Archivi giornalieri: 4 ottobre 2016

L’Osservatore Romano

​Faccia a faccia sulla Siria

 

Lunedì incontro tra Obama e Putin ·

25 settembre 2015

 
 

 

Un uomo porta in salvo le figlie durante un bombardamento su Aleppo (Afp)

Il faccia a faccia tra i presidenti statunitense e russo, Barack Obama e Vladimir Putin, annunciato per lunedì a New York, a margine all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, sembra destinato a imprimere una svolta al confronto internazionale sulla crisi siriana e, in questo contesto, sulla lotta al cosiddetto Stato islamico. La casa Bianca ha riferito che Obama cercherà di capire se e come la presenza militare russa in Siria possa essere utile a contrastare l’Is e se ci siano possibilità per una soluzione politica alla tragedia siriana. A giudizio degli osservatori, questo significa da parte dell’Amministrazione di Washington un’apertura alle proposte di Mosca di unire le forze contro l’Is in Siria, ma anche un ammorbidimento dell’intransigenza sul presidente Bashar Al Assad. Una conferma ne hanno dato ieri le dichiarazioni del segretario alla Difesa statunitense, Ashton Carter, secondo il quale Stati Uniti e Russia possono trovare «spazi per cooperare» in Siria. Della questione siriana e dell’emergenza profughi a essa collegata Obama ha parlato ieri, in una telefonata, riferita sempre dalla Casa Bianca, con il primo ministro britannico, David Cameron. I due hanno ribadito l’impegno a indebolire e sconfiggere l’Is e a raggiungere una transizione politica per mettere fine al conflitto. Da parte sua, Putin ha ribadito, in un’intervista all’emittente statunitense Cbs, che «non vi è altra soluzione alla crisi siriana che il rafforzamento delle strutture governative legittime, aiutandole nella lotta contro il terrorismo». 

Osservatore Romano

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Mosca e Washington ai ferri corti sulla Siria

 

Il dipartimento di Stato interrompe i colloqui sulla crisi ·

04 ottobre 2016

 
 

 

«Siamo molto preoccupati per la situazione politica in Siria: la pazienza di tutti con la Russia è finita». Un clima di tensione senza precedenti si avverte nelle parole del portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, intervenuto ieri sulla crisi in Medio e Vicino oriente. Il dipartimento di Stato americano ha sospeso i contatti bilaterali con la Russia. 

Inoltre, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, «valuterà una serie di opzioni nei prossimi giorni, compresa, ma non esclusivamente, la possibilità di sanzioni contro la Russia alla luce degli ultimi sviluppi circa gli sforzi diplomatici sulla Siria». Il dipartimento di Stato parla di «una decisione che non abbiamo preso alla leggera», sottolineando che la Russia «non ha tenuto fede ai suoi impegni». Mosca e il Governo di Assad «hanno deciso di seguire la strada militare, non in linea con la fine delle ostilità, come dimostrato dagli attacchi nelle aree civili, mirando su infrastrutture essenziali come gli ospedali e prevenendo l’arrivo degli aiuti umanitari ai civili, incluso l’attacco del 19 settembre a un convoglio di aiuti umanitari». Parole chiare, alle quali il Cremlino ha immediatamente replicato. «Con gli Stati Uniti non stiamo vivendo una nuova guerra fredda» ha assicurato l’ambasciatore russo all’Onu, Vitaly Churkin. Sul terreno, la situazione è drammatica, soprattutto per i civili — sono circa due milioni nella regione di Aleppo, 250.000 soltanto nei quartiere orientali della città — imprigionati nelle aree di combattimento. E proprio sull’emergenza umanitaria si è concentrato ieri il colloquio telefonico tra l’Alto rappresentante europeo per la politica estera e di sicurezza comune, Federica Mogherini, e il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov. Mogherini ha illustrato a Lavrov la proposta della Ue per una nuova iniziativa umanitaria che possa partire subito. Lavrov — si apprende da fonti Ue — si è detto d’accordo nel «fare il possibile per realizzare l’iniziativa».

