Archivi giornalieri: 19 gennaio 2023

Santi Mario, Marta, Abaco e Audiface

Santi Mario, Marta, Abaco e Audiface


Nome: Santi Mario, Marta, Abaco e Audiface
Titolo: Martiri a Roma
Ricorrenza: 19 gennaio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Si narra che Mario e la moglie Marta di origini persiane erano diretti a Roma con i loro due figli Audiface e Abaco per venerare le reliquie dei martiri, come erano soliti fare i cristiani delle origini. Giunti in città, nel periodo delle grandi persecuzioni ordinate da Diocleziano, si narra che aiutarono il prete Giovanni a seppellire duecentosessantasette martiri decapitati e abbandonati in aperta campagna lungo la via Salaria. Scoperti, furono arrestati, condotti in tribunale e decapitati anch’essi. La matrona romana Felicita ne raccolse i resti, poi conservati in una chiesa di cui restano le rovine a Bocca, presso Roma.

Verso la fine del Settecento, a seguito del graduale aumento degli abitanti delle zone limitrofe, fu presentata all’adunanza Capitolare del 30 agosto 1778 una richiesta di edificare una nuova chiesa capace di ospitare in maniera “decorosa” gli “abitatori” e i pellegrini devoti alla famiglia dei Santi Martiri Mario, Marta, Audiface e Abaco. Nel 1789, per volere di papa Pio VI, fu inaugurata la nuova chiesa progettata dall’insigne Architetto Virginio Bracci. Le loro reliquie ebbero vicende molto complesse: alcune furono traslate a Roma nelle chiese di sant’Adriano e di santa Prassede. Un’altra parte di fu esse fu inviata a Eginardo nell’828. Questi, biografo di Carlo Magno, le donò al monastero di Seligenstadt.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma, sulla via Cornélia, i santi Martiri Màrio e Marta coniugi, e i figli Audiface e Abacum, nobili persiani, i quali, al tempo del Principe Claudio, erano venuti a Roma per pregare. Di essi Marta, dopo aver sopportato i flagelli, l’eculeo, il fuoco, gli uncini di ferro e il taglio delle mani, fu uccisa a Ninfa; gli altri furono decapitati e i loro corpi bruciati.

Osservatorio sul precariato: i dati di ottobre 2022

Osservatorio sul precariato: i dati di ottobre 2022

Osservatorio sul precariato: i dati di ottobre 2022

Sono stati pubblicati i dati di ottobre 2022 dell’Osservatorio sul precariato.

Nei primi dieci mesi dell’anno le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati, extra agricoli, sono state 6.934.720, con un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2021 e una crescita di tutte le tipologie contrattuali. Nel dettaglio, sono state registrate 1.196.169 attivazioni per i contratti a tempo indeterminato, che hanno registrato la crescita più accentuata (+24%).

Significativo risulta anche l’aumento delle diverse tipologie di contratti a termine, per gli intermittenti (+20%), per l’apprendistato (+14%), per il tempo determinato (+13%), per gli stagionali (+11%) e per i somministrati (+7%).

Dopo il 2015 non si era mai registrato, nei primi 10 mesi dell’anno, un numero così elevato di assunzioni a tempo indeterminato.

Le trasformazioni da tempo determinatoa tempo indeterminato sono state 628.101, in fortissimo incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+56%). Nello stesso periodo, le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (97.590) sono aumentate del 6% rispetto all’anno precedente.

Nei primi dieci mesi del 2022 l’insieme delle variazioni contrattuali a tempo indeterminato (da rapporti a termine e da apprendistato) ha raggiunto il livello massimo degli ultimi dieci anni, superando anche il precedente livello elevato registrato nel 2019 per effetto anche del “Decreto Dignità”.

Le cessazioni sono state 6.284.647, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+21%) per tutte le tipologie contrattuali, nel dettaglio: intermittenti (+34%), contratti a tempo determinato (+22%), contratti in apprendistato (+20%), contratti stagionali (+19%),

 contratti a tempo indeterminato (+18%) e contratti in somministrazione (+16%).

FOCUS RAPPORTI IN SOMMINISTRAZIONE

Nel corso dei primi dieci mesi del 2022, rispetto al corrispondente periodo del 2021, le assunzioni in somministrazione sono aumentate per entrambe le tipologie contrattuali (tempo indeterminato e tempo determinato). In particolare si è registrato un aumento del 68% per i contratti a tempo indeterminato e del 5% per i contratti a termine.

Anche per le cessazioni si rileva un aumento per le due tipologie contrattuali, con andamento analogo alle assunzioni.

IL LAVORO OCCASIONALE

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a ottobre 2022 si attesta sulle 14.770 unità, in diminuzione del 6% rispetto allo stesso mese del 2021 e l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione risulta pari a 236 euro.

I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a ottobre 2022 risultano essere 12.284, in diminuzione del 4% rispetto a ottobre 2021, mentre l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione è pari a 180 euro.