Ricerca Auser – Condizioni sociali degli anziani

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Impoverimento sociale

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Cresce la povertà assoluta  degli anziani e peggiorano le loro condizioni di vita,  il fenomeno riguarda soprattutto gli anziani soli ultra 65enni. Ad essere interessati sono 7 anziani su 100 nel 2008 e le coppie con anziano capofamiglia, circa 5 su 100.

Lo mette in evidenza la prima indagine su “La condizione sociale degli anziani” presentata dall’Auser. I dati sui consumi mensili degli anziani, confermano l’ipotesi del progressivo peggioramento delle condizioni reali di vita per questa fascia della popolazione. Le statistiche ISTAT mostrano, infatti, come negli ultimi 6 anni (2003 – 2008) la spesa media mensile di un anziano solo cresca esclusivamente nelle componenti dei costi per l’abitazione e l’energia (+1,1%) e dei trasporti (+1%).Al contrario, nello stesso periodo, l’anziano che vive solo ha ridotto soprattutto le spese per l’alimentazione (- 1,4%) e abbigliamento e calzature (- 0,5%).Nel caso di coppia senza figli con capofamiglia ultra 65enne, solo una voce di spesa risulta in aumento: quella destinata all’abitazione ed energia +3,2%. In calo tutte le altre voci di spesa.

Gli anziani si impoveriscono e si indebitano

La conferma viene dalla Banca d’Italia dai dati sulla struttura dei debiti familiari e sulla vulnerabilità finanziaria delle famiglie.Le famiglie anziane con capofamiglia over 64 e quasi anziane con capofamiglia di età compresa tra i 55 e i 64 anni, risultano quelle con il debito per beni di consumo più elevato, rispettivamente dell’11,9% e del 13,8%. In assoluto i nuclei con capofamiglia ultra64enne sono anche quelli più indebitati con amici e parenti. 

Pensioni: il regno della disuguaglianza

In questo contesto – sottolinea l’indagine dell’Auser- il sistema pensioni rafforza ulteriormente le condizioni di disagio degli anziani, ponendosi anche come il regno della disuguaglianza, soprattutto al Sud.Sfiora, infatti,  i 780  euro l’importo medio mensile delle pensioni percepite dagli anziani che risiedono in Italia  Ma se il pensionato, con più di 65 anni,  vive al Sud, la quota di cui può disporre diminuisce di quasi  160  euro (620 euro), se invece appartiene alle regioni del Nord-Ovest aumenta  fino a 910 euro. Se poi l’anziano del Sud è uomo, allora l’assegno pensionistico sale fino a 792 euro e scende  addirittura fino  490 euro per le donne.  Infine, mediamente, tra un settantenne e un ultra-ottantenne in pensione passa una differenza di oltre 180 euro (da 680 a 500 euro pro-capite).E’ lo specchio del divario – territoriale, fra uomo e donna, per fasce d’età – che esiste in tema di pensioni ed anziani over 65.

La distribuzione degli importi medi delle pensioni e in particolare di quelle di vecchiaia riflette le conseguenze di problemi cronici  e conferma che l’Italia  è un paese ad alta povertà e disuguaglianza, un fenomeno che riguarda soprattutto il Mezzogiorno. In sostanza, sia le forti differenze territoriali che riguardano i trattamenti salariali e previdenziali dei lavoratori dipendenti privati e autonomi, sia il fenomeno del lavoro sommerso, hanno pesato negativamente sul rendimento delle pensioni e anche in termini di copertura del sistema di protezione sociale.

Ricerca Auser – Condizioni sociali degli anzianiultima modifica: 2010-03-04T07:26:52+01:00da vitegabry
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