Archivi giornalieri: 2 aprile 2013

Notizie dal ministero del lavoro

 
Notizie
 
 

02/04/2013

Microdati per l’analisi e la valutazione dell’evoluzione del mercato del lavoro 
Disponibile l’accesso agli archivi del Ministero del Lavoro e dell’Inps

29/03/2013

Liquidazione in un’unica soluzione dell’ASpI e della mini-ASpI 
Adottato il decreto attuativo della legge di riforma del mercato del lavoro

28/03/2013

Comunicazione del lavoro intermittente 
Tutte le modalità per effettuale la chiamata – Decreto Interministeriale del 27 marzo 2013

28/03/2013

Voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting e contributo per asili nido 
Chiarite dall’Inps le modalità operative per richiedere l’erogazione dei benefici

28/03/2013

Le comunità straniere in Italia 
Disponibili i primi dieci rapporti annuali elaborati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

27/03/2013

Interpello 
On line le risposte a nuovi quesiti

Rapporto semestrale del mercato del lavoro degli immigrati

27/03/2013

Andamento del mercato del lavoro degli immigrati in Italia 
Presentato il Rapporto semestrale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

27/03/2013

Flussi di ingresso per lavoratori non comunitari stagionali 
Nota circolare del 26 marzo 2013 con la quale si procede alla prima ripartizione territoriale delle quote di ingresso

26/03/2013

Programma Nazionale ‘Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti’ 
Al via la prima fase di attuazione che prevede il riparto di 250 milioni da destinare alle Regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia

25/03/2013

Flussi di ingresso per lavoratori non comunitari stagionali 
Da domani, tramite l’applicativo del Ministero dell’Interno, sarà possibile l’invio delle domande telematiche

22/03/2013

Borse di studio per la partecipazione a Master e Corsi universitari di perfezionamento 
Disponibili i bandi INPS in favore dei dipendenti della Pubblica amministrazione e dei loro figli

21/03/2013

Sostegno all’occupazione delle persone svantaggiate e delle donne 
Adottati due importanti provvedimenti

20/03/2013

Flussi di ingresso per lavoratori non comunitari stagionali 
Disponibile l’applicativo per la compilazione dei moduli di domanda

Contratti

Contratti: Cgil, giovedì 4 aprile iniziativa su articolo 8 con Camusso

“Articolo 8 della legge n. 148/2011 – Deregolazione del diritto del lavoro e ricadute sulle esperienze negoziali”. E’ questo l’oggetto dell’iniziativa promossa dalla Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale in programma giovedì 4 aprile a Roma presso la sede della Cgil Nazionale in corso d’Italia 25 alle ore 14.30. L’appuntamento, che avrà al centro l’articolo 8 della legge ribattezzata poi “manovra di ferragosto”, vedrà confrontarsi sindacalisti e giuslavoristi con le conclusioni affidate al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

Il programma della giornata, presieduta da Bruno Veneziani (direttore della Rivista giuridica del lavoro), prevede l’introduzione a cura di Ivano Corraini (responsabile Ufficio giuridico e vertenze Cgil) e subito dopo la presentazione del fascicolo numero 3 del 2012 della Rivista giuridica del lavoro ‘Contrattazione di prossimità e articolo 8, legge n. 148/2011’ con Umberto Carabelli dell’Università di Bari.

Seguirà poi la sessione “Il punto di vista dei sindacati” con i contributi di Maurizio Landini (segretario generale Fiom), Agostino Megale (segretario generale Fisac), Emilio Miceli (segretario generale Filctem), Franco Nasso (segretario generale Filt). E la sessione “Il punto di vista dei giuslavoristi” con Vittorio Angiolini (Università di Milano), Amos Andreoni (Università di Roma), Lauralba Bellardi (Università di Bari), Adalberto Perulli (Università di Venezia). Concluderà i lavori della giornata il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

Casa

Casa: Cgil, per oltre 3 milioni di famiglie è una spesa insostenibile

300mila famiglie nei prossimi 3 anni rischiano l’abitazione per i troppi costi. Spese, bollette, tasse, mutuo o affitto. La combinazione di queste voci rende il costo del semplice abitare assolutamente insostenibile e causa preponderante dello scivolamento di gran parte delle famiglie italiane verso la povertà. Secondo un report della Cgil, dal titolo ‘Costi dell’abitare, emergenza abitativa e numeri del disagio’, si rileva come la spesa che incide maggiormente nelle famiglie italiane è quella per la casa: in media è infatti pari al 31,2%, ma supera il 40% per oltre tre milioni di famiglie.

