Archivi giornalieri: 28 aprile 2013

Talidomide

Talidomide, esclusi da indennizzo preparano battaglia legale

Prima riunione nazionale ieri a Roma dei cittadini italiani vittime della cosiddetta sindrome da talidomide. Si tratta di decine di figlie e figli di donne che tra gli anni ’50 e ’60 – e in alcuni casi fino ai primi anni ’70
– hanno assunto in gravidanza un farmaco tedesco distribuito in Italia con il nome commerciale di ”Contergan” contenente la molecola di thalidomide che ha causato gravissime deformità ai neonati, come mancanza totale o parziale di uno o più arti.

Nonostante lo Stato italiano abbia, con enorme ritardo, deciso di indennizzare questi cittadini- è stato ribadito durante l’incontro-  la legge finanziaria per l’anno 2008 esclude tutti i soggetti che non sono  al fine di agire per la propria tutela. Il primo passo che si è stabilito di intraprendere è quello di una visita preliminare collettiva effettuata da medici legali specializzati che stabilisca, con elevato grado di probabilità, il nesso causale tra la loro patologia e l’assunzione del farmaco incriminato.

Se l’esito sarà positivo si procederà quindi a un’azione legale per l’ottenimento dell’indennizzo. Un primo risultato è già stato conseguito poiché nel gennaio 2012 il Tribunale del Lavoro di Verona, accogliendo una questione di legittimità, ha disposto una consulenza medico-legale per accertare il nesso tra malformazione ed
assunzione del farmaco in una danneggiata veronese.

Ilva

Ilva Taranto – Le bonifiche partiranno dalle scuole

”Le bonifiche inizieranno dalle scuole del quartiere Tamburi perché tutti insieme abbiamo ritenuto che la salute dei bambini sia la cosa più importante e quindi dare ai bambini scuole sicure, energeticamente all’avanguardia, pulite e non inquinate, è la prima cosa che faremo”. Lo ha detto Alfio Pini, commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, a margine di un incontro nella Prefettura ionica.

Il rione Tamburi è quello più a ridosso dell’Ilva e degli altri stabilimenti dell’area industriale. ”Questo – ha aggiunto Pini – è un progetto che sta andando avanti per conto suo e che speriamo dia risultati in tempi brevi. Per fare le cose, però, bisogna progettarle, bisogna fare e assegnare le gare e noi lo vogliamo fare nel rispetto assoluto delle regole”. Il Commissario per le bonifiche ha fatto presente che il percorso di lavoro è avviato e che l’obiettivo è ”di coinvolgere tutta la città, la regione e tutte le forze che intervengono in questa operazione delicata, ma dovrà avere i risultati che ci attendiamo. Stiamo definendo – ha concluso – gli aspetti burocratici del problema e nel contempo stiamo anche valutando tutte le opzioni tecniche che poi dovremo mettere in atto”.

Amianto

“Liberi dall’amianto”, la campagna parte da 14 piazze

A pochi mesi dalla presentazione ufficiale avvenuta lo scorso 13 dicembre in Senato alla presenza del ministro della Salute Renato Balduzzi i firmatari del Protocollo “Liberi dall’Amianto” – Fondazione Anmil “Sosteniamoli Subito”, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Afeva (Associazione Familiari e Vittime Amianto) e Aiea (Associazione Italiana Esposti all’Amianto) – scendono in piazza per promuovere la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Asbestus Free” in occasione della Giornata Mondiale dedicata alla Sicurezza sul Lavoro e alle Vittime dell’Amianto che si celebra il 28 aprile.

Sono state individuate alcune città che, più di altre, convivono con le problematiche legate all’esposizione, all’utilizzo e allo smaltimento dell’amianto e che registrano un alto numero di vittime: Casale Monferrato, Broni (Pv), Monfalcone (Go), La Spezia, Ravenna, Ferrara, Padova, Matera, Pisa, Civitavecchia (Rm), Bari, Taranto, Nuoro e Siracusa. L’obiettivo è quello di promuovere e divulgare l’iniziativa sull’intero territorio nazionale iniziando da queste prime 14 città e portare direttamente tra la gente e, soprattutto, tra i più giovani una tematica complessa, delicata e purtroppo ancora poco nota che riguarda ormai tutta la popolazione, e non soltanto i lavoratori.

