Archivi giornalieri: 6 dicembre 2012

EGITTO – MONDO

 
Il sangue di Tahrir 
e il futuro in gioco

 

MICHELE GIORFIO
06.12.2012

 
Battaglia al Cairo sul referendum costituzionale. Centinaia di feriti e almeno due vittime negli scontri attorno al palazzo presidenziale di Morsi. Indagati per spionaggio i leader «laici» el-Baradei, Mussa e Sabbahi. In piazza anche i Fratelli musulmani

 

Nelle strade che meno di due anni fa videro milioni di egiziani ribellarsi e costringere alla resa il presidente Hosni Mubarak, rimasto per trent’anni al potere, si combatte ora una battaglia decisiva per fermare un altro presidente con ambizioni da «faraone», l’islamista Mohammed Morsi. In gioco c’è molto di più della revoca dei poteri straordinari che il capo dello stato si è attribuito. È la nuova Costituzione il punto centrale di questa crisi dalle conseguenze incalcolabili. Il testo che sarà sottoposto, con un referendum, al giudizio degli egiziani il 15 dicembre, delinea un modello di paese molto diverso da quello che avevano in mente i protagonisti veri della rivolta contro Murabak, soprattutto quelli della nuova sinistra egiziana sorta in quei giorni, in Piazza Tahrir. Cioè uno Stato laico, uno Stato fondato sul pluralismo, la libertà, i diritti dei lavoratori e delle minoranze, la redistribuzione della ricchezza, l’uguaglianza sociale. 
Obiettivi molto diversi da quelli dei vertici della Fratellanza, che in questi giorni rivendicano in piazza il ruolo di «paese islamico» per l’Egitto. In questi mesi nulla è cambiato nel mondo del lavoro, non è stata lanciata una vera campagna contro la corruzione lasciata in eredità dal vecchio regime. Morsi ha pensato più di tutto a guadagnarsi la fiducia dell’Amministrazione Obama che lo ha ricompensato il mese scorso nominandolo «garante» del cessate il fuoco tra Israele e Hamas e della stabilità regionale. Ottenuto il favore degli Usa, Morsi e i Fratelli musulmani hanno deciso di procedere, anche attraverso la nuova Costituzione, all’islamizzazione della società. La crisi, sempre più lacerante, è destinata ad aggravarsi. Il presidente egiziano forse rinuncerà ai poteri eccezionali che si è attribuito, lui stesso li ha definiti transitori. Ma non accetterà la richiesta formulata dal Fronte di Salvezza dell’opposizione, per la formazione di una nuova assemblea costituente che «rifletta tutte le categorie» della società egiziana. Il segnale di questa rigidità è stato dato indirettamente dalle dimissioni presentate ieri da uno dei consiglieri del presidente, Seif Abdel Fatah, e di uno stretto collaboratore del presidente, Ayman el Sayad, che ha scritto di «non vedere soluzioni di uscita dalla crisi».
Morsi punta a vincere il referendum del 15 dicembre per affermare che la maggioranza del paese è con lui e non con l’opposizione che da giorni lo contesta. È molto probabile che ciò accada conoscendo la capacità degli islamisti di guadagnare il consenso popolare con proclami in difesa della fede minacciata. Non tutti i conti però torneranno. Tanti egiziani, ribellandosi contro Mubarak, hanno capito di essere padroni del loro destino e non rimarranno a guardare.

Pescara – La tutela dell’Inca nelle carceri

 

E’ stato firmato il 28 novembre scorso un protocollo d’intesa tra l’Inca Cgil e la casa circondariale di Pescara per garantire l’assistenza previdenziale ai detenuti che lavorano in quella realtà.

Dei 230  detenuti nal carcere, infatti, ben il 40% lavora all’interno della struttura, alcuni sfruttando una qualifica già posseduta, altri formandosene una nuova, altri ancora svolgendo lavori a rotazione.

La convenzione prevede che, gratuitamente, l’Inca presti la propria consulenza e si impegni al disbrigo delle pratiche relative ai contributi previdenziali, pensioni, invalidità civile, assegni familiari, infortuni, etc..

“Si tratta di un servizio importante – ha detto il direttore del carcere. Pettinelli – perchè il carcere limitando la libertà delle persone, comprime una parte dei loro diritti, senza contare che il detenuto molto spesso è un soggetto indigente, senza reddito e, dunque, va perseguito un obiettivo di inclusione sociale, che attraverso questa convenzione con il patronato della Cgil riusciremo senz’altro a raggiungere”.

Esopo

Progetto europeo Esopo

Il 12 e 13 dicembre a Marcinelle nel sito di Le Bois du Cazier, dove l’8 agosto del 1956 avvenne la tragedia nella quale trovarono la morte ben 262 minatori, avrà luogo la conferenza finale, con la presentazione dei risultati a cui è pervenuto il progetto Esopo.

Esopo (europe Sociale Opportunites Portes Ouvertes) è un progetto europeo, realizzato dall’Inca Francia, in collaborazione con l’Ires l’Inca ha voluto verificare quali fossero le effettive conoscenze tra i lavoratori e le lavoratrici della normativa comunitaria riguardante gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali e l’accesso ai servizi sanitari, tenuto conto che tale “percezione” è durettamente connessa alla fruibilità (o meno) dei diritti.

Il progetto “Esopo” si è sviluppato sull’idea che l’Unione Europea, per poter garantire una vera politica sociale, oltre all’adozione di regolamenti e direttive deve favorirne la conoscenza, garantirne l’efficacia, monitorarne il rispetto da parte dei 27 Paesi dell’Unione.

Per questa ragione le persone migranti sono state le vere protagoniste del progetto. Gli oltre mille intervistati hanno permesso di acquisire elementi importanti sulla reale condizione di tutela sociale che intendiamo portare a conoscenza delle istituzioni europee, nazionali e dell’insieme
delle forze sociali.

programma marcinelle2012.pdf

Le donne cambiano…..

 

Dal percorso avviato con l’Assemblea delle delegate e delle dirigenti della Cgil “Le donne cambiano ….” che si è tenuto il giugno scorso, sono scaturiti tre seminari che aiuteranno ad approfondire il contesto e ad interloquire con i soggetti esterni sulle proposte di cambiamento (dell’Europa, del welfare, della contrattazione) che incrociano sia il “Piano del lavoro” della Cgil che la Conferenza di programma.

I  tre seminari si terrano rispettivamente:

12 dicembre “Le donne cambiamo … l’Europa”;

13 dicembre “Le donne cambiano … il welfare”;

14 dicembre “Le donne cambiano .. la contrattazione”.

L’iniziativa si svolgerà presso la sede nazionale della Cgil, Corso d’Italia 25, salone Di Vittorio.