Secondo l’analisi del sindacato, le spese mensili per il mantenimento di un appartamento in proprietà e in affitto, ammontano oggi, in media, rispettivamente a 1.150 euro nel primo caso e 1.515 nel secondo. “Cifre lievitate negli anni anche a seguito dei continui aumenti delle tariffe (luce, riscaldamento, gas e acqua) e della recente introduzione dell’Imu”, afferma la responsabile politiche abitative della Cgil Nazionale, e curatrice dello studio, Laura Mariani, secondo la quale, tali costi, “rischiano di lievitare ancora a causa degli aumenti previsti con la nuova Tares e con l’incremento dell’Iva che inciderà sui costi connessi alle spese di manutenzione”.

Nella  sezione ‘numeri del disagio abitativo’ contenuta nello studio Cgil si legge inoltre che nel corso dell’ultimo decennio gli affitti sono incrementati del 130% per i contratti rinnovati (per arrivare alla cifra media di 740 euro mensili nel 2012) e del 150% per i nuovi contratti (1.100 euro mensili), mentre i costi  degli immobili hanno registrato aumenti del 50% fino a +100% nei grandi centri. “Pur a fronte di una significativa flessione delle compravendite di abitazioni, i prezzi non hanno subito un calo equiparabile”, spiega ancora Mariani. Incrementi esponenziali si sono registrati anche per gli sfratti per morosità, aumentati del 100%: secondo lo studio infatti gli alti costi legati alla casa hanno concorso ad aumentare le morosità, pari all’87% degli sfratti emessi nel 2011, per un totale di 240 mila negli ultimi 5 anni.

Lo studio riporta i risultati di un monitoraggio, condotto nel 2012, su un campione di mille famiglie sottoposte a sfratto per morosità. I dati evidenziano l’aumento di “morosità incolpevoli”, legate a condizioni economiche particolarmente critiche di chi non riesce più a sostenere le spese per l’abitazione. Nel monitoraggio si rileva che i giovani, con etàinferiore a 35 anni, rappresentano il 21% del totale delle famiglie con sfratto per morosità. Si tratta perlopiù di lavoratori precari o che hanno perso nel corso dell’ultimo biennio il posto di lavoro. Le famiglie di migranti rappresentano invece il 26% del totale. Infine i nuclei composti da anziani rappresentano il 38% del totale delle famiglie. In generale il 35% dei casi riguarda nuclei in cui il percettore ha perso il posto di lavoro.

Ma non c’è solo la dinamica degli affitti, Il report segnala che sono aumentati anche i pignoramenti “perché diventa sempre più insostenibile il pagamento del mutuo”. Tra il 2008 e il 2011 i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari sono aumentati di circa il 75% (arrivando a sfiorare i 38.000). Per ultimo una proiezione contenuta nello studio Cgil prevede che, senza disponibilità di abitazioni a prezzi sostenibili e forme di sostegno ai redditi, 300 mila famiglie potrebbero perdere nel prossimo triennio la propria causa in proprietà o in affitto, a causa di esecuzioni immobiliari o di sfratti.

“La casa rappresenta ancora nel nostro paese il costo che grava maggiormente sul reddito familiare e che è tra i fattori di scarsa autonomia dei giovani”, sostiene il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, che aggiunge: “L’alleggerimento delle spese complessive del costo dell’abitare sono una delle emergenze sociali da affrontare poiché tra tassazione, mutui, affitti e manutenzioni, i costi per le famiglie, giovani e anziani sono insostenibili”. Per Sorrentino è necessario “un intervento sui mutui, una politica di calmierazione e contrasto al l’evasione sui fitti e un intervento sull’Imu. Misure indispensabili per evitare di precipitare migliaia di famiglie nella povertà ed emarginazione”.

Camusso

Camusso: Rapide iniezioni di liquidità per rianimare l’economia

L’economia reale va rianimata con rapide iniezioni di liquidità, dal pagamento dei debiti della pubblica amministrazione al taglio delle tasse a lavoratori e pensionati. Lo spiega in una intervista a Il Sole 24 Ore del 31 marzo il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che a ”caldo” commenta con un ”viva le donne” la scelta di una commissione di saggi da parte di Giorgio Napolitano. 