Le iniziative si terranno tra il 28 aprile e la fine del mese di maggio e per presentarle al pubblico ed ai media verranno organizzate per il 24 aprile delle conferenze stampa a livello nazionale e locale. Sarà ospitata nell’Aula del Parlamentino della sede Inail a Roma, in Via IV Novembre n. 144, la conferenza stampa nazionale, alle ore 11 di oggi, e saranno presenti in rappresentanza dei sottoscrittori dell’accordo: il presidente della Fondazione Anmil “Sosteniamoli subito” Antonio Giuseppe Sechi, il segretario confederale Cisl Fulvio Giacomassi, il segretario confederale Uil Paolo Carcassi, il responsabile salute e sicurezza della Cgil Claudio Iannilli, il segretario unione territoriale Roma dell’Ugl Cristiano Leggeri, per l’Aiea sarà presente la presidente regionale Maura Crudeli e alcuni degli esperti del comitato scientifico. Interverranno inoltre il presidente dell’Inail Massimo De Felice e il presidente del Civ Inail Franco Lotito.

Con questo protocollo, per la prima volta, le associazioni delle vittime dell’amianto e i maggiori sindacati si sono “alleati” per promuovere l’informazione e la sensibilizzazione sui rischi da amianto e a sostegno della ricerca per la prevenzione e la cura delle malattie asbesto-correlate. Altre informazioni sul sito www.sosteniamolisubito.it e su facebook alla pagina “Asbestus free”.

Pesca

Pesca: finiti i fondi, salta la cassa integrazione

“L’Inps ha bloccato, per esaurimento dei fondi, l’erogazione della cassa integrazione in deroga per il settore della pesca per l’anno 2012, come comunicato anche il mese scorso. È evidente che si tratta di un danno enorme per i lavoratori di un settore in difficoltà, e che si vedono privati anche di un minimo reddito”. Lo dichiarano in una nota congiunta Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. 

“Vogliamo evidenziare – affermano le tre sigle – come la legge di stabilità ha messo a disposizione 30 milioni di euro per la cigs, ma oggi, a oltre un mese dalla nostra richiesta di incontro, siamo ancora in attesa che il ministero del Lavoro incontri i sindacati per sottoscrivere un accordo che di fatto sblocchi realmente i 30 milioni e finanzi la cassa integrazione straordinaria”.

Un provvedimento che i sindacati chiedono con urgenza, “anche in considerazione del fatto che manca ormai pochissimo tempo al via del fermo biologico, che bloccherà l’attività di pesca per un periodo che va da un minimo di un mese. La difficoltà dei lavoratori è enorme, e le condizioni sono allo stremo della sopportazione”.

Lacrime d’amianto

A Padova e a Marghera due iniziative per non dimenticare la tragedia dell’amianto – “Lacrime d’amianto (a noi non toccherà mai)”

Il 28 Aprile è la “Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro” indetta dall’Ilo (Organizzazione Inrternazionale sul lavoro” per creare un momento di massima visibilità sulle tematiche legate alle condizioni del lavoro, all’importanza della prevenzione e della tutela della salute  e della sicurezza dei lavoratori.

In questa ricorrenza, per non dimenticare che la vicenda dell’amianto rappresenta, simbolicamente, l’esemplificazione di ciò che non vogliamo: l’indifferenza al valore della salute nel lavoro, l’accettazione rassegnata che il prezzo da pagare per il lavoro non siano solo la fatica e i sacrifici, ma anche la stessa integrità fisica dei lavoratori, il 28 aprile a Marghera e l’8 maggio a Padova si terranno due iniziative promosse dalla Fondazione Vittime dell’Amianto “Bepi Ferro” in collaborazione con CGIL e INCA.
 
Il 28 Aprile 2013 a Marghera luogo simbolo come polo industriale veneto, sia di occupazione, lotte operaie e purtroppo di moltissime morti legate all’esposizione all’amianto che raggiungeranno l’apice verso il 2020/2025.
L’ 8 Maggio 2013 a Padova con il luogo simbolo “Le Officine Meccaniche Stanga”.
 