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE 03/10/2016

GiurisprudenzaCORTE DI CASSAZIONE

Ordinanza

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 settembre 2016, n. 19165

Fiscale

IRAP – Medico di base convenzionato con il SSN con un dipendente addetto all’accesso dei pazienti – Rimborso

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 settembre 2016, n. 19337

Lavoro

Stranieri – Permesso di soggiorno per motivi familiari – Revoca – Motivi di ordine pubblico e di sicurezza dello Stato – Accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 settembre 2016, n. 19351

Fiscale

Tributi – Società in liquidazione – Accertamento fiscale – Notifica presso abitazione del liquidatore

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 settembre 2016, n. 19133

Fiscale

Tributi – Avviso di accertamento – Corrispettivo cessione del complesso industriale – Non dichiarata ai fini IRPEF – Mancato versamento dell’IVA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 settembre 2016, n. 19303

Lavoro

Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Ragionieri e Periti commerciati – Prestazioni pensionistiche – Criteri di calcolo – Sistema retributivo di computo

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 settembre 2016, n. 19315

Lavoro

Licenziamento – Assenza dal lavoro – Impossibilità sopravvenuta parziale per fatti estranei al rapporto di lavoro – Giustificato motivo oggettivo di recesso

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 settembre 2016, n. 19320

Lavoro

Licenziamento collettivo – Comunicazione ex art. 4, co. 9, L. n. 223/1991 – Incompletezza – Violazione delle procedure

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 settembre 2016, n. 19322

Lavoro

Pensione di vecchiaia – Ex lavoratore agricolo – Riliquidazione – Accredito dei contributi – Effettivo svolgimento dell’attività di bracciante

Legislazione

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 26 settembre 2016

Fiscale

Approvazione di una modifica allo studio di settore WG68U trasporto merci su strada e servizi di trasloco

Prassi

AGENZIA DELLE ENTRATE

Risoluzione

AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 30 settembre 2016, n. 86/E

Fiscale

Annullamento dei titoli di accesso a data libera per l’ingresso ai parchi di divertimento. Consulenza giuridica

ENPAIA

Comunicato

ENPAIA – Comunicato 30 settembre 2016 (Agrotecnici)

Lavoro, Fiscale

Comunicazione reddituale anno 2015. Agrotecnici

ENPAIA – Comunicato 30 settembre 2016 (Periti Agrari)

Lavoro, Fiscale

Comunicazione reddituale anno 2015. Periti Agrari

INPGI

Comunicato

INPGI – Comunicato 30 settembre 2016

Lavoro

Primi chiarimenti su cosa cambia con la riforma previdenziale INPGI

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Comunicato

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 30 settembre 2016

Lavoro

Istat: dati positivi

MINISTERO FINANZE SECIT

Comunicato

MINISTERO FINANZE – Comunicato 01 ottobre 2016

Lavoro

Dichiarazione IMU/TASI per Enti Commerciali/Persone Fisiche – Rilascio modulo di controllo

newsletter | 3 ottobre 2016 | micromega.net

newsletter | 3 ottobre 2016 | micromega.net

PRIMO PIANO

Le pericolose bugie del guru anti-vaccini
di Roberto Burioni
Andrew Wakefield – il regista del discusso film contro i vaccini di cui il Presidente Grasso ha giustamente impedito la proiezione al Senato – non è un Galileo ostracizzato ed incompreso, ma molto più semplicemente un medico “disonesto ed incompetente” che ha agito con “spietato disprezzo per le sofferenze e per il dolore che i bambini avrebbero sofferto” e che fortunatamente è stato radiato.

