Pensioni

Pensioni: Cgil, su andamento negativo adesione a fondi incide crisi

“La relazione Covip mette in evidenza un insoddisfacente tasso di adesione dei lavoratori dipendenti ai fondi di previdenza complementare promossi dalla contrattazione collettiva (-1,2% rispetto all’anno precedente) a fronte di una crescita dei fondi promossi dalle banche e dei Piani individuali di previdenza”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, che aggiunge: “Andamento negativo delle adesioni conseguenza della crisi economica, della riduzione della base occupazionale e dell’andamento delle retribuzioni condizionati da mancati rinnovi dei contratti, dal blocco della contrattazione nel pubblico impiego e dall’uso spropositato della Cassa integrazione”.

“I buoni rendimenti delle forme pensionistiche si accompagnano, nel caso dei fondi negoziali, con bassi costi di gestione (rendimenti e costi incidono in misura inversamente proporzionali sulla misura della futura prestazione di previdenza complementare); ambedue figli di una corretta, sana e prudente gestione delle risorse versate dai lavoratori. Infatti le forme pensionistiche complementare negoziali registrano in media rendimenti tra l’8 e il 9%, di molto superiore al tasso di rivalutazione del Tfr che si è attestato al di sotto del 3%”, continua la dirigente sindacale.

Infine, conclude Lamonica, “la Cgil evidenzia il dato preoccupante dei mancati versamenti, non perché i lavoratori abbiano deciso di sospendere la contribuzione, ma perché le aziende non versano la contribuzione dovuta, il Tfr maturato e, in qualche caso, si trattengono anche quanto prelevato dalla busta paga dei lavoratori per la previdenza complementare”.

Pensioniultima modifica: 2013-06-12T17:45:20+02:00da vitegabry
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