Archivi giornalieri: 20 gennaio 2023

Pensami – Pensione a misura: online la nuova versione del simulatore

Pensami – Pensione a misura: online la nuova versione del simulatore

È online la nuova versione del servizio Pensami – pensione a misura, il simulatore ideato per fornire una consulenza pensionistica “fai da te” e per conoscere quando e come andare in pensione cumulando tutta la contribuzione.

Pensami” permette all’utente, senza autenticazione e rispondendo a poche domande, di conoscere le principali prestazioni pensionistiche a cui potrebbe aver diritto, la data dalla quale potrebbe accedere alla pensione, le modalità di calcolo applicate e alcuni istituti per anticipare l’accesso alla pensione.

Il messaggio 18 gennaio 2023, n. 298 descrive nel dettaglio le nuove funzionalità e propone il video di presentazione del servizio.

Libretto Famiglia e Contratto di prestazione occasionale: le novità

Libretto Famiglia e Contratto di prestazione occasionale: le novità

datori di lavoro possono acquisire prestazioni di lavoro occasionali secondo due modalità di utilizzo: il Libretto Famiglia e il Contratto di prestazione occasionale.

Con la circolare INPS 19 gennaio 2023, n. 6 l’Istituto riepiloga il quadro normativo di riferimento e fornisce le indicazioni sulle nuove norme introdotte dalla legge di bilancio 2023.

Di seguito le principali novità. Per quanto riguarda i limiti economici per l’accesso al Libretto Famiglia e al Contratto di prestazione occasionale, dal 1° gennaio 2023 ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, può erogare compensi di importo complessivamente non superiore a 10.000 euro per anno civile. Sempre dal 1° gennaio, possono fare ricorso al Contratto di prestazione occasionale i datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze fino a dieci lavoratori subordinati a tempo indeterminato.

Le aziende alberghiere e le strutture ricettive del settore turismo possono stipulare accordi di prestazioni occasionali con i lavoratori anche se non appartenenti alle categorie di cui al comma 8, art. 54-bis, decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50. È vietato, infine, l’utilizzo del Contratto di prestazione occasionale per le imprese operanti nel settore dell’agricoltura.

Indennità una tantum per autonomi e professionisti: riesame domande

Indennità una tantum per autonomi e professionisti: riesame domande

Con la circolare INPS 26 settembre 2022, n. 103 sono state fornite le istruzioni relative all’indennità una tantum di 200 euro per i lavoratori autonomi e per i professionisti, prevista dal decreto-legge 50/2022 (decreto Aiuti).

Con il messaggio 19 gennaio 2023, n. 317 si forniscono le indicazioni per la presentazione delle richieste di riesame da parte dei richiedenti le cui domande sono state respinte per non avere superato i controlli sui requisiti. È possibile presentare la richiesta di riesame tramite il servizio online Indennità una tantum 200 euro – Domanda, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione di questo messaggio.

Ai fini dell’accesso all’indennità una tantum, i lavoratori devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021;
  • essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • essere titolari di partita IVA attiva e con attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
  • avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
  • non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022;
  • non essere percettore delle prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti.

Panzeri «si pente». Un anno di cella e beni requisiti

Panzeri «si pente». Un anno di cella e beni requisiti

QATARGATE. Alcuni passaggi della deposizione nella richiesta di revoca di immunità per gli europarlamentari Marc Tarabella e Andrea Cozzolino
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Nuovo!

Antonio Panzeri ha firmato un accordo con la procura federale ai sensi degli articoli del codice di procedura penale belga, che «riguardano sospetti che si sono pentiti». L’intesa prevede la reclusione di un anno, una multa e la confisca dei beni acquisiti, «stimati attualmente in un milione di euro». Sulla base della firma, spiegano dalla procura, Panzeri si impegna a «rendere dichiarazioni sostanziali, rivelatrici, veritiere e complete» alla giustizia «in merito al coinvolgimento di terzi e, se del caso, al proprio coinvolgimento in relazione a reati» legati a Qatargate.

«Quella portata avanti in Parlamento era un’iniziativa di lobbying – è la ricostruzione fornita il mese scorso dell’ex parlamentare europeo socialista – Ovviamente cercavamo dei parlamentari che fossero disponibili ad appoggiare certe posizioni in favore del Qatar. Alcuni parlamentari hanno appoggiato tali posizioni per semplice convinzione e li abbiamo invitati ad una riflessione su queste posizioni». Alcuni passaggi della versione di Panzeri sono stati allegati alla richiesta di revoca di immunità per gli europarlamentari Marc Tarabella e Andrea Cozzolino. «In un caso, vale a dire quello di Marc Tarabella, è stato ricompensato più volte per un importo totale, a memoria, di 120-140mila euro», si legge nel verbale. Francesco Giorgi ha confermato questa versione, spiegando che «i deputati corrotti sono Tarabella e indirettamente Cozzolino. Cozzolino era coinvolto con il Marocco, aveva dei contatti con Atmoun [l’ambasciatore marocchino in servizio in Polonia, Ndr] grazie a Panzeri. Panzeri era il presidente della commissione Maghreb, poi ha passato il testimone a Cozzolino. Prendeva delle cravatte o degli abiti. Panzeri ne prendeva anche dopo questo passaggio di testimone».

Osservatorio sul precariato: i dati di ottobre 2022

Osservatorio sul precariato: i dati di ottobre 2022

Sono stati pubblicati i dati di ottobre 2022 dell’Osservatorio sul precariato.

Nei primi dieci mesi dell’anno le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati, extra agricoli, sono state 6.934.720, con un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2021 e una crescita di tutte le tipologie contrattuali. Nel dettaglio, sono state registrate 1.196.169 attivazioni per i contratti a tempo indeterminato, che hanno registrato la crescita più accentuata (+24%).

Significativo risulta anche l’aumento delle diverse tipologie di contratti a termine, per gli intermittenti (+20%), per l’apprendistato (+14%), per il tempo determinato (+13%), per gli stagionali (+11%) e per i somministrati (+7%).

Dopo il 2015 non si era mai registrato, nei primi 10 mesi dell’anno, un numero così elevato di assunzioni a tempo indeterminato.

Le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato sono state 628.101, in fortissimo incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+56%). Nello stesso periodo, le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (97.590) sono aumentate del 6% rispetto all’anno precedente.

Nei primi dieci mesi del 2022 l’insieme delle variazioni contrattuali a tempo indeterminato (da rapporti a termine e da apprendistato) ha raggiunto il livello massimo degli ultimi dieci anni, superando anche il precedente livello elevato registrato nel 2019 per effetto anche del “Decreto Dignità”.

Le cessazioni sono state 6.284.647, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+21%) per tutte le tipologie contrattuali, nel dettaglio: intermittenti (+34%), contratti a tempo determinato (+22%), contratti in apprendistato (+20%), contratti stagionali (+19%),

 contratti a tempo indeterminato (+18%) e contratti in somministrazione (+16%).

FOCUS RAPPORTI IN SOMMINISTRAZIONE

Nel corso dei primi dieci mesi del 2022, rispetto al corrispondente periodo del 2021, le assunzioni in somministrazione sono aumentate per entrambe le tipologie contrattuali (tempo indeterminato e tempo determinato). In particolare si è registrato un aumento del 68% per i contratti a tempo indeterminato e del 5% per i contratti a termine.

Anche per le cessazioni si rileva un aumento per le due tipologie contrattuali, con andamento analogo alle assunzioni.

IL LAVORO OCCASIONALE

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a ottobre 2022 si attesta sulle 14.770 unità, in diminuzione del 6% rispetto allo stesso mese del 2021 e l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione risulta pari a 236 euro.

I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a ottobre 2022 risultano essere 12.284, in diminuzione del 4% rispetto a ottobre 2021, mentre l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione è pari a 180 euro

I cambiamenti climatici causano anche perdite economiche Ambiente

I cambiamenti climatici causano anche perdite economiche Ambiente

I fenomeni ambientali estremi non sono in calo. Oltre a incidere sugli ecosistemi e sulle società causano danni alle economie. Una quantificazione di tali danni è fondamentale per misurare gli effetti del riscaldamento globale.

Le attività umane sono le principali responsabili degli eventi estremi causati dal cambiamento climatico. I disastri naturali in aumento, sia per intensità che per frequenza, come viene rilevato dall’agenzia europea dell’ambiente (in inglese european environment agency, abbreviato Eea). Nonostante le differenze regionali all’interno dell’Europa, si registrano generalmente aumenti della temperatura e cali delle precipitazioni, con fenomeni pericolosi come le notti tropicali sempre più presenti.

Tutto ciò rappresenta una perdita, sia in termini ambientali che economici. Abbiamo approfondito come i disastri naturali siano la ragione principale per cui nel mondo si richiede soccorso umanitario. Nel 2021 il 65% è legato a eventi di natura climatica. Oltre alle conseguenze sul piano sociale e ecologico, questi fenomeni impattano anche sul sistema economico, causando danni fisici alle infrastrutture e agli edifici di proprietà privata.

Quantificare le perdite da eventi ambientali pericolosi

La stima delle perdite economiche e umane dovute al cambiamento climatico è un elemento centrale identificato nel green deal europeo e nella strategia europea di adattamento. È importante sia per avere un’idea di quanto incidono i cambiamenti climatici che per capire se le soluzioni politiche adottate per l’adattamento e la mitigazione di questi eventi stanno funzionando.

I dati non vengono misurati dai singoli stati.