La crociata di Bergoglio contro la teoria gender
di Chiara Saraceno
Non c’è nessuna “guerra contro il matrimonio” da parte di chi desidera modificare i ruoli di genere – come ha invece sostenuto il pontefice in visita in Georgia – , solo il tentativo di cambiarlo per renderlo più vivibile e accessibile. I veri nemici del matrimonio sono la povertà e la disuguaglianza tra uomo e donna dentro e fuori la famiglia.

FILOSOFIA – IL RASOIO DI OCCAM

Improvvisazione. Ontologia di una pratica artistica di Alessandro Bertinetto
Nel saggio “Eseguire l’inatteso. Ontologia della musica e dell’improvvisazione” Alessandro Bertinetto propone un percorso denso e originale che punta a riconfigurare l’ontologia musicale alla luce di un’esplorazione filosofica dell’improvvisazione. Ne anticipiamo un estratto.

SCIENZA – LA MELA DI NEWTON

KAUST, Arabia Saudita: un’università “quasi” normale
Esiste un polo universitario all’avanguardia nella ricerca scientifica situato in quella che forse è la più retrograda teocrazia del mondo. Molte sono le domande che sorgono su come possa funzionare. Ne parliamo con una giovane studentessa appena rientrata dalla sua esperienza presso il KAUST.

ARTICOLI

L’eutanasia è un diritto umano di Cinzia Sciuto
Un formidabile intreccio fra rifiuto dell’autodeterminazione individuale e approccio familista/comunitarista porta il fronte cattolico a non cogliere il livello di civiltà che la legge belga esprime: da un lato, riconoscere la libertà di scelta degli individui dalla nascita alla morte, dall’altro la consapevolezza che in uno Stato di diritto tocca alla legge farsi garante di questo diritto.

No alle Olimpiadi, Roma è salva! (ma a sinistra c’è chi si strappa i capelli) di Marco d’Eramo
Qualunque cosa si possa dire di Virginia Raggi, le saremo eternamente grati per aver liberato la capitale da un evento che – tra spese folli e corruzione inevitabile – avrebbe inferto il knock-out finale a una città già allo stremo. Come dimostra la storia, organizzare i giochi è una pessima scelta. Eppure, anche dalla stampa progressista, sono partiti attacchi feroci contro questa decisione.

“I socialisti scelgano: sono soluzione o parte del problema?” di Giacomo Russo Spena
Intervista a Jorge Moruno, spin doctor di Podemos, sull’impasse politica in Spagna dove le recenti elezioni in Galizia e Paesi Baschi avvicinano un nuovo governo Rajoy: “Ci sarebbero i numeri per un esecutivo progressista, il Psoe deve scegliere tra noi – ovvero il cambiamento – e il proseguimento dell’austerity”. E come arginare l’avanzata xenofoba in Europa? “Il miglior antidoto è il conflitto e la politicizzazione sociale”.

Rottamare il verbo euro liberista di Carlo Formenti e Leonardo Paggi
“Il grande sogno dell’unità europea ha finito per legittimare un ordine oligarchico frontalmente contrapposto alla democrazia e ai diritti del lavoro”. Pubblichiamo una recensione e un estratto dal volume “Rottamare Maastricht. Questione tedesca, Brexit e crisi della democrazia in Europa”, appena uscito da DeriveApprodi.

Fori Imperiali, verso un Parco Archeologico? di Mariasole Garacci
A margine delle discussioni sulle Olimpiadi, si torna a parlare di un parco archeologico in Via dei Fori Imperiali: Prosperetti e Bergamo sono favorevoli a un tavolo tra Comune e Soprintendenza. Ma Adriano La Regina e l’Associazione Bianchi Bandinelli sono diffidenti.

Cinema: “Indivisibili” di Edoardo De Angelis di Giona A. Nazzaro
Nelle sale dal 29 settembre, “Indivisibili” è un film che convince per la sincerità del suo approccio e la grande ricercatezza formale nel mettere in scena un potente melodramma sensuale e politico. Un altro tassello di un cinema italiano che tenta, con inventiva e coraggio, di sganciarsi dalle situazioni produttive e narrative più ovvie.

