Archivi giornalieri: 14 aprile 2017

rassegna

del 14/04/2017

Campania, intesa sindacato-regione sul lavoro

Spadaro (Cgil): “Importante ripresa dei rapporti istituzionali”
13 aprile 2017 ore 19.34

Operaio svenuto, ma la produzione non si ferma

Succede alla Sevel di Atessa dove la Fiom Cgil ha indetto uno sciopero per protesta. “Un fatto inaccettabile”, commenta il segretario provinciale Davide Labbrozzi, “qui si mette l’interesse dell’azienda davanti al valore della persona umana”
13 aprile 2017 ore 19.07

Campania: futuro di incognite per il servizio idrico integrato

La Filctem Cgil: “Riuscirà finalmente questa regione a dotarsi di un servizio efficiente che risponda alle esigenze del territorio?”
13 aprile 2017 ore 19.00

K-Flex, cancelli chiusi per i lavoratori

Dopo 79 giorni di sciopero comincia la serrata da parte dell’azienda. Il 4 maggio fissata l’udienza per la procedura di licenziamento. I lavoratori e le lavoratrici chiedono un rinvio e hanno fatto ricorso per condotta antisindacale
13 aprile 2017 ore 18.42

Cgil: bene avvio del confronto col governo su riforma Inps

13 aprile 2017 ore 18.40

Bologna, accordo Comune-sindacati su servizi sosta e mobilità

13 aprile 2017 ore 18.19

Lecco: siglato protocollo per la legalità negli appalti

La soddisfazione della Fillea Cgil: “Risultato importante per tutto il territorio”
13 aprile 2017 ore 18.09

Campania: nascono i ‘Comitati per la difesa del diritto costituzionale alla salute’

13 aprile 2017 ore 17.57

Genova: Cgil, incontro con Comune su bilancio aumenta preoccupazioni

13 aprile 2017 ore 17.42

Sindacati: grave pronunciamento commissione vigilanza su sedi regionali

Slc: “La modifica apportata, anzichè andare verso una valorizzazione delle realtà locali, immaginando un’implementazione tecnologica e di organico, mantiene la negativa dicitura di presidi redazionali e apre a una collaborazione con le emittenti private”
13 aprile 2017 ore 16.37

La Cgil non si ferma: presidio e manifestazione

Il 19 aprile iniziativa in piazza della Rotonda, in attesa del voto al Senato sul dl del governo. Sabato 6 maggio manifestazione nazionale in piazza S. Giovanni Bosco. Camusso: “Abbiamo voglia di festeggiare, ma non possiamo fermarci”
13 aprile 2017 ore 16.29

Monier: alte adesioni allo sciopero

Sindacati: “”Un segnale importante che vuole significare all’azienda il dissenso rispetto alla conduzione della trattativa di secondo livello, che si è arenata sulle posizioni rigide della direzione aziendale”
13 aprile 2017 ore 16.03

Materiali di Rassegna Sindacale – anno 2017 – n.3 (marzo)

13 aprile 2017 ore 15.59

Pesca: allarme Flai, Testo Unico mai applicato

13 aprile 2017 ore 15.35

Fp Monza e Brianza: solidarietà lavoratori aggrediti

13 aprile 2017 ore 15.30

Aversa, operaio edile muore in un cantiere

L’uomo ha perso la vita cadendo da un ponteggio. Un altro è in gravi condizioni. Fillea Campania: “Una Pasqua drammatica, cordoglio alla famiglia. Dai primi accertamenti il lavoro non risulta regolare. La diffusione del nero aumenta le vittime”
13 aprile 2017 ore 15.21

Bergamo, 14 aprile convegno “Paghe da fame e lavoro povero. Che Paese vogliamo?”

