Archivi giornalieri: 3 aprile 2013

Delibere Regione Sardegna

Delibere
Testata delibere
L’attività della Giunta si esprime attraverso atti amministrativi che assumono la forma di delibere, provvedimenti con cui vengono formalizzate le decisioni collegiali.
anno precedentemese precedente
Aprile 2013
 
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
             
Utilizza il calendario per selezionare la seduta della Giunta, altrimenti scorri le pagine o usa il campo di ricerca. 

Per visualizzare correttamente i file PDF scarica l’ultima versione di Adobe Acrobat, per i file P7M scarica il software Dike.


ricerca avanzata
  • [1] 
  • – 2
  •  

  • – 3
  •  

  • – 4
  •  

  • – 5
  •  

  • – 6
  •  

  • – 7
  •  

  • – 8
  •  

  • – 9
  •  

  • – 10
  •  

  •  avanti »
110 di 8696 delibere
  • Seduta del 29/03/2013 
    • Delibera n. 15/22 del 2013 
      Organi di controllo e organi di revisione di enti, agenzie, società, fondazioni e organismi comunque denominati e di qualsiasi natura giuridica, partecipati e/o controllati dalla Regione. Determinazione dei compensi. 
    • Delibera n. 15/23 del 2013 
      L.R. n. 5/2007, art. 7. Unità Tecnica regionale per i lavori pubblici. Ricostituzione. 
    • Delibera n. 15/24 del 2013 
      Costituzione del Centro Regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale. Approvazione aggiornamento proposta progettuale e schema di convenzione, ed autorizzazione alla sottoscrizione al Direttore generale dell’Assessorato dei Lavori Pubblici. 
    • Delibera n. 15/25 del 2013 
      Legge regionale n. 14/1995, articoli 3 e 4. Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa. Nulla osta all’immediata esecutività della delibera del Consiglio di Amministrazione n. 304/1a del 11.12.2012. Autorizzazione all’esercizio provvisorio 2013. Periodo marzo-aprile. 
    • Delibera n. 15/26 del 2013 
      Proroga commissariamento del Consorzio industriale provinciale di Cagliari ai sensi dell’art. 35 del vigente Stauto consortile e conferma del Commissario. 
    • Delibera n. 15/28 del 2013 
      L.R. n. 6/2012, art. 4, comma 30. Modalità di concessione del contributo concesso a favore del Comune di Cagliari per la realizzazione di un palazzetto dello sport e destinato alla riqualificazione di impianti sportivi già esistenti. 
    • Delibera n. 15/29 del 2013 
      L. 17 febbraio 2012, n. 9. Programma per la realizzazione degli interventi volti al superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziali (O.P.G.). 
    • Delibera n. 15/30 del 2013 
      Attribuzione alle aziende sanitarie regionali delle risorse destinate al finanziamento indistinto della spesa sanitaria di parte corrente per l’esercizio 2012. 
    • Delibera n. 15/31 del 2013 
      L.R. 15.5.1995, n. 14. Annullamento della determinazione del commissario straordinario dell’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura (LAORE) n. 68/2012 del 5.10.2012. 
    • Delibera n. 15/32 del 2013 
      Atto integrativo all’Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga sul territorio della Regione Sardegna del 30.12.2009, avvio del progetto “Piano nazionale banda larga Italia” per l’attuazione del Piano di Azione Coesione”. 
  • [1] 
  • – 2
  •  

  • – 3
  •  

  • – 4
  •  

  • – 5
  •  

  • – 6
  •  

  • – 7
  •  

  • – 8
  •  

  • – 9
  •  

  • – 10
  •  

  •  avanti »
110 di 8696 de

Eternit

Eternit – Colpo di scena della difesa

La difesa della Eternit si affida a una sentenza della Corte d’appello di Torino per smontare, in tutto o in parte, la tesi dell’accusa: è il colpo di scena che ha caratterizzato, oggi, la ripresa del processo nelle maxi aule del Palazzo di Giustizia subalpino.

La sentenza in questione è quella che lo scorso novembre ha assolto tre dirigenti dell’Enel di Chivasso dall’imputazione di omicidio colposo per il decesso, dovuto al contatto con l’amianto, di alcuni lavoratori.

