Archivi giornalieri: 28 aprile 2013

Notizie dal Ministero

 

23 aprile 2013

Lavoratori ‘salvaguardati’
Firmato il terzo decreto che interessa 10.130 lavoratori

Acquisiti i pareri delle commissioni parlamentari competenti, come previsto dalla Legge di stabilità 2013, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, ha firmato, d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il terzo decreto in favore dei lavoratori salvaguardati, ai quali verrà applicata la precedente normativa in materia di requisiti e decorrenze del trattamento pensionistico. 

Il decreto prevede, in particolare, la salvaguardia per un numero complessivo di 10.130 lavoratori, che si aggiungono alle platee di lavoratori già individuati dai precedenti due decreti.

Il decreto è stato inviato, per la registrazione, alla Corte dei Conti.

 
Notizie
 
 

26/04/2013

Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro 
Celebrata dall’OIL il 28 aprile 2013

23/04/2013

Lavoratori ‘salvaguardati’ 
Firmato il terzo decreto che interessa 10.130 lavoratori

22/04/2013

Vademcum sulla riforma del lavoro 
Orientamenti interpretativi con la lettera circolare del 22 aprile 2013

17/04/2013

Interpello 
On line le risposte a nuovi quesiti

12/04/2013

Protocollo imprenditoria femminile 
Al via il nuovo sistema di accesso al Fondo dedicato

12/04/2013

Finanziamento iniziative e progetti svolti dalle Associazioni di promozione sociale 
Approvazione delle graduatorie ai sensi della Legge 383/2000, articolo 12, lettere d) e f) – Linee di indirizzo 2012

11/04/2013

Nuova social card 
Registrato alla Corte dei Conti il Decreto Interministeriale del 10 gennaio 2013

Logo 9 Meeting Regionale ILO a Oslo

09/04/2013

9° Meeting Regionale dell’ILO a Oslo 
Leggi l’intervento del Ministro Fornero nell’ambito della Sessione Plenaria

09/04/2013

Comunicazioni obbligatorie 
Precisazioni sulle attivazioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro

08/04/2013

Giornata internazionale delle comunità rom 
Celebrata oggi in ricordo del primo congresso mondiale Rom del 1971

05/04/2013

Comunicazioni obbligatorie 
Disponibili i dati relativi al IV trimestre 2012

05/04/2013

Piano Sulcis 
Insediata la “Cabina di Regia” per favorire l’occupazione

03/04/2013

Lavoro a progetto nei call-center e retribuzione di produttività 
Chiarimenti dalle Circolari Ministeriali nn. 14 e 15

02/04/2013

Microdati per l’analisi e la valutazione dell’evoluzione del mercato del lavoro 
Disponibile l’accesso agli archivi del Ministero del Lavoro e dell’Inps

INPS: circolari e messaggi

Gentile Cliente, 
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni >INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Circolare numero numero 65 del 23-04-2013
  Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e la U.SI.L. ? Unione Sindacati Lavoratori per la riscossione dei contributi sindacali sulle prestazioni pensionistiche ai sensi della legge 11 agosto 1972, n. 485. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 64 del 23-04-2013
  Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e la CONF.A.L.P. ? Confederazione delle Associazioni di Lavoratori e Pensionati per la riscossione dei contributi sindacali sulle prestazioni pensionistiche ai sensi della legge 11 agosto 1972, n. 485. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 63 del 23-04-2013
  Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e la S.AL.P.I. (Sindacato Autonomo Lavoratori Pensionati e Imprenditori) per la riscossione dei contributi sindacali sulle prestazioni pensionistiche ai sensi della legge 11 agosto 1972, n. 485. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 62 del 23-04-2013
  Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e l?ASSOCIAZIONE ITALIANA COLTIVATORI ? A.I.C. per la riscossione dei contributi sindacali sulle prestazioni pensionistiche ai sensi della legge 11 agosto 1972, n. 485. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 61 del 23-04-2013
  Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e la CONF.I.L. ? Confederazione Italiana Lavoratori per la riscossione dei contributi sindacali sulle prestazioni pensionistiche ai sensi della legge 11 agosto 1972, n. 485. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 6645 del 22-04-2013
  Contenuto:  Salvaguardia ai sensi dell?art. 24, commi 14 e 15, della Legge 22 dicembre 2011, n. 214 (c.d. salvaguardia dei 65.000) e salvaguardia ai sensi dell? art. 22 della Legge 7 agosto 2012, n. 135 (c.d. salvaguardia dei 55.000). Ulteriori istruzioni e chiarimenti.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 6556 del 19-04-2013
  Contenuto:  Invalidità civile ? rilascio procedura INVER/ASL
Tipologia:  MESSAGGIO

