Archivi giornalieri: 13 dicembre 2012

n. 548 del 13 dicembre 2012

NEWSLETTER LAVORO

n. 548 del 13 dicembre 2012

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

  Auguri di Buone Feste                                                     

>    Auguri

Le prossime festività natalizia e l’anno che si chiude rappresentano l’occasione per porgere i più cordiali auguri a tutti coloro (e sono moltissimi) che ci seguono.

Si è trattato, per tutti noi che svolgiamo l’opera di informazione ed aggiornamento del sito in un’ottica di servizio al cittadino,  di un periodo particolarmente difficile, sol che si pensi alle difficoltà che abbiamo dovuto affrontare nella scorsa primavera e che abbiamo superato con il concorso decisivo e disinteressato di tutti coloro che usufruiscono del nostro/vostro sito www.dplmodena.it.

Alla luce di quanto appena detto riteniamo interessante riportare i dati relativi all’attività svolta nell’ultimo anno (10 dicembre 2011 – 10 dicembre 2012).

 – Notizie inserite: 526

 – Articoli di approfondimento: 882

 – Focus in materia di lavoro: 21 (es. Riforma del Lavoro – Sisma 2012 – Apprendistato – Durc – Flussi stranieri – Esodati)

 – Documenti e pagine presenti sul sito: 11.384 (scaricati 2.655.600 volte)

 – Iscritti alla Newsletter: 48.922

 – Newsletter inviate: 52

 – Sunti di sentenze di Cassazione in materia di lavoro: 1.403

 – Interpelli del Ministero del Lavoro: 393

 – Accessi al sito: 5.766.000 (media mensile di 480.500 – media giornaliera, nei soli giorni feriali, di 22.100)

– Italia: 5.335.736

– Resto d’Europa: 416.224

– America: 11.778

– Asia: 2.228

– Africa: 29

– Oceania: 5

 

In un’ottica di trasparenza è doveroso riportare anche i costi che non gravano in alcun modo sulla nostra Amministrazione di appartenenza ma che sono sostenuti a titolo personale, ivi compresi quelli relativi al computer di supporto:

– costo annuo del collegamento internet, attraverso chiavetta usb: 250 euro

– costo annuo per abbonamento al dominio: 50 euro

– costo totale annuo: 300 euro

 

Auguri vivissimi da tutto il personale della Direzione territoriale del Lavoro di Modena

 

  Le Novità in materia di Lavoro                                        

13-12 INPS: mes.20489 – sisma 2012 – modificata la data per la ripresa dei versamenti contributivi sospesi

L’INPS ha modificato la data per la ripresa dei versamenti contributi sospesi da parte dei soggetti presenti nei territori delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.

 

13-12 INPS: cir.137 – cosa cambia negli incentivi all’assunzione di lavoratori dopo la Riforma del Lavoro

L’INPS illustra le novità introdotte dalla legge 28 giugno 2012, n. 92 alla disciplina degli incentivi per l’assunzione dei lavoratori disoccupati o in cigs da almeno 24 mesi e dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.

 

12-12 Regione Lombardia: il patto tra generazioni è già realtà

La Regione Lombardia ha sottoscritto, insieme ad Assolombarda e all’Inps regionale, un’intesa che prevede la possibilità, da parte delle aziende associate ad Assolombarda nei territori di Lodi, Milano e Monza, di assumere un giovane a fronte di ogni lavoratore che a fine carriera che sceglie il part-time.

 

12-12 Min.Lavoro: cir.29 – chiarimenti sulla genuinità delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato la circolare n. 29/2012 con i chiarimenti interpretativi, al proprio personale ispettivo, volti ad un corretto svolgimento dell’attività di vigilanza nei confronti delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto.

 

12-12 INAIL: cir.66 – sisma 2012 – ripresa dei versamenti dei premi sospesi e degli adempimenti

L’INAIL fornisce le modalità di ripresa dei versamenti dei premi sospesi in relazione agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012.

 

12-12 Min.Lavoro: valorizzazione degli accordi sindacali, codici di condotta ed etici

Nella area “Commissione consultiva permanente”, della Sezione Sicurezza Lavoro, del sito internet del Ministero del Lavoro, sono pubblicati gli accordi sindacali, i codici di condotta ed etici al fine di favorire, nel tempo, l’implementazione dell’area dedicata, attraverso l’acquisizione e la pubblicazione di ulteriori accordi sindacali, codici di condotta ed etici ex art.6, comma 8, lett. h) del D.L.vo n. 81/2008.

 

11-12 INPS: mes.20135 – sisma 2012 – ripresa dei versamenti e modalità di recupero dei contributi sospesi

L’INPS ha dettato le istruzioni operative relative alla ripresa dei versamenti dei contributi sospesi in relazione agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 che hanno colpito i territori delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo.

 

11-12 Parlamento: disposizioni a tutela della salute, dell’ambiente e dei livelli di occupazione

Il Parlamento ha pubblicato il Decreto Legge 3 dicembre 2012, n. 207, recante “Disposizioni urgenti a tutela della salute, dell’ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale”.