Le motivazioni, depositate il 26 febbraio, oggi, sono state illustrate dal legale di una delle società della galassia Eternit chiamate in causa come responsabili civili, la Amindus: la sua tesi è che sulla scorta del ragionamento seguito dai giudici, i quali avevano applicato una innovativa interpretazione dei loro periti, il reato di rimozione dolosa di cautele non può ritenersi consumato se non da una certa data in avanti, cosa che potrebbe portare al proscioglimento degli imputati.

”I contenuti di quella sentenza – ha commentato il procuratore Raffaele Guariniello – ci sono noti e li abbiamo già in parte esposti nella requisitoria. La Corte torinese si era basata su una decisione della Cassazione risalente al 2010  ma ormai sconfessata da sei sentenze successive”. 

Le allergie

Le allergie: una patologia professionale troppo sottovalutata

Le patologie allergiche sono quelle che presentano una maggiore sottovalutazione del rapporto con l’attività professionale e tale sottovalutazione è massima per le allergie cutanee, diversi ricercatori valutano in 1 a 10 il rapporto fra le allergie professionali diagnosticate e quelle che non lo vengono.

Fra le cause di questa sottostima si deve registrare il fatto che tutti gli apprendisti che si sensibilizzano nel corso del loro percorso formativo lasciano l’attività e si riconvertono in altre mansioni con non visibilità della patologia, su questo tema torneremo con i recenti dati emersi da uno studio danese.

Le allergie professionali interessano in genere soggetti giovani (39 anni di media per le asme e 35 anni per le dermatiti/dermatosi) e che soprattutto sono impiegati nelle piccole e piccolissime imprese.
Si tratta di patologie che possono interessare sia le vie respiratorie  (rinite, asma e pneumopatie) che la cute (eczema, orticaria) e che si ritrovano in maniera dettagliata nelle più recenti tabelle di legge.

I settori maggiormente interessati sono la panificazione, l’acconciatura, l’edilizia, il settore delle pulizie, la carrozzeria, il settore agroalimentare e l’agricoltura.

Fra le principali cause di allergia respiratoria professionale si segnalano le farine, i prodotti per il trattamento del capello e gli ammoni quaternari che sono presenti nei prodotti per la pulizia e la manutenzione.

L’Osservatorio Nazionale delle Asme Professionali (ONAP) francese valuta a circa 6250 casi/anno  il numero dei nuovi casi respiratori.
Le allergie cutanee sono in marcato aumento e sono principalmente dovute all’utilizzo di conservanti, biocidi, metalli, additivi della gomma e alle resine epossidi.

Le stime francesi dello stesso Osservatorio valutano a 17.500 il numero di nuovi casi/anno. Più di 250 prodotti sono riconosciuti come  allergizzanti professionali ma per molti prodotti di nuova o recente immissione sul mercato manchiamo di dati e conoscenze.
Inoltre occorre  ricordare che alcuni fattori irritanti come il freddo o anche il lavorare in ambiente umido (mani nell’acqua, lavaggio frequente delle mani) favoriscono la sensibilizzazione e l’allergia cutanea in quanto fragilizzano la cute.

Per gli allergeni esiste una dose/risposta il che vuol dire che maggiori sono le concentrazioni di allergeni e maggiore è il rischio di sensibilizzazione. A questo riguardo esistono importanti indicazioni in tema di prevenzione, indicazioni che costituiscono un importante riferimento anche per l’attività di tutela.

n 9° 2013 numero newsletter.doc

Articolo 8

Articolo 8 e i contratti: sindacalisti e giuslavoristi a confronto

“Articolo 8 della legge n. 148/2011 – Deregolazione del diritto del lavoro e ricadute sulle esperienze negoziali”. E’ questo il titolo dell’iniziativa – promossa dalla Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale – in programma giovedì 4 aprile a Roma. L’appuntamento, che avrà al centro l’articolo 8 della legge ribattezzata poi “manovra di ferragosto”, vedrà confrontarsi sindacalisti e giuslavoristi con le conclusioni affidate al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

Il programma della giornata, presieduta da Bruno Veneziani (direttore della Rivista giuridica del lavoro), prevede l’introduzione a cura di Ivano Corraini (responsabile Ufficio giuridico e vertenze Cgil) e subito dopo la presentazione del fascicolo numero 3 del 2012 della Rivista giuridica del lavoro ‘Contrattazione di prossimità e articolo 8, legge n. 148/2011’ con Umberto Carabelli dell’Università di Bari.

