Archivi giornalieri: 21 dicembre 2012

Cambiare si deve e si può. Una risposta a Guido Viale

rifondanewsletter

 

di Roberta Fantozzi

L’articolo di Guido Viale pubblicato ieri sul Manifesto solleva nodi di fondo sul “se” e il “come” del quarto polo e sugli scenari complessivi della politica in Italia ed in Europa. Vorrei affrontarli partendo da un’autodenuncia, quella di essere iscrivibile nella categoria dei dinosauri, in quanto parte della segreteria di un partito, nella fattispecie Rifondazione Comunista. Secondo alcuni probabilmente, i capofila dei dinosauri, combinando insieme l’essere partito e l’essere comunista, in coppia quanto di più d’antan possa darsi. Tuttavia su questo vorrei tornare più avanti, convinta come sono che si dovrebbe cercare di mettere in ordine i ragionamenti secondo una gerarchia di priorità, che per me ha, alla sua testa, tutt’altra urgenza. Un’urgenza che si riassume in una domanda. Leggi tutto


Cambiare si può Milano: con intelligenza e senza arroganze.

di Anna Camposampiero, Vincenzo Vasciaveo, Nadia Rosa, Massimiliano Lio, Giancarlo Broglia
L’assemblea milanese di “Cambiare si può” è stato un importante appuntamento, partecipato con un dibattito ricco, che ha fatto proprio il principio della pari dignità, di singoli, di associazioni, di militanti di partito, di organizzazioni, tutti uniti nel raggiungimento dell’obiettivo. Una pratica questa naturale, di chi si riconosce simili e uguali nelle tante vertenze territoriali e nelle tante lotte, dove cittadinanza attiva e militanti di partito operano da anni senza differenze e primogeniture. Per questo l’assemblea è stata un successo di partecipazione e di totale assenza di polemiche pretestuose sul ruolo dei partiti. Se qualche sparuto intervento ha cercato di porlo questo è apparso estraneo alla grande maggioranza dei partecipanti. 
Questo è ciò che noi abbiamo visto e vissuto, sia come componenti la presidenza che da compagni/e intervenuti portando il proprio contributo. Leggi tutto


L’antidemocrazia elettorale

di Ugo Mattei
Le elezioni anticipate impediscono al parlamento di rivedere il porcellum. È un vulnus di cui investire la Corte Costituzionale
Il rapporto disinvolto di Napolitano con la Costituzione, che aveva già portato al “commissariamento tecnico” dell’Italia nel novembre 2011, riceve conferma in questo suo attivissimo “semestre bianco”. Allora aveva fatto strame dell’art. 59 della Costituzione (nomina dei senatori a vita), svilendolo al rango di paracadute prodromico ad un incarico di presidente del consiglio discusso soltanto con i poteri forti europei. Chissà quali saranno stati gli «altissimi meriti nel campo sociale artistico scientifico e letterario» con cui un presidente della Bocconi, ex commissario europeo e consulente di Goldman Sachs che non pubblica un rigo scientifico da decenni, avrebbe «illustrato la Patria».
Oggi, dimessosi sui giornali il commissario tecnico, la legislatura vede un’accelerazione bruciante e insensata che ha come ragione ed effetto unico, di perpetuare una legge elettorale che semplicemente sottrae la sovranità al popolo. Leggi tutto


Monti, il manifesto dei liberisti è pronto!

di Franco Frediani
La decisione di un “terminator” si evince dal percorso proposto. Monti non ha nessuna intenzione (o forse è costretto…) di farsi da parte. Le sirene di una carica, anche “alta”, sembrano non essere poi così gradite. Il “contratto” deve essere portato a termine; così come nel miglior thriller dove il sicario porta a compimento il proprio lavoro. Non si cura più neppure di nasconderlo: “Molti mi definiscono tentato. Tentato di fare una lista, tentato di candidarmi. Di certo non cadrò nella tentazione di stare fermo, di rimanere immobile nel mio scranno di senatore a vita nell’aspettativa o nella speranza di ricevere qualcosa. Non cadrò nella tentazione di restare fermo perché mi pongo il problema morale di dare un contributo al Paese anche se dovrò pagare in termini personali”. No, il Professore non pagherà di tasca propria, lo sa benissimo. Non è compito nostro valutare le caratteristiche caratteriali di una persona, ma certamente il potere che accentrerebbe su di sé non è davvero secondo ad altri ambiti riconoscimenti. Leggi tutto