 

10-12 Parlamento: disposizioni in materia di finanza e in favore delle zone terremotate nel maggio 2012

Il Parlamento ha pubblicato la Legge n.213/2012, recante «Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012».

 

10-12 Cooperative settore alimentare: rinnovato il CCNL

E’ stato rinnovato, in data 5 dicembre 2012, il CCNL che riguarda i lavoratori del settore della cooperazione addetti alla trasformazione degli alimentari.

 

07-12 Min.Lavoro: Decreto con gli importi dei benefici del Fondo di sostegno per le vittime di infortuni

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il Decreto 10 ottobre 2012 con la determinazione, per l’esercizio finanziario 2012, degli importi dei benefici del Fondo di sostegno per le vittime di gravi infortuni sul lavoro.

 

07-12 Ag.Entrate: cir.46 – sisma 2012 – tributi e contributi per titolari di reddito di lavoro dipendente

L’Agenzia delle Entrate, con riferimento agli eventi sismici del maggio 2012, ha fornito ulteriori chiarimenti per il pagamento di tributi, contributi previdenziali e premi assicurativi obbligatori, con particolare attenzione ai titolari di reddito di lavoro dipendente.

 

07-12 Ag.Entrate: cir.45 – sisma 2012 – tributi, contributi previdenziali e premi assicurativi obbligatori

L’Agenzia delle Entrate, con riferimento al sisma del maggio 2012, ha fornito risposta ai quesiti in merito ad alcune questioni interpretative sorte nella fase applicativa del finanziamento per il pagamento di tributi, contributi previdenziali e premi assicurativi obbligatori introdotto dall’articolo 11 del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174.

 

07-12 INPS: mes.20123 – chiarimenti per la dichiarazione sul “de minimis” prevista dalla circolare 128/12

L’INPS ha fornito ulteriori indicazioni e chiarimenti, a supporto della circolare n. 128/2012, circa la modalità di compilazione del flusso UniEmens e la dichiarazione “de minimis” per la fruizione dello sgravio contributivo connesso all’istituto contrattuale dell’apprendistato.

 

07-12 Min.Lavoro: in corso di pubblicazione il decreto finalizzato a stimolare l’occupazione giovanile

E’ in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, già positivamente verificato dagli Organismi nazionali di controllo, finalizzato a realizzare un progetto pensato nell’interesse dei giovani per proseguire nella costruzione di un mercato del lavoro più dinamico e inclusivo.

 

07-12 TAR Piemonte: riposi giornalieri per il padre militare anche se la mamma è casalinga

Il Tribunale Amministrativo della Regione Piemonte, con sentenza del 9 novembre 2012, ha accolto il ricorso di un padre in merito al diritto di entrambi i genitori a partecipare alla cura dei figli. La particolarità della sentenza sta nel fatto che il papà è un militare dell’arma dei Carabinieri e che la mamma è una casalinga.

 

per accedere alle notizie               

  Le Sentenze della Corte di Cassazione                  

> Licenziamento del pubblico dipendente per doppio lavoro non autorizzato

per accedere alle notizie    

Notizie dal ministero del lavoro

 

Primo piano  
 
Consultazione pubblica - nuove linee-guida minori accolti
 

Consultazione pubblica: nuove linee-guida ‘minori accolti’ 
Al via la consultazione pubblica sulle nuove linee guida che stabiliscono i criteri di valutazione e le modalità delle richieste per l’ingresso e il soggiorno in Italia dei minori stranieri accolti nell’ambito dei programmi solidaristici di accoglienza temporanea.


 

Lavoratori ‘Salvaguardati’ 
Emanata la circolare n. 19 del 31 luglio 2012, attuativa del Decreto interministeriale 1 giugno 2012. Contiene le istruzioni operative per le Direzioni territoriali del lavoro ed è corredata dalla modulistica ed in particolare dal modello di ISTANZA che dovrà essere presentata dal lavoratore.


Immagine del Ministro Elsa Fornero
 

La riforma del mercato del lavoro 
In vigore dal 18 luglio 2012, il provvedimento si propone di realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico, di ridurre i tempi della transizione tra scuola e lavoro, di contribuire alla crescita della produttività e della competitività delle imprese e di creare un sistema di tutele più universalistico


 

La riforma delle pensioni 
Con il Decreto Salva Italia sono state poste le basi per una riforma complessiva del nostro sistema previdenziale, primo e fondamentale tassello di una riforma più ampia che riguarderà anche il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali. In questa sezione è disponibile una guida sintetica per orientarsi nelle nuove regole


  Notizie  
 

12/12/2012

Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne 
Soddisfazione dei Ministri Terzi e Fornero per la ratifica, avvenuta ieri in Consiglio dei Ministri

Il Ministro Fornero in missione a New York

12/12/2012

Il Ministro Elsa Fornero in missione a New York 
Al centro dei colloqui dello scorso 7 dicembre, il tema della violenza sulle donne

12/12/2012

Collaborazioni a progetto 
Chiarimenti operativi con la Circolare n. 29 dell’11 dicembre 2012

Ricongiunzioni onerose e altro….

autorizz vv sole 24 H msg inps 20286.pdf

Vi inoltro una mail ricevuta dall’On. Marialuisa Gnecchi relativa alla possibilità di essere autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione durante il periodo di mobilità e durante il periodo di disoccupazione indennizzata. Si rileva da un articolo de Il Sole-24 ORE (V. allegato) che fa riferimento al Messaggio INPS n. 20286 non pubblicato sul sito internet dell’Istituto (nonostante la sua altissima informatizzazione l’INPS ci costringe ad informarci attraverso altri strumenti).
 
Colgo l’occasione per altre informazioni.
 
Qualche passo avanti si prevede anche per le c.d. ricongiunzioni onerose
 
La FLC-CGIL prosegue l’azione per ottenere il mantenimento dei precedenti requisiti per il diritto alla pensione al personale della scuola che li ha maturati entro il 31 agosto 2012.
 
Anche per l’anno 2013 la perequazione delle pensioni al costo vita è attribuita soltanto ai pensionati con una o più pensioni il cui importo lordo complessino non superi il triplo dell’importo del trattamento minimo.
 
La CGIL chiede che le dimissioni del Governo non mettano in discussionele misure in materia di lavoro.
 
 
 
 

 

—–Inoltrato da Marialuisa On. Gnecchi/cameradep/IT il 11/12/2012 16.24 —–

Per: 
Da: Marialuisa On. Gnecchi/cameradep/IT
Data: 11/12/2012 16.26
Oggetto: autorizzazione vv anche durante la mobilità

Nell’articolo di sole 24 di oggi si da notizia del messaggio INPS che prevede che le sedi provinciali dell’inps che hanno respinto domande di autorizzazione volontaria a lavoratori e lavoratrici in mobilità vengano riprese in esame, noi avevamo fatto approvare un ordine del giorno in aula per eliminare il vincolo di autorizzazione alla volontaria ante 4.12.11, è stato preparato anche un emendamento alla legge di stabilità in senato, è positivo che l’inps prenda atto dei problemi che ci sono stati nelle sedi, ma è evidente che va tolto questo vincolo per tutti, non solo per chi ha avuto una respinta formale.

Vi mando l’ordine del giorno approvato in aula, l’articolo di Sole 24 H, ma non ho trovato il messaggio nel sito dell’inps e il comunicato stampa fatto da noi.

E’ un passo avanti, ma bisogna proseguire, cordiali saluti luisa gnecchi

 

 

Atto Camera 

Ordine del Giorno 9/05534-bis-A/048

presentato da

BERRETTA Giuseppe

testo di

Giovedì 22 novembre 2012, seduta n. 722

La Camera, 
premesso che: 
il provvedimento in oggetto interviene sulla materia dei cosiddetti esodati, disponendo un ampliamento della platea di lavoratori che potranno beneficiare della pensione con i requisiti in vigore prima dell’emanazione del decreto «SalvaItalia»; 
il suddetto decreto, varato, come noto, in un contesto di piena emergenza per evitare la bancarotta del Paese, ha completamente ridefinito il sistema previdenziale italiano, con il dichiarato scopo di metterlo in sicurezza, apportando, però, elementi di criticità e vere e proprie distorsioni, immediatamente rilevate dal Partito Democratico che si è impegnato in tutte le sedi allo scopo di caratterizzare la riforma sotto il segno di una maggiore equità e di porre rimedio alla vicenda dei lavoratori trovatisi in un limbo perché sprovvisti di reddito e di forme di ammortizzatori sociali e con il traguardo della pensione spostato di diversi anni in avanti; 
tra questi, vivono una situazione di particolare difficoltà tutti quei lavoratori che, posti in mobilità precedentemente all’entrata in vigore del decreto SalvaItalia, nel corso degli anni si erano rivolti agli uffici territoriali Inps al fine di presentare domanda di prosecuzione volontaria della contribuzione ed erano stati incoraggiati dagli stessi uffici a farlo solo successivamente alla fine della fruizione del periodo di mobilità o avevano rinviato tale procedura nella speranza di trovare presto un’occupazione; 
il requisito posto dall’articolo 24, comma 14, del decreto SalvaItalia, relativo all’ottenimento dell’autorizzazione volontaria entro il 4 dicembre 2011 per poter usufruire delle deroghe mediante le quali accedere al trattamento pensionistico in vigore prima della riforma previdenziale del dicembre 2011, ha gravemente e ingiustamente penalizzato i suddetti lavoratori,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, a valutare l’opportunità di adottare tutte le iniziative a sua disposizione al fine di garantire la salvaguardia previdenziale ai soggetti che precedentemente all’entrata in vigore del decreto SalvaItalia erano posti in mobilità e che avendo diritto di inoltrare richiesta di prosecuzione volontaria della contribuzione non l’avevano esercitato anche a causa di rassicurazioni provenienti dagli uffici Inps. 
9/5534- bis -A/ 48 (Testo modificato nel corso della seduta)   Berretta Damiano Gnecchi BellanovaBoccuzzi Bobba Codurelli Gatti Madia Mattesini Miglioli Rampi Santagata Schirru .

  INPS: PD “BENE CIRCOLARE SU AUTORIZZAZIONE PER VERSAMENTI VOLONTARI” 
ROMA (ITALPRESS) – 
“Ci fa piacere che l’Inps, con il messaggio n. 
20286 di ieri, abbia riconosciuto la validita’ di una nostra 
richiesta: cioe’, che durante il periodo di godimento 
dell’indennita’ di disoccupazione o di mobilita’ debba essere 
rilasciata l’autorizzazione ai versamenti volontari. Nella legge 
di stabilita’ in discussione al Senato, si prevede che chi e’ in 
mobilita’, ma ha bisogno di versare contributi volontari per 
raggiungere i requisiti pensionistici, possa farlo solo se ha 
fatto la domanda prima del 4.12.2011″. Lo affermano in una nota 
congiunta Cesare Damiano, capogruppo Pd nella Commissione Lavoro 
della Camera e Maria Luisa Gnecchi, deputata della stessa 
Commissione. 
“Nella pratica questo non avviene quasi mai perche’ e’ prassi 
consolidata fare domanda alla fine del periodo di mobilita’. 
Questa circolare dell’Istituto fa compiere un passo avanti nella 
direzione da noi auspicata anche se, ancora una volta, si trovano 
soluzioni parziali – aggiungono -. Infatti, l’Inps ha sempre 
scoraggiato i lavoratori in mobilita’ che intendevano presentare 
la richiesta di prosecuzione volontaria. Saranno purtroppo dunque 
considerate soltanto le domande di coloro che, nonostante la 
dissuasione operata nei loro confronti, hanno insistito. Su questo 
argomento, come Partito democratico, abbiamo presentato un ordine 
del giorno alla legge di stabilita’ che chiedeva di rimuovere 
questo ostacolo e che e’ stato approvato il 22 novembre scorso. 
Come PD continueremo la nostra battaglia per consentire, a questo 
punto, a tutti i lavoratori di poter presentare la domanda anche 
alla fine della mobilita’”. 
(ITALPRESS). 
sat/com 
11-Dic-12 16:09 
NNNN 

 

AVVISO: Questo messaggio ed i suoi eventuali allegati sono rivolti esclusivamente ai destinatari e possono contenere informazioni riservate. Qualsiasi utilizzo, diffusione o riproduzione senza autorizzazione è proibita. Qualora vi fosse pervenuto questo messaggio per errore, esso va cancellato immediatamente con preghiera di avvisare il mittente. Grazie.
 
 
 
 
 
 

Legge di stabilità

Legge di stabilità. Cgil denuncia “risorse insufficienti per ammortizzatori sociali”, presidio nazionale lunedì 17 dicembre

Presidio nazionale promosso dalla Cgil per lunedì 17 dicembre a Roma, in piazza del Pantheon, a partire dalle 10, nel giorno in cui la legge di stabilità approderà nell’aula del Senato, per denunciare “l’insufficienza delle risorse destinate agli ammortizzatori in deroga” e per rivendicare “la necessità di reperire nuove coperture all’interno di questo stesso provvedimento”. 

Per il sindacato di Corso d’Italia, infatti, la mole di risorse al momento previste è “assolutamente insufficiente” e, secondo una proiezione fondata sulla spesa per la cassa in deroga nel 2012, “basterà a coprire soltanto i primi mesi dell’anno”.

Secondo uno studio della Cgil sul ricorso alla cassa integrazione in deroga (quello strumento cioè nato per garantire un sostegno al reddito per i lavoratori di imprese fino a quindici dipendenti, a quelle che non rientrano nella normativa della cassa integrazione straordinaria e alle imprese con più di 15 lavoratori che hanno finito il periodo della cassa straordinaria) emerge che da inizio anno a fine novembre si sono registrate 330 milioni di ore di cassa in deroga (cigd) per un totale di lavoratori coinvolti a zero ore pari a oltre 170 mila persone. 

Il tutto per una spesa stimata per l’intero 2012 pari a 2 miliardi di euro. Per questi motivi la Cgil denuncia che il miliardo messo in campo per il 2013 “rischia di non garantire le coperture necessarie” a quei 170 mila lavoratori mediamente coinvolti nei processi di cassa integrazione in deroga.

Nel dettaglio dello studio, frutto di rielaborazioni di dati forniti dall’Inps, si osserva che nei primi undici mesi dell’anno gli interventi in deroga sono stati pari a 327,9 milioni di ore per una crescita, sullo stesso periodo dello scorso anno, pari al +9,2% (quando il totale di ore sugli undici mesi era pari a 298,6 milioni di ore). 

I settori maggiormente investiti dalla cigd sono il commercio per un monte ore, sempre per il periodo gennaio-novembre, pari a 123.444.134 e per 64.294 mila lavoratori coinvolti (calcolando il 50% del tempo lavorabile globale). A seguire il settore della meccanica per 66.260.096 ore e 34.510 lavoratori investiti.

Per quanto riguarda le regioni, invece, la Cgil rileva che le prime tre maggiormente esposte con la cassa in deroga, sempre prendendo come riferimento i primi undici mesi del 2012, sono la Lombardia (che è ovviamente anche la prima regione nel Nord) con 54.794.348 ore e 28.539 lavoratori coinvolti, segue l’Emilia Romagna con 39.203.121 ore registrate per 20.418 lavoratori e, infine, il Veneto con 34.819.624 ore e 18.135 lavoratori. 

Al centro, invece, spicca il Lazio (e quarta in assoluto nella classifica delle regioni con il maggior ricorso alla cigd) con 28.501.033 ore e 14.844 lavoratori coinvolti. Nel Mezzogiorno prima (e quinta di questa classifica) la Puglia con 25.450.589 ore e 13.256 lavoratori investiti.

La cassa in deroga pesa così, sul miliardo totale di ore di cassa richieste nei primi undici mesi del 2012 (1.004 milioni), per circa il 33%. Un dato che porta la Cgil a stimare una spesa per il finanziamento della cigd, alla luce della spesa storica, pari a 2 miliardi di euro. Ecco perché il sindacato denuncia “la mole risibile di risorse messe a disposizione per finanziare questo strumento”. 

Il 22 novembre scorso, infatti, è stata raggiunta un’intesa tra Governo e Regioni riguardo al ricorso agli ammortizzatori in deroga 2013 per una “cifra esigua” dia 650 milioni. Ma la Cgil punta il dito anche contro “il disastroso emendamento alla legge di stabilità che dirotta le risorse per la formazione dei lavoratori al finanziamento della cigd per una cifra pari a 422 milioni di euro”. 

Una scelta “scellerata”, secondo la Cgil, perché distrae risorse dalla formazione per reindirizzarla alla cassa in deroga, “facendo pagare per l’ennesima volta scelte politiche sbagliate ai lavoratori che avranno meno risorse sia per la deroga che per la formazione”.

Il totale, al momento, sarebbe quindi di 1.072 milioni di euro a disposizione delle regioni per la cassa in deroga. Manca all’appello, prendendo come riferimento la stima della Cgil sulla spesa per il 2012, almeno un ulteriore miliardo per coprire il fabbisogno in una crisi che dispiegherà i suoi effetti anche per l’intero 2013. 

Da qui la proposta della Cgil di incrementare le risorse disponibili per gli ammortizzatori in deroga, attingendole dal capitolo relativo al riordino degli incentivi per le imprese. “Un modo – spiega la Cgil – per garantire un sostegno al reddito dei lavoratori e allo stesso tempo per lasciare inalterate quelle preziose risorse per la formazione continua, che provengono da versamenti fatti da aziende e lavoratori, in un momento anche di ristrutturazione del sistema produttivo”.

Le risorse, in ogni caso, “vanno recuparate all’interno della legge di stabilità e auspichiamo che la Commissione Bilancio del Senato possa trovare soluzioni alternative”. Da questo punto di vista, conclude la Cgil, “i 530 milioni per misure a tutela dell’occupazione e gli ammortizzatori sociali in deroga, individuati nella terza e ultima riprogrammazione dei fondi del Piano di azione e coesione, per le quattro regioni (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) sono uno sforzo da apprezzare, ma rimangono scoperte le restanti 16 regioni che al momento dovranno dividersi i 650 milioni individuati e, con tutta evidenza, assolutamente insufficienti”.

C. Costituzionale

C. Costituzionale – Diritto cinque mesi congedo obbligatorio anche alle lavoratrici Gestione separata

La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 64, comma 2, del Dlgs 151/2001, Testo Unico per la tutela della maternità e paternità, nella parte in cui prevede per le lavoratrici iscritte alla gestione separata, che abbiano adottato o ottenuto in affidamento preadottivo un minore, l’indennità di maternità per un periodo di 3 mesi anziché di 5 mesi, come per le lavoratrici dipendenti.

Nel corso degli anni, le norme  hanno teso, progressivamente, ad adeguare la tutela della maternità delle lavoratrici iscritte alla gestione separata a quella delle lavoratrici dipendenti, istituendo dapprima un contributo specifico dello 0,5 per la maternità, malattia ed anf, e poi elevandone la cifra, fino ad arrivare, con il Decreto ministeriale 12.7.2007 allo 0,72 % attuale. 
Di decreto in decreto , di legge in legge, l’equiparazione è diventata sempre più omogenea.

Il Decreto ministeriale 12 luglio 2007, l’ultimo in ordine di tempo, ribadisce all’articolo 5 quanto già anticipato dal Decreto 4 aprile 2002 , estendendo alle lavoratrici iscritte alla Gestione separata, in merito al congedo obbligatorio di maternità, quanto previsto per le lavoratrici dipendenti, compresa l’astensione anticipata.

L’evoluzione normativa e giurisprudenziale di questi ultimi anni ha dato sempre più rilievo “al prevalente interesse del bambino, non solo per ciò che attiene ai bisogni più propriamente fisiologici, ma anche in riferimento alle esigenze di carattere relazionale ed affettivo che sono collegate allo sviluppo della personalità.” 

Tanto più risulta incomprensibile e sanzionabile , quindi, la differenza tra le maternità biologiche e le adozioni: la disparità di trattamento comporta che il legislatore consideri in modo deteriore le lavoratrici madri adottive parasubordinate rispetto a quelle dipendenti. Questo trattamento risulta irragionevole, in quanto le lavoratrici che hanno adottato, sia dipendenti sia parasubordinate,  si trovano ad avere le stesse esigenze in ordine all’inserimento in famiglia del bambino. La disparità non può trovare giustificazione nelle differenze esistenti tra lavoro autonomo e lavoro dipendente, penalizzando i bisogni del minore.

Nelle ipotesi di adozione e di affidamento preadottivo, l’astensione dal lavoro non è finalizzata solo alla tutela della salute della madre prima e dopo il parto, ma mira anche ad agevolare il processo di inserimento e di accudimento del bambino, creando le condizioni di una  significativa presenza degli adottanti, anche il padre, ove previsto, nella delicata fase di inserimento in famiglia.

Come Inca Nazionale abbiamo sostenuto ed argomentato l’impostazione fin qui evidenziata, sia  con una relazione  tenuta alla  Conferenza Nazionale della famiglia svoltasi a Milano nel novembre 2010 sia presentando, insieme alla Cgil, un interpello al Ministero del Lavoro, nel marzo 2011,  rimasto senza risposta, nonostante i  nostri numerosi e reiterati solleciti. 
La questione ci pareva meritevole di essere affrontata per il grave ed ingiusto danno che recava ai bimbi adottati dalle lavoratrici iscritte alla gestione separata, rispetto a quelli adottati dalle lavoratrici dipendenti. Finalmente la Corte Costituzionale sana questa anomalia.

Per le lavoratrici autonome, di cui all’art.67 del T.U., anche esse destinatarie di soli tre mesi di congedo obbligatorio in caso di adozione, la Corte  sceglie di non pronunciarsi, trattandosi di altra fattispecie, ma la strada sembra meno in salita dopo questa sentenza favorevole, così ben argomentata.

Fondo di sostegno per le famiglie di lavoratori deceduti per infortunio

 

Il decreto del Ministero del lavoro del 10.10.12, ha determinato per il 2012 gli importi della prestazione una tantum erogata dal Fondo di sostegno per le famiglie dei lavoratori deceduti a causa di infortunio sul lavoro.

L’importo della prestazione erogata dal Fondo di sostegno per i familiari di deceduti a causa di infortunio sul lavoro è stato deterrminato, per gli eventi verificatisi tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2012 in quattro tipologie:

tip. a) con n. superstiti 1 e un importo pari a euro 9.000;
tip. b) con n. superstiti 2 e un importo pari a 1uro 13.500;
tip. c) con n. superstiti 3 e un importo pari a euro 18.000;
tip. d) con più di 3 superstiti e un importo pari a euro 25.000.

Il precedente decreto ministeriale (19.11.2008) ha definito anche le tipologie, i requisiti e le modalità di accesso al Fondo e ha esteso il beneficio anche ai familiari superstiti per eventi mortali di lavoratori non soggetti ad obbligo assicurativo Inail (ad es.: militari, vigili del fuoco, forze di polizia, liberi professionisti, etc.) nonchè ai superstiti di coloro che sono tutelati ai sensi dell’assicurazione contro gli infortuni in ambito domestico.

I beneficiari sono quelli indicati dall’art. 85 del T.U. 1121/65 e cioè: coniuge; figli legittimi, naturali o adottivi fino al 18mo anno di età, fino al 21mo se studenti di scuola media superiore o professionale, fino al 26mo anno di età se studenti universitari. In mancanza di coniuge o figli i benficiari saranno: i genitori naturali o adottivi se a carido del lavoratore deceduto; i fratelli se a carico e conviventi con il lavoratore deceduto.

Mutui

Crisi e crollo dei mutui

Nel secondo trimestre 2012 i mutui, i finanziamenti e le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare registrano una caduta annua del 41,2%. E’ quanto rileva l’Istat.
 
Il mercato del “mattone” segna un nuovo e più pesante crollo: nel secondo trimestre le convenzioni relative a compravendite di unità immobiliari risultano in calo del 23,7% su base annua. Lo rileva l’Istat con riferimento a dati sulla statistica notarile. Nel secondo trimestre si registrano così le variazioni tendenziali più sfavorevoli dal primo trimestre del 2008. Nel dettaglio, le compravendite di immobili residenziali diminuiscono del 23,6%.
 
Le compravendite di immobili ad uso economico (esercizi commerciali, uffici, laboratori, capannoni) rilevano una caduta ancora più forte, pari al 24,8%. Sia per i fabbricati destinati all’abitazione sia per quelli indirizzati all’attività economica, l’Istituto di statistica, sempre nel secondo trimestre del 2012, osserva ribassi in tutte le ripartizioni territoriali, in particolare nelle Isole (-30,3% sul residenziale, -38,4% sull’economico).
 
Ma il mercato dei prestiti per la casa fa segnare un forte ribasso sopratutto tra gli altri mutui (per ristrutturazioni, luiquidità, consolidamento del debito, etc.) con un -74,8% rispetto alo spetto periodo del 2011. 

Precari

Sui precari la Commissione Ue apre procedura contro l’Italia

Le denunce dell’Anief (Associazioen Professionale Sindacale) sullo sfruttamento dei precari della scuola italiana producono importanti effetti anche nell’Ue: la Commissione europea, infatti, ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per la violazione della normativa sulla reiterazione dei contratti a tempo determinato, in particolare nella scuola dove diverse decine di migliaia di docenti, amministrativi, tecnici ed ausiliari vengono per cattiva prassi assunti ad inizio anno scolastico e licenziati in estate in corrispondenza del termine delle lezioni.

“La svolta – si legge in un comunicato dell’associazione – è arrivata a pochi giorni dalla consegna delle denunce presentate dell’Anief per la cattiva prassi italiana di non adottare la direttiva comunitaria 1999/70, che obbliga i datori di lavoro ad assumere a titolo definitivo il personale che ha svolto almeno 36 mesi di servizio negli ultimi 5 anni.

“Si sta indagando – ha fatto sapere infatti la Commissione europea – sull’apparente assenza di veri rimedi quando c’è abuso di questo tipo di contratti per tutto il personale scolastico, non solo insegnante. Sembra che ci sia un trattamento meno favorevole del personale fisso rispetto a quello temporaneo”. Sempre l’organismo superiore di Bruxelles ha ricordato che “la direttiva chiede che si adottino delle misure e la Commissione le sta aspettando da parte dell’Italia”.

Secondo il presidente di Anief, “è la conferma che se l’Italia vuole stare in Europa deve rispettare le procedure che Bruxelles impone sul diritto del lavoro e sulle assunzioni dei cittadini che vi operano”. 

Ammortizzatori in deroga: per il 2013 i conti non tornano

17 dicembre: presidio Cgil davanti al Senato

Le ultime settimane di legislatura rischiano di riservare ancora sorprese e colpi bassi per il mondo del lavoro. E’ il caso della partita aperta sul finanziamento degli ammortizzatori in deroga, che per il 2013 rischiano di non avere la copertura sufficiente.

Fornero ha ricordato di aver a suo tempo inserito, in sede di riforma del mercato del Lavoro, uno stanziamento di 1 mld per 2013, di 700 mln per il 2015 e di 400 mln per il 2016 .

Cifre che non convincono ad esempio il partito Democratico: “Sugli ammortizzatori sociali i conti del governo secondo noi non tornano – dice Cesare Damiano, capogruppo Pd nella commissione Lavoro – le cifre indicate dal ministro Fornero non sono sufficienti a garantire il fabbisogno per il 2013”.

“I due emendamenti presentati dal governo alla Legge di Stabilità stanziano per il prossimo anno 1 miliardo di euro ma il fabbisogno previsto sarà del doppio. Vogliamo sottolineare il fatto che la Cassa integrazione (ordinaria, straordinaria ed in deroga) autorizzata dall’Inps fino al mese di novembre supera già il miliardo di ore e, secondo le nostre proiezioni, si avvicinerà ad un miliardo e 100 milione di ore alla fine dell’anno. Il massimo raggiunto in questi anni di crisi fu nel 2010, quando si totalizzò un consuntivo di 1 miliardo e 200 milioni di ore autorizzate. Inoltre, nel 2012 la cassa integrazione in deroga rappresenta oltre il 33 % del totale, tre punti al di sopra del 2010, l’annus horribilis della crisi”, spiega Damiano.

La Cgil, che aveva già chiesto a Parlamento ed Esecutivo di “impegnarsi a garantire risorse e continuità agli ammortizzatori sociali e alla Cassa integrazione in deroga”,  ha annunciato un presidio davanti al Senato per il 17 dicembre p.v., con i lavoratori delle aziende in crisi di Friuli, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Toscana, Trentino, Val D’Aosta e Veneto.

Una mobilitazione dettata dalla necessità “di presidiare la discussione d’aula il giorno prima dell’approvazione della legge di stabilità, per segnalare l’insufficienza e l’inadeguatezza delle risorse ad oggi destinate per gli ammortizzatori in deroga”.