Grazie alla grandissima sensibilità di un gruppo di ex operai della Fincantieri, fra i quali Sergio Tagliapietra e Adriano Moro, che collaborano, anche grazie all’attivo contributo dell’Auser, alla diffusione della cultura della Sorveglianza Sanitaria. Da sottolineare anche l’esperienza positiva dello sportello aperto c/o CDLM di Venezia/Mestre e quello aperto, recentemente,  anche presso CDL di Padova attraverso i quali sono stati contattati diverse centinaia di ex esposti, facendo così emergere moltissime patologie professionali.
 
Recentemente la Fondazione è stata allargata  e integrata da alcuni rappresentanti della sede di Venezia, da qui la scelta, fra l’altro della rappresentazione e verso Ottobre di un convegno su questo tema da tenersi a Venezia.

Padova.pdf      Marghera.pdf 

Def governo

Cgil, il Def del governo è tutto sbagliato

“L’analisi della crisi, degli squilibri macroeconomici e dell’evoluzione del contesto economico, finanziario e sociale, a livello nazionale come internazionale, nonché il quadro delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica, sono complessivamente sbagliati”. E’ il giudizio della Cgil sul Def contenuto nel testo consegnato dal sindacato presso le Commissioni speciali di Senato e Camera, in seduta congiunta, in occasione dell’audizione sul documento di economia e finanza. Nel mirino del sindacato “le scelte all’insegna dell’austerità”, tutte “a scapito della crescita, dell’equità, della coesione sociale, del lavoro”, che dovranno “essere riviste e ridefinite dal prossimo Governo” e nel segno di “un cambio di rotta profondo”.

Nel ricordare il “Piano del Lavoro” presentato dalla Cgil lo scorso mese di gennaio, “fondato su un cambiamento della politica economica e su un ventaglio di riforme necessarie, a livello nazionale e sovranazionale, per ritrovare la via alta della crescita e dello sviluppo in corrispondenza dell’obiettivo di piena, buona e sicura occupazione e di ‘lavoro dignitoso’”, nella nota consegnata in audizione si critica il Def: “Sembra – si legge – più una giustificazione delle azioni compiute dal Governo che un vero e proprio documento programmatico per il futuro; rimanda tutto al prossimo Governo cercando di accreditare l’idea proposta da Mario Draghi che sia stato inserito il ‘pilota automatico’, pilota automatico di un volo, però, che va nella direzione sbagliata”.

Nel dettaglio del testo si osserva inoltre come “l’operazione di pagamento dei crediti delle imprese avrà un impatto debole sulla economia sia per l’incertezza applicativa che, al di la della farraginosità della norma, deve scontare con il vincolo del deficit al 2,9%, sia per la depressione della domanda che non renderà facile la trasformazione della nuova liquidità in investimenti”. La Cgil ritiene che “oltre a evitare la ‘stretta fiscale’ sui redditi fissi prevista tra giugno e luglio, il rapido pagamento dei debiti della Pa alle imprese sia necessario per evitare di bloccare cantieri e produzioni di beni e servizi, quindi per difendere l’occupazione”. Ecco perché il sindacato richiede che “nella erogazione delle risorse ‘sbloccate’ dal Governo sia resa esplicita la priorità dell’utilizzo di tali fondi per il mantenimento dei posti di lavoro e, in generale, la difesa del lavoro”.

Insomma, secondo la Cgil, nel Def “non si vedono né i necessari mutamenti strutturali verso nuovi investimenti e creazione di lavoro, né la volontà di aggredire le emergenze sociali, a partire dalla garanzia per gli ammortizzatori sociali e dagli esodati”. Per questo la Cgil, “unitamente a Cisl e a Uil, ritiene necessario ed urgente individuare una normativa ad hoc per far si che non si interrompano dopo il 31 luglio i tanti contratti di tipo precario nelle pubbliche amministrazioni”. Al contrario “sono invece riproposte le vecchie ricette dei ‘tagli lineari’, liberalizzazioni e l’accanimento verso il lavoro pubblico, riducendone occupazione e reddito”. In conclusione la Cgil sostiene la necessità di “un cambio di rotta profondo per assumere l’idea di una nuova ‘Grande trasformazione’ del modello di sviluppo, fondando la nuova crescita proprio sulla creazione di lavoro e sulla sua valorizzazione”, in contrasto con un Def in linea con “una politica cieca che aggrava la spirale della crisi” e dal carattere “molto autoreferenziale che non toglie i dubbi sulla necessità di aggiustamenti ed, ancor di più, ci propone un insufficiente profilo di crescita tale da aggravare le preoccupazioni sulle conseguenze derivanti dalla applicazione del ‘fiscal compact’”.

