NEWS
Calo infortuni e crisi economica
Per una corretta lettura dei dati
Al calo degli infortuni rilevato dall’Inail nel suo Rapporto, presentato ieri, la Cgil ribadisce che i dati vanno letti in rapporto alla crisi economica in corso.
Mentre l’Inail sottolinea che sulla diminuzione degli infortuni (-30%) hanno inciso gli investimenti in sicurezza, secondo Paola Agnello Modica, responsabile salute e sicurezza della Cgil, “è alla crisi economica che va ricondotto il miglioramento , e al calo degli occupati dell’1,6% così come rilevato dai dati Istat, contrappone un tasso tendenziale di disoccupazione del 12,1% comprensivo anche dei lavoratori in Cassa integrazione”.
“Inoltre – prosegue l’Agnello Modica – già da anni abbiamo segnalzioni sempre più frequenti di “non denunce” di infortuni che potrebbe essere interpretata come l’altra faccia della crisi e della precarietà: sono gli infortuni sul lavoro non denunciati come tali con danno ai lavoratori e alla collettività”.
“Questo – aggiunge Agnello Modica – può riguardare in maniera particolare i lavoratori e le lavoratrici più “ricattabili”, ovvero i precari e gli immigrati”. Infine – conclude – non riusciamo a ritenerci soddisfatti perchè anche solo una morte è troppo. Moltissimo va ancora fatto e la manovra in discussione in Parlamento va nel senso opposto quando taglia nei fatti risorse ai sistemi di vigilanza e quando persegue la mera libertà di impresa”.