Lo staff di NewsLetter Hermes

Sa die de sa Sardigna

Significato storico e simbolico di Sa die de sa Sardigna

di Francesco Casula

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Senza grandi clamori mediatici ci avviciniamo a Sa Die de sa Sardigna, istituita dalla Regione il 14 settembre 1993. Una Festa del popolo sardo in cui identificarsi e nel contempo un’occasione per studiare e conoscere – segnatamente da parte dei giovani – la nostra storia, compressa e manipolata quando non abrasa e cancellata.
Si è detto e scritto che l’evento del 28 aprile del 1794 sarebbe debole: una semplice congiura ordita da un manipolo di borghesi giacobini e illuministi, per cacciare l’odioso vice re Balbiano e qualche centinaio di piemontesi, nizzardi e savoiardi. Non sono d’accordo. A questa tesi, del resto ha risposto, con dovizia di dati, documenti e argomentazioni Girolamo Sotgiu. Non sospettabile di simpatie “nazionalitarie” o sardo-identitarie, il prestigioso storico sardo, gran conoscitore e studioso della Sardegna sabauda, polemizza garbatamente ma decisamente proprio con l’interpretazione data al 28 aprile da storici filo sabaudi, come il Manno o l’Angius, considerato alla stregua, appunto, di una congiura.
“Simile interpretazione offusca – scrive Sotgiu – le componenti politiche e sociali e, bisogna aggiungere senza temere di usare questa parola «nazionali». Insistere sulla congiura – cito sempre lo storico sardo – potrebbe alimentare l’opinione sbagliata che l’insurrezione sia stato il risultato di un intrigo ordito da un gruppo di ambiziosi, i quali stimolati dagli errori del governo e dalle sollecitazioni che venivano dalla Francia, cercò di trascinare il popolo su un terreno che non era suo naturale,di fedeltà al re e alle istituzioni”.
A parere di Sotgiu questo modo di concepire una vicenda complessa e ricca di suggestioni, non consente di cogliere il reale sviluppo dello scontro sociale e politico
né di comprendere la carica rivoluzionaria che animava larghi strati della popolazione
di Cagliari e dell’Isola nel momento in cui insorge contro coloro che avevano dominato da oltre 70 anni.
Non fu quindi congiura o improvviso ribellismo: ad annotarlo è anche Tommaso Napoli, padre scolopio, vivace e popolaresco scrittore ma anche attento e attendibile
testimone, che visse quelli avvenimenti in prima persona. Secondo il Napoli “l’avversione della «Nazione Sarda» – la chiama proprio così – contro i Piemontesi, cominciò da più di mezzo secolo, allorché cominciarono a riservare a sé tutti gli impieghi lucrosi, a violare i privilegi antichissimi concessi ai Sardi dai re d’Aragona. L’arroganza e lo sprezzo – continua – con cui i Piemontesi trattavano i Sardi chiamandoli pezzenti, lordi, vigliacchi e altri simili irritanti epiteti come molenti, inaspriva giornalmente gli animi e a poco a poco li alienava da questa nazione”.
Questo a livello storico: c’è poi il significato simbolico dell’evento: i Sardi dopo secoli di rassegnazione, di abitudine a curvare la schiena, di acquiescenza, di obbedienza, di asservimento e di inerzia, per troppo tempo usi a piegare il capo, subendo ogni genere di soprusi, umiliazioni, sfruttamento e sberleffi, con un moto di orgoglio nazionale e un colpo di reni, di dignità e di fierezza, si ribellano e alzano il capo, raddrizzano la schiena e dicono: basta! In nome dell’autonomia e dunque, per “essi meris in domu nostra”.
“Fu un momento esaltante – scrive Lilliu –, il tentativo di ottenere il passaggio da una Sardegna asservita al feudalesimo a una Sardegna libera, fondando nell’autonomia, nel riscatto della coscienza e dell’identità di popolo una nuova patria sarda, una nazione protagonista”.