Al momento non esiste una metodologia condivisa per ogni stato membro su come misurare i danni economici dovuti al cambiamento climatico. Sono però stati fatti dei passi avanti dall’Eea per poter avere dei dati storici confrontabili tra i paesi europei.

L’indicatore è utilizzato anche nella misurazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile per l’agenda 2030. Viene considerato per le rilevazioni legate all’obiettivo relativo al contrasto al cambiamento climatico.

12,14 miliardi € le perdite economiche rilevate da Eea nel 2020 in Europa.

Si tratta però di un numero che va contestualizzato. Ci possono infatti essere più cause degli eventi ambientali catastrofici. Per questo indicatore ne sono state considerate tre:

  • eventi meteorologici legati agli eventi atmosferici come le tempeste;
  • eventi idrologici connessi al ciclo dell’acqua, tra i quali rientrano ad esempio le inondazioni;
  • eventi climatici più correlati alle temperature come le ondate di calore.

Nel 2020, quasi il 60% delle perdite economiche per motivi ambientali è causato da fenomeni meteorologici, a cui seguono quelli idrologici (poco meno del 28%) e quelli climatologici (circa il 13%).

Tra 2010 e 2020 si sono registrati tre picchi: uno proprio nel 2010 con perdite pari a 16,95 miliardi di euro, uno nel 2013 (22,4) e un altro nel 2017 (27,87). Risulta però importante da evidenziare che questi danni economici sono causati da eventi diversi nel corso di questi tre anni. Nel 2010 e nel 2013 le perdite più ingenti sono legate a eventi idrologici (rispettivamente 11,01 e 11,31 miliardi di euro).

Nel 2017 gli effetti del cambiamento climatico sono stati particolarmente evidenti.

Nel 2017 invece sono i fenomeni legati al clima quelli più disastrosi: si parla di circa 16 miliardi di euro, il 57,5% delle perdite. Questo è stato infatti un anno particolare, come evidenziato dall’organizzazione meteorologica mondiale. È stato uno degli anni più caldi, con temperature marine alte e elevati impatti ambientali e sociali a livello mondiale.

All’interno dell’Unione europea il cambiamento climatico non impatta nello stesso modo tra le regioni. Ci sono infatti aree più colpite di altre.

Tra i paesi europei, quello che registra le perdite maggiori è la Grecia con 90,6 euro pro capite. Seguono Francia (62,05), Irlanda (42,16), Italia (41,45) e Belgio (32,68). Questi sono gli stati che registrano valori superiori alla media europea, pari a 27,13 euro pro capite. I paesi che riportano perdite economiche minori sono la Slovacchia (4,1 euro pro capite), la Slovenia (3,65) e la Bulgaria (0,69).

Il fatto che non tutte le regioni siano esposte a eventi della stessa natura con la medesima entità rende necessario un approccio locale, come evidenziato da Eea. A prescindere dall’area in cui su vive, la raccomandazione di Eea è quella di prepararsi a temperature più elevate e a fenomeni di precipitazioni intense più frequenti.

Foto: Dipartimento protezione civile – licenza

Santi Sebastiano e Fabiano

 

Santi Sebastiano e Fabiano


Nome: Santi Sebastiano e Fabiano
Titolo: Martiri
Ricorrenza: 20 gennaio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Memoria facoltativa
Gli antichi testi liturgici romani prevedevano che San Fabiano e San Sebastiano venivano venerati separatamente, più tardi vennero ricordati in un’unica celebrazione, ma il nuovo calendario, richiamandosi all’antico uso, prescrive due memorie facoltative separate, ciò dipende dal fatto che il corpo di Fabiano venne traslato nella basilica di San Sebastiano.

San Fabiano. Poco si legge nella storia di lui, ma è celebre per il modo con cui fu eletto a reggere la cattedra di S. Pietro. continua >>

San Sebastiano. Nacque a Narbona (Francia), ma fu educato a Milano, ricevendo una buona cultura. Egli apparteneva all’armata dell’imperatore, godeva uno dei primi posti ed era caro a tutti per le sue belle qualità; continua >>

PRATICA. Non lasciamoci mai allontanare dal ben per rispetto umano.

PREGHIERA. Riguarda, o Dio onnipotente, la nostra debolezza, e perché siamo aggravati dal peso delle nostre colpe, ci protegga la gloriosa intercessione de tuoi beati martiri Fabiano e Sebastiano.

MARTIROLOGIO ROMANO. ARoma il natale di san Fabiano, Papa e Martire, il quale, al tempo di Dècio, subì il martirio, e fu sepolto nel cimitero di Callisto. Così pure a Roma, alle Catacombe, san Sebastiano Martire, il quale, sotto l’Imperatore Diocleziano, avendo il comando della prima coorte, a motivo della fede cristiana fu fatto legare ad un palo in mezzo all’accampamento e saettare dai soldati, e finalmente percuotere con bastoni, finché non rese lo spirito