Archivi giornalieri: 18 dicembre 2012

Notizie dal ministero del lavoro


Andamento del mercato del lavoro 

• Notaflash n. 3 – Giugno 2012 (formato .pdf 1,15 Mb)
• Notaflash n. 2 – Maggio 2012 (formato .pdf 1,14 Mb)
• Notaflash n. 1 – Gennaio 2012 (formato .pdf 1,05 Mb
• Notaflash n. 3 – Ottobre 2011 (formato .pdf 1,05 Mb)
• Notaflash n. 2 – Luglio 2011 (formato .pdf 662,74 Kb)
• Notaflash n. 1 – Aprile 2011 (formato .pdf 1,83 Mb)
• Notaflash n. 1 – Dicembre 2010 (formato .pdf 959 Kb)
• Notaflash n. 4 – Dicembre 2009 (formato .pdf 1115 Kb) 
• Notaflash n. 3 – Luglio 2009 (formato .pdf 1097 Kb) 
• Notaflash n. 2 – Aprile 2009(formato .pdf 1056 Kb) 
• Notaflash n. 1 – Febbraio 2009 (formato.pdf 849 Kb) 
• Notaflash n. 3 – Ottobre 2008 (formato .pdf 858 Kb)
• Notaflash n. 2 – Luglio 2008 (formato .pdf 971 Kb) 
• Notaflash n. 1 – Gennaio 2008 (formato .pdf 887 Kb)
• Notaflash n. 3 – Ottobre 2007 (formato .pdf 839 Kb)
• Notaflash n. 2 – Luglio 2007 (formato .pdf 750 Kb)
• Notaflash n. 1 – Gennaio 2007 (formato .pdf 752 Kb)
• Notaflash n. 3 – Luglio 2006 (formato .pdf 702 Kb) 

• Tendenze dell’economia e del mercato del lavoro – Maggio 2010 (formato .pdf 380,25 Kb)
• Tendenze dell’economia e del mercato del lavoro – Settembre 2009 (formato .pdf 217 Kb)
• Tendenze dell’economia e del mercato del lavoro – Luglio 2009 (formato .pdf 213 Kb)
• Tendenze dell’economia e del mercato del lavoro – Marzo 2009 (formato .pdf 195 Kb)
• Tendenze dell’economia e del mercato del lavoro – Febbraio 2009 (formato .pdf 256 Kb)

• Nota sulla Rilevazione sulle Forze di Lavoro IV trimestre 2009 – 24 marzo 2010 (formato .pdf 76,42 Kb)  
• Nota sulle Rilevazione sulle Forze di Lavoro III trimestre 2009 – 17 dicembre 2009 (formato .pdf 48 Kb) 

• Nota su occupazione e disoccupazione – 22 marzo 2009 (formato .pdf 98 Kb) 
• Nota su occupazione e disoccupazione – 18 dicembre 2008 (formato .pdf 72 Kb) 
• Nota su occupazione e disoccupazione – 29 settembre 2008 (formato .pdf 77 Kb) 
• Nota su occupazione e disoccupazione – 19 giugno 2008 (formato .pdf 86 Kb)
• Nota su occupazione e disoccupazione – 20 dicembre 2007 (formato .pdf 79 Kb)
• Nota su occupazione e disoccupazione – 20 settembre 2007 (formato .pdf 50 Kb) 
• Nota su occupazione e disoccupazione – 19 giugno 2007 (formato .pdf 157 Kb) 
• Nota su occupazione e disoccupazione – 21 marzo 2007 (formato .pdf 49 Kb) 
• Nota su occupazione e disoccupazione – 20 dicembre 2006 (formato .pdf 38 Kb) 
• Nota su occupazione e disoccupazione – 20 settembre 2006 (formato .pdf 147 Kb) 