Livorno, assemblea di Cambiare #si può

Il Teatro C non è molto capiente, ma sicuramente sufficiente per dare la giusta misura della partecipazione che l’assemblea cittadina di “Cambiare #si può” ha registrato a Livorno, domenica 16 dicembre. Gli interventi sono stati numerosi, brevi, concisi, ma soprattutto carichi di voglia di esserci, di diventare protagonisti di un vero cambiamento. Si è registrato la presenza di quella sinistra “diffusa”, organizzata e non, che da anni è rimasta frammentata a livello Locale. Tutti coloro che la rappresentavano hanno comunque dimostrato una presa di coscienza ed un interesse appassionato verso il percorso proposto. Tra le presenze più numerose senza dubbio quella di Rifondazione Comunista, ma non certo da meno quella di Alba, dell’IDV, di Sinistra Critica e di molti altri volti più o meno conosciuti della sinistra che in questi anni è stata marginalizzata e costretta “fuori dal Parlamento”. La nota più marcata veniva proprio dall’atmosfera che faceva percepire una sorta di risveglio e di voglia di mettersi in gioco. Leggi tutto


A Trento successo di Cambiare si Può

di Francesco Porta
Ieri sera una folta assemblea ha dato il via in Trentino al possibile percorso per portare alla costruzione di un polo di sinistra alternativo.
La partecipazione è stata più alta del previsto e più di cento persone hanno dato vita ad un dibattito intenso.
All’assemblea erano presenti il Partito della Rifondazione Comunista, l’Italia dei Valori, il Movimento dei Verdi, la CGIL Che Vogliamo, la FILCAMS CGIL del Trentino, compagni del Centro Sociale Bruno di Trento, esponenti del Movimento per l’Acqua e tanti cittadini insieme a nomi storici della Sinistra Trentina.
La necessità della costruzione di un polo della sinistra alternativo sia alle politiche ultraliberiste impersonificate in questo momento dal Governo Monti, sia alle politiche del PD e del centro-centro-sinistra nascente, collaterali, apologetiche ed acritiche della politica europea ultraliberista. Leggi tutto


L’eutanasia dell’Università

di Alessandro Dal Lago
Se il senato non ritirerà il taglio di 300 milioni al sistema universitario previsto dalla legge di stabilità, metà degli atenei italiani chiuderanno. È il grido di dolore del ministro Profumo, ripreso subito dalla Conferenza dei rettori, dal Cun ecc. Un grido che ci commuove, ma che non ci impedisce una domanda. Dov’erano negli ultimi anni, diciamo dalla Gelmini in poi, i rettori, il ministro (già rettore del Politecnico di Torino) e gli altri illustri esponenti della governance dell’università italiana? E che dire del resto del governo, presieduto da un ex rettore, e che vanta come ministro della cultura un altro rettore, quello della Cattolica?
E che dire del fatto che aumenta di 9,2 milioni di euro il contributo agli atenei privati dove insegnano alcuni dei ministri in carica?
Così, se il taglio verrà mantenuto, si tratterà del colpo di grazia a un ammalato in agonia, non di un’ imprevedibile aggressione. Leggi tutto


Lo spread a 295 punti base. Ma non c’è niente da ridere

di Vladimiro Giacchè 
Ieri i rendimenti sui titoli di Stato italiani a 10 anni hanno raggiunto un altro minimo relativo: 4,38 per cento. Ossia 7 punti base meno di martedì e addirittura il 2,45% in meno di un anno fa. Il mitico spread rispetto ai titoli di Stato tedeschi a 10 anni, per parte sua, è sceso sotto il 3% (per la precisione 295 punti base). 
Purtroppo per Monti, che nella sua amletica indecisione sul da farsi è ben lieto di potersi fregiare di questa medaglia al valore per aumentare il proprio peso contrattuale (qualunque cosa decida), in Europa qualcuno ha fatto di molto meglio. Incredibile a dirsi, si tratta della Grecia, che pur dovendo ancora pagare l’11,71% a chi possiede i suoi titoli di Stato, da ieri paga 109 punti base in meno di martedì ed è ai minimi dal marzo 2011. Il motivo di questo primato è presto detto: si tratta del fatto che l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha migliorato la sua valutazione del merito di credito della repubblica ellenica, citando quale motivo la “forte determinazione degli Stati membri” dell ’eurozona a mantenere la Grecia all’interno dell’area valutaria. Leggi tutto