IN EDICOLA

“Chi siamo?” – In edicola l’Almanacco della scienza di MicroMega

In edicola il nuovo numero di MicroMega (6/2016), un Almanacco della scienza a cura di Telmo Pievani. Il tema di questo ricchissimo volume è “chi siamo?”, affrontato da diverse prospettive con il contribuito di alcuni fra i maggiori scienziati di fama internazionale. In allegato due volumetti con la ristampa di testi di Andrea Camilleri e Paolo Flores d’Arcais.

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BLOG

ALESSANDRO ESPOSITO – Il diritto (inalienabile) a una morte dignitosa
Mi ha piacevolmente sorpreso scoprire che il film Me before you, diretto dalla regista britannica Thea Sharrock e tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice inglese Jojo Moyes, s…

ALESSANDRO ROBECCHI – 200 comizi per il Sì di Renzi: la nostra breve guida all’autodifesa
Siccome non ha niente da fare – economia tutto bene, paese in perfetto ordine, nessuna emergenza – il presidente del Consiglio annuncia il suo tour propagandistico per il Sì. Duece…

CARLO CORNAGLIA – Torna il Ponte sullo Stretto!
Renzi non è stato eletto, il boy scout grado lupetto piacque a Giorgio con l’effetto di tirare lo sgambetto ed Enrico troppo inetto. In funzion del nuovo assetto, senza il minimo i…

GIORGIO CREMASCHI – I cinque operai Fiat e la Costituzione vincono, Marchionne perde
“…la rappresentazione scenica realizzata, per quanto macabra, aspra, forte e sarcastica, non ha travalicato i limiti di continenza del diritto di svolgere, anche pubblicamente, val…

FULVIO SCAGLIONE – Palestina, che cosa resta dell’intifada dei coltelli
Un anno di attacchi. 36 israeliani uccisi e 423 feriti. 223 palestinesi uccisi (141 dei quali attentatori) e 2.400 imprigionati. Dopo tanta rabbia e tanto dolore, che cosa resta de…

CARLO CORNAGLIA – Il Truffalicum
La Consulta cancellò il Porcellum e iniziò con l’ “Enrico, stai sereno” quello sprint che in  baleno portò il fanfaron bugiardo ad un nobile traguardo: conquistar Palazzo Chig…

San Francesco d’Assisi

San Francesco d'Assisi

Nome: 
 San Francesco d’Assisi

Titolo: 
 Patrono d’Italia

Ricorrenza: 
 04 ottobre

  S. Francesco nacque ad Assisi l’anno 1182 da Pietro Bernardone e da madonna Pica, ricchi commercianti. La sua nascita fu circondata da avvenimenti misteriosi: un mendicante, presentatosi a madonna Giovanna Pica, pochi giorni prima della nascita di Francesco, le disse: « Fra queste mura spunterà presto un sole… »; il giorno stesso della nascita, essendo la madre oltremodo accasciata per i dolori del parto, un altro pellegrino le disse: « Tutto andrà bene, purchè la madre sia condotta nella stalla », e così avvenne. Un altro giorno fu udito pér le vie di Assisi un romito che gridava: « Pace e bene, pace e bene! » il futuro motto di Francesco. La dolce madonna Pica taceva e pregava, pensando: cosa mai sarà di questo fanciullo così prediletto da Dio? 

  Intanto Francesco cresceva vivace, allegro, amante delle spensierate brigate, delle laute cene, dei suoni e dei canti. Siccome gli affari andavano bene, il padre lo avviò alla mercatura. Di ingegno vivace, riusciva a meraviglia; combattè anche contro Perugia e sostenne lunga prigionia.