Quaderni di studi e statistiche sul mercato del lavoro

• N. 4 – Spesa per le politiche occupazionali e del lavoro – Anno 2010 (formato .pdf 172,67 Kb)
• N. 3 – I giovani e il lavoro (formato .pdf 2,35 Kb)
• N. 2 – Monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro: spese anno 2009 (formato .pdf 229,85 Kb)
• N. 1 – I principali canali regionali di informazione sul mercato del lavoro (formato .pdf 35,47 Kb)
 – Allegato – Osservatori regionali sul mercato del lavoro (aggiornamento settembre 2011) (formato .xls 96,5 Kb)
 – Allegato – Osservatori regionali sul mercato del lavoro (aggiornamento febbraio 2012) (formato .xls 104 Kb)

Monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro 

• Monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro – Settembre 2008 (formato .pdf 1,58 Mb)
• Monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro – Febbraio 2007 (formato .pdf 1.26 Mb) 
• Monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro – Luglio 2006 (formato .pdf 1.268 Kb) 

Studi e Ricerche

• Sistema delle Comunicazioni obbligatorie (Ottobre 2012)
– I nota trimestrale (formato .pdf 807,75 Kb) – tabelle allegate (formato .xls 343 Kb)
– II nota trimestrale (formato .pdf 0,81 Mb) – tabelle allegate (formato .xls 346 Kb

• Rapporto Annuale sulle Comunicazioni Obbligatorie – Giugno 2011 (formato .pdf 3,42 Kb).
  
• Rapporto sulla Coesione Sociale anno 2011
  – Volume I (formato .pdf 0,89 Mb)
  – Volume II (formato .pdf 536,09 Kb)
  – Tavole allegate (formato .zip 2,12 Mb)

• Rapporto sulla Coesione Sociale anno 2010 
 – Presentazione (formato .pdf 77,98 Kb)
 – Indice delle tavole (formato .pdf 79,5 Kb)
 – Tavole (formato .zip 1,39 Mb)
 – Glossario (foramto .pdf 142,42 Kb)
 – Avvertenze e riferimenti metodologici (formato .pdf 17,05 Kb)
 – Nota sull’analisi della spesa sociale in Italia (formato .pdf 352,93 Kb)

• I Giovani in Italia – Luglio 2010 (formato .pdf 575,9 Kb) – Tabelle (formato .zip 124,62 Kb) 

• Il sistema delle Comunicazioni Obbligatorie: uno strumento per l’analisi del mercato del lavoro – Maggio 2010 (formato .pdf 1,33 Mb)
• Dossier Comunicazioni Obbligatorie – Dicembre 2009 (formato .pdf 890 Kb)
 
Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione. Programma Nazionale di Riforma (PNR) dell’Italia 2008-2010
• Rapporto annuale sullo stato di attuazione al 2009 e risposta alla crisi economica – Ottobre 2009 (formato .pdf 775 Kb) 
• Programma Nazionale di Riforma – Novembre 2008  
  – Versione Italiana (formato .pdf 845 Kb)
  – Versione Inglese (formato .pdf 1037 Kb) 

• Welfare to work. Un quadro della normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di offerta congrua – Ottobre 2008 (formato .pdf 292 Kb)
• La Rete di Servizi al Lavoro – Luglio 2008 (formato .zip 3596 Kb) 

Giornata internazionale del migrante

18 dicembre, giornata internazionale del migrante

Il 18 dicembre, in occasione della giornata internazionale del migrante, si terrà c/o l’Ilo di Villa Aldobrandini  a Roma, il convegno su “Lavoro dignitoso per ils ettore domestico”.
 
In tutto il mondo vi sono oggi 100 milioni di lavoratori impiegati a lavorare nella casa di qualcun altro: un lavoro spesso svalutato, sottopagato, invisibile, non riconosciuto, e non rispettato; realizzato da donne e migranti, in alcuni Paesi escluse dalla legislazione del lavoro e dai sistemi di protezione sociale. 