Legge Stabilità

Legge Stabilità: CGIL, emendamento per risorse ammortizzatori disastroso

L’emendamento alla legge di stabilità che dirotta risorse per la formazione dei lavoratori al rifinanziamento della cassa in deroga è “un disastro”.

La segreteria nazionale della CGIL in una nota denuncia infatti “il nuovo disastro che si sta consumando in queste ore in sede di discussione di legge di stabilità: a fronte di una acclarata drastica riduzione delle risorse per gli ammortizzatori in deroga, con il conseguente rischio già dai primi mesi del 2013 di lasciare migliaia di lavoratori senza coperture, l’emendamento dei relatori rintraccia ulteriori risorse dal fondo per l’indennità di disoccupazione involontaria che concorre a finanziare la formazione continua”.

In altre parole, prosegue la nota della CGIL, “ci troviamo di fronte al gioco delle tre carte: si spostano risorse dalla formazione alla cassa in deroga, facendo pagare per l’ennesima volta scelte politiche sbagliate ai lavoratori che avranno meno risorse sia per la deroga che per la formazione.

La segreteria della CGIL – conclude la nota – propone di incrementare le risorse disponibili per gli ammortizzatori in deroga, attingendole dal capitolo sul riordino degli incentivi per le imprese, che è pari a 10 miliardi di euro, e di lasciare inalterate le risorse e la modalità in essere per la formazione continua che provengono da versamenti fatti da aziende e lavoratori”. 

Donne

La crisi colpisce duro le donne

Dal  Rapporto Global Employment Trends for Women 2012 (Tendenze globali dell’occupazione femminile 2012) prodotto dall’Ilo in collaborazione con Un Women, emerge che la crisi colpisce duro le donne, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione. La distanza dagli uomini nei mercati del lavoro, infatti, è aumentata durante le recessione, dopo un lungo periodo in cui le differenze s’erano via via fatte sempre meno evidenti.

Globalmente, prima della crisi, le differenze di genere in termini di disoccupazione e rapporto impiego-popolazione si stavano  attenuando, ma la recessione ha invertito questa tendenza nelle regioni più colpite. Dal 2002 al 2007, il tasso di disoccupazione femminile era del 5,8%, rispetto al 5,3% degli uomini. La crisi, però, ha accresciuto questa differenza dallo 0,5% allo 0,7%, ed ha di fatto distrutto 13 milioni di posti di lavoro delle donne.

La differenza di genere nel rapporto impiego-popolazione è quindi diminuita leggermente prima della crisi, ma rimane molto elevata, a 24,5 punti. La riduzione è stata particolarmente significativa in America Latina e Caraibi, nelle economie avanzate, in Africa e Medio Oriente.

L’indicatore sulla segregazione professionale mostra che le donne continuano ad essere confinate in particolari tipologie di professioni. Si è registrato un calo di questa tendenza nel corso degli anni ’90, mentre negli ultimi dieci anni la situazione si è stabilizzata.

“Benché le donne in tutto il mondo contribuiscano all’economia e alla produttività, esse continuano ad affrontare molti ostacoli che gli impediscono di esprimere il loro pieno potenziale economico. Questo non solo inibisce le donne, ma costituisce un freno per la perfomance economica e la crescita”, ha dichiarato Michelle Bachelet, Direttore Esecutivo di UN Women, che ha contribuito al rapporto. “Garantire pari opportunità alle donne e agli uomini non è solo la cosa giusta da fare, ma è anche una strategia economica vantaggiosa”, ha concluso.

Patto tra generazioni


E’ stato firmato un protocollo d’intesa, sviluppato da Assolombarda e regione Lombardia che, preceduto da un accordo siglato da Cgil-Cisl e Uil, ha dato il via ieri ad un progetto che si propone l’obiettivo di costruire un “ponte generazionale” per la costruzione e lo sviluppo di progetti concreti al fine di trovare nuove strade per sostenere le aziende e i lavoratori in una fase così acuta della crisi economica che ha travolto il nostro Paese.

Il progetto sperimentale prevede infatti che i lavoratori a cui manchino non più di 36 mesi al conseguimento della pensione possano trasformare il loro rapporto di lavoro a tempo pieno in uno a part time beneficiando però della copertura contributiva per la parte di orario non lavorato. Parimenti, l’azienda si impegna ad assumere giovani con un’età compresa tra i 18 e i 29 anni con un contratto di apprendistato o con uno a tempo indeterminato.

Il progetto per il quale sono stati stanziati 3 milioni di euro che serviranno, appunto a pagare i contributi per i lavoratori più anziani, farà da apripista per altri progetti da sviluppare in tutto il Paese. Il ministro del lavoro Fornero, ha annunciato quindi che metterà a disposizione delle regioni che vorranno seguire l’esempio della Lombardia uno stanziamento di  40 milioni di euro.