Archivi giornalieri: 9 ottobre 2016

Osservatore Romano

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Il Giornale

 
 

Quotidiano

 

Pubblicato per la prima volta con la data del 1° luglio 1861, «L’Osservatore Romano» ha raccontato attraverso le sue pagine oltre 150 anni di storia. Giornale quotidiano politico religioso, come recita il sottotitolo della testata, ha affrontato nel corso del tempo profonde trasformazioni per meglio rispondere alle attese dei Pontefici che si sono avvicendati al soglio di Pietro. La dimensione universale, l’incontro tra fede e ragione, l’amicizia con le donne e gli uomini di oggi sono le linee direttrici che il foglio vaticano esprime presentando tutti i testi pontifici e i documenti della Santa Sede, in italiano e nella lingua in cui sono stati pronunciati o scritti, seguendo con un’informazione completa e accurata, la vita internazionale, i dibattiti culturali, le vicende della Chiesa in ogni continente, con particolare attenzione all’ecumenismo e al dialogo con le religioni. L’edizione quotidiana viene pubblicata sei giorni su sette (escluso il lunedì) ed è reperibile presso le principali edicole dei capoluoghi italiani o può essere richiesta in abbonamento. 



 

 

 

Mensile «donne chiesa mondo»

Da maggio 2012, il quotidiano esce ogni mese (eccetto agosto) arricchito da un inserto di quattro pagine a colori dedicato alle donne di tutto il mondo, con particolare attenzione al loro rapporto con la Chiesa. Lo scopo è quello di contribuire ad approfondire la conoscenza sul ruolo femminile oggi e nel passato, affrontando anche i temi più controversi al centro del dibattito. Dal gennaio 2014 è stata aggiunta una nuova pagina dedicata alla teologia: la teologia della donna per l’anno in corso, teologia della famiglia per il 2015.


                       


 

Settimanale italiano

 

Fondata nel 1948, l’edizione settimanale in lingua italiana è dedicata principalmente a quanti desiderano attingere alla fonte del magistero. In un agile formato tabloid riporta tutti i discorsi del Papa, le attività della Santa Sede a Roma e nel mondo con interviste, commenti e approfondimenti su temi di attualità e il commento alla liturgia domenicale. Realizza numeri speciali  in occasione dei viaggi apostolici del Papa. Viene pubblicata il giovedì  e diffusa prevalentemente in abbonamento.



Settimanale francese

Nata nel 1949, l’edizione in lingua francese si rivolge a chi desidera informarsi sul Magistero del Papa e la vita della Chiesa. Il settimanale, in formato tabloid, pubblica le encicliche, le esortazioni, i messaggi e lettere apostoliche e l’integralità dei discorsi e delle omelie del Papa. Inoltre, riporta i documenti dei dicasteri della Curia Romana e altri testi di riflessione. In occasione dei viaggi apostolici vengono pubblicati numeri speciali. Pubblicata ogni giovedì l’edizione è distribuita in 132 Paesi ed è venduta solo in abbonamento.



Settimanale inglese

Nata nel 1968, riporta integralmente i discorsi del Pontefice e i documenti della Curia Romana, altri testi e articoli di commento. In occasione dei viaggi del Papa dedica un numero speciale. L’edizione viene pubblicata in formato tabloid ogni venerdì ed è diffusa in abbonamento in tutti i Paesi del mondo. L’edizione inglese viene trasmessa e stampata negli Stati Uniti e in India dove, inoltre, dal 2008 viene realizzata una versione in lingua malayalam, dedicata soprattutto ai sei milioni di cattolici dello stato indiano del Kerala.



Settimanale spagnolo

Nata nel 1969, è rivolta a chi desidera ricevere notizie e documenti riguardanti la vita della Chiesa. Il settimanale riporta interamente i discorsi del Pontefice, i documenti della Curia Romana e altri testi e articoli di commento. In occasione dei viaggi del Papa dedica un numero speciale. L’edizione viene pubblicata in formato tabloid ogni venerdì ed è venduta solo in abbonamento in tutti i Paesi del mondo. L’edizione spagnola viene trasmessa e stampata in Argentina, Messico e Perù.