Il termometro francese: resta alta la febbre della crisi, cala Hollande

di Roberto Musacchio
L’IFOP, l’istituto francese di opinione pubblica, rende noti in questi giorni alcuni studi sondaggistici che meritano l’attenzione dovuta. Uno concerne il livello dei consensi alla politica di Hollande e del suo primo ministro Jean Marc Ayrault, che, entrambi, scendono ai minimi dalla loro elezione, e l’altro la percezione della crisi economica che resta molto grave per la stragrande maggioranza dei cittadini d’oltralpe.
Il presidente Hollande scende al 37% degli elettori che dichiarano un gradimento nei suoi confronti, con un meno 4 rispetto alla rilevazione precedente. Di questi, solo il 3% si dice molto soddisfatto. Il dato di esordio del maggio era favorevole al 61%, ma già a settembre calava al 43%. E’ la settima volta consecutiva che si assiste ad una diminuzione del gradimento verso il leader socialista, il cui livello di apprezzamento diventa minoritario in tutte le categorie sociali, con un 26% di apprezzamento nelle professioni imprenditoriali e commerciali ed un 33% tra gli operai. Leggi tutto


Newsletter della Direzione di Rifondazione Comunista – Tel. 06 441821

Grazia Deledda entrerà nelle scuole?

 

SA LIMBA DE GRATZIA DELEDDA

 de Frantziscu Casula

Paret chi Gratzia Deledda potat intrare – e jà fiat ora – in totu sas Iscolas sardas: nessi goi amus legidu in S’Unione sarda de eris 20 de nadale. Duncas tocat a cominzare a nde faeddare e iscriere. Po contu meu inghitzo allegande de sa Limba chi, su Premiu Nobel nugoresu, impreat in sos romanzos.

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Pro cumprender bene sa limba chi Deledda impreat iscriende tocat de partire dae custa premessa: su sardu non est unu dialetu italianu –comente galu medas bacheos, (macos o tontos?) ma sos prus pro ignorantzia, narant e pessant, puru zente “istudiada”- ma una limba. Nois sardos
 semus “bilingui” ca  allegamus in su matessi tempus duas limbas, su sardu e s’italianu. Puru sa Deledda fiat bilingue.

Segundu unu de sos prus mannos linguistas sardos, Massimu Pittau, sa povertade in su lessicu italianu de sa Deledda est determinadu da-e unu fatu psichicu: sa timoria de isballiare. Duncas non impreamus mai sos vocabulos: arena, brocca, chicchera, fontana, padella, pigliare, rammentare, tappo, tornare etc. etc. proite pessamus chi siant ateretantos sardismos, cando imbetzes non lu sunt pro nudda, e impreamus solu sinonimos: sabbia, anfora, tazzina, fonte, pentola prendere, ricordare, turacciolo, restituire etc.etc.

Pro curpa de custa timoria – segundu, lu torro a narrer, Pittau – su lessicu de iscritores sardos comente a Gratzia Deledda est impoberidu, mescamente in sos iscritos de sa pitzinnia ca a pustis l’arrichit semper prus. S’atera chistione chi tocat de amentare est chi su prus de sas bortas sa Deledda – ma capitat a medas sardos, peri iscrittores mannos – pessaiat in sardu e traduiat mecanicamente in italianu, mesche “nel parlare dialogico” – est semper Pittau a lu sustenner, ma eo so de accordu cun issu – comente in “Bennidu ses? Accatadu fattu l’as?A Luisi bidu las? Candes gai, andamus !”

Sos iscritos de sa Deledda sunt prenos de custas frasas.

