Rapporto Eurispes

Rapporto Eurispes – Un Paese ripiegato sul presente che non arriva a fine mese

“Il Paese è completamente ripiegato sul suo presente. Si è operato affidandosi al giorno per giorno, con risposte parziali, spesso improvvisate, con misure utili al massimo a tamponare qualche falla. Il nostro ormai è un Paese prigioniero del suo presente e il “presentismo” è diventato la nostra filosofia di vita”. Così il Presidente dell’Eurispes, Prof. Gian Maria Fara, in merito alla presentazione del Rapporto Eurispes sull’Italia.

Secondo il rapporto il 53,5% dei nostri connazionali afferma di non essere più in grado di sostenere adeguatamente il proprio nucleo familiare (37,1% poco, 16,4% per niente). Secondo i due terzi dei lavoratori (61,3%) l’attuale occupazione non permette loro di sostenere spese importanti quali
l’accensione di un mutuo, o l’acquisto di un’automobile (22,2% per niente, 39,1% poco). La famiglia d’origine resta rifugio e fonte di sostentamento per quasi il 30% dei lavoratori (chiede abbastanza aiuto alla famiglia il 19,6%, molto aiuto l’8,6%). Il 21% degli italiani è ricorso a una raccomandazione per trovare un lavoro.

Il 27% di chi ha un’occupazione, invece, dichiara di
averlo trovato tramite una candidatura spontanea e solo il 9,1% si è rivolto a un Centro per l’impiego (4%), o a un’Agenzia per il lavoro (5,1%). Nel 2012 il ricorso al pagamento rateizzato è stato più frequente al Sud (36,3%), nelle Isole (34,1%) ed al Centro (33,3%) che al Nord-Ovest (26,8%) ed al Nord-Est (26%).

I beni o servizi per i quali risulta più consistente la quota di italiani che ha fatto ricorso al pagamento rateizzato sono in primo luogo gli elettrodomestici (49,9%, la metà di chi è ricorso al credito al consumo) e le automobili (46,4%); seguono computer e telefonini (37,6%, in aumento
rispetto al 25,6% dello scorso anno). Il 27,6% ha pagato a rate oggetti di arredamento o servizi per la casa, il 24,4% cure mediche (visite specialistiche interventi, protesi dentarie, in aumento rispetto al 17,6% del 2012).

Al Sud si registra una quota decisamente più elevata,
rispetto alle altre macroaree geografiche, di soggetti
che nel corso dell’ultimo anno si sono rivolti ad un
compro oro: 38,1% contro 27,5% delle Isole, 27,4% del Nord-Est, 24,2% del Centro e 23,6% del Nord-Ovest. Sono soprattutto i soggetti in cerca di prima occupazione (42,6%) e quelli in cerca di nuova occupazione (36,9%) ad essersi rivolti ad un compro oro nell’ultimo anno la quota più bassa si registra tra i pensionati (20,5%).

Rapporto Eurispesultima modifica: 2013-02-01T10:01:05+01:00da vitegabry
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