Crisi Spagnola

Crisi: Spagna; verso nuova stretta sulle pensioni oltre 67 anni

Il governo spagnolo prevede un’ulteriore stretta allle pensioni, dopo la riforma approvata nel 2011, in funzione del “fattore sostenibilità”, così come reclamato da Bruxelles, e potrebbe elevare l’età pensionabile al di sopra dei 67 anni a partire dal 2027. Lo riferisce l’agenzia Europa Press.

Le linee generali della nuova riforma sono contenute in un documento di 12 pagine, realizzato da un gruppo di esperti, che sarà discusso con sindacati e agenti sociali, e che è stato consegnato dal segretario generale della Previdenza sociale, Tomas Burgos, alla Commissione del Patto di Toledo, ovvero la commissione parlamentare che esamina i cambi nel sistema pensionistico. 

La nuova riforma agirebbe su tre parametri chiave del sistema pensionistico, fra i quali appunto l’età del pensionamento, unificando le attuali due di riferimento – 65 e 67 anni – in modo che quella effettiva si avvicini all’età legale, fissata a 67 anni nel 2027. 

Gli altri cambiamenti ipotizzati dal testo del governo sono lo scollegamento dell’adeguamento delle pensioni all’indice dei prezzi e dell’inflazione e l’aumento del numero di anni per il calcolo base per raggiungere il 100% della pensione.

Nel documento, la sostenibilità viene indicata a correttivo dello squilibrio in un sistema che, in base alle aspettative demografiche, prevede un crescente invecchiamento della popolazione; ma anche dei “comportamenti perversi” dell’attuale sistema, come l’aumento delle pensioni al di sopra di quello dei salari e della variazione dei prezzi. 

Il documento apre la strada anche a una diminuzione delle pensioni, dal momento che sottolinea “l’insufficienza dei contributi in rapporto ad alcune prestazioni”.
(ANSA)

Amianto

Amianto: in Italia 75 mila ettari di territorio contaminato

Nel nostro paese ci sono ancora 75mila ettari di territorio contaminato da amianto e che non sono stati mai bonificati (dati Legambiente). Secondo il registro nazionale dei mesoteliomi presso l’Inail, i casi di tumore da amianto oscillano tra i 1200 e 1400 l’anno. 

Dopo 20 anni dalla legge nazionale che l’ha messo al bando vietandone l’uso e la commercializzazione (l.257/1992), dunque, la situazione resta critica. 

Per questo la fondazione Anmil “Sosteniamoli subito” onlus, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl e le associazioni Afeva e Aiea che rappresentano le vittime dell’amianto hanno presentato oggi le iniziative di promozione della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi ‘Asbestus free”.

In occasione della giornata mondiale dedicata alla sicurezza sul lavoro, che si celebra il 28 aprile, i firmatari del protocollo ”Liberi dall”amianto” scendono nelle principali piazze di 14 citta italiane che, più di altre, convivono con questa pesante eredità: Casale Monferrato, Broni, Monfalcone, La Spezia, Ravenna, Ferrara, Padova, Matera, Pisa, Civitavecchia, Bari, Taranto, Nuoro e Siracusa.

L’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle gravi conseguenze dell’uso prolungato dell’amianto che si è consumato in tanti anni, promuovendo una corretta informazione e un sostegno alla ricerca per la prevenzione e la cura delle malattie correlate.

Amianto

Amianto: telecamere nella ex Cemamit di Ferentino

Il 28 aprile è la Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto. A distanza di 20 anni dalla legge nazionale che lo ha bandito, l’Italia continua fare i conti con un numero che oscilla tra i 1.200 e 1.400 casi di mesotelioma l’anno, censiti dal Registro nazionale dei mesoteliomi presso l’Inail. Una giornata per ricordare le vittime ma anche un’occasione per accendere i riflettori su una bonifica che procede a rilento. Come quella di Ferentino. La ex Cemamit che oggi è una discarica di amianto a cielo aperto.