Bi sunt in fines medas e medas faeddos propiu sardos e isceti sardos chi Deledda faghet intrare in sas fainas suas cando si tratat de iscrier subra s’ambiente sardu: pessamus a tanca (terreno di campagna chiuso da un recinto fatto in genere di sassi); socronza(consuocera), impreada meda meda in Elias Portolu; corbula (cesta); bertula(bisaccia); tasca (tascapane); leppa (coltello a serramanico); leonedda (zufolo); cumbessias omuristenes (stanzette tipiche delle chiese di campagna un tempo utilizzate per chi dormiva là per le novene della Madonna o di Santi); domos de janas (tombe rupestri e letteralmente “case delle fate”).

Bi sunt a pustis frasas intreas in sardu comente: frate meu (fratello mio), Santu Franziscu bellu(San Francesco bello), su bellu mannu (il bellissimo, letteralmente :il bello grande), su cusinu mizadu (il borghese con calze), a ti paret(ti sembra?), corfu ‘e mazza a conca (colpo di mazza in testa), ancu non ch’essas prus (che tu non ne esca più: è un’imprecazione).

Pro no narrer de sos lumenes chi sunt truncados in sa sillaba finale cando est “complemento vocativo”, tipicu modu de narrer sardu ma mescamente nugoresu e barbaritzinu: Antò (o Antonio), Colù (o Colomba), Zosè= Zoseppe (o Giuseppe), Zuamprè=Zuampredu (o Giampietro), pride Defràpride Defraia (prete Defraia).

Carchi borta Deledda presentat finas frasas italianas istropiadas in sardu e frasas sardas istropiadas in italianu: nois barbaritzinos naramus italianu porcheddinu, un esempru: ”Come ho ammaccato questo cristiano così ammaccherò te (…)”; “ Avete compriso?”.

Pro cuncruire  amento puru chi sa Deledda traduit faeddos sardos o espressiones propiu sardas cando no esistit su currispondente in italianu: Perdonate= perdonae in nugoresu: voce verbale con cui ci si scusa con un accattone quando non gli si può o non gli si vuole fare l’elemosina; botteghiere= buttegheri in nugoresu (invece di bottegaio); male donne= malas feminas in nugoresu (invece di donnacce); maestra di parto= mastra ‘e partu in nugoresu (invece di levatrice); maestro di muri, maestro di legno, maestro di ferro= mastru ‘e muru, mastru ‘e linna, mastru ‘e ferru (invece di muratore, falegname, fabbro).

Toccat però de crarire chi sos sardismos linguisticos de sa Deledda non benint dae s’incapatzidade de impreare bene sa limba italiana ma da-e un’isseberu suo cabosu e cherfidu. S’ifruentza de sa Sardinna e de sa limba sarda in sas operas de sa Deledda non pertocat solu sas formas sintaticas e sos faeddos ma finas – e meda a beru – sos temas, sos costumenes, sas faulas e sas paristorias, sas mazinas, sos proverbios e sos dicios: pro lu narrer in una paraula sola sa tzivilidade sarda intrea.

Omines e feminas de gabbale

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Casa

Casa: Cgil-Sunia, 125 mila famiglie a rischio sfratto per la crisi

La proroga del blocco degli sfratti non risolve “il dramma delle morosità” determinate dalla crisi che potrebbe buttare fuori dalla casa che abitano 125 mila famiglie nei prossimi sei mesi, e almeno altrettante potrebbero perdere l’abitazione nel prossimo triennio. E’ la stima della Cgil e del Sunia contenuta nello studio ‘Crisi e sfratti, i numeri del disagio abitativo’ che incrocia gli effetti della crisi economica con le spese legate all’abitare. 

Un “vero e proprio allarme”, come osserva la responsabile Politiche abitative della Cgil Nazionale, Laura Mariani, secondo la quale: “Il dato degli sfratti, unito all’impossibilità di trovare una soluzione abitativa a costi sostenibili, rappresenta un’emergenza sociale gravissima”.