Nel giugno 2011, l’Organizzazione  Internazionale del lavoro (ILO) ha adottato la Convenzione n. 189 e Raccomandazione n. 201 sui lavoratori domestici, mirata a garantire una base minima di diritti sociali e lavorativi. 

La Convenzione è entrata in vigore nel 2012 ed è stata ratificata da sei Paesi: Uruguay, Filippine, Mauritius, Nicaragua, Bolivia e Paraguay. Nel dicembre 2011, la Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC –CSI) ha lanciato a livello mondiale la campagna “12 x 12”, con l’obiettivo di ottenere la ratifica della Convenzione n. 189 entro il 2012, da parte di 12 Paesi. 

I comitati “12 x 12” si sono costituiti in 81 Paesi, con attività che si propongono di richiamare l’attenzione dei politici e dei legislatori, organizzando eventi pubblici per promuovere la convenzione  a sostegno dei diritti dei lavoratori domestici. 

In Italia l’iter di ratifica ha incontrato difficoltà e ritardi. Per questo motivo CGIL, CISL e UIL hanno fatto forti pressioni sul Governo affinché la procedura si concluda con la ratifica  prima della fine della Legislatura. In questo senso, il sindacato ha organizzato unitariamente una campagna di sensibilizzazione nella settimana dal 12 al 18 dicembre ed un seminario il 18 dicembre 2012, giornata internazionale del migrante.

L.Stabilità

L.Stabilità: Cgil in presidio, risorse per deroga primo risultato

Le risorse aggiuntive per finanziare la cassa in deroga per il prossimo anno “sono un primo risultato, frutto della nostra mobilitazione”, ma “non vanno intaccati i fondi per la formazione dei lavoratori”. È stato il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, a spiegare il punto di vista del sindacato di corso d’Italia sul capitolo ammortizzatori in deroga della legge di stabilità.

Nel corso del presidio promosso dalla Cgil oggi a Roma in piazza del Pantheon nel giorno del via libera del Senato alla legge di stabilità proprio per rivendicare più soldi per la cassa in deroga, e che ha visto la partecipazione di delegazioni di lavoratori da tutta Italia, la dirigente sindacale ha salutato positivamente l’emendamento del governo che individua maggiori risorse.

“Abbiamo chiesto con forza nei giorni scorsi che si trovassero risorse adeguate per finanziare gli strumenti di tutela del lavoro per un 2013 che dispiegherà effetti ancora devastanti sulle lavoratrici e sui lavoratori”, ha osservato Sorrentino dal palco allestito in piazza del Pantheon.

Con l’emendamento del governo, ha aggiunto, “abbiamo ottenuto una prima risposta e la certificazione dell’allarme sulle risorse insufficienti che avevamo lanciato nei giorni scorsi”. Ma questo non è il solo risultato che la Cgil rivendica: “La nostra mobilitazione alla ricerca di risposte per i lavoratori ha costruito prime soluzioni anche per quanto riguarda le ricongiunzioni onerose e la proroga dei contratti precari in scadenza nella Pa”.

Infine, sempre sul tema risorse per gli ammortizzatori in deroga, Sorrentino ha concluso chiedendo che non si taglino i fondi per la formazione: “Ora chiediamo che le soluzioni individuate vengano sostenute in Parlamento, salvaguardando le risorse della formazione dei lavoratori, cruciali per rispondere alla crisi”.

Cassa integrazione

La Cassa integrazione sfonda quota 1 mld, 520mila lavoratori in cassa

Più di un miliardo di ore di cassa integrazione da inizio anno a novembre; 520 mila lavoratori coinvolti nei processi di cassa a zero ore; una decurtazione del reddito, al netto delle tasse, per oltre 3,8 miliardi, pari a circa 7.400 euro per ogni singolo lavoratore. Sono alcuni dei numeri contenuti nel rapporto della Cgil di novembre sulla cassa integrazione, frutto di elaborazioni dei dati Inps da parte dell’Osservatorio Cig del sindacato.

