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Istat: Cgil, servono lavoro per donne e maggiori servizi

“Lavoro per le donne e maggiori servizi per rilanciare il Paese”. Questa la strada indicata dall’Istat nel rapporto annuale per la responsabile politiche di genere della Cgil Nazionale, Loredana Taddei, secondo la quale i dati dell’istituto di statistica “fotografano l’aumento delle donne costrette a lasciare il lavoro in occasione della nascita dei figli, il minimo storico per le nascite, il peggioramento della situazione di conciliazione dei tempi di vita delle donne, l’aumento della quota di occupate con figli piccoli che lamentano le difficoltà di conciliazione e, infine, la riduzione della spesa sociale nei comuni”.

Per la dirigente sindacale “sono tutte facce della stessa medaglia, a ulteriore dimostrazione che l’Italia è uno dei Paesi europei che incoraggiano meno la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e che così facendo spreca una grossa fetta del capitale umano disponibile, oltre a ridurre l’orizzonte temporale dei progetti di vita delle donne, alle prese con potenti vincoli riguardo le scelte di maternità”.

Secondo Taddei “è urgente un cambiamento di rotta: questi dati dovrebbero indurre il governo a fare in modo che le politiche di investimento e valorizzazione del capitale umano (servizi, strumenti di conciliazione tra famiglia e lavoro) siano prioritarie. Non solo per un fatto di equità e giustizia, ma perché aumentare l’occupazione femminile gioverebbe all’economia, secondo l’Ocse infatti il reddito pro capite aumenterebbe per tutti di un punto percentuale l’anno”, conclude.

istatultima modifica: 2014-05-29T18:51:33+02:00da vitegabry
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