  La grazia di Dio intanto lavorava. Un giorno gli amici, vedendolo assorto, gli domandarono: « Pensi a prendere moglie? ». « Sì, rispose Francesco, e sposerò la donna più bella e più amabile del mondo ». Si riferiva a « madonna povertà »! Una mattina, è colpito, in una chiesetta di campagna, da un brano del Vangelo, che dice: “Non tenere né oro né argento né altra moneta; non borse, non sacchi, non due vesti, non scarpe, non bastone”. Si spogliò di tutto, diede quanto aveva in elemosina, e a suo padre che l’aveva citato davanti al Vescovo, diceva rendendogli anche i vestiti: « Finora ho chiamato Pietro di Bernardone mio padre, d’ora in poi a maggior ragione dirò: Padre mio che sei nei cieli ». Esce all’aperto e, immediatamente. mette in pratica il consiglio evangelico. Si scalza, s’infila una tunica contadinesca, getta la cintura di cuoio e al suo posto s’annoda sui fianchi una corda. (La cintura di cuoio era nel medioevo la parte più importante dell’abito, tanto importante che Dante. quando vorrà lodare la rude semplicità dei vecchi fiorentini, li dirà “cinti di cuoio e d’osso”)

  Da quel giorno l’eroismo di Francesco non ebbe più limiti: i poveri, i lebbrosi, gli ammalati di ogni specie furono la sua parte életta. Fu trattato da pazzo, percosso, vilipeso, maledetto, ed egli ricambiava tutto con preghiere, carità, amore. Ai suoi seguaci che volle chiamare « Frati Minori » insegnava il lavoro, l’elemosina, la preghiera e la povertà più assoluta. 

  Dove passò portò la benedizione di Dio: la pace fra le fazioni e l’amore fra i nemici: convertì peccatori, salvò miserabili, protesse oppressi. 

San Francesco

I tre voti francescani, obbedienza, povertà e castità, non erano pesi che il figlio di Pietro Bernardone prendeva sulle sue grame spalle e che imponeva ai compagni d’avventura. Al contrario, quei voti rendevano lui e i suoi seguaci più presti e leggeri. L’obbedienza scioglieva da ogni dubbio; la povertà liberava da ogni cupidigia; la castità sollevava da ogni impegno carnale. I vizi contrari a quei voti, cioè la superbia, l’avarizia e la lussuria, erano tre mostruose fibbie, che imbrigliavano l’uomo mondano. 

  Benedetto dal papa, estese ovunque ed a tutti la sua opera; istituì le Clarisse; fondò e diffuse il Terz’Ordine. Andò fra i Turchi: mandò apostoli dappertutto a portare «pace e bene ». Alla Verna, Dio impresse sul suo servo fedele il segno del suo amore: le sacre stimmate. 

  Compose laudi in onore del suo Dio perchè esclamava: « L’amore non è amato, l’amore non è amato! ». Morì, benedicendo i suoi figliuoli e la sua cara città di Assisi, il 4 ottobre 1226. 

  Fu chiamato il più santo degli Italiani, e il più Italiano dei santi; assieme a S. Caterina da Siena è il grande protettore della nostra amata patria. 

PRATICA. Ad onore di S. Francesco facciamo oggi una mortificazione ed una elemosina. 

PREGHIERA. O Dio, che per i meriti di S. Francesco accrescesti la tua Chiesa di una nuova famiglia, concedici di disprezzare a suo esempio le cose terrene, e di poter partecipare alla gioia dei doni celesti.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Assisi, in Umbria, il natale di San Francésco, Levita e Confessore. Fondatore di tre Ordini, cioè dei Frati Minori, delle Povere Donne, e dei Fratelli e delle Sorelle della Penitenza. La sua vita, piena di santità e di miracoli, fu scritta da san Bonaventura.

San Francesco e il Natale

  La natura fantastica del “giullare di Dio” e insieme la sua intuizione didattica si manifestarono specialmente nella più poetica rappresentazione ideata in un bosco, cioè nel Presepio di Greccio. 

