Archivi giornalieri: 6 maggio 2014

CGIL

Cgil a Congresso

”Il Lavoro decide il Futuro”. Queste le parole scelte dalla Cgil per il suo 17° Congresso Nazionale che si apre oggi (martedì 6 maggio) a Rimini per chiudersi giovedì 8 maggio. Presso il Palacongressi in via della Fiera 23 si raduneranno 953 delegati, insieme ad oltre 1.600 invitati e 200 ospiti, per dare vita al momento conclusivo che chiude l’iter congressuale della confederazione di corso d’Italia.

Un percorso partito il 2 dicembre quando il Comitato direttivo nazionale licenziò formalmente i due documenti congressuali, assunti il 19 novembre, ovvero ‘Il lavoro decide il futuro’, prima firmataria Susanna Camusso e sottoscritto da tutti i componenti del direttivo, ad eccezione di cinque che con Giorgio Cremaschi sottoscrissero il documento ”Il sindacato è un’altra cosa”. Al termine delle assemblee di base il documento ”Il Lavoro decide il futuro”, ha registrato un consenso pari al 97,6% mentre il documento ‘Il sindacato è un’altra cosa’ il 2,4%. Numeri che sono il frutto di oltre 40 mila assemblee di base, 1,7 milioni di iscritti coinvolti e più di 200 mila lavoratori e lavoratrici intervenuti nelle assemblee.

Per quanto riguarda il programma, il congresso, dopo l’elezione della presidenza e del presidente del Congresso, nonché i saluti di Graziano Urbinati, segretario generale della Camera del Lavoro di Rimini, e di Andrea Gnassi, sindaco della città romagnola, si aprirà con la relazione del leader della Cgil, Susanna Camusso, prevista per le ore 11. Nel pomeriggio ci saranno gli interventi del direttore generale dell’Organizzazione internazionale del lavoro, Guy Ryder; del segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati, Sharan Burrow; del segretario generale della Confederazione europea dei sindacati, Bernadette Ségol; del presidente dell’Anpi, Carlo Smuraglia; del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti; e del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

Il 7 maggio, giornata dedicata interamente al dibattito congressuale mentre giovedì 8 maggio le conclusioni di Camusso sono in programma per le ore 11.30, seguiranno poi gli adempimenti conclusivi fino ad arrivare, intorno alle ore 18, con la chiusura dei lavori del 17° Congresso e la riconvocazione del Comitato Direttivo Nazionale, appena eletto, per procedere all’elezione del segretario generale.

La tre giorni di congresso verrà seguita, in diretta audio e video, da RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it) mentre un pool integrato formato dai redattori di Rassegna Sindacale, di Radio Articolo1 e Cgil, provvederà ad assicurare la copertura informativa totale dell’assise congressuale. Le notizie, le sintesi e tutto il materiale informativo confluiranno su una home page comune al sito della Cgil nazionale (www.cgil.it), di Rassegna.it (www.rassegna.it) e di RadioArticolo1.

Sarà inoltre un appuntamento ”social” con i profili twitter e facebook della Cgil Nazionale interamente dedicati all’evento dietro l’hashtag #congressocgil mentre per tutte le informazioni ed essere costantemente aggiornati si può scaricare la app Cgil, reperibile su Apple I tunes e Google play. 

Disoccupazione

Istat: la disoccupazione salirà ancora

Il tasso di disoccupazione aumenterà al 12,7% nel 2014 (5 decimi in più rispetto al 2013). Un lieve miglioramento dell’indicatore è atteso per la seconda metà dell’anno in corso, con il tasso che nel 2015 è previsto al 12,4% e in ulteriore calo nel 2016. Lo stima l’Istat nel rapporto ”Le prospettive per l’economia italiana nel 2014-2016”. Le unità di lavoro si ridurrebbero dello 0,2% nel 2014 per poi aumentare dello 0,6% nel 2015 e dello 0,8% nel 2016.

”Lo scenario di previsione è particolarmente legato alle ipotesi relative all’evoluzione della domanda internazionale, del tasso di cambio e dell’offerta di credito che sono soggette a forte incertezza nel periodo analizzato – spiega l’Istat -. Le previsioni  incorporano gli effetti macroeconomici di breve e medio termine della manovra di finanza pubblica presentata nel Documento di Economia e Finanza’.

“Le condizioni del mercato del lavoro sono previste rimanere deboli nel periodo di previsione. In particolare il recupero dei livelli occupazionali rispetto a quelli precedenti alla crisi è previsto essere graduale. Nell’anno in corso, la riduzione dell’occupazione, che ha registrato una caduta significativa a partire dalla seconda metà del 2013, sarebbe attenuata dall’atteso miglioramento del ciclo economico – continua l’Istat -. Nella media del 2014, l’occupazione, misurata in termini di unità di lavoro standard, continuerebbe a contrarsi (-0,1%), ma in misura nettamente più contenuta dell’anno precedente (-1,9%), per tornare a crescere nel 2015 (+0,6%) e nel 2016 (+0,8%)”.

Per quanto riguarda invece il Pil, nel 2014 si prevede un aumento pari allo 0,6% in termini reali, seguito da una crescita dell’1,0% nel 2015 e dell’1,4% nel 2016. Lo indica l’Istat nelle prospettive per l’economia italiana nel 2014-2016.

