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Miseria ladra: un’opportunità per l’Ue di generare “nuovo welfare”

Il riutilizzo sociale dei beni  confiscati alla criminalità organizzata rappresenta uno  strumento di coesione sociale ”da non lasciarsi sfuggire”. E’ un’opportunità per l’Ue per ”generare nuovo welfare”. In Italia il riutilizzo di questi beni ha per esempio rappresentato un’opportunità di lavoro. Ora in Europa, dopo la direttiva sul congelamento e la confisca dei proventi di reato alla criminalità organizzata, serve ”uno scatto ulteriore”. E’ su questo che si basa la campagna ”Miseria ladra”, lanciata da Gruppo Abele e Libera, che in vista delle elezioni europee chiede un impegno alle forze politiche affinché ”la destinazione sociale dei beni confiscati sia davvero resa possibile” e che ”questi percorsi trovino sempre più spazio attraverso linee di finanziamento”.

”Bisogna fare in modo che questi beni siano restituiti alla collettività – ha detto il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, durante un incontro oggi a Roma – in Italia sta arrivando un numero impressionante di beni sequestrati e confiscati. Sono circa 50 mila tra mobili e immobili”. Don Ciotti ha citato in particolare un’elaborazione di dati del Ministero della Giustizia relativi ai beni sequestrati e confiscati in misura di prevenzione.

Secondo quanto confermato dall’autore dell’elaborazione, il procuratore di Lanciano, Francesco Menditto, dal 1982 a settembre 2013 sono stati ”circa 12 mila i beni immobili confiscati definitivamente” sulla base di norme legate al contrasto della criminalità organizzata, ”15 mila sono stati invece i beni posti sotto sequestro, mentre su ulteriori 15 mila deve ancora essere deciso il sequestro”. Per quanto riguarda le aziende, sono ”circa 1.700 quelle confiscate” per reati riconducibili alle norme sulla criminalità organizzata; ”2.500 circa sono in sequestro e un numero analogo è sotto indagine”.

UEultima modifica: 2014-05-20T18:36:11+02:00da vitegabry
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