Archivi giornalieri: 21 giugno 2014

Rifugiati

Rifugiati: Cgil, rafforzare impegno Italia, estenderlo all’Europa

“L’Europa deve costruire una politica comune su rifugiati e richiedenti asilo e l’Italia deve dotarsi di norme organiche e di un sistema di accoglienza dignitoso e strutturato”. Lo afferma Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil, alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato, che ricorre oggi 20 giugno.

“Il nostro Paese deve confermare e rafforzare il proprio impegno per impedire ulteriori tragedie nel Mediterraneo e per offrire rifugio a coloro che fuggono da guerre e violenze. Ed è doveroso compiere ogni sforzo affinché tali temi siano assunti come priorità da tutto il continente”. Per questo, prosegue la dirigente sindacale, “l’operazione Mare Nostrum va potenziata e non indebolita, come invece chiedono i soliti imprenditori politici della paura”.

“Ma il soccorso in mare da solo non è sufficiente – sottolinea Lamonica – per questo, come proposto ormai da molte istituzioni internazionali, è necessario aiutare i profughi fin dal loro luogo d’origine, permettendo la richiesta di asilo in loco e quindi il loro ingresso legale nei Paesi europei”.

Inoltre, conclude la dirigente sindacale, “occorre colmare una grave lacuna legislativa e inserire nel nostro ordinamento norme organiche sul diritto d’asilo e, soprattutto, un vero Piano di Accoglienza che superi la logica dell’emergenza permanente per lavorare invece su organicità e coordinamento, programmazione e coinvolgimento. A partire dal potenziamento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar)”

San Luigi Gonzaga

San Luigi Gonzaga


San Luigi Gonzaga

Nome: San Luigi Gonzaga
Titolo: Religioso
Ricorrenza: 21 giugno

Nacque da Maria Santena di Chieri e dal marchese Ferdinando, discendente dalla nobile e potente famiglia dei Gonzaga, nel 1568. Dalla madre, insieme col latte succhiò pure i primi germi di santità, facendo prevedere l’eccelso grado di perfezione a cui sarebbe sì rapidamente asceso. 

Ancora piccolo, molte volte fu veduto dai servi e dalla stessa madre in un angolo remoto del palazzo assorto in preghiera. 

Il marchese suo padre, intanto, ignaro di tutto il lavoro soprannaturale che la grazia divina operava nel suo caro Luigino, e sedotto dal desiderio di grandezza, intendeva fare del figlio una celebrità. Perciò non cessava di mandarlo or da questo, or da quell’altro grande, senza avvedersi che un tale modo di agire contribuiva mirabilmente a rendere uggiosa al giovane principe la vita pomposa, vuota e sciocca delle corti. 

Luigi contava appena sedici anni quando chiese al padre di entrare nella Compagnia di Gesù. Questi, vedendo fallite e deluse tutte le sue speranze, si oppose, ma invano. Il nostro Santo insistè con tanto coraggio e fermezza, che vinse le opposizioni paterne. Ed eccolo finalmente, dopo la bufera, approdare al porto desiderato della Compagnia di Gesù. Fin dal suo primo ingresso nella religione, egli si prefisse un programma di vita: dietro l’illuminata guida dei suoi superiori, avrebbe fatto tutto quello che tornasse gradito al Signore e fuggito come peste e veleno tutto ciò che in qualche modo potesse offenderlo. 

Nonostante la sua innocenza, non risparmiò duri colpi di flagello al suo corpo, perché noi tutti, non innocenti e dalla carne .guasta, imparassimo quale è il mezzo per spegnere la triste fiamma della passione. A questo aggiunse una semplice ma affettuosa devozione a Maria SS, a cui consacrò il suo giglio profumato col voto di perpetua verginità. Ventiquattrenne fu trovato maturo per il cielo. In Roma serpeggiava la peste micidiale, che seminava ovunque le sue vittime. Il santo giovane chiese di essere mandato in soccorso dei poveri appestati, e fu accontentato, ma egli stesso contrasse il morbo. Dopo pochi giorni di malattia, circondato dai confratelli, se ne volava serenamente al cielo il 21 giugno del 1591. 

Dal Papa è stato proposto a modello di tutta la gioventù. 

PRATICA — Per custodire la purezza occorre la preghiera, la mortificazione e la fuga delle occasioni pericolose. 

PREGHIERA. — O angelico S. Luigi, facci comprendere che la cosa più importante su questa terra e il farci santi.