Archivi giornalieri: 21 giugno 2010

Oggetto: D.L. 31 maggio 2010, n. 78 – Articolo 12 – Interventi in materia previdenziale

 Nel Supplemento ordinario n. 114 della Gazzetta ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010 è stato pubblicato, entrando in vigore in pari data, il decreto legge riportato in oggetto il quale, all’articolo 12, apporta alcune modifiche in materia previdenziale. In attesa della conversione in legge e della conseguente Circolare che l’Istituto emanerà al riguardo, si ritiene utile fornire le prime informazioni in merito alle novità introdotte in materia previdenziale dal suddetto decreto.

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Buoni vacanza “discriminatori”

Buono si, buono no …..la discriminazione infinita

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I buoni vacanza del ministero del Turismo sono discriminatori, perché gli immigrati non possono usufruirne. È quanto risulta dal ricorso presentato da tre stranieri ai tribunali di Milano e di Brescia. A Milano hanno impugnato il regolamento dei bonus due donne, una romena e una egiziana, e sono sostenute dall’Asgi e dall’associazione “Avvocati per niente”, mentre a Brescia si è rivolto ai giudici un senegalese aiutato dalla Fondazione “Guido Piccini”. “Il decreto del ministero che istituisce i buoni vacanza prevede che siano riservati solo agli italiani – ha spiegato l’avvocato che cura le tre cause-, ma è in contrasto con l’articolo 44 del testo unico sull’immigrazione, per il quale non ci può essere trattamento diversificato fra italiani e stranieri quando si tratta di provvedimenti di sostegno sociale”.

I buoni vacanza sono infatti riservati alle famiglie meno abbienti. “Anche se stiamo parlando di vacanze, si tratta comunque di una misura introdotta per le fasce che vivono situazioni di disagio sociale -ha precisato il legale-. Inoltre è stata pensata per sostenere anche l’industria del turismo e quindi anche gli stranieri possono contribuire a risollevare il settore”. Martedì 22 giugno a Brescia si svolgerà la prima udienza del processo, mentre a Milano è prevista per il 29 luglio.

L’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) della Presidenza del Consiglio, aveva già notificato al ministero del Turismo che il decreto sui buoni vacanze è discriminatorio. “L’ufficio legale del Ministero aveva anche riconosciuto la fondatezza delle osservazioni dell’Unar – ha sottolineato il legale-. Il paradosso è che aveva però rimandato la rimozione della discriminazione ad un eventuale nuovo decreto di stanziamento dei buoni vacanza. Se c’è una violazione dei diritti bisogna provvedere invece subito e per questo abbiamo fatto ricorso all’autorità giudiziaria”.

Censis – Immigrati ormai come italiani

Il sogno …. immigrato

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L’Italia immobile ridimensiona il sogno degli immigrati che sono sempre più simili agli italiani: il 32% ha lavorato in nero, sono in cerca di stabilità, trovano lavoro grazie al passaparola, 3 su 10 guadagnano meno di 800 euro al mese. Ma la metà degli immigrati che trovano lavoro riesce a spuntare un contratto a tempo indeterminato.

E’ questo il ritratto degli immigrati che lavorano nel nostro Paese  e che emerge dall’indagine svolta su un campione di circa 16 mila stranieri da Ismu, Censis e Iprs per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il 77% degli immigrati maggiorenni svolge un’attività lavorativa regolare. Più di due terzi sono impiegati nel settore terziario, nell’ambito dei servizi (40,7%) e del commercio (22,5%). Dal punto di vista della condizione lavorativa, prevalgono gli occupati a tempo indeterminato (sono il 49,2% del totale), il 24,8% ha un impiego a tempo determinato, il 9,7% svolge un lavoro autonomo o ha un’attività imprenditoriale.

Nella ricerca – presentata oggi – si evidenzia che gli immigrati che vivono in Italia in media da 7 anni, hanno titoli di studio paragonabili a quelli della popolazione italiana (il 40,6% e’ diplomato o laureato, rispetto al 44,9% degli italiani), nel 32% dei casi hanno sperimentato in passato forme di lavoro irregolare (dato che sale al 40% al Sud), e oggi il 29% fa l’operaio, il 21% è colf o badante, il 16% lavora in alberghi e ristoranti, con una retribuzione netta mensile che nel 31% dei casi non raggiunge gli 800 euro.

Gli immigrati presenti in Italia sono poco meno di 5 milioni, aumentati negli ultimi quattro anni di quasi 1,6 milioni (+47,2%), con un forte incremento sia dei residenti (+56,5%), sia dei regolari che non risultano ancora iscritti in anagrafe (+48,7%). Gli irregolari sono invece 560 mila, pari all’11,3% degli stranieri presenti sul nostro territorio.

Pensioni: al via proposta legge per innalzare età nel privato

Legge bipartisan

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In Commissione Lavoro alla Camera è partito l’iter di una proposta di legge bipartisan per posticipare le pensioni nel privato. Si prevede l’introduzione in via sperimentale della facoltà di rimanere in servizio oltre i limiti d’età per il pensionamento di vecchiaia. Possono farlo i dipendenti del settore privato con requisiti maturati tra il 1mo gennaio 2010 e il 31 dicembre 2012. Nei 3 anni di sperimentazione il Ministero presentera’ una relazione sugli effetti della disciplina. La proposta di legge a prima firma del vice presidente della commissione, Giuliano Cazzola,  posticipa in via sperimentale e volontaria le pensioni nel privato. Il testo, depositato nello scorso luglio insieme a uno identico formalizzato al Senato, è bipartisan e sottoscritto anche dal presidente della commissione Silvano Moffa, oltre che da tutta la componente radicale del Pd, da Massimo Calearo (Api) e Alessia Mosca (Pd).