Con 1.004 milioni di ore di cig in 11 mesi e, con il dato di novembre, ancora una volta oltre 100 milioni registrate in un solo mese, il trend della cassa ripercorre le tappe del catastrofico 2010 che si chiuse con poco più di 1,2 miliardi di ore di cassa integrazione autorizzate. Con quello passato, inoltre, come si segnala nello studio del sindacato, arriviamo al 47° mese di una lunga crisi, che dovrà  ancora a lungo dispiegare i suoi effetti negativi, mentre nel frattempo esplode l’allarme sui fondi a disposizione per finanziare la cassa integrazione in deroga per il prossimo anno.

Secondo il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, questi dati sulla cassa tracciano un giudizio sulla crisi del 2012 dagli effetti devastanti sull’intero tessuto produttivo e sulla pelle di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori. Effetti che – osserva – senza un’inversione di tendenza ci trascineremo a lungo, e per tutto il 2013. Una consapevolezza, quest’ultima, alla base dell’allarme che abbiamo lanciato sull’inadeguatezza dei fondi messi a disposizione per la cassa in deroga.

E’ sempre la Lombardia la regione che registra il ricorso più alto alla cassa integrazione. L’analisi della Cgil segnala infatti che sono 222.583.734 le ore registrate da inizio anno, che corrispondono a 115.929 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 130.533.112 ore di Cig autorizzate per 67.986 lavoratori mentre terza è il Veneto con 92.390.164 ore e 48.120 lavoratori. Per il centro prima regione è il Lazio con 79.796.632 ore che coinvolgono 41.561 lavoratori. Infine nel Mezzogiorno è la Puglia la regione dove si registra il maggiore ricorso alla cig con 58.981.449 ore per 30.720 lavoratori.

Fra i settori 耙 la meccanica il settore in cui si riscontra ancora una volta il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate da inizio anno a fine novembre, la meccanica pesa per 323.360.677 (un terzo del totale delle ore di cassa registrate), coinvolgendo 168.417 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 155.506.180 ore di cig autorizzate per 80.993 lavoratori coinvolti e l’edilizia con 99.108.501 ore e 51.619 persone.

L.Stabilità

L.Stabilità: Cgil-Flai-Fillea, ritirare emendamento vendita beni mafia

L’emendamento alla legge di stabilità  presentato dal ministro Cancellieri che prevede la vendita di beni confiscati alla mafia 耜 un inspiegabile colpo di  mano e €œva ritirato. E’ quanto affermano in una nota il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, e i segretari generali della Fillea e della Flai, Walter Schiavella e Stefania Corsi.

Secondo i tre dirigenti sindacali, infatti, la proposta del ministro Cancellieri, presentata come emendamento alla legge di stabilità  a poche ore dall’approvazione della stessa, è un inspiegabile colpo di mano. Smentisce infatti le dichiarazioni dello stesso Ministro in merito al percorso di ascolto e partecipazione che avrebbe dovuto portare a interventi migliorativi del Codice Antimafia, a partire da maggiori garanzie per lo sviluppo produttivo delle imprese, per la tutela dei lavoratori dipendenti e per la restituzione ai territori interessati di questi beni e delle imprese bonificate. L’emendamento proposto va nella direzione opposta.

Per questo, aggiungono, chiediamo al ministro Cancellieri e al ministro Severino, di ritirare l’emendamento e riprendere il percorso di ascolto e dialogo annunciato solo due mesi fa con le tante realtà , tra cui la Cgil, che in questi mesi hanno proposto diverse soluzioni correttive al Codice, purtroppo tutte disattese dall’emendamento presentato ieri sera. Interventi estemporanei mirati – concludono – alla svendita dei beni mobili e immobili sequestrati e confiscati, indeboliscono l’azione dello Stato in merito all’attacco dei patrimoni mafiosi. Ma non solo perché da una parte si svilisce lo spirito della legge Rognoni-La Torre e della legge 109/96 che ha permesso il riutilizzo sociale di tanti beni e la creazione di tanti posti di lavoro nel rispetto della legalità; dall’altra non si determina un cambiamento di tendenza nelle gestione delle imprese e dei beni oggi fortemente penalizzato a causa di una gestione non adeguata.