  Per Francesco il Natale era la festa delle feste, appunto perché Dio stesso, con la sua adorabile incarnazione, scendeva in terra, e si faceva fratello degli uomini. Frate, non monaco. L’eterno entrava nel tempo; l’immobile diventava viandante. Dal Natale in poi, tutte le strade sarebbero state come quella d’Emmaus. 

  Il santo dell’umiltà si commuoveva all’idea dell’infinita umiliazione di Dio che si fa uomo. Il santo della povertà piangeva al pensiero dell’estrema indigenza di Gesù, nato in una stalla. E finalmente, il santo della perfetta letizia si rallegrava al ricordo dell’Alleluia celeste. 

  Il Natale era dunque la festa più francescana dell’anno liturgico. Vi si celebrava l’umiltà, la povertà e l’innocenza. I tre voti francescani brillavano, con meraviglioso fulgore, nel cielo natalizio. 

  “Se io potessi parlare all’imperatore,” diceva Francesco “vorrei pregarlo di emanare un comando generale, perché tutti coloro che lo possono, spargano per le vie frumento e granaglie nel giorno di Natale, sicché in quel giorno di tanta solennità gli uccelli abbiano cibo in abbondanza”. Anche questo sarebbe stato un modo di rendere evidente la gioia natalizia, comunicandola, attraverso il cibo, anche agli abitanti dell’aria. 

  Un anno, il Natale cadeva di venerdì e fra’ Monco, il cuciniere, fu in dubbio se fare, in quel giorno, di grasso o di magro. “Faresti peccato, o fratello” gli gridò Francesco “chiamando venerdì il giorno in cui è nato Gesù. Vorrei che in un giorno come questo mangiassero carne anche le pareti e, non potendo, ne fossero almeno unte di fuori!” 

  Soltanto la fantasia d’un uomo sobrio e continente come lui poteva immaginare qualcosa di simile. 

  Nell’inverno del 1223 ebbe finalmente l’idea della prima sacra rappresentazione. Mandò a chiamare il signore di Greccio, Giovanni Velita, e gli disse: “È mio pensiero rievocare al vivo la memoria di quel Bambino celeste che è nato laggiù in Betlem, e suscitare davanti al suo sguardo e al mio cuore gl’incomodi delle sue infantili necessità: vederlo proprio giacere su poca paglia, reclinato in un presepio, riscaldato dal fiato di un bue e di un asinello”. 

  Così, la notte di Natale del 1223, nel bosco di Greccio, avvenne la prima rappresentazione natalizia inventata da San Francesco: il Presepio. 

  Un sacerdote celebrò la Messa di mezzanotte sopra una mangiatoia. San Francesco, non essendo sacerdote, ma soltanto diacono, cantò il Vangelo della Nascita, e lo spiegò al popolo, accorso nel bosco di Greccio con fiaccole accese. 

  Chiamava Gesù ” il bambino di Betlem “, e nel pronunziare queste parole — narra il suo primo biografo — sembrava una pecora che belasse “talmente la sua bocca era ripiena, non tanto di voce, quanto di dolce affetto”. “E nominando il Bambino di Betlem, oppure dicendo Gesù, lambivasi con la lingua le labbra, quasi a gustare e deglutire la dolcezza di quel nome.” 

San Francesco Presepe


San Francesco e gli animali

San Francesco chiamava gli animali «i nostri fratelli più piccoli». Per loro aveva le attenzioni più delicate. Voleva scrivere a Federico II perché con un editto stabilisse che a Natale le strade fossero cosparse di granaglie e di grano per gli uccelli: anch’essi dovevano gioire per la nascita del Redentore. Perché non fossero calpestati, scansava dai sentieri i vermi. A Sant’Angelo in Pantanelli, presso Orvieto, viene mostrato tuttora uno scoglio sul Tevere, dal quale avrebbe gettato nel fiume dei pesci che gli erano stati regalati.