13 aprile 2017 ore 15.20

Le radici del coraggio

Sindacalisti contro la mafia: da Portella della Ginestra ai giorni nostri
13 aprile 2017 ore 15.20

Def, «la strada non è quella giusta»

Fracassi (Cgil) a RadioArticolo1: “Aspettiamo i testi, anche della ‘manovrina’, per dare un giudizio definitivo. Ma già da ora possiamo dire che il governo prosegue con le solite politiche di austerity, mentre sull’occupazione non fa abbastanza”
13 aprile 2017 ore 15.17

«Dove va la sanità pubblica»? 14 aprile iniziativa a Firenze

Nel 2016 11 milioni di italiani hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie a causa di difficoltà economiche
13 aprile 2017 ore 15.03

Le radici del coraggio

Sindacalisti contro la mafia da Portella della Ginestra a oggi. Un documentario del 2007 di Davide Orecchio e Carlo Ruggiero Durata: 47’11”. Produzione Edit.Coop.
13 aprile 2017 ore 14.44

Data Medica (Padova), siglato accordo su esuberi

13 aprile 2017 ore 14.41

Barriere architettoniche, siglato protocollo IV Municipio Roma

13 aprile 2017 ore 14.33

Il muro di gomma che protegge il caporalato

La legge non basta, bisogna applicarla. Occorrono iniziative concrete, a partire da centri di ospitalità e sportelli per l’impiego nei periodi di picco stagionale. La Cgil ha fatto il punto nell’iniziativa “Caporalato No!”, nel borgo rurale di Mezzanone
13 aprile 2017 ore 13.50

Aperture festive, il flop del decreto Monti

A cinque anni dalla norma che ha dato il via al “sempre aperto”, nessun miglioramento si è registrato, né dal punto di vista economico, né per il numero di posti di lavoro. Di Labio (Filcams): “Il commercio non è paragonabile ai servizi essenziali”
13 aprile 2017 ore 12.57

Teatri, Fp Cgil chiede a Regione Sicilia misure per superare crisi

13 aprile 2017 ore 12.47

Incidenti lavoro: Cgil, continua stillicidio morti e feriti, servono azioni concrete

Martini: “Concentrare l’attenzione di tutte le istituzioni, le forze politiche, le parti sociali, sulle azioni concrete da adottare per mettere in sicurezza il lavoro”
13 aprile 2017 ore 12.29

Ispettorato nazionale: come evitare una falsa partenza

Fp Cgil: “Dall’organizzazione alle differenze retributive, tutti i nodi ancora da sciogliere per l’agenzia unica che ha aggregato le attività di Inps, Inail e ministero del Lavoro nel verificare il rispetto delle regole”
13 aprile 2017 ore 12.01

Esuberi a Gioia Tauro, dieci giorni di sciopero

Stop fino al 24 aprile per protestare contro i 400 licenziamenti annunciati dalla società terminalista Mct. Costantino (Filt Calabria): “Al governo chiediamo atti concreti. Il bacino di carenaggio, il gateway ferroviario, la Zes sono ancora in alto mare”
13 aprile 2017 ore 10.44

Previdenza, 21 aprile convegno Silp a Imperia

13 aprile 2017 ore 10.43

Alitalia, la trattativa resta appesa a un filo

Oggi è l’ultimo giorno utile per trovare un accordo, i sindacati convocati al ministero. Ieri c’è stato lo strappo e il confronto è stato sospeso. Camusso: “Abbiamo fatto delle proposte, la trattativa deve continuare. Governo e azienda facciano di più”
13 aprile 2017 ore 10.41