Camusso esprime preoccupazione per ”la scelta di puntare ancora su chi ci ha condotti in questa situazione di emergenza”, dando ”vigore ad un governo che nei 16 mesi passati avrebbe dovuto rimettere in moto il Paese” e ricorda che ”le priorità sono quelle contenute nel piano del lavoro della Cgil”. 
La situazione, aggiunge, “è drammatica, servono politiche all’insegna dell’equità che finora non c’è stata, per ridare soldi a lavoratori e imprese”.

Immigrazione

Immigrazione: OIM, sbarchi oramai ciclici con carico di tragedie

“La tragica morte di due giovani migranti avvenuta il 30 marzo scorso provoca in noi un grande dolore, e conferma come purtroppo quello degli sbarchi sia un fenomeno che si ripresenta a fasi cicliche con il suo carico di tragedie e di sofferenza”. E’ quanto afferma Jose’ Angel Oropeza, direttore dell’Ufficio di Coordinamento dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) per il Mediterraneo a proposito della morte di due migranti su una motovedetta della Guardia Costiera. 

“Come ripetiamo ormai da anni, la vera emergenza del Mediterraneo non dipende dal numero di persone che cercano di giungere in Italia, quanto dal numero di migranti che, in fuga da persecuzioni, povertà e guerre, continuano a perdere la vita in mare”, sottolinea Oropeza, che osserva come ”sia inaccettabile, nel 2013, che due ragazzi di 20 anni possano morire di freddo nel tentativo di raggiungere l’Europa”.

”Anche in questa occasione – conclude il Direttore Oim – il tempestivo intervento della Guardia Costiera ha comunque permesso che molte altre vite potessero essere tratte in salvo, a conferma dell’alto profilo umanitario del lavoro svolto dalle forze della Capitaneria di Porto”.

Oropeza ha anche reso noto che un team dell’Oim di Roma operativo nell’ambito del Progetto Praesidium – realizzato insieme a Unhcr, Save The Children e Croce Rossa italiana e finanziato dal Ministero dell’Interno – era presente a Lampedusa sul luogo dello sbarco per partecipare alle operazioni di assistenza prestate ai migranti soccorsi, per fornire informazioni legali e per collaborare con le autorità nell’identificazione degli immigrati. 

(ANSA).

Morti Marlane

Lavoro: Morti Marlane; duro confronto consulente Pm e difesa

Un duro confronto tra il consulente dell’accusa e i difensori degli imputati ha caratterizzato l’udienza del processo per la morte dei lavoratori dello stabilimento Marlane di Praia a Mare, chiuso ormai da tempo.

Nel processo sono imputate 13 persone tra ex responsabili e dirigenti dello stabilimento Marlane di Praia a Mare, accusati di omicidio colposo per la morte di lavoratori dello stabilimento. 

L’accusa sostiene che un centinaio di operai dello stabilimento sono morti per tumori provocati dall’inalazione dei vapori emessi nella lavorazione dei tessuti, in modo particolare nel reparto di tinteggiatura. 

Il 29 marzo è stato sentito il consulente del pubblico ministero, Giacomo Brancati, che ha effettuato una perizia circa il nesso di casualità tra i prodotti chimici utilizzati nello stabilimento e le neoplasie di cui si sono ammalati molti operai che poi sono deceduti.

Nel corso dell’udienza il consulente della Procura ha ribadito l’esistenza di un collegamento tra i prodotti usati per la produzione e la morte degli operai. 

La tesi del consulente è stata contrastata dai difensori degli imputati sulla base di perizie fatte dai loro periti. Dopo otto ore di interrogatorio fatto da accusa e difesa il processo è stato aggiornato al 12 aprile quando sarà sentito il perito nominato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cosenza in occasione dell’incidente probatorio. 

(ANSA).