Nello studio del sindacato di corso d’Italia, condotto insieme a quello degli inquilini, si sottolinea come nel cosiddetto ‘milleproroghe’, confluito via emendamento nella legge di stabilità, sia stata prevista la proroga del blocco degli sfratti per le famiglie di anziani, di portatori di handicap e di malati terminali che abbiano in pendenza un provvedimento esecutivo per finita locazione.  “Una misura fondamentale che riguarda 30 mila famiglie”, si legge nello studio ma che “non affronta, tuttavia, le morosità incolpevoli, legate a condizioni economiche particolarmente critiche di chi non riesce più a sostenere le spese per l’abitazione, condizione aggravata negli ultimi anni dalla crisi”.

Secondo rielaborazioni della Cgil e del Sunia, basate sui dati del Ministero degli Interni, infatti, negli ultimi 5 anni sono stati emessi circa 290 mila provvedimenti di sfratto, di cui 240 mila per morosità. Nello stesso periodo le esecuzioni sono state 140 mila, di qui almeno 100 mila per morosità. 

Una proiezione contenuta nello studio Cgil-Sunia spiega che ai 150 mila provvedimenti emessi, e che potrebbero essere eseguiti nei prossimi mesi, se ne potrebbero aggiungere altri 150 mila. Una valutazione che ha alla base l’analisi del trend negli ultimi anni e che fa stimare alla Cgil e al Sunia un totale di 300.000 sfratti verosimilmente eseguibili nei prossimi 3 anni, 250.000 di questi motivati da morosità. 

“Senza interventi in direzione di una maggiore disponibilità di abitazioni a prezzi sostenibili e senza forme di sostegno ai redditi delle famiglie, il problema degli sfratti non potrà che acuirsi”, afferma Daniele Barbieri, segretario generale del Sunia, in merito alle proiezioni contenute nello studio.
 
Lo studio non si limita alle sole proiezioni per il prossimo triennio ma riporta i risultati di un monitoraggio, condotto nel corso dell’anno, su di un campione di mille famiglie sotto sfratto relativo alla tipologia delle famiglie sottoposte a sfratto per morosità. 

I dati del 2012 evidenziano l’aumento di “morosità incolpevoli”, legate a condizioni economiche particolarmente critiche di chi non riesce più a sostenere le spese per l’abitazione. Il monitoraggio evidenzia infatti che i giovani, con età inferiore a 35 anni, rappresentano il 21% del totale delle famiglie sotto sfratti. Si tratta perlopiù di lavoratori precari o che hanno perso nel corso dell’ultimo biennio il posto di lavoro (erano il 20% nel 2011, il 18% nel 2010, il 4% nel 2009). Le famiglie di migranti rappresentano invece il 26% del totale. In questo caso si tratta di nuclei composti in media da tre o più persone (erano sempre  il 26% nel 201, il 24% nel 2010, il 22% nel 2009).

Infine i nuclei composti da anziani che rappresentano il 38% del totale delle famiglie (erano il 35% nel 2011, il 27% nel 2010, il 25% nel 2009) dei quali due terzi composti da una persona che vive sola. 

In generale il 62% dei nuclei familiari ha figli e di queste due terzi hanno figli minori; il 35% dei casi riguarda nuclei in cui il percettore ha perso il posto di lavoro (era il 32% nel 2011, il 28% nel  2010, il 20% nel 2009). 

Alla luce di questi dati, osserva Mariani, “permane il problema strutturale del settore abitativo: l’assenza di politiche specifiche, soprattutto per le fasce medio-basse, e la conseguente carenza di un’offerta di abitazioni in affitto a prezzi sostenibili, in grado di garantire mobilità abitativa, in presenza di una scadenza contrattuale non rinnovata. 

Una situazione aggravata – conclude Mariani – dall’esiguità del patrimonio di edilizia pubblica che dovrebbe rispondere ai nuclei più disagiati”.