Legge di stabilità

Legge di stabilità – Oggi, presidio Cgil – Diretta di Radio Articolo1 da piazza del Pantheon

Oggi 17 dicembre, nel giorno in cui la legge di stabilità approderà al Senato, la Cgil terrà, a partire dalle ore 10, un presidio nazionale a Roma, in piazza del Pantheon, che RadioArticolo1 seguirà in diretta.

Al centro la necessità di maggiori risorse per gli ammortizzatori sociali: nel 2012 sono stati spesi 2 miliardi per 170mila lavoratori mediamente coinvolti dalla cassa integrazione in deroga.

La confederazione di Corso d’Italia giudica insufficienti le risorse messe a disposizione: basteranno a coprire soltanto i primi mesi dell’anno.

http://www.radioarticolo1.it/home/index.cfm

Nel 2025 il picco delle malattie da amianto

 

“La battaglia dell’amianto si vince a partire dalla società civile, la vera partita si gioca nell’attenzione quotidiana”. Lo ha sottolineato il ministro Renato Balduzzi, intervenendo a Roma alla presentazione del Protocollo d’intesa “Liberi dall’Amianto”, un’iniziativa di partnership in favore della ricerca scientifica sul tema dell’amianto, correlato alla campagna di sensibilizzazione “Asbestus Free” della Fondazione Anmil, organizzata insieme a Cgil, Cisl, Uil, Ugl e alle associazioni AFeVA (associazione familiari e vittime amianto) e Aiea (associazione italiana esposti all’amianto) 
 
Secondo uno studio condotto recentemente da Legambiente, ci sono nel nostro Paese ancora 75.000 ettari di territorio contaminato da amianto e che non sono stati mai bonificati. Nel 2011 (ultimo anno disponibile – fonte: Inail Rapporto Annuale 2011) sono state denunciate, ai fini del riconoscimento e dell’eventuale indennizzo, 2.250 patologie correlate all’amianto, pari al 5% delle 46.558 malattie professionali segnalate complessivamente nell’anno. Dalle stesse statistiche Inail emerge chiaramente che quello delle patologie da asbesto è un fenomeno in crescita tendenziale: il dato 2011 fa registrare infatti un aumento del 18% nell’ultimo quinquennio (erano circa 1.900 nel 2006) e di ben il 50% nell’ultimo decennio (erano 1.500 circa nel 2001). Sulla base di stime elaborate dai tecnici Inail e da altri esperti in materia, il picco di manifestazione della malattia è previsto intorno al 2025. In tale anno si può stimare un numero di almeno 3.500 casi di manifestazione di malattie correlate all’asbesto con una crescita di circa l’85% rispetto all’anno base 2006 e del 56% rispetto ad oggi. Sempre sulla base dei dati Inail, risulta che attualmente la patologia più diffusa è rappresentata dalle “Neoplasie da asbesto”, che hanno colpito 914 lavoratori nel 2011 e che rappresentano pertanto il 40% circa di tutte le malattie legate all’amianto. 
 
“È importante rinnovare l’attenzione su questo problema e sollecitare le istituzioni che in questi anni non sono state troppo attente – ha affermato Oreste Tofani, presidente della Commissione parlamentare Morti bianche e infortuni sul lavoro – . Ora la società civile sta avanzando e colma quei vuoti, che le istituzioni avrebbero dovuto colmare. La prevenzione è l’unico strumento di contasto, di questa che è una malattia sociale”.

Redattore sociale