Archivi giornalieri: 9 luglio 2010

Intercettazioni: CGIL aderisce alla giornata del silenzio dell’informazione

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Si rafforza la mobilitazione contro i tagli e i bavagli alla conoscenza e alla cultura

La CGIL aderisce e partecipa direttamente alla giornata del silenzio dell’informazione di venerdì 9 luglio “contro i tagli e i bavagli”. Il sindacato, in una nota, fa sapere, inoltre, che “contestualmente alla protesta della FNSI, viene indetto dalla SLC CGIL lo sciopero dei lavoratori poligrafici e dell’emittenza privata”. In occasione della giornata di sciopero i portali e i siti del sistema CGIL interromperanno l’aggiornamento.

“Uno sciopero e una giornata di silenzio – spiega la CGIL – per fare sentire che non può essere sottratto al Paese il racconto di vicende giudiziarie di rilievo pubblico, pur nel rispetto del diritto delle persone alla riservatezza; per respingere gli interventi punitivi ai danni della produzione culturale e salvaguardare il diritto dei cittadini alla conoscenza; per contrastare il pericolo di chiusura di testate giornalistiche colpite dalla indiscriminata riduzione dei fondi pubblici, per tenere accese le luci dei media sul mondo del lavoro e sui drammatici effetti della crisi”.

Infine, secondo il Segretario Confederale CGIL, Fulvio Fammoni, “dopo la grande riuscita delle manifestazioni del 1° luglio a Piazza Navona e in tante altre città d’Italia prosegue e si rafforza la mobilitazione contro i tagli e i bavagli alla conoscenza e alla cultura. Un’iniziativa a difesa della Costituzione, per dare voce ai tanti soggetti e temi che rischiano l’oscuramento”.

Disabili, tutela ampia per permessi e congedi

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Prevale l’esigenza di assistenza

La fruizione dei permessi mensili va possibilmente programmata ma l’esigenza di tutela ed assistenza del disabile prevale comunque e, inoltre, è possibile fruire del congedo straordinario per assistere il disabile anche se lo stesso presta attività lavorativa.

Ai sensi dell’art. 33, comma 3, Legge n. 104/1992, successivamente al compimento del terzo anno di vita del bambino, la lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre, anche adottivi, di minore con handicap in situazione di gravità, nonché colui che assiste una persona con handicap in situazione di gravità, parente o affine entro il terzo grado, convivente, hanno diritto a tre giorni di permesso mensile anche frazionabili in ore, retribuiti, coperti da contribuzione figurativa e fruibili anche in maniera continuativa, a condizione che la persona con handicap in situazione di gravità non sia ricoverata a tempo pieno.

Una questione in materia che è sempre più spesso dibattuta, a causa della mancanza di specifica disciplina normativa, è quella relativa alle modalità di fruizione dei permessi mensili ed al preavviso dovuto al datore di lavoro e l’interpello n. 31/2010 del Ministero del Lavoro interviene sull’argomento su richiesta dell’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori fornendo alcune precisazioni. Innanzitutto la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva afferma il necessario contemperamento del diritto all’assistenza del disabile con il buon andamento dell’attività imprenditoriale; infatti per il Ministero, si deve ritenere possibile una programmazione dei permessi con cadenza settimanale o mensile, quando:

– il lavoratore che assiste il disabile sia in grado di individuare preventivamente le giornate di assenza;

– purché tale programmazione non comprometta il diritto del disabile ad avere un’effettiva assistenza;

– purché si seguano criteri quanto più possibile condivisi con i lavoratori o con le loro rappresentanze. In questo contesto è importante che la suddetta predeterminazione dei criteri garantisca il mantenimento della capacità produttiva dell’impresa e non ne comprometta il buon andamento ed a tal fine, i dipendenti dovrebbero rispettare i medesimi criteri nel momento in cui abbiano necessità di modificare la giornata di fruizione dei permessi.

Tuttavia, come la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva specifica, le esigenze di assistenza e di tutela del disabile prevalgono sempre sulle esigenze imprenditoriali.

Ed anche nell’altro argomento trattato dall’interpello n. 30/2010, e relativo al congedo straordinario per assistenza ai disabili, disciplinato dall’art. 42, comma 5 della Legge n. 53/2000, prevalgono le esigenze di assistenza e tutela del disabile.