Seguirà poi la sessione “Il punto di vista dei sindacati” con i contributi di Maurizio Landini (segretario generale Fiom), Agostino Megale (segretario generale Fisac), Emilio Miceli (segretario generale Filctem), Franco Nasso (segretario generale Filt). E la sessione “Il punto di vista dei giuslavoristi” con Vittorio Angiolini (Università di Milano), Amos Andreoni (Università di Roma), Lauralba Bellardi (Università di Bari), Adalberto Perulli (Università di Venezia). Concluderà i lavori della giornata il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

L’iniziativa sarà trasmessa in diretta su RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it) dalle ore 15.

Pensionati

Spi Cgil – Caos conguaglio per 6.000 pensionati

Il conguaglio fiscale a marzo è stato una vera e propria mannaia su circa 6.000 pensionati che si sono trovati in molti casi con una pensione di pochi euro. ”Ci sono state circa 6.000 persone – spiegano allo Spi-Cgil commentando i casi delle scorse settimane di pensioni di appena 2-3 euro – che avendo due pensioni (nella maggior parte Inps e Inpdap) si sono viste applicare direttamente l’aliquota sull’intero ammontare adesso erogato da un unico Istituto, l’Inps, che diventa
sostituto d’imposta per entrambi gli assegni”.

In pratica, fino all’anno scorso si pagavano le imposte alla fonte separatamente sui due trattamenti (con una aliquota inferiore) per poi provvedere successivamente al conguaglio. Adesso non solo il Cud è stato unificato ma i pensionati non lo ricevono più a casa (possono stamparlo dal sito Inps o chiederlo a intermediari come i patronati) quindi è mancata l’informazione sulla motivazione del conguaglio fiscale.

Negli anni scorsi l’Inpdap rateizzava il prelievo ma quest’anno la richiesta all’agenzia delle entrate non ha avuto la risposta in tempo utile per cui il prelievo è stato fatto direttamente sulla pensione di marzo. Da aprile comunque, fa sapere lo Spi-Cgil, ci sarà la rateizzazione e la pensione, in caso di ulteriore prelievo, non potrà essere inferiore a due volte il minimo (circa 950 euro).

Il caos conguaglio ha riguardato tutto il territorio nazionale con casi a Palermo (una maestra elementare ha avuto a marzo un conguaglio di 977 euro e pensione da due euro), Lamezia Terme (due euro appena per un ex agente di polizia penitenziaria), a Perugia (una dipendente statale con appena due euro rimasti sull’assegno), Pordenone, Viterbo e Alessandria.

Disoccupazione

Disoccupazione – Record Ue

La disoccupazione registra un leggero calo, passando all’11,6% dopo avere raggiunto il livello record dell’11,7%. Un lievissimo arretramento rispetto al massimo storico che fa di febbraio il mese con il più alto tasso di persone in cerca di lavoro dopo il “nero” gennaio. Anche il miglioramento rilevato per i giovani non cambia lo scenario, visto che il livello resta alto, pari al 37,8% tra i 15-24enni.
Si tratta in tutto di quasi 3 milioni di disoccupati, circa 650 mila under 25. E nel resto d’Europa non va meglio, con la percentuale di senza lavoro che la stessa Bruxelles arriva a definire ”inaccettabile”.

Anche dall’Italia arrivano commenti preoccupati nonostante qualche segnale positivo. Infatti per sindacati, commercianti e consumatori non bastano 50 mila occupati in più in un mese, esclusivamente donne, se su base annua se ne sono persi oltre il quadruplo.

Nel dettaglio, a febbraio, a confronto con gennaio, l’Istat nelle sue stime provvisorie registra micro-movimenti: segnano una piccola crescita gli occupati (+48 mila), ancora più contenuto è l’aumento dei disoccupati (-28 mila), in parte ancora alimentati dalla diminuzione degli inattivi, coloro che nè hanno nè cercano un impiego. Inoltre la “ripresina” occupazionale è dovuta esclusivamente alle donne. Si dovrebbe trattare di straniere e lavoratrici più adulte, costrette dai nuovi requisiti pensionistici a restare più a lungo a lavoro.

