Archivi giornalieri: 21 aprile 2017

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Esperienze

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In pensione a 64 anni e 7 mesi
Piccinini (Inca): “L’Inps non collabora neppure con il Parlamento”

L’Inps non solo si arroga il diritto di interpretare le leggi in senso restrittivo, anche senza il necessario supporto normativo, ma addirittura non collabora neppure con il Parlamento per superare le incongruenze tra ciò che dice la legge e le sue conseguenze. E’ un po’ quello che sta accadendo sulla norma eccezionale per i nati nel 1952, ai quali la legge Fornero sulle pensioni aveva concesso una deroga ai requisiti di accesso al pensionamento, per consentire loro di andare in pensione anticipata a 64 anni e 7 mesi, ai sensi dell’articolo 24, comma 15 bis, della legge 214/2011. Lo scopo del legislatore era quello di mitigare gli effetti particolarmente penalizzanti derivanti dal brusco innalzamento dei requisiti anagrafici e contributivi, per quanti, soprattutto donne, pur essendo quasi vicini al traguardo, rischiavano un eccessivo slittamento del pensionamento.

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Pensioni: Consulta su “neutralizzazione” dei periodi di disoccupazione
“Quando il lavoratore possiede i requisiti assicurativi e contributivi per beneficiare della pensione, la contribuzione acquisita nella fase successiva non può determinare una riduzione della prestazione virtualmente già maturata”. Lo ha affermato la Corte Costituzionale nella sentenza n. 82/2017, rispondendo alle questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale ordinario di Ravenna, su un ricorso promosso dall’Inca, relative all’art. 3, ottavo comma, della legge 29 maggio 1982, n. 297 (Disciplina del trattamento di fine rapporto e norme in materia pensionistica).
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Previdenza: benefici per i lavoratori non vedenti
Per i lavoratori non vedenti, la legge di Bilancio 2017, al comma 209, introduce un beneficio pensionistico sulla pensione o quota di pensione calcolata con il sistema contributivo. L’Inps, con la circolare n. 73 del 14 aprile scorso, fornisce le relative istruzioni, facendo riferimento alla normativa che prevede una  maggiorazione di 4 mesi per ogni anno di servizio effettivamente prestato alle dipendenze di pubbliche amministrazioni o di aziende private, in concomitanza con il possesso del requisito sanitario richiesto anche se anteriore all’entrata in vigore della legge, considerandone particolarmente usuranti le prestazioni di lavoro.
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Buono nido. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto

E’ stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 90 del 18 aprile, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo alle agevolazioni per la frequenza di asili nido pubblici e privati. La misura, introdotta nella legge di Bilancio 2017, prevede il pagamento di un buono di 1.000 euro su base annua per i figli o figlie nati dal 1° gennaio 2016 da utilizzare per il pagamento delle rette relative alla frequenza di strutture per l’infanzia pubbliche e private o per avere un supporto presso la propria abitazione in favore di bambini al di sotto di 3 anni, affetti da gravi patologie croniche. La durata massima del beneficio è di 3 anni.

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Infortunio sul lavoro anche per eventi “fortuiti” 
L’infortunio anche “fortuito”,  non dovuto per responsabilità diretta dell’azienda, è comunque da considerarsi avvenuto in “occasione di lavoro”. A stabilirlo la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8597 del 3 aprile scorso che ha rigettato il ricorso di una Spa contro il verdetto d’appello, con il quale si è stabilita la legittimità dell’aumento del premio assicurativo Inail. Il caso esaminato dall’Alta Corte riguarda la morte di un operaio nel 2006,  colpito da uno shock anafilattico conseguente alla puntura di un insetto, mentre era alla guida di un’autobetoniera.
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Bonus Nido 2017

Bonus Nido 2017, al via il buono di mille euro l’anno per l’asilo nido

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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Buono Nido 2017, bonus di mille euro per l’asilo nido per i bambini nati o adottati dal 1° gennaio 2016

E’ sato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 aprile il D.P.C.M. 17 febbraio 2017 contenente la nuova misura a favore delle famiglie cosiddetto Bonus Nido.