INPS: circolari e messaggi

Gentile Cliente, 
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni >INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Circolare numero numero 49 del 29-03-2013
  Contenuto:  Articolo 1, commi 32 e 33 della legge 28 giugno 2012, n.92- Riforma del mercato del lavoro- di modifica degli articoli 70 e 72 D. Lgs. 29 settembre 2003, n. 276 ?Lavoro occasionale accessorio? : prime indicazioni.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 5330 del 29-03-2013
  Contenuto:  indennità di disoccupazione mini ASpI 2012. Specifiche operative relative alle domande dei Vigili del Fuoco Volontari.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 48 del 28-03-2013
  Contenuto:  Articolo 4, comma 24, lettera b) Legge 28 giugno 2012 n. 92 ?Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita?: diritto della madre lavoratrice alla corresponsione di voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting, ovvero per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 5281 del 28-03-2013
  Contenuto:  La nuova denuncia contributiva DM2013 virtuale.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 47 del 26-03-2013
  Contenuto:  Prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi. Salari medi e convenzionali e altre retribuzioni o importi. Anno 2013.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 46 del 26-03-2013
  Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e la CONF.A.L.P. (Confederazione delle Associazioni di Lavoratori e Pensionati), per la riscossione dei contributi associativi sulle prestazioni di disoccupazione agricola, ai sensi dell?art. 2 della legge 27 dicembre 1973, n. 852. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 45 del 25-03-2013
  Contenuto:  Convenzione per adesione tra l?Istituto Nazionale Previdenza Sociale e il Fondo Sanarti – Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per i Lavoratori dell?Artigianato avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento del Fondo.
Tipologia:  CIRCOLARE

Lo staff di NewsLetter Hermes

Ricerca

Ricerca – Cervelli in fuga, costretti a tornare all’estero

Quattordici ”cervelli in fuga” rientrati in Italia, fra cui due ricercatori della Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste, hanno inviato una lettera aperta al ministro del Miur, Francesco Profumo, per chiedere razionalità e tempi certi nelle procedure per continuare a fare ricerca nel nostro Paese. I vizi burocratici e la lentezza nei processi di valutazione, infatti, rischiano di lasciarli senza lavoro e costringerli a tornare all’estero.

”Siamo rientrati in Italia per contribuire alla ricerca e allo sviluppo del nostro Paese e per restituire almeno parte di quanto abbiamo ricevuto gratuitamente nel corso di molti anni di studio”, così scrivono a Profumo i quattordici firmatari. La lettera denuncia i ritardi e le assurdità nella procedura di rinnovo del Programma di Rientro dei Cervelli del 2008/2009. Pogramma allora pensato per arginare la fuga di cervelli che ha visto e vede ancora le eccellenze scientifiche costrette a cercare lavoro all’estero, viste le scarse possibilità offerte dal Paese sia sul fronte delle risorse stanziate per fare ricerca, sia per quel che riguarda le possibilità professionali dei ricercatori.

”Questo appello non è che l’ennesimo segnale inquietante di come l’Italia non riesca a seguire una vera politica scientifica degna dei paesi sviluppati”, precisa Guido Martinelli, direttore della Sissa, che aggiunge: ”La stabilizzazione dei ricercatori è fondamentale, altrimenti non solo i cosiddetti cervelli in fuga non rientreranno mai, ma contribuiranno a diffondere l’immagine dell’Italia come un Paese che non sa garantire i propri impegni”.

Aldrovandi

Silp Cgil – Su caso Aldrovandi, dissociazione netta

“Dopo le nostre lotte per democratizzare le forze di polizia, e dopo la tragedia di una madre e di una famiglia, è sconfortante assistere a quanto avvenuto a Ferrara ad opera del sindacato Coisp. Le sentenze, per di più se definitive, si rispettano”. E’ quanto afferma in una nota il segretario generale del Silp Cgil, Daniele Tissone.

Le donne e gli uomini del sindacato di polizia della Cgil, prosegue Tissone, “si dissociano in modo netto da questa iniziativa che nulla ha a che vedere con la nostra cultura e con la doverosa, quanto necessaria, umana pietà. Ci conforta constatare come nel Paese si sia sollevata una profonda indignazione che ha attraversato sia l’opinione pubblica che le istituzioni. La stessa indignazione la si vede nella quasi totalità dei sindacati di polizia e, quindi, nei lavoratori di polizia”.

Per il numero uno del sindacato dei lavoratori di polizia affiliato alla Cgil “se si è verificato un tale episodio è peraltro evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna. Non vorremmo mai più, mai più e ancora mai più che accadano simili tragedie come quella capitata a Federico Aldrovrandi per la quale, lo stesso Manganelli, chiese scusa alla madre e alla famiglia, e non vorremmo mai più assistere a iniziative come queste o ad epiloghi di commenti non appropriati che hanno chiamato in causa il ministro dell’Interno Cancellieri. Rimangono quindi sul campo – conclude Tissone – la disperazione ed il senso di umiliazione di una madre a cui va il nostro sincero affetto peraltro già manifestato, con coerenza, in passato. A Patrizia Moretti, madre di Federico Aldovrandi, la nostra piena solidarietà e il nostro assoluto sostegno”.