Settimanale portoghese

Nata nel 1970, è rivolta a chi desidera ricevere notizie e documenti riguardanti la vita della Chiesa. Il settimanale riporta interamente i discorsi del Papa, i documenti della Curia Romana e altri testi e articoli di commento. In occasione dei viaggi dedica un numero speciale. L’edizione viene pubblicata ogni giovedì ed è venduta solo in abbonamento in tutti i Paesi del mondo. Dal 2006 l’edizione portoghese viene trasmessa e stampata anche in Brasile.



 

 

Settimanale tedesco

Nato nel 1971, si compone di due fascicoli: uno con una finalità informativa, l’altro con una finalità di documentazione. Il primo consiste nella pubblicazione di notizie riguardanti la Santa Sede, la Chiesa universale e le chiese locali, nonché di pagine culturali e di approfondimento dottrinale e storico. Il secondo è dedicato all’attività del Pontefice del quale vengono riportati tutti i discorsi e interventi. Dal 1986 viene stampata in Germania dall’editrice Schwabenverlag che ne cura anche la distribuzione e gli abbonamenti.



 

Mensile polacco

Nata nel 1980 per volere di Giovanni Paolo II, è dedicata a quanti vogliono seguire l’ attività del Papa a Roma e nel mondo. Riporta ai suoi lettori i documenti pontifici, i discorsi del Papa, le cronache dei viaggi apostolici, gli interventi della Santa Sede e della Curia Romana, altri testi e articoli di commento. Viene distribuita in tutte le diocesi della Chiesa in Polonia dalla Conferenza Episcopale polacca.


Dall’Osservatore Romano

Haiti in ginocchio

 

Circa mille morti per il passaggio dell’uragano Matthew ma il bilancio continua a salire ·

08 ottobre 2016

 
 

 

L’uragano Matthew ha devastato Haiti. La situazione è gravissima: il numero dei morti continua a crescere di ora in ora e gli sfollati ormai sono centinaia di migliaia. L’ultimo bilancio delle autorità parla di oltre 900 morti, ma le cifre sono ancora provvisorie a causa dell’isolamento di molte zone. Si temono migliaia di morti. Secondo gli operatori umanitari, il paese è alle prese con la più grande crisi umanitaria dal terremoto del 2010. Almeno 29.000 case sono state distrutte. Nel nord-ovest le inondazioni hanno allagato intere aree. L’organizzazione Save the Children parla di circa 130.000 bambini in grave difficoltà e che non possono andare a scuola.

Sfollati haitiani ricevono i primi aiuti (Reuters)

Dopo il sisma che nel 2010 costò la vita a 230.000 persone, ad Haiti sono ancora 60.000 le persone costrette a vivere nei campi per sfollati: col passaggio di Matthew hanno perso quel poco che erano riusciti a costruire. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha lanciato un appello ai suoi concittadini per chiedere aiuti: «Pensiamo anche a chi è già stato colpito; potete contribuire ad alleviare le difficoltà di coloro che già normalmente hanno poco e ora sono stati anche colpiti da questa tempesta».

I soccorsi sono già entrati in azione. L’urgenza ora è soprattutto quella di fornire acqua potabile per prevenire la diffusione di malattie. «Nel lungo periodo temiamo una vera esplosione dei casi di colera — afferma alla stampa Camilla Stecca, dell’ufficio emergenze umanitarie di Oxfam Italia — ma anche casi di malaria e dissenteria a cui i primi a essere esposti sono le donne incinte e i bambini. In questo quadro è perciò necessario che la comunità internazionale si mobiliti prima possibile a sostegno della popolazione haitiana». E appelli simili sono giunti da tante altre organizzazioni da tempo impegnate nel paese. L’Ifrc (Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa) si è attivata per la raccolta di 6,4 milioni di euro per fornire assistenza medica, riparo, acqua e servizi igienici. La Caritas italiana ha annunciato l’invio di aiuti a 13.500 persone, con la distribuzione di 2.700 kit alimentari e 2.700 kit d’igiene.

Il governo haitiano ha disposto il codice rosso di allerta e ha ufficialmente richiesto l’assistenza delle Nazioni Unite. Non è ancora possibile valutare con esattezza l’entità dei danni, ma si stima che siano state colpite fino a cinque milioni di persone, 300.000 delle quali necessitano assistenza immediata. L’epidemia di colera — ha spiegato una nota di Save the Children — «potrebbe diffondersi rapidamente, visto che la scarsità d’acqua si è acuita in alcune zone. La distruzione delle coltivazioni e le notizie sul bestiame ucciso nel distretto di Aquin e nel dipartimento del Sud contribuiranno a peggiorare l’insicurezza alimentare».