Come testimoniano le telecamere Adnkronos/Prometeo, in un servizio video in onda oggi all”interno della rubrica tv dedicata alla sostenibilità, in coda ad ”Italia economia” e sul sito Ign (www.adnkronos.com). Lo stabilimento ha prodotto manufatti in cemento amianto dal 1965 al 1984. Sono passati 29 anni da quando l”impianto ha cessato la produzione ma i cittadini del piccolo comune della ciociaria continuano a subirne le conseguenze.

Auser

Auser e la pasta antimafia che aiuta gli anziani

Si rinnova anche quest’anno l’importante appuntamento di solidarietà promosso dall’Auser contro la solitudine e l’emarginazione degli anziani.  Nei giorni 18 e 19  maggio 2013,i volontari dell’associazione saranno presenti nelle piazze italiane con “la pasta dell’Auser per ricordarsi degli anziani”. Verranno distribuiti migliaia di  pacchi di spaghetti biologici  a sostegno del Filo d’Argento, il servizio di telefonia sociale che aiuta gli anziani soli.  Una pasta “buona due volte”  perché  racchiude in sé i valori della solidarietà  e della legalità. La pasta dell’Auser nasce infatti dalla collaborazione  con il progetto  Libera Terra che, grazie alla legge 109 del 1996, restituisce alla collettività beni confiscati alle mafie e sviluppa  un circuito economico legale e virtuoso.

Sulle terre confiscate ai mafiosi  si applicano i principi dell’agricoltura biologica. Da 24 anni la rete Auser è impegnata a restituire  la speranza e il sorriso a migliaia di anziani soli. Il Filo d’Argento Auser è dotato di un  numero Verde Nazionale gratuito (800-995988),  attivo tutto l’anno festivi compresi dalle 8 alle 20 e di punti d’ascolto presenti in tutte le regioni.  I volontari si impegnano in attività di compagnia telefonica e domiciliare, trasporto per visite e controlli medici, accompagnamento per servizi vari,  aiuto per piccoli interventi a casa, consegna della spesa e dei farmaci, informazioni, aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche. L’evento “la Pasta dell’Auser per ricordarsi degli anziani”,  ha permesso  in questi anni di dare sostegno al Filo d’Argento e  alle attività  dell’Auser di aiuto agli anziani soli, ha contribuito inoltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione degli anziani nel nostro Paese e a sottolineare l’importanza dell’impegno nel volontariato. 
Tutte le info su www.auser.it

Istat

Istat, dal “77 ad oggi 1,4 milioni di disoccupati in più

Oltre 1,4 milioni di disoccupati in più nel 2012 rispetto al 1977. Il numero di disoccupati, infatti, è cresciuto da 1 milione 340 mila del ”77 a 2 milioni 744 mila del 2012. L”incremento ha interessato sia la componente maschile (+863 mila) sia quella femminile (+541 mila). E’ quanto emerge da un report dell”Istat.

Fasi alterne di crescita e di contrazione hanno caratterizzato anche il tasso di disoccupazione. Tra il ”77 e il 1987 il tasso è aumentato di 3,9 punti percentuali (dal 6,4% al 10,3%), mentre nei successivi quattro anni è stato registrato un calo fino all’8,6%. Dal 1991 al 1998 il tasso è tornato a crescere raggiungendo l’11,3% per poi calare nei successivi dieci anni toccando il valore minimo del 6,1% nel 2007. Dal 2008 il tasso è salito fino a portarsi al 10,7% del 2012. Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è diminuito di circa 600 mila individui negli ultimi 35 anni, passando da quasi 15 milioni a 14 milioni 386 mila. Tale calo è sintesi della crescita della componente maschile, che è passata da 3 milioni 820 mila a 5 milioni 140 mila, più che compensata dalla diminuzione della componente femminile. Il tasso di inattività è sceso dal 42,5% del 1977 al 36,3% del 2012

Ma sono i giovani che hanno sempre mostrato maggiori criticità. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è salito dal 21,7% del 1977 al 35,3% del 2012. Quindi oggi i giovani disoccupati sono quasi quattro su dieci mentre 35 anni fa erano circa due su dieci.

