Archivi giornalieri: 16 giugno 2014

Ue

Ces, servono politiche per il rilancio della Ue

Secondo la Ces, il messaggio degli elettori e delle elettrici delle Europee del 25 maggio scorso è chiaro. Disoccupazione, precarietà e bassi salari sono i principali problemi della UE. “Occorre quindi mettere in atto politiche che rilancino la creazione di posti di lavoro, tutelino le persone e il modello sociale europeo”. E’ ‘quanto emerso dalla seduta del Comitato Esecutivo della CES dell’11 e 12 giugno 2014

“Il risultato delle elezioni – scrive la Ces in una nota – dimostra la crescente distanza fra i lavoratori e i cittadini europei e le istituzioni e leader della UE. È un chiaro segnale del fallimento delle politiche di austerità imposte dai governi nazionali nel corso degli ultimi cinque anni”.

“La Ces – continua il comunicato -ha richieste e proposte chiare riassunte nel “Patto Sociale per l’Europa” e nell’ampio piano di investimenti da noi sostenuto. Con questo piano, la UE potrebbe creare 11 milioni di posti di lavoro e rilanciare la reindustrializzazione sostenibile dell’Europa. Questo piano può essere realizzato se i leader politici fossero pronti a cogliere il messaggio emerso dal voto”.

Inoltre, “le istituzioni europee devono essere più trasparenti e più democratiche e devono rispettare il voto espresso dalle cittadine e dai cittadini. Quindi il Consiglio Europeo deve proporre un candidato che rifletta la scelta del Parlamento democraticamente eletto”.

“La nuova Commissione Europea, – conclude la Ces – a cominciare dal Presidente, deve affrontare le nostre richieste di un nuovo corso per l’Europa. Durante il prossimo mandato la CES si impegnerà a rappresentare il punto di vista dei lavoratori e ad agire per il lavoro di qualità e per l’Europa sociale”.

Censis

Censis, anziani risorsa per Paese, danno ricchezza e aiutano

Anziani da rottamare? No, essenziali per economia e welfare “fai da te”. E’ l’analisi fatta dal Censis che ha dedicato un report alla terza età, dal quale emerge in particolare il “boom della ricchezza familiare degli anziani: +118% in 20 anni”. Con le pensioni basse che sono integrate dai redditi da patrimonio.

Inoltre, gli anziani sono superattivi nel welfare informale: 9 milioni accudiscono i nipoti, 7 milioni danno soldi alle famiglie dei figli, 4,7 milioni assistono altri anziani non autosufficienti. E sono 1,3 milioni gli over 70 che ancora lavorano.

Infine, da registrare l’avanzata inarrestabile degli ultra-anziani: nell’ultimo decennio gli 80enni sono aumentati di 1,1 milioni.