Si registrano, intanto, due morti in Florida, sempre a causa del passaggio di Matthew. Obama ha invitato i cittadini a seguire le regole per l’evacuazione delle zone a rischio. La Florida ha dichiarato lo stato di emergenza, come anche la Georgia, il South e il North Carolina. Quasi due milioni di persone sono state evacuate. Circa 600.000 abitazioni sono rimaste senza corrente elettrica, ha fatto sapere il governatore della Florida, Rick Scott. Una delle aree più colpite è la contea di Brevard, a est di Orlando, sulla costa, dove quasi 146.000 case sono restate senza elettricità.

Grazie all’Osservatorio indipendente di Bologna

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 Osservatorio Indipendente  di Bologna morti sul lavoro
 

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Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro in Italia

Il primo osservatorio nato in Italia che monitora in tempo reale le morti per infortunio sul lavoro. Fondato il 1° gennaio 2008

http://cadutisullavoro.blogspot.it/

L’Osservatorio ha tantissimi visitatori statunitensi e tedeschi ed è per questo che lo presentiamo anche nelle loro lingue. Lo presentiamo anche in romeno, tantissimi sono i lavoratori morti in Italia che vengono dalla Romania

Independent Observatory of Bologna (Italy) who died on the job

Bologneser Unabhängige Beobachtungsstelle in Italien

für die Toten bei der Arbeit

Observatorul Indipendent din Bologna Morti in accidente pe locul de munca in Italia

Fondato dal metalmeccanico in pensione e pittore Carlo Soricelli per ricordare Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Giuseppe Demani. Sono i sette giovani operai della ThyssenKrupp di Torino, morti nella notte del 5/6 dicembre 2007. Dall’Osservatorio sono registrati e archiviati in appositi file i morti sui luoghi di lavoro del 2008/2009/2010/2011/2012/2013/2014/2015/2016

L’Osservatorio è stato creato e viene aggiornato da volontari che non hanno mai voluto contributi economici di nessun tipo. Un grazie speciale ai tantissimi italiani che mandano segnalazioni d’infortuni mortali da ogni parte d’Italia. L’Osservatorio è stato visitato in questi anni da centinaia di migliaia di cittadini italiani e anche da tantissimi stranieri, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata per queste tragedie.

Per contatti carlo.soricelli@gmail.com

Abbiamo deciso di dedicare questo osservatorio indipendente anche al grande giornalista Santo Della Volpe scomparso da poco. Da quando è aperto, abbiamo constatato quanto ha fatto per far comprendere agli italiani le vere dimensioni delle tragedie degli infortuni sul lavoro, del dramma dei familiari che hanno perso così tragicamente un loro Caro, delle morti provocate dall’amianto e di tutte le problematiche del mondo del lavoro. Grazie Santo

 

Morti sul lavoro al 9 ottobre 2016

SUPERATI NEL 2016 I 1080 MORTI PER INFORTUNI, DI CUI 511 SUI LUOGHI DI LAVORO (tutti registrati). I rimanenti sulle strade e in itinere. Sono conteggiate tra tutte le vittime anche i morti in nero e le categorie non assicurate all’INAIL che monitora solo i propri assicurati.

Erano sui luoghi di lavoro 510 dall’inizio dell’anno al 30 settembre del 2015 – 4%. Erano 461 il 30 settembre del 2008 + 6,2%.

E’ un agricoltore schiacciato dal trattore vicino a Montecatini di Pisa l’ultima vittima di settembre

Morti per infortuni sui LUOGHI DI LAVORO nel 2016

per Regione e Provincia in ordine decrescente.