Il Bonus Nido è un aiuto alle famiglie pari a 1000 euro per i bambini nati o adottati a partire dal 1° gennaio 2016, che deve essere utilizzato per la frequenza dell’asilo nido pubblici o privati autorizzati, oppuree per il sostegno a domicilio dei bambini affetti da gravi patologie croniche.

 

Il bonus nido, al pari del bonus mamma domani, è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2017 (ex legge di stabilità). Si sblocca quindi almeno questa misura prevista in Legge di Bilancio, infatti il Decreto prevede che entro 30 giorni l’INPS dovrà emanare apposita circolare per la richiesta e la fruizione del beneficio.

Leggi anche: bonus e aiuti alle famiglie 2017

Bonus Nido, cos’è

Il bonus nido consiste in un aiuto di tipo economico di mille euro annue, erogato dall’INPS a richiesta dell’interessato in 11 mensilità, per il pagamento di rette di asili nido pubblici e privati per ciascun bimbo nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in poi.

Il decreto ha inoltre affiancato a questa misura un “Buono per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini affetti da gravi patologie croniche”.

Questo bonus consiste in un contributo, per un importo massimo di 1.000,00 euro annui, per favorire l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto di tre anni impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche.

Anche questo contributo è corrisposto direttamente dall’INPS al genitore richiedente il quale in fase di richiesta dovrà presentare un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta e idonea documentazione, che attesti, per l’intero anno di riferimento, l’impossibilità del bambino di frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica.

Bonus Nido, come fare domanda

Sia nel caso di Bonus Nido che nel caso di Bonus per assistenza a casa, la domanda andrà presentata telematicamente all’INPS, indicando, al momento della domanda stessa, a quale dei due intende accedere.

I due benefici sono cumulabili con gli altri aiuti alle famiglie, quali il Bonus mamma domani e il bonus bebè. Non sono però cumulabili con le detrazioni fiscali del 19% per asili nido e con i voucher per i servizi di baby sitting, anch’essi prorogati fino al 2018.

 

Concorso

Concorso Polizia Penitenziaria: Assunzione di 540 agenti

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Il Ministero della Difesa il 7 aprile 2017 ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il nuovo concorso Polizia Penitenziaria.

Il Ministero della Difesa il 7 aprile 2017 ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il nuovo concorso Polizia Penitenziaria annunciando l’assunzione di 540 Agenti di Polizia.  Il bando non è rivolto ai civili ma  possono presentare domanda di partecipazione solo i volontari VFP1 e VFP4 che hanno un’età compresa tra i 18 e 27 anni. Andiamo a vedere nel dettaglio tutti i requisiti per partecipare al bando per la Polizia Penitenziaria 2017 e le modalità di svolgimento del concorso.

Concorso Polizia Penitenziaria 2017: I requisiti

Per presentare domanda al concorso Polizia Penitenziaria bisogna rispettare alcuni requisiti fondamentali, altrimenti la vostra domanda di partecipazione sarà automaticamente considerata nulla.

 

Qui di seguito andremo ad elencare tutti i requisiti stabiliti dall’articolo 2 del bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale per partecipare al concorso.

I requisiti per il bando Polizia Penitenziaria

  • Cittadinanza italiana;
  • Godimento dei diritti civili e politici;
  • Aver compiuto il 18° anno di età e non aver superato il 28° anno di età;
  • Sana e robusta costituzione fisica;
  • Diploma di istruzione secondaria di primo grado;
  • Non essere stati dichiarati decaduti da altro impiego presso una pubblica amministrazione;
  • Idoneità fisica, psichica ed attitudinale al servizio di Polizia Penitenziaria;

I 540 posti messi a disposizione dal concorso Polizia Penitenziaria saranno così suddivisi:

  • 378 posti sono riservati ai VFP1 in servizio da almeno sei mesi;
  • 162 posti sono riservati ai volontari in ferma prefissata di un anno in congedo, e ai VFP4 in servizio o in congedo.

