, scoraggiati e occupati in cassa integrazione) o che vivono situazioni di disagio per via della precarietà (part-time involontario e lavoro a termine o in collaborazione involontario). In particolare, lo studio dell’Associazione Bruno Trentin (Abt) della Cgil mostra come, nel quarto trimestre del 2013, l’area della sofferenza occupazionale abbia raggiunto il dato di 5 milioni e 95 mila persone (rispetto al quarto trimestre 2007 l’aumento sfiora il 90%, equivalente a 2 milioni e 409 mila unità) e l’area del disagio 4 milioni e 200 mila unità (+29,6% rispetto allo stesso trimestre del 2007, pari a 960 mila unità).

Anche dal volume complessivo delle ore di lavoro emerge uno stato critico: la media di ore settimanali abitualmente impegnate è passata da 38,5 ore del 2007 a 36,9 ore del 2013. “La caduta del numero di occupati – precisa l’Abt – è stata eccezionale nel 2013 e ha colpito consistentemente anche il lavoro temporaneo”. Significativo, secondo l’associazione, che “questo crollo abbia avuto luogo nel 2013 quando era già pienamente a regime la normativa che per la prima volta prevede contratti a termine senza causale per un anno”.

Rispetto al resto dell”Europa l’andamento dell’occupazione italiana diverge sempre di più. Tra aprile 2012 e marzo 2013 nell’Ue a 28 il tasso medio di disoccupazione in Europa è passato da 10,9% a 10,5%, quasi mezzo punto percentuale in meno. Nello stesso periodo l’Italia ha invece registrato un incremento , passando dal 12% al 12,7%. Dati che per l’Abt rendono evidente “il progressivo deteriorarsi della condizione di lavoro in Italia e l’assoluta necessità di puntare a crescita e sviluppo attraverso uno straordinario piano per il lavoro”.

03/06/2014 09.42
Disoccupazioneultima modifica: 2014-06-04T18:20:17+02:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo