Dal Rapporto annuale della Fondazione Ismu emerge che, pur continuando ad essere il quarto paese europeo per numero di immigrati, il nostro paese ha avuto un vero e proprio crollo dei nuovi arrivi passando  dalle 500.000 del 2008-2009 agli appena 27.000 del 2011. Una battuta d’arresto che però – secondo l’Ismu – dovrebbe cominiciare ad aumentare di circa 6 milioni tra il 2013 e il 2041 passando dall’8 al 18%.

E’ la crisi la principale responsabile di quella che viene segnalata come un’inversione di tendenza. Ci sono meno immigrati e sono sempre di più gli italiani cheemigrano alla ricerca di un lavoro. Nel 2011 sono stati 50mila quelli che hanno lasciato il nostro Paese, il 9% in più rispetto al 2010.

Per quanto riguarda invece le comunità più numerose preenti in talia sono quelle rumene, marocchine e albanesi. Lavoratori e lavoratrici che sono impiegati come badanti, nell’edilizia, nell’agricoltura, ma anche fra di loro la disoccupazione miete vittime passando dall11% al 12,6% negli ultimi dodici mesi.