Come è strutturato il concorso Polizia Penitenziaria 2017?

Come tutti i concorsi pubblici, anche il concorso Polizia Penitenziaria 2017 è strutturato con tre diverse prove d’esame.

La prima prova è un questionario a risposta multipla su argomenti di cultura generale. La seconda prova sarà una prova fisica. Mentre l’ultima prova per superare il concorso bisogna svolgere i test attitudinali.

Per la seconda prova in questo concorso sono state inserite importanti novità rispetto al concorso Polizia Penitenziaria 2016.  Una delle novità importanti è quella dell’eliminazione dell’altezza minima.

Bando Polizia Penitenziaria 2017: Come presentare la domanda di partecipazione?

La domanda di partecipazione al concorso Polizia Penitenziaria 2017 dovrà essere presentata esclusivamente in via telematica registrandosi sul sito ufficiale giustizia.it.

Una volta registrati, riceverete una mail di conferma per procedere alla presentazione della domanda al concorso. Una volta terminata la proceduta guidata sul sito web del concorso,  il sistema restituirà una ricevuta di invio coni il numero identificativo della domanda e la data ed ora di presentazione. Questo documento dovrà essere stampato  ed esibito il giorno della prova scritta d’esame.

La domanda di partecipazione potrà essere presentata entro e non oltre l’8 maggio 2017.

Patronato Acli

La Newsletter del Patronato Acli –  numero 07 del 20 aprile 2017

La previdenza è la virtù dei forti

Gentile vittorio,

ecco alcune notizie che abbiamo selezionato per te.

Buona lettura!

La Redazione web del Patronato Acli

APe sociale: firmato il decreto
APe sociale: firmato il decreto
Il premier Gentiloni ha firmato il 18 aprile il decreto attuativo che regola l’ammissione all’indennità che accompagnerà alla pensione di vecchiaia, APe sociale, i 63 enni in condizioni di disagio.
L’APe sociale non prevede alcun coinvolgimento di banche e assicurazioni essendocompletamente finanziato dallo Stato.
Avranno diritto al beneficio…

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Premio alla nascita: cos’è e chi può richiederlo
Premio alla nascita: cos’è e chi può richiederlo
Ho letto che con l’ultima Finanziaria è stato istituito un premio per i nuovi nati. Nonostante le ricerche in rete e le richieste all’INPS in questi mesi non sono riuscita ad avere informazioni più precise. Potete darmi indicazioni in merito?

 

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DIS-COLL: confermata fino a giugno

DIS-COLL: confermata fino a giugno

 

Buone notizie per i collaboratori coordinati e continuativi: il Decreto Mille Proroghe, recentemente approvato, ha confermato fino al 30 giugno 2017l’indennità di disoccupazione DIS-COLL

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Riscatto della laurea: sono ancora in tempo?

Riscatto della laurea: sono ancora in tempo?

Nel 2011, prima della Riforma Monti Fornero, ho rinunciato ad un provvedimento diriscatto di laurea che mi sembrava inutilmente oneroso. Alla luce delle auspicate modifiche alla Riforma, posso oggi presentare una nuova domanda di riscatto o deve passare un minimo di tempo?…

 

 

 

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Risarcimenti Inail e dichiarazione dei redditi

Risarcimenti Inail e dichiarazione dei redditi

Sono un lavoratore dipendente, impiegato amministrativo in un’azienda di trasporti. L’anno scorso ho subito un infortunio e sono stato assente dal lavoro per un periodo di 40 giorni. Il mio consulente ha detto che devo richiedere il modello CU 2017 all’Inail. Come posso fare?…

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