25 Aprile

25 Aprile: Grasso, Camusso e Patrizia Moretti a Monte Sole

E’ ricchissimo il programma del 25 aprile a Monte Sole, nei luoghi degli eccidi che nell’autunno 1944 causarono quasi 800 morti nella zona di Marzabotto.

Parteciperanno alla celebrazione della giornata della liberazione il presidente del Senato, Pietro Grasso, la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, la madre di Federico Aldrovandi, Patrizia Moretti. Ci sarà anche Cecilia Strada che pianterà un acero rosso in ricordo di sua madre Teresa Sarti, fondatrice di Emergency e il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini.

Il presidente del Senato ha chiesto in prima persona di partecipare alle celebrazioni e interverrà verso le 12.30 a San Martino di Caprara e non è escluso che si aggreghi alla camminata che poco dopo raggiungerà il cippo della brigata Stella Rossa in cima a Monte Sole. 

Prima, alle 11, gli interventi di Cecilia Strada e Giusi Nicolini. Alle 13.45 Patrizia Moretti assisterà allo spettacolo “La donna che guarda le stelle”, realizzato dalla compagnia “Vetrosi”, ispirato alla sua battaglia di giustizia per la morte del figlio. 

Alle 15 al Poggiolo, dove non mancheranno musica dal vivo, mostre e stand gastronomici, interverrà Alessandro Bergonzoni, mentre la Camusso è attesa per le 17. 

L’edizione 2013 di Monte Sole è dedicata alle donne, “‘quelle che sono all’altezza di ricoprire il proprio ruolo e quelle che portano avanti una ‘resistenza taciuta’ ogni giorno di fronte alle continue violenze di genere”, come ha sottolineato Valter Cardi, presidente del comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto.

Amianto

Amianto: Campagna “Asbestus free” in 14 piazze per la giornata sulla sicurezza.

A pochi mesi dalla presentazione ufficiale avvenuta lo scorso 13 dicembre in Senato, alla presenza del ministro della Salute, Renato Balduzzi, i firmatari del protocollo “Liberi dall’amianto” – Fondazione Anmil “Sosteniamoli Subito”, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Afeva (Associazione familiari e vittime amianto) e Aiea (Associazione italiana esposti all”amianto) – scendono in piazza per promuovere la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Asbestus Free”, in occasione della Giornata mondiale dedicata alla sicurezza sul lavoro e alle vittime dell’amianto che si celebra il 28 aprile. 

A tale fine, i partner hanno individuato alcune città che, più di altre, convivono con le problematiche legate all’esposizione, all’utilizzo e allo smaltimento dell’amianto e che registrano un alto numero di vittime: Casale Monferrato, Broni (Pv), Monfalcone (Go), La Spezia, Ravenna, Ferrara, Padova, Matera, Pisa, Civitavecchia (Rm), Bari, Taranto, Nuoro e Siracusa. 

L’obiettivo è quello di promuovere e divulgare l’iniziativa sull’intero territorio nazionale iniziando da queste prime 14 città e portare direttamente tra la gente e, soprattutto, tra i più giovani una tematica complessa, delicata e purtroppo ancora poco nota che riguarda ormai tutta la popolazione, e non soltanto i lavoratori. 

Le iniziative si terranno tra il 28 aprile e la fine del mese di maggio e per presentarle al pubblico e ai media verranno organizzate per domani, 24 aprile, delle conferenze stampa a livello nazionale e locale.

Sarà ospitata nell’Aula del Parlamentino della sede Inail, a Roma, in via IV Novembre 144, la conferenza stampa nazionale, domani, alle 11, e saranno presenti in rappresentanza i sottoscrittori dell’accordo: il presidente della Fondazione Anmil “Sosteniamoli subito”, Antonio Giuseppe Sechi, il segretario confederale Cisl, Fulvio Giacomassi, il segretario confederale Uil, Paolo Carcassi, il responsabile salute e sicurezza della Cgil, Claudio Iannilli, il segretario unione territoriale Roma dell’Ugl, Cristiano Leggeri, per l’Aiea sarà presente la presidente regionale, Maura Crudeli, e alcuni degli esperti del Comitato scientifico. 