(Sui luoghi di lavoro significa che sono esclusi da questo conteggio i morti per le strade e in itinere che richiedono interventi completamente diversi)

I morti sulle autostrade e all’estero non sono conteggiati nelle province. Se guardate qui sotto l’andamento delle regioni e delle province, calcolate che ci sono almeno altrettanti morti per infortuni sulle strade e in itinere

Emilia-Romagna 51 Bologna (10). Forlì-Cesena (6), Ferrara (3), Modena (10), Parma (5), Piacenza (3), Ravenna (3), Reggio Emilia (10), Rimini (1). Campania 50 Napoli (17 di questi 3 in mare), Avellino (6), Benevento (4), Caserta (9), Salerno (14). Veneto 46Venezia (7), Belluno (4), Padova (7), Rovigo (3), Treviso (4), Verona (5), Vicenza (16). Toscana 38 Firenze (1), Arezzo (5), Grosseto (1), Livorno (7), Lucca (5), Massa Carrara (7), Pisa (3), Pistoia (2), Siena (3) Prato (3). Lombardia 38 Milano (3), Bergamo (6), Brescia (13), Como (3), Cremona (3), Lecco (1), Lodi (), Mantova (1), Monza Brianza (2), Pavia (3), Sondrio (3), Varese. Sicilia 35 Palermo (7), Agrigento (3), Caltanissetta (6), Catania (6), Enna (1), Messina (4), Ragusa (4), Siracusa (), Trapani (4). Piemonte 36 Torino (10), Alessandria (5), Asti (5), Biella (2), Cuneo (13), Novara (1), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli (1) Lazio 33 Roma (10), Viterbo (5) Frosinone (6) Latina (9) Rieti (3). Puglia 23 Bari (1), BAT (6), Brindisi (1), Foggia (3), Lecce (4), Taranto (8) Trentino-Alto Adige 17 Trento (8), Bolzano (9). Abruzzo 17 L’Aquila (2), Chieti (9), Pescara (3) Teramo (3).Marche 15 Ancona (5), Macerata (4), Fermo (1), Pesaro-Urbino (2), Ascoli Piceno (2). Calabria 17 Catanzaro (4), Cosenza (6), Crotone (1), Reggio Calabria (4) Vibo Valentia (2). Sardegna 10 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (), Medio Campisano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (2), Sassari (3). Friuli-Venezia Giulia 10Trieste (2), Gorizia (1), Pordenone (2), Udine (5). Umbria 7 Perugia (2) Terni (5). Liguria 6 Genova (3), Imperia (1), La Spezia (1), Savona (1). Basilicata 1 Potenza (1) Matera () Valle D’Aosta (2) I lavoratori morti sulle autostrade, all’estero e in mare non sono segnalati a carico delle province-

Consigliamo a tutti quelli che si occupano di queste tragedie di separare chi muore per infortuni sui luoghi di lavoro, da chi muore sulle strade e in itinere con un mezzo di trasporto. I lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere sono a tutti gli effetti morti per infortunio sul lavoro, ma richiedono interventi completamente diversi dai lavoratori morti sui luoghi di lavoro. E su questo aspetto che si fa una gran confusione. Ci sono categorie come i metalmeccanici che sui luoghi di lavoro hanno pochissime vittime per infortuni, poi, nelle statistiche ufficiali, non separando chiaramente le morti causate dall’itinere, dalle morti sui luoghi di lavoro, risultano morire in tantissimi in questa categoria che è numerosissima, e che ha una forte mobilità per recarsi o tornare dal posto di lavoro. Anche quest’anno una strage di agricoltori schiacciati dal trattore, sono 110 dall’inizio dell’anno, Tutti gli anni sui LUOGHI DI LAVORO il 20% di tutte le morti per infortuni sono provocate da questo mezzo. 132 sono i morti schiacciati dal trattore nel 2015 e 152 nel 2014. Contiamo molto della sensibilità dei media e dei cittadini che a centinaia ogni giorno visitano il sito. In questi nove anni di monitoraggio le percentuali delle morti nelle diverse categorie sono sempre le stesse: l’agricoltura è sempre la categoria con più vittime, seguono l’edilizia, i servizi, l’industria (tutta) e l’autotrasporto.

Come potete vedere, se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL dal 2008 registriamo addirittura un aumento del 6,2%.

Conforta il piccolo calo del 4% rispetto al 30 settembre del 2015. Ma la situazione veramente preoccupante riguarda l’agricoltura con i suoi 105 morti schiacciati dal trattore dall’inizio dell’anno, e la percentuale complessiva delle morti in questa categoria in questi nove anni non è mai stata sotto il 30%.