Un giorno S.Francesco andò alla elemosina assieme a frate Massèo e i due si imbatterono in un uomo che portava al mercato due agnelli da vendere, legati, belanti e penzolanti dalla spalle.

All’udire quei belati, il servo di Dio, vivamente commosso, si accostò, accarezzandoli, come suol fare una madre con i figlioletti che piangono, con tanta compassione e disse al padrone: “Perché tormenti i miei fratelli agnelli, tenendoli così legati e penzolanti?”. Rispose: “Li porto al mercato e li vendo: ho bisogno di denaro”.

E Francesco: “Che ne avverrà?”. E quello: “I compratori li uccideranno e li mangeranno».

Nell’udire questo il santo esclamò: «Non sia mai! Prendi come compenso il mio mantello e dammi gli agnelli». Quell’uomo fu ben felice di un simile baratto, perché il mantello, che Francesco aveva ricevuto a prestito da un uomo proprio quel giorno per ripararsi dal freddo, valeva molto di più delle bestiole.

Infatti ogni creatura dice: Dio mi ha creato per te, o uomo! Noi che siamo vissuti con lui, lo vedevamo rallegrarsi interiormente ed esteriormente di quasi tutte le creature, così che, toccandole o mirandole, il suo spirito sembrava essere in cielo, non in terra. E per le grandi gioie che aveva ricevuto e riceveva dalle creature, egli compose, poco prima della sua morte, alcune Lodi del Signore per le sue creature, per incitare alla lode di Dio i cuori di coloro che le udissero, e così il Signore fosse lodato dagli uomini nelle sue creature»

San Francesco e gli animali

Dai “Fioretti” di San Francesco 
  Come Santo Francesco convertì tre ladroni micidiali, e fecionsi frati; e della nobilissima visione che vide l’uno di loro,il quale fu santissimo frate.

  Santo Francesco andò una volta per lo distretto del Borgo a Santo Sipolcro, e passando per uno castello che si chiama Monte Casale, venne a lui uno giovane nobile e molto dilicato, e dissegli: “Padre, io vorrei molto volentieri essere de’ vostri frati”. Rispuose Santo Francesco: “Figliuolo, tu se’ giovane, dilicato e nobile: forse che tu non potresti sostenere la povertà e l’asprezza nostra”. Ed egli: “Padre, non sete voi uomini come io? dunque, come la sostenete voi, così potrò io colla grazia di Cristo”. Piacque molto a Santo Francesco quella risposta; di che benedicendolo, immantanente Io ricevette all’ordine e puosegli nome frate Agnolo. E portassi questo giovane sì graziosamente che ivi a poco tempo santo Francesco il fece guardiano nel luogo detto di Monte Casale. continua >> 

Cantico delle creature

San Francesco Giotto

Altissimu; onnipotente bon Signore, 
  tue so’ le laude, la gloria e l’onore et orme benediczione. 
  Ad te solo, Altissimo, se confano et nullu omu ène dignu te mentovare. 

Laudato si, mi Signore, curo tucte le tue creature, 
  spezialmente messor lo frate sole, 
  lo quale jorna, et allumini per lui; 
  et ellu è bellu e radiante rum grande splendore; 
  de te, Altissimo, porta significazione. 

Laudato si, mi Signore, per sora luna e le stelle; 
  in celo l’hai formate clarite et preziose et belle. 

Laudato si, mi Signore, per frate vento 
  et per aere et nubilo et sereno et orme tempo, 
  per le quale a le tue creature dai sustentamento. 

Laudato si, mi Signore, per sor’acqua, 
  la quale è multo utile, et umele, et preziosa et casta. 

Laudato si, mi Signore, per frate focu, 
  per lo quale ennallumini la nocte, 
  et elio è bellu, et jucundo. et robustoso et forte. 

Laudato si, mi Signore, per sora nostra matre terra, 
  la quale ne sustenta e governa, 
  e produce diversi fructi, con coloriti fiori et erba. 