Libera – Antimafia –

Legalità – Oltre 45 campi di volontariato con Libera

Un’estate di legalità con Libera. Oltre 45 campi sui beni confiscati ai mafiosi, 16 regioni coinvolte, dalla Sicilia alla Lombardia, dalla Campania all’Emilia Romagna e Piemonte, dalla Puglia alle Marche. Si
chiamano E!state Liberi 2013 i campi di volontariato e formazione sui beni confiscati alle mafie promossi da Libera e che prendono il via a giugno offrendo opportunità per singoli, gruppi e under 18 fino a settembre.

Ragazzi, studenti, giovani e anziani da tutta Italia e dall’Europa potranno partecipare a un’esperienza di impegno civile con i campi di volontariato sui terreni e beni che una volta appartenevano ai boss delle principali organizzazioni criminali. Dalla Piana di Gioia Tauro sulle proprietà confiscate ai Piromalli, alle terre un tempo appartenenti a Brusca e Riina nel corleonese, passando per la Puglia sulle tenute che erano della famiglia Screti, ai caseifici dei casalesi nel casertano.

”Su quei beni che una volta erano “cosa loro”, i giovani – spiega una nota di Libera – diventano protagonisti con un impegno concreto di responsabilità e condivisione. L’obiettivo principale dei campi di volontariato e di formazione è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità democratica e giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto”. 

L’attività dei campi di lavoro si svolge su vari momenti: il lavoro agricolo o attività di risistemazione del bene, lo studio e l’incontro con il territorio per uno scambio interculturale. Volontari incontreranno e si confronteranno con i familiari delle vittime di mafia, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e con gli operatori delle cooperative sociali.

Diritto all’assegno una tantum per gli eredi

Legge 210/92 – Diritto all’assegno una tantum per gli eredi

La legge 210/92 (Indennizzo in favore di soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie e/o trasfusioni) prevede il diritto all’assegno una tantum in favore degli eredi, qualora le patologie indennizzate abbiano portato al decesso della persona contagiata. Una sentenza della Cassazione (n. 10435/10) stabilisce il principio di equivalenza nella determinazione del  nesso causale tra patologie indennizzate e decesso del congiunto.

Il caso riguarda una giovane donna talassemica che, contagiata da epatite virale, contratta a seguito di ripetuti trattamenti trasfusionali cui si era sottoposta, conseguentemente era deceduta.

Il Tribunale e la Corte d’Appello di Milano, sulla base della consulenza Tecnica d’Ufficio, avevano rigettato la domanda degli eredi perché nella perizia era stata evidenziata la mancanza del “nesso causale” tra l’epatite indennizzata e il decesso che, secondo la perizia, era invece stato causato da: “scompenso cardiaco in situazione di grave cardiomiopatia da emocromatosi e quindi da una cardiopatia cagionata da talassemia”.

La Corte di Cassazione nel censurare l’operato della Corte d’Appello per non aver rinnovato la consulenza tecnica d’ufficio, ha precisato che, come per gli infortuni e le malattie professionali, nella determinazione del nesso causale deve trovare applicazione il principio “dell’equivalenza” delle cause. Ci deve essere, dunque, nel caso in cui non vi sia una diretta connessione, danno-evento morte, una valutazione complessiva che stabilisca eventuali “situazioni” che abbiano contribuito sebbene in maniera indiretta e remota, alla produzione dell’evento.

Nel caso di specie la Corte d’appello si era limitata ad accertare che la gravissima epatite non era stata la causa diretta del decesso, bensì lo scompenso cardiaco in situazione di grave cardiomiopatia da emocromatosi. Non aveva valutato, dunque  come la malattia “originaria” causata dalle continue trasfusioni “necessarie” per curare la talassemia aveva rappresentato una più che verosimile concausa della morte, sia in considerazione del quadro complessivo di salute della danneggiata, sia perché, proprio l’epatite, aveva rappresentato, in vita, un ostacolo insuperabile al trapianto di cuore, sola terapia realmente risolutiva della grave patologia cardiaca.

In sostanza la Suprema corte ha stabilito che la grave epatopatia ha impedito, di fatto, il trapianto in una persona a cui la talassemia aveva compromesso la già difficile patologia cardiaca e, quindi, si pone come concausa della morte e deve essere presa in considerazione al fine della concessione dell’assegno una tantum.