Io sono un italiano, un italiano nero
Il titolo del libro del giornalista Domenico Guarino, riadatta la canzone di Toto Cutugno in versione migrante, diciassette interviste agli immigrati che arrivano in Italia per lavorare. Dai braccianti agricoli della Piana del Sele ai muratori rumeni, dalle badanti ai lavavetri, il libro è un viaggio, come spiega l’autore, in “quel mondo immenso che sotterriamo sotto la sigla sempre più inquietante di ‘extracomunitari’”.
Non si tratta di un’indagine esaustiva. E nemmeno di un saggio sociologico o una ricerca accademica. Le pagine del volume offrono vite reali alle prese con problemi reali. E con la voglia di non sentirsi esclusi in un paese che molti non hanno scelto ma in cui tanti alla fine vorrebbero vivere. Storie di successo e di sconfitta. Clandestini, regolari, cittadini italiani. Il libro racconta storie di uomini e donne che chiedono una chance al nostro paese e chiedono a noi di non lasciarli soli di fronte alla follia di un’immagine stereotipata che li vorrebbe tutti criminali in potenza, alla ricerca di un’occasione per prendere il nostro posto nella maniera più violenta possibile.
“Quello che manca in Italia è raccontare come gli immigrati siano molto più lucidi di noi autoctoni nell’analizzare e nell’affermare le vere cause del montante sentimento xenofobo che sta invadendo il nostro paese – spiega Guarino – Tutto questo ha assai poco a che fare con il razzismo classico, mentre riguarda molto più da vicino la paura del diverso e la lotta tra i poveri, in un paese che si sta sensibilmente impoverendo. E allora gli immigrati diventano il facile bersaglio su cui scaricare la rabbia sociale. Magari per cerare un nemico comune su cui ricompattare l’unità nazionale. O per militarizzare le città, riempire le carceri, controllare con sempre maggiore capillarità il territorio e le menti delle persone. In sostanza: creare quel capro espiatorio su cui scaricare il peso di tutte le paure e di tutti i peccati degli italiani”.
Il libro verrà presentato in anteprima oggi, mercoledì 24 marzo, alle 17.00 presso la sede della Cgil fiorentina in Borgo dei Greci 3. Oltre all’autore, interverranno Mauro Fuso, segretario generale Camera del lavoro metropolitana-Firenze, e Alberto Tassinari di Ires Toscana.