Osservatore Romano

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Mosca e Washington ai ferri corti sulla Siria

 

Il dipartimento di Stato interrompe i colloqui sulla crisi ·

04 ottobre 2016

 
 

 

«Siamo molto preoccupati per la situazione politica in Siria: la pazienza di tutti con la Russia è finita». Un clima di tensione senza precedenti si avverte nelle parole del portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, intervenuto ieri sulla crisi in Medio e Vicino oriente. Il dipartimento di Stato americano ha sospeso i contatti bilaterali con la Russia. 

Inoltre, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, «valuterà una serie di opzioni nei prossimi giorni, compresa, ma non esclusivamente, la possibilità di sanzioni contro la Russia alla luce degli ultimi sviluppi circa gli sforzi diplomatici sulla Siria». Il dipartimento di Stato parla di «una decisione che non abbiamo preso alla leggera», sottolineando che la Russia «non ha tenuto fede ai suoi impegni». Mosca e il Governo di Assad «hanno deciso di seguire la strada militare, non in linea con la fine delle ostilità, come dimostrato dagli attacchi nelle aree civili, mirando su infrastrutture essenziali come gli ospedali e prevenendo l’arrivo degli aiuti umanitari ai civili, incluso l’attacco del 19 settembre a un convoglio di aiuti umanitari». Parole chiare, alle quali il Cremlino ha immediatamente replicato. «Con gli Stati Uniti non stiamo vivendo una nuova guerra fredda» ha assicurato l’ambasciatore russo all’Onu, Vitaly Churkin. Sul terreno, la situazione è drammatica, soprattutto per i civili — sono circa due milioni nella regione di Aleppo, 250.000 soltanto nei quartiere orientali della città — imprigionati nelle aree di combattimento. E proprio sull’emergenza umanitaria si è concentrato ieri il colloquio telefonico tra l’Alto rappresentante europeo per la politica estera e di sicurezza comune, Federica Mogherini, e il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov. Mogherini ha illustrato a Lavrov la proposta della Ue per una nuova iniziativa umanitaria che possa partire subito. Lavrov — si apprende da fonti Ue — si è detto d’accordo nel «fare il possibile per realizzare l’iniziativa».

Osservatore Romanoultima modifica: 2016-10-04T18:01:19+02:00da vitegabry
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