Equitalia

Equitalia: stop ai pignoramenti diretti su stipendi e pensioni

Stop ai pignoramenti diretti sui conti correnti bancari e postali, dove vengono versati i soldi di lavoratori e pensionati. Lo stabilisce una circolare interna di Equitalia. La procedura esecutiva, precisa la nota, andrà attivata su datori di lavoro ed enti pensionistici nel solo caso in cui il reddito o la pensione in questione superino i 5 mila euro.
La decisione è contenuta in una circolare sottoscritta dal responsabile della divisione riscossione di Equitalia, Giancarlo Rossi, trasmessa agli amministratori delegati e ai direttori generali di tutte le società di riscossione partecipate.

Le azioni di pignoramento diretto sul conto corrente – si legge nella nota – saranno attivabili “solo dopo che sia stato effettuato il pignoramento presso il datore di lavoro e/o l’ente pensionistico e che, in ragione delle trattenute accreditate, il reddito da stipendio/pensione, risulti pari o superiore a 5.000 euro mensili”.

La limitazione imposta all’attività esecutiva, dunque, verificato il limite dei 5.000 euro, riguarderà solamente il prelievo sui conti correnti, mentre per le procedure di pignoramento presso il datore di lavoro o l’ente pensionistico troveranno applicazioni le regole tradizionali (pignorabilità di un decimo dello stipendio sotto i 2.500 euro mensili di reddito, un settimo tra 2.500 e 5.000 euro e un quinto per gli importi eccedenti la predetta soglia).

da Ipsoa

Pensioni

Pensioni: giornata nazionale previdenza, la “busta arancione” diventa realtà

I lavoratori che volessero saperne di più sul proprio futuro previdenziale, chiedendo quando potranno andare in pensione e con quale assegno, potranno chiederlo nel corso della Giornata nazionale sulla previdenza prevista per il 16-18 maggio a Milano.

Lo fa sapere Alberto Brambilla, coordinatore del comitato tecnico scientifico della G.n.p., spiegando che la ”busta arancione” che contiene appunto le informazioni sull’estratto contributivo e il calcolatore della pensione sarà finalmente realtà anche in Italia.

Il mese scorso Inps e ministero del Lavoro avevano fatto sapere che da aprile queste informazioni avrebbero cominciato ad essere disponibili. In particolare questo mese parte il calcolatore della pensione che consente di conoscere in via previsionale la data del proprio pensionamento e l’importo presuntivo della pensione. In questa prima fase potranno accedere a questo servizio coloro che sono nati entro il 1955 e che hanno contributi in una sola gestione tra lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e gestione separata.

”Già in uso in diversi paesi europei, soprattutto nell’area scandinava, ma mai diventata realtà in Italia – si legge in una nota – la busta arancione – ovvero l’informativa sulla situazione previdenziale di ogni cittadino – verrà fornita gratuitamente a coloro che lo desiderano e che parteciperanno alla Giornata Nazionale della Previdenza, evento in programma il 16, 17 e 18 maggio in Borsa Italiana a Milano”.

”Ieri si pensava alla pensione solo a fine carriera – spiega Brambilla – perché erano gli ultimi anni quelli che contavano; oggi contano soprattutto i primi anni e tutti i versamenti dell’intera vita lavorativa. Questo però i cittadini non lo sanno perché non ne vengono informati e rischiano di ritrovarsi alla fine della propria carriera professionale con una pensione modesta. Noi crediamo che la conoscenza sia un dovere nei confronti di tutti ma soprattutto delle giovani generazioni: ecco perché quest’anno alla GNP daremo a tutti la possibilità di conoscere il proprio stato previdenziale e offriremo risposte concrete e gratuite per iniziare ad occuparsi del proprio futuro sin da subito”.

Agricoli stagionali

Sorveglianza sanitaria, formazione e informazione semplificate per agricoli stagionali e occasionali

Con comunicato del ministero del Lavoro (pubblicato in GU del 12 aprile 2013 n. 86), è stata ufficializzata la pubblicazione del decreto Interministeriale del 27 marzo 2013 in materia di informazione, formazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori stagionali del settore agricolo.

Il decreto porta nuove semplificazioni per gli adempimenti, con attenzione alle specificità dell’attività esercitata dalle imprese medie e piccole operanti nel settore agricolo. 

Le semplificazioni riguardano (art. 1) le aziende che impiegano i lavoratori stagionali che svolgono presso la stessa azienda un numero di giornate non superiore a cinquanta nell’anno, limitatamente a lavorazioni generiche e semplici non richiedenti specifici requisiti professionali. 