Da qualche giorno il testo è stato calendarizzato in commissione a Montecitorio.Si tratta di una proposta di due articoli che prevede, appunto, ”l’introduzione, in via sperimentale, della facoltà di permanere in servizio oltre i limiti di età per il pensionamento di vecchiaia”. Il primo articolo prevede che “i lavoratori dipendenti del settore privato che maturano i requisiti per il trattamento di vecchiaia tra il primo gennaio 2010 e il 31 dicembre 2012 hanno facoltà di optare per la prosecuzione del rapporto oltre i limiti di età” previsti dalla normativa vigente ”dandone preavviso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data prevista per il pensionamento di vecchiaia”.

Europa – Indicatore unico per povertà e reddito

Obiettivo: riduzione povertà

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Istituire al più presto un indicatore unico europeo per la povertà e il reddito: è quanto chiede il Comitato economico e sociale europeo (Cese). Questo indicatore servirebbe a misurare i progressi realizzati dagli Stati membri dell’Unione europea verso l’obiettivo di ridurre di 20 milioni il numero di persone a rischio di povertà in Europa.
Il Cese, organo di rappresentanza della società civile organizzata europea, esorta i capi di Stato e governo ad adottare una serie di raccomandazioni ambiziose per la riduzione della povertà nel corso della  riunione del Consiglio europeo, che inizia oggi 17 giugno.
In primo luogo va appunto istituito un indicatore di reddito, ciò senza escludere che questo venga integrato da altri indicatori tematici mirati in modo da rispecchiare la molteplicità dei problemi legati alla povertà.

Per il Cese devono poi essere prese misure per rafforzare e adattare il Metodo aperto di coordinamento (ovvero un tavolo di confronto “alla pari” tra i 27 sul raggiungimento di obiettivi sociali) sulla protezione e l’inclusione sociale, con maggiore enfasi sul ruolo dei piani d’azione nazionali e la definizione di obiettivi misurabili in modo chiaro e concreto.
Il Cese raccomanda poi di valutare l’impatto delle misure di restrizione di bilancio attuate da numerosi Stati membri, al fine di garantire che le misure adottate non aumentino il numero di persone in povertà.
Il Comitato suggerisce inoltre la creazione di una piattaforma europea contro la povertà, al fine di condividere le migliori prassi e valutare l’impatto delle politiche e delle misure attuate. “È essenziale assicurare che le misure di ripresa economica d’ora in poi tengano conto degli obiettivi strategici adottati nel quadro della strategia di Europe 2020”, si legge in un comunicato diffuso dall’ufficio di Sepi

Percorso:


Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 16214 del 18-06-2010
  Contenuto:  Rilascio procedura di acquisizione e trasmissione domande relative allo sgravio contributivo per l’incentivazione della contrattazione di secondo livello, riferito agli importi corrisposti nell’anno 2009. Precisazioni in merito ai criteri di accesso.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 16190 del 18-06-2010
  Contenuto:  Circolare n. 73 del 14 giugno 2010 – “Riscossione 2010 dei contributi dovuti dagli iscritti alle gestoni degli artigiani e commercianti sulla quota di reddito eccedente il minimale e dai liberi professionisti iscritti alla gestione separata di cui all’art.2 comma 26, della legge 8 agosto 1995 n.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 15621 del 11-06-2010
  Contenuto:  Iscrizioni al nido aziendale della Direzione generale – Anno educativo 2010/2011. Informazioni – Requisiti e modalità di accesso al servizio – Schema di domanda.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 75 del 16-06-2010
  Contenuto:  Aziende agricole: addizionale INAIL per la copertura del danno biologico per gli anni 2006-2007-2008. Gestione importi a credito per anticipazione prestazioni.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 74 del 15-06-2010
  Contenuto:  Articolo 2, comma 131, legge 23 dicembre 2009, n. 191 (finanziaria per il 2010). Contributi parasubordinati utili per il diritto all?indennità di disoccupazione.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 15746 del 15-06-2010
  Contenuto:  Modalità di recupero contributi sospesi Messina, Viareggio, Pisa, Lucca e Massa Carrara.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 15745 del 15-06-2010
  Contenuto:  A scioglimento della riserva contenuta nel messaggio n. 2831 del 29/01/2010, si comunicano le modalità di recupero dei contributi sospesi da aprile 2009 a novembre 2009 -ex art.2, comma 1, dell’OPCM 3754 del 9 aprile 2009 -(cfr. circ. n. 59 del 21/4/2009 e n. 96 del 6/8/2009).
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 15688 del 14-06-2010
  Contenuto:  Come già segnalato nel precedente messaggio n. 014391 del 25/05/2010 è stata semplificata la compilazione dei verbali di visita delle CMI eliminando alcuni passi propedeutici alla compilazione del verbale.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 73 del 14-06-2010
  Contenuto:  Riscossione 2010 dei contributi dovuti dagli iscritti alle gestioni artigiani e commercianti sulla quota di reddito eccedente il minimale e dai liberi professionisti iscritti alla gestione separata di cui all?art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995 n. 335
Tipologia:  CIRCOLARE