Fp Sardegna, 19 aprile Attivo regionale


13 aprile 2017 ore 10.39

Alitalia: Camusso, vogliamo discutere nostre proposte


13 aprile 2017 ore 10.10

Inca

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Anticipo pensionistico agevolato
La campagna di informazione di Inca 
Non sarà una vera e propria corsa ad ostacoli, ma poco ci manca. L’Anticipo pensionistico agevolato (cosiddetto Ape sociale) rivolto ad alcune specifiche categorie di lavoratori, particolarmente svantaggiate, debutta il 1° maggio, salvo sorprese dell’ultima ora, “ma non sarà una passeggiata né per i lavoratori né per il patronato ”, avverte Morena Piccinini, presidente Inca. “Bisognerà fare i conti con le complesse operazioni di verifica individuale dei requisiti richiesti – spiega -, ma soprattutto con i tempi contingentati per la presentazione delle domande, imposti dalla norma”.  Infatti, l’intenzione del governo, che a breve dovrebbe emanare il decreto attuativo, è di consentire l’inoltro delle richieste entro e non oltre il 30 giugno. Dunque, ci sono solo due mesi di tempo (dal 1° maggio al 30 giugno, appunto) per  fare tutte le verifiche sulle posizioni assicurative individuali,  per completare l’iter procedurale e  per ottenere, infine, la certificazione del diritto da parte di Inps, al quale è delegato il compito anche di controllare che la spesa complessiva non superi lo stanziamento di 300 milioni di euro, previsto nella legge di Bilancio per il 2017.
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Benefici previdenziali per ex esposti amianto
Con la circolare n. 68 del 6 aprile scorso, l’Inps fornisce le istruzioni per l’applicazione delle agevolazioni previdenziali previste per i lavoratori del settore della produzione di materiale ferroviario, esposti alle polveri di amianto senza adeguati accorgimenti, che hanno già presentato domanda di certificazione del diritto entro il 1° marzo 2016, termine tassativo previsto dalla legge 208/2015 (legge di stabilità 2016).
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Congedo facoltativo per i papà che lavorano. Niente proroga
Nessuna proroga per il congedo facoltativo dei papà che lavorano. Questa opportunità si ferma per i soli per figli/e nati, adottati o in affidamento nel 2016. A chiarirlo è l’Inps con il messaggio n. 1581 del 10 aprile scorso precisando che il beneficio non è stato prorogato per l’anno in corso.
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Maternità: Cassazione, licenziamento nullo senza colpa grave  
E’ nullo il licenziamento di una madre lavoratrice durante il periodo protetto. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 475/2017, si è pronunciata nuovamente sull’argomento esaminando il caso di una donna, che era stata licenziata dopo la nascita della figlia e prima che quest’ultima compisse il suo primo anno di vita. La Corte, che ha dichiarato l’illegittimità del licenziamento, ha condannato la società al reintegro nel posto di lavoro.
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Tutela dei minori disabii. Il “certificato specialistico pediatrico” di Inps
L’Inps ha presentato nei giorni scorsi alla stampa il Protocollo sperimentale di intesa volto a ridurre il disagio dei minori disabili e delle loro famiglie nell’iter sanitario per il riconoscimento delle prestazioni assistenziali di invalidità e di handicap alle quali hanno diritto. Il Protocollo, sottoscritto da Inps e gli Ospedali Bambino Gesù di Roma, Gaslini di Genova, e dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze, permetterà ai medici di queste strutture di utilizzare il “certificato specialistico pediatrico”, grazie al quale sarà possibile acquisire fin da subito gli elementi necessari alla valutazione medico legale.
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Venerdi Santo

Venerdì Santo

Nome: Venerdì Santo
Titolo: La passione del Signore
Ricorrenza: 14 aprile

La Chiesa con la meditazione della passione dei Cristo e con l’adorazione della Croce commemora la sua origine dal fianco del Signore, che sulla croce intercede per la salvezza di tutto il mondo. In questo giorno non si celebra l’Eucaristia. Il sacerdote e i ministri si recano all’altare in silenzio, senza canto né musica, fatta la riverenza all’altare, si prostrano in terra; questa prostrazione, come rito proprio di questo giorno, assume il significato di umiliazione dell’uomo terreno e partecipazione alla sofferenza di Cristo.

La Croce è al centro di questo giorno e della celebrazione: la Croce, infatti, è narrata nella liturgia della Parola, mostrata e celebrata nell’adorazione del Legno e ricevuta, quale mistero di salvezza, nella Comunione eucaristica.

La celebrazione della passione di Cristo fa emergere proprio questa ricchezza del simbolo della Croce: morte e vita, infamia e gloria.

Tre aspetti, tra gli altri, possono essere oggetto di particolare cura:
la Liturgia della Parola di questo giorno ci fa capire come il Venerdì santo non è un giorno di lutto, ma di amorosa contemplazione dell’amore del Dio Padre, per purificare e rinnovare nel suo sangue l’alleanza sponsale. Nella prima lettura ascoltiamo il IV canto del servo del Signore, disprezzato e reietto dagli uomini. Ma è più di tutto nel racconto della Passione del Signore secondo il Vangelo di Giovanni che emerge la glorificazione di Cristo, la sua esaltazione sulla croce, il compimento dell’Ora in cui la nuova alleanza viene sancita in modo definitivo da Dio nel sangue del vero Agnello pasquale.