Interverranno, inoltre, il presidente dell”Inail, Massimo De Felice e il presidente del Civ Inail, Franco Lotito. Con questo protocollo, per la prima volta, le associazioni delle vittime dell’amianto e i maggiori sindacati si sono alleati per promuovere l’informazione e la sensibilizzazione sui rischi da amianto e a sostegno della ricerca per la prevenzione e la cura delle malattie asbesto-correlate.

3° decreto esodati

Pensioni: Fornero firma il 3° decreto esodati, salvaguardati a quota 130mila

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, ha firmato, d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il terzo decreto in favore degli esodati ai quali sarà garantito il diritto ad andare in pensione con le vecchie regole ante riforma. 

Il via libera al provveidmento, già annunciato nel marzo scorso, è arrivato dopo l’acquisizone dei pareri delle commissioni parlamentari competenti, come previsto dalla Legge di stabilità. Lo rende noto un comunicato del dicastero di via Veneto. 

Il decreto, dunque, spiega la nota, prevede “di applicare ai lavoratori salvaguardati la precedente normativa in materia di requisiti e decorrenze del trattamento pensionistico”. 

Complessivamente, dunque, toccano quota 130 mila i lavoratori salvaguardati dal governo Monti che potranno, in deroga alla riforma Fornero, andare in pensione con le vecchie regole. 

Il problema, infatti, come si ricorda, era scoppiato all’indomani dell’approvazione delle nuove norme che avevano spostato in alto l’età di pensionamento lasciando senza stipendio nè pensione tutti quei lavoratori che per crisi aziendali e con età vicina alla pensione avevano interrotto volontariamente, attraverso accordi aziendali, il proprio rapporto di lavoro contando sulla possibilità di agganciare il pensionamento entro poco tempo. 

Il decreto Salva Italia, nel dicembre 2011, ne ha salvaguardati, ini una prima tranche, 65 mila. Successivamente e su sollecitazione, sopratutto, di Cgil, Cisl e Uil, il governo ha emanato un secondo provvedimento per altri 55 mila sallvaguardati ai quali applicare la deroga alla manovra Monti-Fornero.

Secondo i sindacati, infatti, i beneficiari previsti erano insufficienti rispetto all’intera platea di lavoratori danneggiati (circa 300 mila).

Ciononostante le polemiche sui numero non si sono spente. Quindi, per la terza volta con la legge sulla spending review del luglio 2012, il governo Monti ha previsto un altro contingente di 10.130 mila salguardati, per il  quali appunto è stato emanato un decreto attuativo che è stato attualmente inviato alla registrazione della Corte dei Conti.

Povertà

Adiconsum, povertà e disagio sociale da sconfiggere con politiche di sviluppo

”Un milione di famiglie senza reddito da lavoro è l’ultimo dato di un estremo disagio sociale che accentua l”allargamento della forbice tra chi ha grandi redditi e chi non raggiunge la seconda settimana del mese con il proprio reddito”.

E’ quanto afferma in una nota Pietro Giordano di Adiconsum. ”A tali dati devastanti si aggiungono quelli che focalizzano un milione di posti di lavoro persi nel 2012, una famiglia su sei che vive al di sotto della soglia di povertà, 265 milioni di ore di cassa integrazione nei primi tre mesi del 2013, un reddito medio lordo degli italiani che non raggiunge neanche i ventimila euro (19.655 euro), 10 milioni di italiani che non pagano un euro di Irpef, 7,4 milioni di pensionati che hanno un reddito inferiore a 1.000,00 euro di cui il 13,3% ha una pensione meno di 500 euro. L”elenco potrebbe continuare all”infinito con i consumi tornati al 1990, una tassazione che ha superato il 50%, ecc.”, continua Giordano. (segue)’E” tempo di smetterla con campagne elettorali che durano da mesi. I partiti recuperino il senso di responsabilità dando un Governo ad un Paese che non può rischiare il default, abbandonando populismi pericolosi per la democrazia e devastanti per la tenuta sociale ed economica del Paese”, continua l’Adiconsum.