Guardando ai ragazzi, l’abbassamento del tasso di disoccupazione rispetto al massimo assoluto di gennaio non fa gridare alla vittoria. L’Istat precisa che ad essere in cerca di un impiego sono 647 mila under 25, ovvero il 10,7% della popolazione tra i 15 e i 24 anni, un livello altissimo visto che a quell’età molti sono ancora fuori dal mercato del lavoro.

Stando agli ultimi dati, relativi al quarto trimestre 2012, tra loro ben 4,3 milioni sono inattivi e la stragrande maggioranza lo è per motivi di studio; mentre gli occupati sono poco più di un milione, cioè meno di uno su due. Insomma i miglioramenti congiunturali sono ancora timidi, anche gli esperti dell’Istituto di statistica parlano di cali “frizionali” della disoccupazione, dovuti semplicemente al breve termine. E, infatti, il confronto annuo cancella ogni rasserenamento: basti pensare che si contano circa 220 mila occupati in meno e 400 mila disoccupati in più, su cui probabilmente pesano 256 mila ex-inattivi. 

ansa 

Esodati1

Esodati – Decreto non risolutivo per Damiano e Di Salvo

“E’ molto importante che il senatore Bubbico abbia voluto ricordare che il tema dei cosiddetti esodati, insieme a quello gli ammortizzatori sociali, farà parte  della ricognizione del gruppo dei saggi incaricati di indicare un’agenda di provvedimenti di carattere economico”, afferma Cesare Damiano, deputato del Pd.

”La questione dei lavoratori salvaguardati, con particolare riguardo all’ultima tranche delle 10 mila persone oggetto dell’ultimo decreto del governo – aggiunge –  verrà affrontata anche dalla Commissione Speciale di Camera e Senato per evitare una penalizzazione a carico dei prosecutori volontari. Infatti, il decreto attuativo della Legge di Stabilità non  rispecchia il testo della legge medesima. Questa situazione va risolta perché è inaccettabile. Come Partito democratico ribadiamo che l’errore della riforma Monti-Fornero è stata la totale mancanza di gradualità che ha lasciato senza reddito centinaia di migliaia di persone che si vanno ad aggiungere al numero purtroppo crescente dei disoccupati. A questa emergenza sociale si deve trovare una risposta”.   

E anche Titti Di Salvo vicepresidente dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà, e componente della Commissione Speciale della Camera dei Deputati ha dichiarato che ”Con il terzo decreto aumentano di diecimila i lavoratori salvaguardati, arrivando cosi a circa 130 mila, ma sappiamo bene che restano privi di tutele più di 200 mila persone. Un numero destinato a non esaurirsi – spiega Titti Di Salvo – le due Leggi Fornero, Previdenza e Mercato del Lavoro, creano strutturalmente esodati, una vera e propria fabbrica. Gli effetti determinati dallo spostamento in avanti dell’età pensionabile e dalla modifica degli ammortizzatori sociali allontanano il traguardo della pensione per le persone espulse dai processi produttivi. In questo terzo decreto – continua la vicepresidente dei deputati di Sel – i criteri sono fortemente restrittivi: l’obiettivo sembra essere quello di far corrispondere il numero di beneficiari alle risorse disponibili, invece di garantire un diritto, come nel caso della penalizzazione  nei confronti dei prosecutori volontari. Il tema 
degli esodati non può essere liquidato come una questione tra le tante. Per noi è un’ingiustizia che deve essere sanata al più presto, così come rapidamente deve essere risolta la questione del finanziamento della cassa integrazione in deroga, e – conclude Di Salvo – più in generale i temi del lavoro e dell’occupazione”.

Esodati

Roma, Cgil apre sportello per esodati e mobilitati

“A seguito della riforma della previdenza molti lavoratrici e lavoratori si trovano nella condizione di non avere prospettive. Al fine di tutelare al meglio le tante persone che si trovano in questa difficile situazione da oggi, ogni martedì, dalle ore 15 alle ore 18 sarà aperto lo sportello mobilitati esodati presso la Cgil di Roma e del Lazio in via Buonarroti 12 piano 6° lato A”. Così in una nota Silvia Ioli, segretaria della Cgil di Roma e del Lazio.