Il 31,2% dei morti sui luoghi di lavoro nel 2016 sono in agricoltura, tra i morti per infortuni in questa categoria ben il 67% sono i morti schiacciati dal trattore che guidavano. E’ l’edilizia col 20,60% delle morti al secondo posto di questa triste classifica. Una percentuale enorme di queste morti sono dovuta a cadute dall’alto. Moltissimi di questi morti lavoravano in nero. Segue l’industria con il 12,85%. L’autotrasporto continua a pagare un forte tributo di sangue con il 6,7%, Tra questi tanti gli autotrasportatori morti nelle diverse categorie. Spero di sbagliarmi, ma con l’introduzione del jobs act i morti sul lavoro aumenteranno e questo per una ragione molto semplice. Il sindacato sarà indebolito (chi si iscriverà più se potrà essere licenziato senza giusta causa e con una scusa?). I lavoratori non potranno più rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi pena il licenziamento, questo è ovvio, basta guardare quello che succede in edilizia. Assistiamo a livello europeo ad introduzioni di leggi che incrementano la precarietà. E’ successo prima in Germania dove ci sono lavoratori con salari di 500 euro, alla Spagna, al Jobs act in Italia, apprendiamo adesso che anche n Olanda i nuovi assunti sono per la maggioranza precari. Si legge che anche in Olanda sono aumentati i morti sul lavoro a causa delle condizioni di precarietà dei nuovi assunti. E’ ovvio che in un’Europa dove a dettare le regole sono banche e Finanza non ci si può stupire dell’aumento del lavoro precario nei diversi paesi. Insomma ci mettiamo a competere coi paesi in via di sviluppo, sui salari, ma anche sui diritti dei lavoratori. La percentuale di lavoratori ultrasessantenni che sono morti sui LUOGHI DI LAVORO in questi nove mesi del 2016; sono il 29,1%. A causa della legge Fornero i morti in tarda età per infortuni sul lavoro sono aumentati notevolmente. Cosa aspetta il Governo a porvi rimedio? E’ disumano far continuare a lavorare da anziani chi svolge lavori pericolosi per se e per i cittadini inconsapevoli. Vediamo se con la nuova legge sul lavoro queste morti caleranno. Grazie ai Sindacati per aver cercato di alleviare questa carneficina.Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono il 9,38% sul totale. Gli stranieri morti per infortuni stanno calando percentualmente, questo sta a significare che adesso i lavori più pericolosi li fanno anche gli italiani. Per approfondimenti mandare mail a carlosoricelli.

 

Morti sul lavoro nel 2015

Le morti sulle autostrade e all’estero non sono segnalate nelle province

SONO STATI 678 I MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVOROnel 2015

CONTRO I 661 del 2014 +2,6%. ERANO 637 nel 2008 +6,1%

L’INAIL nel 2014 ha riconosciuto complessivamente 662 morti sul lavoro, di questi il 52% sono decessi in itinere e sulle strade ma le denunce per infortuni mortali sono state 1107. Crediamo che anche per il 2015 ci siano più o meno le stesse percentuali. Nel 2015 tra gli assicurati INAIL c’è stata un’inversione di tendenza, per la prima volta dopo tantissimi anni questo Istituto vede aumentare le denunce per infortuni mortali. Ma le denunce non comportano necessariamente un riconoscimento dell’infortunio mortale. Sta a noi che svolgiamo un lavoro volontario, senza interesse di nessun tipo, far conoscere anche questo aspetto ai cittadini italiani.

Quirinale

IL MESSAGGIO

mattarella

 

Mattarella: «La sicurezza sul lavoro è una priorità e costituisce il banco di prova dell’efficienza di un paese»

«Un paese moderno si misura anche dalla capacità di creare e conservare ambienti di lavoro sicuri: morire sul lavoro, ammalarsi per una causa professionale o restare invalidi o mutilati a seguito di un infortunio sul lavoro non è accettabile in un contesto industriale avanzato». Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato, in occasione della Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, al Presidente nazionale dell’ANMIL, Franco Bettoni. «La sicurezza sul lavoro – ha proseguito Mattarella -è una priorità e costituisce il banco di prova dell’efficienza di un paese: sul tema non è accettabile alcun calo di attenzione da parte delle istituzioni e delle forze sociali.