Laudato si, mi Signore, per quilli che perdonano per lo tuo amore 
  e sostengo infirmitate et tribulazione. 
  Beati quilli che sosterranno in pace, 
  ca de te, Altissimo, sirano incoronati. 

Laudato si, mi Signore, per sona nostra morte corporale, 
  da la quale nullu orno vivente pò scappare. 
  Guai a quilli che morrano ne le peccata mortali. 
  Beati quilli che se trovarà ne le tue sanctissime voluntati; 
  ca la morte secunda no ‘1 farrà male. 

Laudate et benedicete mi Signore, e rengraziate. 
  e serviteli cum grande umilitate.

TESTAMENTO DI SAN FRANCESCO (1226)

Tomba di San Francesco

Il Signore dette a me, frate Francesco, d’incominciare a fare penitenza cosi: quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo. continua >> 

Preghiera semplice

San Francesco di Cimabue

Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa ch’io porti amore,
dove è offesa, ch’io porti il perdono,
dove è discordia, ch’io porti la fede,
dove è l’errore, ch’io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch’io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch’io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.

Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè: 

Sì è: Dando, che si riceve: 
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.

Amen.

Benedizione a Frate Leone

Benedizione a Frate Leone
Il Signore ti benedica e ti custodisca.
Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.
Volga a te il suo sguardo e ti dia pace.
Il Signore ti dia la sua grande benedizione.

Benedicat tibi Dominus et custodiat te,
ostendat faciem suam tibi et misereatur
tui convertat vultum suum ad te
et det tibi pacem
Dominus benedicat frater Leo, te
Benedicat, benedicat,
benedicat tibi Dominus
et custodiat te Frater Leo, te

Benedizione di San Francesco

Fratello Sole e Sorella Luna

La Canzone di San Damiano

Preghiera Semplice

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San Francesco d’Assisi

INPS: fondo di solidarietà lavoratori trasporto pubblico

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INPS: fondo di solidarietà lavoratori trasporto pubblico

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di in 3 ottobre 2016 Inps
INPS
L’INPS fornisce le istruzioni alle aziende che vogliono accedere al Fondo di solidarietà lavoratori trasporto pubblico come da D. Lgs. n. 148/2015.
 

Con circolare n.186/2016, l’INPS fornisce le istruzioni operative alle aziende del trasporto pubblico che vogliono accedere al Fondo di solidarietà secondo le disposizioni introdotte dal D. Lgs. n. 148/2015 in attuazione del Jobs Act.

Il suddetto decreto ha infatti previsto nuove tutele a sostegno del reddito:

  • in costanza di rapporto di lavoro: il Fondo eroga prestazioni ordinarie (assegno ordinario, interventi di formazione);
  • in assenza di rapporto a causa di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa: eroga prestazioni integrative dell’indennità di disoccupazione (assegno integrativo) o straordinarie (assegno straordinario in caso di processi di agevolazione all’esodo).

Alle suddette prestazioni, ordinarie ed integrative, possono accedere tutti i lavoratori dipendenti (compresi gli apprendisti con contratto di lavoro professionalizzante) di imprese che abbiano occupato mediamente più di 5 dipendenti nel semestre precedente la data d’inizio delle sospensioni o delle riduzioni dell’orario di lavoro.

Restano fuori i lavoratori con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e i lavoratori con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca.

Con circolare n. 27/2016 l’INPS ha fornito le indicazioni per l’individuazione delle aziende che rientrano nell’ambito di applicazione del Fondo.

 

Con la circolare 186 del 30/09/2016 l’INPS invece illustra le modalità di accesso al Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito del personale delle aziende di trasposto pubblico, così come istituito presso l’INPS con D.I. n. 86985 del 9 gennaio 2015.

  Circolare INPS numero 186 del 30-09-2016 (972,1 KiB, 28 download)