In leggero aumento anche la spesa delle famiglie, dopo tre anni di riduzione, che nel 2014, sempre secondo le previsioni dell’Istat, segnerebbe un aumento dello 0,2%. Nel 2015 si prevede un ulteriore miglioramento con una crescita dei consumi delle famiglie pari allo 0,5%. Lo indica l’Istat nelle prospettive per l’economia italiana nel 2014-2016.

Invalidi

Congedo per cure ai lavoratori dipendenti invalidi

I lavoratori dipendenti in possesso dell’attestato di invalidità civile possono usufruire di un congedo per cure della durata di 30 giorni che non si cumula con i periodi delle eventuali assenze dovute per malattia. Il periodo di cura quindi non rientra nei 180 giorni di malattia( periodo di comporto) entro i quali il lavoratore mantiene il diritto alla conservazione del posto, ma oltre i quali il datore di lavoro può licenziare.

Il congedo per cure può durare fino a 30 giorni all’anno. La richiesta deve essere presentata al datore di lavoro e può essere preso in unica soluzione o in modo frazionato; il lavoratore/trice deve avere un’invalidità superiore al 50%; il congedo è accettato a condizione che le cure richieste siano connesse proprio alla specifica invalidità; è necessario, quindi, l’attestazione del medico della Asl (medico di famiglia) o di una struttura pubblica.

Durante l’assenza il lavoratore viene pagato con le stesse regole di calcolo dettate per la malattia e il pagamento è a completo carico dell’azienda. Il richiamo all’indennità di malattia vale solo come modo di calcolare  il pagamento. Il periodo di cura, infatti, viene in pratica diviso in tre: I primi tre giorni lo stipendio è al 100%; dal quarto al 20esimo si riduce al 50% e risale al 66.67% dal 21esimo al 30esimo.

UE

Ue-Ilo, aumentare cooperazione settore salute e sicurezza

Più sicurezza per i lavoratori. Per raggiungere questo obiettivo il commissario europeo per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione , Laszlo Andor, e il direttore generale dell’Ilo, Guy Ryder, hanno deciso di intensificare la cooperazione nel settore della salute e della sicurezza sul lavoro. Un mezzo dunque per rafforzare le sinergie e promuovere la coerenza nel modo in cui la sicurezza sul lavoro e le sue sfide vengono affrontate a livello europeo mondiale.

In tutto il mondo , ogni 15 secondi un lavoratore muore per un infortunio sul lavoro o di malattia e 160 lavoratori hanno un incidente sul lavoro. Su questa premessa, Andor e Ryder hanno deciso di migliorare la loro cooperazione, perché la Commissione europea e l’Organizzazione internazionale del lavoro hanno un interesse comune a sostenere le rispettive attività nel settore, in particolare per quanto riguarda la cooperazione nella promozione della sicurezza e della salute nelle economie emergenti, contribuendo alla promozione di un lavoro dignitoso e al miglioramento delle condizioni di lavoro nelle catene di fornitura globali.

Inoltre, Commissione e Ilo intendono condividere un approccio preventivo per contrastare le malattie professionali e correlate al lavoro, in particolare affrontando rischi nuovi ed emergenti relativi alla salute fisica e mentale, associati alle nuove tecnologie e nuovi modelli di organizzazione del lavoro. In questo contesto , sono d’accordo sulla necessità di esplorare le possibilità di migliorare la cooperazione nel settore della prevenzione e sulla raccolta di dati sulle malattie professionali e correlate al lavoro.

Fra gli obiettivi, Commissione e Ilo hanno riconosciuto il ruolo fondamentale svolto dagli ispettorati del lavoro nella prevenzione, consulenza e applicazione a livello aziendale e riconoscere il ruolo complementare delle iniziative di conformità private; sottolineano poi la necessità di rafforzare la capacità delle autorità ispettive del lavoro, rafforzarne il ruolo di assistenza tecnica e capacity building.

Inoltre, intendono condividere l’obiettivo di rafforzare la cultura della sicurezza e della governance della salute sul lavoro tripartita a tutti i livelli e quindi avvertono l’importanza di promuovere la partecipazione attiva dei governi , dei datori di lavoro e delle organizzazioni dei lavoratori nello sviluppo di politiche e programmi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Esodati:

Esodati: Conti (Inps), tavolo per riesaminare e mettere ordine

Il tavolo sugli esodati “dovrà riesaminare il tutto. Lo spirito è riuscire a capire cos’altro è possibile fare e mettere ordine” considerando i diversi provvedimenti che “si sono susseguiti e creato sovrapposizioni”. Lo ha affermato il commissario straordinario dell’Inps, Vittorio Conti, a margine di un’iniziativa sulle pensioni nell’ambito delle giornate del lavoro promosse dalla Cgil.

Conti ha, quindi, fatto il punto sui lavoratori inseriti nei diversi provvedimenti di salvaguardia, ad oggi cinque: il totale previsto è di 162.130, che hanno diritto al procedimento di verifica; sulle prime due salvaguardie sono state rilasciate 87.782 certificazioni; le pensioni già liquidate sono 41.087 (dati al 24 aprile).

“Il problema degli esodati – ha sottolineato Conti – è abbastanza complesso perché le tipologie dei lavoratori interessati sono moltissime. Le varie salvaguardie hanno interessato lavoratori che hanno fattispecie completamente diverse”, andando dai lavoratori in mobilità a quelli cessati.

ansa