 

Portale Lavoro (Regione Lazio)

RICOLLOCAZIONE DONNE - TERMINE PRESENTAZIONE DOMANDERICOLLOCAZIONE DONNE – TERMINE PRESENTAZIONE DOMANDE
A pochi giorni dall’apertura del bando Contratto di ricollocazione “Tempi di vita”, dedicato alle donne-mamme prive di impiego con almeno un figlio minore di 6 anni compiuti, è stato raggiunto […]

 

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE DONNE – TEMPI DI VITACONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE DONNE – TEMPI DI VITA
A partire dalle ore 10,00 di lunedì 26 settembre 2016, e fino alle ore 12,00 del 20 dicembre, le donne disoccupate con almeno un figlio di età inferiore ai 6 […]

 

IL BANDO FONDO FUTURO A SOSTEGNO DEI LAVORATORI AUTONOMI E LIBERO PROFESSIONISTIIL BANDO FONDO FUTURO A SOSTEGNO DEI LAVORATORI AUTONOMI E LIBERO PROFESSIONISTI
La Consulta dei lavoratori autonomi della Regione Lazio promuove il seminario di presentazione del bando per tutti i libero professionisti. L’evento si terrà il 14 settembre 2016 alle ore 9,30 […]

 

APPROVAZIONE GRADUATORIA DI 6 PARTNER PER LA CO-PROGETTAZIONE – PROGRAMMA FAMI 2014/2020
Avviso Pubblico: “Approvazione della graduatoria relativa all’Avviso pubblico regionale “Selezione di sei partner privati per la co-progettazione della proposta progettuale relativa all’Azione 04 dell’Avviso pubblico multi-azione per la presentazione di […]

 

BANDITE DUE BORSE DI STUDIO PER TESI DI LAUREA SU “VIOLENZA DI GENERE”
L’Istituto Arturo Carlo Jemolo, in collaborazione con l’Assessorato regionale al Lavoro, Pari opportunità e Personale, ha bandito 2 borse di studio, da 3mila euro ciascuna, per la preparazione di tesi […]

 

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il decreto correttivo ai decreti sul Jobs act

 

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08-10   Governo: pubblicato il decreto correttivo dei decreti sul Jobs act

È’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 235 del 7 ottobre 2016, il decreto legislativo n. 185 del 24 settembre 2016, con il quale sono stati introdotti correttivi ai decreti legislativi n. 81, n. 148, n. 149, n. 150 e n. 151.
Le modifiche introdotte entrano in vigore a partire dall’8 ottobre 2016.

San Dionigi e compagni

 San Dionigi e compagni
 
Nome:
 San Dionigi e compagni Titolo:
 Vescovo e martiriRicorrenza:
 09 ottobre

 

S. Dionisio, vescovo di Parigi, fu uno di quegli uomini apostolici, i quali colla loro predicazione portarono il lume della fede nelle Gallie. Predicò da principio il Vangelo in più luoghi e città di quel regno. Prese in sua compagnia e per suoi coadiutori nel ministero della parola un santo prete per nome Rustico e S. Eleuterio diacono. Con essi si avanzò sino alla città di Parigi, ‘e quivi fissò la sua dimora. Molto ebbe ad affaticarsi il santo Vescovo per la coltura di quella vigna affatto incolta, e feconda soltanto di triboli e di spine. Confortato però ed assistito dalla divina grazia, cominciò ad annunziare a quei miseri idolatri le verità di nostra santa Religione, ed essendosi degnato il Signore di confermare la predicazione del suo servo col dono de’ miracoli, molti ne ridusse alla cognizione e al culto del vero Dio, onde, cresciuto il numero de’ fedeli, edificò una chiesa nella quale si radunavano a lodare Iddio, e a celebrare i divini misteri. Gravemente da ciò irritati gl’idolatri, fecero arrestare Dionigi con i due suoi discepoli, ed avendoli dapprima sottoposti a vari tormenti, in ultimo posero termine al loro glorioso combattimento col farli decapitare.

PRATICA. Non potrete far cosa più grata a san Dionigi ed a’ suoi compagni Martiri, per ottenere la loro protezione in questo mese, che ad esempio di essi attendendo alla conversione di quelle anime, le quali hanno soltanto una fede morta.

PREGHIERA. Oh, quanto l’uomo amasti, o Gesù mio! Fa che lo stesso amor abbia ancor io.