”Si riparta dalle relazioni dei Gruppi di Lavoro dei Saggi nominati dal Presidente della Repubblica e si proceda ad un”agenda fatta di Riforme (Elettorale, Liberalizzazioni, sviluppo sostenibile, sussidiarietà, mutualismo, partecipazione dei lavoratori e dei consumatori alla vita delle aziende, riforma fiscale con abbattimento delle aliquote fiscali per lavoratori e pensionati, ecc.), solo così si potrà uscire dalla preoccupante situazione del Paese””, conclude Giordano.

Amianto

Amianto: problematiche medico-legali aperte

Si svolgerà il 9 maggio prossimo a Milano un convegno su “Amianto: problematiche medico-legali aperte”, presso la sala NH CONCORDIA, in via L. Lama, 10 – Sesto San Giovanni.

Il programma dell’iniziativa,  promossa dalla Scuola italiana di formazione e ricerca in medicina di famiglia, in collaborazione con l’Inca Cgil Lombardia, prevede:

alle ore 9.30 la presentazione del corso con Giampiero Cassina, medico del lavoro di Inca Bergamo;

seguiranno le relazioni su:

“I meccanismi onco-patogenetici delle fibre di amianto” della prof. ssa Bice Fubini, chimica generale, facoltà di Farmacia Università di Torino;

“Mesotelioma e ricerca genomica”, con la prof.ssa Irma Dianzani, patologia genetica Università Piemonte orientale;

“Stato delle conoscenza epidemiologiche sulle patologie neoplastiche amianto-correlate diverse da quelle pleuro-polmonari”, con il professor Alessandro Marinaccio, ricercatore del dipartimento Medicina del lavoro, lab. Epidemiologia Inail di Roma;

“L’esposizione ad amianto nei settori produttivi” con il dott. Carlo Sala, già dirigente UO Rischio chimico e Epid. Ambientale Arpa Lombardia;

“Casistica Inail in tema di amianto e nesso di causa”, con la dott.ssa Tiziana Taroppio. dott. Lorenzo Polo – Inail Milano;

“Amianto e mesotelioma: ruolo dell’esposizione su rischio e latenza”, del prof. Corrado Magnani – Dipartimento prevenzione secondaria tumori – AO “Maggiore della Carità” di Novara;

“Sinergia fra amianto e fumo di sigaretta nel tumore polmonare”, con il prof. Corrado Magnani – Dipartimento Prevenzione secondaria tumori – AO “Maggiore della Carità” di Novara.

Nel pomeriggio, alle ore 15.45 si svolgerà una tavola rotonda con gli interventi di Marta Clemente, Inail Milano Sabaudia, Marco Bottazzi, Inca nazionale e Carolina Mensi, del registro Mesoteliomi Lombardia.  

Lavoro

Lavoro: Inca Cgil, meno infortuni ma è effetto della crisi

Tra gli effetti della crisi c’è il calo degli infortuni e degli incidenti sul lavoro. E’ quanto ha spiegato Maurizio Marcelli, responsabile sicurezza sul lavoro della Fiom-Cgil all’assemblea nazionale dei Rappresentanti dei
Lavoratori sulla Sicurezza (Rls) cui ha partecipato il segretario generale della Fiom Maurizio Landini.

Citando i dati riportati dall’Inca-Cgil, il patronato della Confederazione, Marcelli ha sottolineato come ”allo scorso 28 febbraio l’Inail aveva archiviato 656.000 infortuni nel 2012 rispetto ai 726.000 del 2011, con una riduzione del 9%”. ”La stessa Inail, però – ha aggiunto – valuta che solo il 50% di questa riduzione possa essere conseguenza di interventi di miglioramento delle procedure di sicurezza, mentre l’altro 50% è determinato dalla riduzione delle ore lavorate e penso che quest’ultima pesi molto di più nella riduzione degli infortuni”.

”Noi – ha detto – lottiamo per un lavoro di qualità, che non produce patologie e insicurezza in chi vi opera, che non produce danni all’ambiente e che abbia una organizzazione del processo produttivo rispettosa delle persone e condivisa”. Per questo – ha concluso  – ”la Fiom ha indetto la manifestazione nazionale sabato 18 maggio, per riconquistare il contratto nazionale, per la democrazia, per i diritti”.

ansa