INPS: circolari e messaggi

 


Gentile Cliente, 
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni >INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Circolare numero numero 140 del 14-12-2012
  Contenuto:  Assicurazione Sociale per l?Impiego (ASpI), istituita dall?art.2 della legge 28 giugno 2012, n. 92. Aspetti di carattere contributivo.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 139 del 13-12-2012
  Contenuto:  rilascio della procedura ?Portale dei servizi per il CTU?
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 138 del 13-12-2012
  Contenuto:  Indennità antitubercolari.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 137 del 12-12-2012
  Contenuto:  Legge 28 giugno 2012, n. 92. Novità in materia di incentivi all?assunzione. Regole generali. Applicazione agli incentivi per l?assunzione dei lavoratori disoccupati o in cigs da almeno 24 mesi e dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20489 del 12-12-2012
  Contenuto:  Eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 verificatisi nei territori delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo. Differimento del termine per il versamento dei contributi soggetto di sospensione.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20195 del 07-12-2012
  Contenuto:  Recupero informazioni TFR 2012 per le imprese creditizie, finanziarie e strumentali.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20194 del 07-12-2012
  Contenuto:  Gestione separata di cui all?art.2, co. 26, L. 335/1995. Chiarimenti concernenti il recupero, ad opera degli istituti scolastici, della quota a carico dei collaboratori ex LSU. Msg. n. 011111 del 3 luglio 2012. Chiarimenti.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20135 del 06-12-2012
  Contenuto:  Decreto Legge n.174 del 10 ottobre 2012, pubblicato su G.U. n.237 del 10.10.2012. Eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 verificatisi nei territori delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo. Ripresa dei versamenti e modalità di recupero dei contributi sospesi. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20123 del 06-12-2012
  Contenuto:  Apprendistato. D.Lgs. 15 settembre 2011, n. 167. Legge 12 novembre 2011 n. 183, art. 22. Circolare 128 del 02 novembre 2012. Modalità di compilazione del flusso UniEmens ? Dichiarazione ?De minimis? per la fruizione dello sgravio contributivo: chiarimenti e integrazioni.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20028 del 05-12-2012
  Contenuto:  Pensionati ex IPOST, ex INPDAP, ex ENPALS ultrasessantacinquenni iscritti presso le gestioni autonome degli artigiani e degli esercenti attività commerciali. Riduzione contributiva di cui all?art. 59, comma 15, L. 449/1997.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20027 del 05-12-2012
  Contenuto:  Maestri di sci – obbligo contributivo ? chiarimenti
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 136 del 03-12-2012
  Contenuto:  Articolo 21 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 211, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 ? Linee per l?integrazione organizzativa nel periodo transitorio, delle funzioni del soppresso Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo (ENPALS) – costituzione del ?Polo specialistico per la gestione del sistema informativo dell?ex Ente Nazionale di Previdenza dei lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico?.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 135 del 03-12-2012
  Contenuto:  disciplinare per l?utilizzo degli strumenti informatici
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 134 del 28-11-2012
  Contenuto:  Accordo di collaborazione operativa Inps-Tributaristi iscritti alle Associazioni INT, ANCOT, ANCIT, LAPET, LAIT
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 133 del 26-11-2012
  Contenuto:  Articolo 81, Decreto Legislativo n. 267/2000 ? amministratori locali in aspettativa con onere del versamento in proprio della contribuzione a partire dal 1° gennaio 2008. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 132 del 26-11-2012
  Contenuto:  Aziende agricole: addizionale INAIL per la copertura del danno biologico per l?anno 2011. Gestione importi a credito per anticipazione prestazioni.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 131 del 19-11-2012
  Contenuto:  Gestione ex Inpdap. Presentazione e consultazione telematica in via esclusiva delle istanze per prestazioni pensionistiche previdenziali e posizione assicurativa in attuazione della Determinazione Presidenziale n. 95 del 30 maggio 2012.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 18728 del 15-11-2012
  Contenuto:  Circolare n. 117/2012 ? Modalità di presentazione telematica delle domande per la fruizione dei permessi di cui all?art. 33 della legge del 5 febbraio 1992, n. 104 ? Precisazioni – Ambito di applicazione soggettivo.
Tipologia:  MESSAGGIO

Lo staff di NewsLetter Hermes


Ulteriori informazioni di interesse generale si possono trovare sul sito dell’Istituto www.INPS.it sezione InformazioniINPSComunica


Questo servizio è gratuito ed è offerto dall’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Per non ricevere più le NewsLetter HERMES rispondere (reply) a questa e-mail specificando nell’oggetto (subject):Cancella NewsLetter Hermes


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