Il decreto si applica anche nei confronti dei lavoratori occasionali che svolgono prestazioni di lavoro accessorio di cui all’articolo 70 e s.s. del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, che svolgano attività di carattere stagionale nelle imprese agricole.

Per tutti i soggetti citati all’articolo 1, gli adempimenti in materia di controllo sanitario si considerano assolti, su scelta del datore di lavoro, mediante visita medica preventiva (Art. 2), da effettuarsi dal medico competente ovvero dal dipartimento di prevenzione della ASL, senza aggravi di costi per i lavoratori.

Tale visita preventiva ha validità biennale e consente al lavoratore idoneo di prestare, senza la necessità di ulteriori accertamenti medici, la propria attività di carattere stagionale, nel limite di 50 giornate l’anno, effettuate anche presso altre imprese agricole, senza la necessità di ulteriori accertamenti medici. L’esito della visita deve risultare da apposita certificazione ed il datore deve acquisirne copia.

Gli enti bilaterali e gli organismi paritetici del settore agricolo e della cooperazione di livello nazionale o territoriale possono favorire l’assolvimento degli obblighi in materia di sorveglianza sanitaria, mediante convenzioni con le ASL per effettuare la visita medica preventiva preassuntiva, ovvero mediante convenzione con medici competenti in caso di esposizione a rischi specifici.

In presenza di una convenzione, il medico competente, incaricato di effettuare la sorveglianza sanitaria, non è tenuto ad effettuare la visita degli ambienti di lavoro in relazione alle lavorazioni agricole di riferimento. Il giudizio di idoneità del medico competente opera i suoi effetti nei confronti di tutti i datori di lavoro convenzionati.

La seconda semplificazione riguarda (Art.3) gli adempimenti di informazione e formazione, che si considerano assolti mediante consegna al lavoratore di appositi documenti, certificati dalla ASL, ovvero dagli enti bilaterali e dagli organismi paritetici del settore agricolo e della cooperazione di livello nazionale o territoriale, che contengano indicazioni idonee a fornire conoscenze per l’identificazione, la riduzione e la gestione dei rischi nonché a trasferire conoscenze e procedure utili all’acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e all’identificazione e eliminazione, ovvero alla riduzione e gestione, dei rischi in ambiente di lavoro.

Il ministero raccomanda anche che ai lavoratori provenienti da altri Paesi sia garantita la comprensione della lingua utilizzata nei documenti relativi alla informazione e formazione.

Per una maggiore comprensibilità delle altre figure di lavoratori assoggettati si cita anche il D.L.vo appresso indicato:

Articolo 70 e s.s. del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276
(Definizione e campo di applicazione)

1. Per prestazioni di lavoro accessorio si intendono attività lavorative di natura meramente occasionale rese da soggetti a rischio di esclusione sociale o comunque non ancora entrati nel mercato del lavoro, ovvero in procinto di uscirne, nell’ambito:

a) dei piccoli lavori domestici a carattere straordinario, compresa la assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con handicap;
b) dell’insegnamento privato supplementare;
c) dei piccoli lavori di giardinaggio, nonché di pulizia e manutenzione di edifici e monumenti;
d) della realizzazione di manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritatevoli;
e) della collaborazione con enti pubblici e associazioni di volontariato per lo svolgimento di lavori di emergenza, come quelli dovuti a calamità o eventi naturali improvvisi, o di solidarietà
e bis) dell’impresa familiare di cui all’art. 230 bis del CC, limitatamente al commercio, al turismo e ai servizi (e ter) dell’esecuzione di vendemmie di breve durata e a carattere saltuario, effettuata da studenti e pensionati.

2. Le attività lavorative di cui al comma 1, anche se svolte a favore di più beneficiari, configurano rapporti di natura meramente occasionale e accessoria, intendendosi per tali le attività che non danno complessivamente luogo con riferimento al medesimo committente, a compensi superiori a 5.000 euro nel corso di un anno solare.

3. Le imprese familiari possono utilizzare prestazioni di lavoro accessorio per un importo complessivo non superiore, nel corso di ciascun anno fiscale, a 10.000 euro.