La risposta è sollecitata dall’Istituto Nazionale di Statistica, alla luce della circolare INPS n. 34 del 15 marzo 2001, la quale aveva affermato l’esclusione del beneficio in questione, nel caso in cui il portatore di handicap da assistere, prestasse a sua volta attività lavorativa nel periodo di godimento del congedo da parte degli aventi diritto. In realtà, come correttamente il Ministero del Lavoro specifica, non può essere conforme allo spirito della normativa porre un limite alla fruizione del congedo da parte di chi deve assistere un disabile, anche perché l’assistenza può consistere in attività collaterali ed ausiliare rispetto allo svolgimento dell’attività lavorativa del disabile.

Stante quanto sopra, conclude l’interpello, il diritto alla fruizione del congedo ex art. 42, comma 5, D.Lgs. n. 151/2001 non può essere escluso a priori nei casi di svolgimento di attività lavorativa del disabile, per il medesimo periodo. A questo punto, con riferimento proprio a questa ultima conclusione ci si dovrebbe aspettare un’apertura dell’INPS in materia che, in pratica, dovrebbe cambiare il suo precedente orientamento. D’altra parte, l’INPDAP, già nel 2002, con la circolare n. 2 del 10 gennaio 2002, non aveva posto lo stesso limite dell’INPS, ed oggi, soprattutto alla luce dell’interpello in commento, non è certamente ancora ammissibile un diverso trattamento per i disabili a seconda che chi li assista sia un dipendente privato o pubblico.

 

Ipsoa

Proteste alla Fiat di Melfi

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Comportamenti antidemocratici

I lavoratori dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat hanno scioperato sia la notte scorsa sia stamani, per due ore. Lo stop per protestare contro la decisione dell’azienda di sospendere tre operai (due sono delegati della Fiom).

“Un atto di intimidazione gravissimo che attenta al libero esercizio del diritto di sciopero”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe.

”Non sfugge che da giorni siamo di fronte ad uno scriteriato aumento della produzione e dei carichi di lavoro, nonostante sia in atto la cassa integrazione su due turni produttivi, con un conseguente peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Alla richiesta dei delegati sindacali di convocare un incontro con l’azienda per avere delucidazioni sulla pesante situazione in atto, la risposta è stata l’invio di tre lettere di sospensione cautelativa dal lavoro”.

Il segretario chiede che “l’azienda assuma un comportamento responsabile e democratico. Non è con le prove di forza, infatti, che si regolano le relazioni industriali ma attraverso il reciproco riconoscimento dei ruoli e delle funzioni”.

EU-OSHA – Prevale l’esigenza di assistenza

 

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I disturbi muscolo-scheletrici legati all’attività lavorativa nell’UE

I disturbi muscoloscheletrici (DMS) continuano a essere la malattia professionale più diffusa nell’Unione europea; possono esserne colpiti i lavoratori di tutti i settori indipendentemente dalla professione svolta.

Cifre recenti, provenienti per esempio dall’Austria, dalla Germania o dalla Francia, hanno messo in luce, inoltre, una crescente incidenza economica dei disturbi muscoloscheletrici.

L’ultima ricerca dell’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro EU OSHA, mira a fornire una panoramica aggiornata sull’attuale situazione europea relativa ai disturbi muscoloscheletrici e sulle tendenze negli anni a partire dalla prima campagna attuata nel 2000, e un’analisi dettagliata sulle cause e le circostanze che si celano dietro i disturbi muscoloscheletrici.

Lo studio evidenzia le principali problematiche e mira a fornire una base di conoscenze comprovate, che siano d’aiuto per i responsabili politici, gli operatori a livello aziendale e settoriale, i ricercatori e quanti si occupano di registrare, prevenire e compensare i disturbi correlati al lavoro nell’Unione europea nella definizione dell’agenda per i prossimi anni.

In pagamento la “quattordicesima”

 

Testo della news

Data pubblicazione: 08/07/2010

Testo NewsNel mese di luglio è in pagamento la somma aggiuntiva per l’anno 2010 (la cosiddetta quattordicesima), per le pensioni di basso importo.
La somma aggiuntiva viene erogata ai pensionati che hanno già compiuto i 64 anni di età e ne hanno diritto in base al reddito, ai previsti requisiti contributivi e al tipo di categoria pensionistica. L’Inps ha già inviato a ciascun pensionato interessato una lettera con l’indicazione precisa di quanto gli viene pagato.
A coloro che perfezionano il requisito dell’età dopo il 31 luglio 2010, la corresponsione sarà effettuata con una successiva elaborazione.

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