la Preghiera Universale in forma tradizionale «per il significato che essa ha di espressione della potenza universale della passione del Cristo, appeso sulla croce per la salvezza di tutto il mondo». La salvezza per l’uomo credente, tribolato ed oppresso, è proprio il frutto che pende dall’albero della croce.

l’Adorazione della Croce da svolgersi «con lo splendore di dignità che conviene a tale mistero della nostra salvezza». In questa articolata sequenza rituale la Croce è al centro dell’attenzione: non è semplicemente un’immagine da guardare, ma in quanto portata, velata e velata, contemplata e baciata, entra in contatto con i corpi e i vissuti dei fedeli. Un’esecuzione veloce e maldestra di questo momento impedirebbe quel coinvolgimento totale della persona che si qualifica come autentica professione di fede, espressa nella pluralità dei linguaggi

La Via Crucis

GESÙ NEL GETSEMANI

Prima Stazione Gesù nel campo degli ulivi

* dal vangelo secondo Luca. 22, 39-46
Gesù se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».

GESÙ TRADITO DA GIUDA

Seconda Stazione Gesù tradito da Giuda

* dal Vangelo secondo Luca. 22, 47-53
Mentre Gesù ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a lui per baciarlo. Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo?». Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, basta così!». E toccandogli l’orecchio, lo guarì . Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l’impero delle tenebre».

GESÙ È CONDANNATO DAL SINEDRIO

Terza Stazione Gesù è condannato dal sinedrio

Dal Vangelo secondo Luca. 22, 66-71
Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: «Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma da questo momento starà il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza di Dio». Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono». Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».

GESÙ RINNEGATO DA PIETRO

Quarta Stazione Gesù rinnegato da Pietro

Dal Vangelo secondo Luca. 22, 54-62
Dopo averlo preso, condussero via Gesù e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro. Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: «Anche questi era con lui». Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco!». Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro rispose: «No, non lo sono!». Passata circa un’ora, un altro insisteva: «In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo». Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell’istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito, pianse amaramente.

GESÙ È GIUDICATO DA PILATO

Quinta Stazione Gesù è giudicato da Ponzio Pilato

Dal Vangelo secondo Luca. 23, 13-25
Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, disse: «Mi avete portato quest’uomo come sobillatore del popolo; ecco, l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; e neanche Erode, infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò». Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero Barabba!». Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.

GESÙ È FLAGELLATO E CORONATO DI SPINE

Sesta Stazione Gesù flagellato e coronato di spine

Dal Vangelo secondo Luca. 22, 63-65
Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano, lo bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha colpito?». E molti altri insulti dicevano contro di lui.

Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 2-3
I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: «Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi.

GESÙ È CARICATO DELLA CROCE

Settima Stazione Gesù è incaricato della croce

Dal Vangelo secondo Marco. 15, 20
Dopo averlo schernito, spogliarono Gesù della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

GESÙ È AIUTATO DAL CIRENEO A PORTARE LA CROCE

Ottava Stazione è aiutato dal cireneo a portare la croce

Dal Vangelo secondo Luca. 23, 26
Mentre conducevano via Gesù, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.

GESÙ INCONTRA LE DONNE DI GERUSALEMME

Nona Stazione Gesù incontra le donne di Gerusalemme

Dal Vangelo secondo Luca. 23, 27-31
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».

GESÙ È CROCIFISSO

Decima Stazione Gesù è crocifisso

Dal Vangelo secondo Luca. 23, 33-38
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno». Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell’aceto, e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.

GESÙ PROMETTE IL SUO REGNO AL BUON LADRONE

Undicesima Stazione Gesù promette il suo regno al buon ladrone

Dal Vangelo secondo Luca. 23, 39-43
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». Ma l’altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». E aggiunse: « Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: « In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».

GESÙ IN CROCE, LA MADRE E IL DISCEPOLO

Dodicesima Stazione Gesù in croce, la madre e il discepolo

Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 25-27
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

GESÙ MUORE SULLA CROCE

Tredicesima Stazione Gesù muore sulla croce

Dal Vangelo secondo Luca. 23, 44-47
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò. Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest’uomo era giusto».

GESÙ È DEPOSTO NEL SEPOLCRO

Quattordicesima Stazione Gesù è deposto nel sepolcro

Dal Vangelo secondo Luca. 23, 50-54
C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. Non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. Era il giorno della Parascève e già splendevano le luci del sabato.