Immigrazione – Oltre la crisi, insieme

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Le stime del Dossier, presentato oggi a Roma, dalla Caritas, Fondazione Migrantes, sono aggiornate al 31 dicembre 2010. Come di consueto, l’indagine tiene conto sia degli stranieri residenti (4.570.317,dati Istat) sia di quelli (oltre 400 mila) regolarmente presenti ma non ancora registrati all’anagrafe. In totale, 4.968.000 persone, un numero di poco superiore a quello dell’anno precedente (4.919.000), e che porta dal 7 al 7,5% la percentuale di stranieri sul totale della popolazione in Italia.

Se a fronte di oltre mezzo milione di nuovi arrivi altrettante sono state le “uscite”, ciò è dovuto, sottolinea il dossier, al fatto che molti immigrati, alla scadenza del permesso di soggiorno, si sono trovati senza lavoro e se, come spesso accade, dopo i sei mesi concessi dalla legge per cercare una nuova occupazione non l’hanno trovata, sono stati costretti ad andar via o a diventare irregolari.

I flussi migratori, si legge nel dossier, necessitano di una regolamentazione, ma “si sbaglia a ritenere determinanti le norme di contrasto” che “continuano a mostrare un’efficacia limitata, a comportare costi eccessivi e ad essere esposte a eventi imprevisti, come si è constatato in Nord Africa nel 2011”.

E’ l’integrazione la vera “chiave di volta” della politica migratoria, sostiene il rapporto. “L’inquadramento emergenziale dell’immigrazione – si legge – è fuori posto in un Paese in cui gli immigrati rappresentano almeno il 10% della forza lavoro, assistono 2,5 milioni di famiglie, diventano sempre più cittadini italiani (66 mila nel 2010 e oltre 600 mila nel complesso), incidono per il 7,9% sul numero totale degli iscritti a scuola, si sposano con gli italiani (257.762 matrimoni misti fra il 1996 e il 2009) e 650 mila sono nati in Italia”.

L’immigrazione è dunque, sottolinea il dossier, una realtà intrinseca al Paese.

Gli immigrati sono mediamente molto più giovani degli italiani, e quindi in proporzione tra gli stranieri ci sono piu’ persone in età lavorativa che tra la popolazione italiana. L’eta’ media degli immigrati è infatti di 32 anni contro i 44 degli italiani. Ecco perche’, secondo le stime del Dossier sull’immigrazione Caritas/Migrantes, se il nostro sistema pensionistico regge è anche grazie ai circa 7,5 miliardi di euro all’anno di contributi pagati dagli immigrati.

I lavoratori stranieri (poco più di 2 milioni secondo l’Istat ma 200 mila in più secondo il Dossier che include anche i non residenti) costituiscono un decimo della forza lavoro in Italia e sono determinanti in diversi comparti produttivi.

Attualmente stanno pagando duramente gli effetti della crisi e sono arrivati a incidere per un quinto sui disoccupati, ma il difficile momento non ha bloccato il loro dinamismo imprenditoriale, visto che le imprese gestite da immigrati sono aumentate nel 2010 di 20 mila unità, arrivando a quota 228.540.

(ANSA)

Immigrazione – Oltre la crisi, insiemeultima modifica: 2011-10-28T08:27:25+02:00da vitegabry
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