Mobbing

Mobbing, va risarcito il lavoratore licenziato

La sentenza della Cassazione n. 14643/2013 ha stabilito che il datore di lavoro deve risarcire il lavoratore licenziato ingiustamente per aver superato il periodo di comporto se le assenze erano dovute ad ansia da mobbing.

I giudici del lavoro hanno così respinto il ricorso di un’azienda che negava di aver vessato un’impiegata al punto da indurla ad abbandonare l’attività lavorativa per continui attacchi di panico scatenati dal comportamento vessatorio di un superiore. Determinante è stata la testimonianza di una collega che ha riferito di comportamenti finalizzati a privare l’impiegata delle sue competenze e di atteggiamenti ostili che si traducevano anche in azioni illecite messe in atto in maniera sistematica e continuativa sempre nei confronti della stessa persona/bersaglio.

 Sole24ore

Mobbingultima modifica: 2013-06-12T17:52:03+02:00da vitegabry
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