Esodati

Esodati: passo in avanti della Commissione

”Il parere votato all’unanimità dalla Commissione speciale a proposito dei lavoratori cosiddetti esodati chiede al governo di correggere il decreto che attua la salvaguardia dei diecimila lavoratori rimasti senza reddito individuati nella Legge di Stabilità. Infatti, il decreto non corrisponde al testo della Legge e peggiora la condizione di chi
ha scelto di proseguire volontariamente il versamento dei propri contributi”. Lo dice l’esponente del pd Cesare Damiano.

 ”Una condizione inaccettabile – aggiunge  –  che il governo deve dunque correggere, rispettando in questo modo i contenuti della Legge approvata. Questo pronunciamento è sicuramente un passo avanti che non ci deve far dimenticare però la grave situazione ancora esistente per quanto riguarda le centinaia di migliaia di persone rimaste senza reddito a causa della riforma delle pensioni Monti-Fornero che non ha previsto alcuna gradualità. Farsi carico di questo problema vuol dire non soltanto evocarlo ma indicare e trovare le coperture finanziarie che si rendono necessarie per una sua pur graduale soluzione.

Viste le bocciature del passato sull’inasprimento della tassazione dei giochi on-line e del contributo di solidarietà per i redditi superiori ai 150 mila euro, si tratta di individuare nelle nuove manovre di bilancio risorse (secondo la Ragioneria dello Stato di alcuni miliardi di euro) che possano alimentare il Fondo appositamente costituito per l’ulteriore salvaguardia dei lavoratori oltre i 130 mila già previsti”. 

Anche la Cgil apprezza la richiesta della commissione speciale della Camera sulla modifica del decreto ministeriale sugli esodati nel punto che riguarda i contributori volontari”. 

”Nella lunga e dolorosa vicenda degli esodati quello che colpisce ogni volta – dice il segretario confederale Vera Lamonica – sono le disparità che si introducono tra i lavoratori ed i paletti artificiosi che si mettono per far combaciare i diritti con i numeri definiti in base agli stanziamenti. La norma sui contributori volontari (si escludono dal riconoscimento del beneficio anche coloro che hanno ripreso a lavorare prima del 4 dicembre 2011 oltre a quelli che hanno ripreso dopo questa data, ndr) è  prova infatti di una ennesima disparità”.

  ”Peraltro – conclude Lamonica – la vicenda rimane irrisolta per almeno metà degli interessati e dei 130 mila cosiddetti salvaguardati, infatti, vista la farraginosità e la confusione nelle procedure, ancora in pensione non c’è andato nessuno”. 

Esodatiultima modifica: 2013-04-04T09:48:32+02:00da vitegabry
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