Archivi giornalieri: 6 maggio 2014

CGIL congresso

Congresso Cgil: ripartire dal lavoro

“Il lavoro che manca, il lavoro precario, quello incerto, quello che si riduce con la cassa integrazione o con il part-time obbligato, quello delle ore che diminuiscono ad ogni cambio appalto, quello sottoposto al dominio dei caporali, quello trovato nascondendo i titoli di studio che non permette di vivere e ti fa inseguire la ricerca di un altro impiego, il lavoro che spera nel rispetto della clausola sociale al cambio appalto, il lavoro che ti obbliga alla partita Iva o ad essere socio di una cooperativa o di un negozio in franchising che non sapevi neanche fosse una società a sé visto il marchio ben noto, il lavoro ottenuto firmando le dimissioni in bianco, l’attesa per quel lavoro per cui si è vinto un concorso ma non c’è, e così via discorrendo”.

Questa non è la scaletta di un film drammatico, avverte il segretario generale della Cgil Susanna Camusso nell’ aprire il XVII congresso della confederazione. “E’ il prodotto di vent’anni di flessibilità di liberalizzazioni del mercato del lavoro”, denuncia Camusso che non manca di lanciare un allarme contro il rischio di “torsione democratica verso la governabilità a scapito della partecipazione”. Il rifermento è alla “autosufficienza del governo che taglia non solo l’interlocuzione con le forme di rappresentanza, ma ne nega il ruolo di partecipazione e di sostanziamento della democrazia”.

Quattro i temi portanti della relazione. “Quattro punti sui quali aprire una vera e propria vertenza da proporre a Cisl e Uil: pensioni, ammortizzatori sociali, il lavoro povero e il fisco”. Proposte che, osserva Camusso, “vanno nel solco del Piano del Lavoro della Cgil e invece non sono in cima all’agenda politica attuale”. In primo luogo, dunque, le pensioni: “Proponiamo a Cisl e Uil una vera e propria vertenza che abbia al centro una prospettiva dignitosa per i giovani, i precari, un percorso che “deve comprendere anche gli esodati”. Poi il tema degli ammortizzatori. “Serve una riforma che unifichi cassa integrazione ordinaria e straordinaria per tutti i settori e tutte le dimensioni di impresa”. Il nuovo sistema “deve includere” e “così possiamo superare la cassa in deroga. Questo non vuol dire – precisa – che non vi sia più intervento pubblico”.

Resta un giudizio negativo sul decreto Poletti (“va nel verso dell’ulteriore precarizzazione”) e anche sul disegno di legge delega, quello che sarà il Jobs Act (“è tutt’altro che chiaro: pensiamo all’allargamento dei voucher, al non cancellare le troppe forme contrattuali esistenti”). L’idea della Cgil è, invece, puntare proprio sulla semplificazione: “Si faccia davvero un contratto unico” che punti “alla mediazione giusta e positiva tra flessibilizzazione contrattata e certezze per i lavoratori”.

Il contrasto al lavoro povero è forse la sfida più rilevante che la Cgil ha di fronte. “Una sfida che “richiede anche un forte versante legislativo che affronti tre aspetti e determini un vero sistema di controlli: appalti, cooperazione, caporalato e mercato del lavoro agricolo”. Infine il fisco. “Della necessità di una riforma del fisco sono convinte anche le pietre. Vorremmo partire dall’evasione: c’è bisogno di una vera mobilitazione civile che ne renda espliciti tutti gli effetti negativi”. Inevitabile il passaggio sull’Europa, anche in vista delle elezioni del prossimo 25 maggio. La Cgil chiede di cambiare i trattati, a partire dal fiscal compact, e di mutualizzare il debito pubblico.

Non poteva mancare il capitolo contrattazione .”Sul Testo Unico – osserva la dirigente sindacale – durante la fase congressuale abbiamo indetto la consultazione degli iscritti: si è conclusa e l’esito chiude la fase di condivisione e ci propone quella delle scelte per attuarlo e per estenderlo, costruendo così le condizioni per una legge su democrazia e rappresentanza”. Altra urgenza, quella di riformare la Pa: “E’ una necessità del Paese, lo abbiamo sostenuto in tempi non sospetti, è a premessa del nostro Piano del Lavoro. Bisogna rinnovare i contratti pubblici per sanare l’ingiustizia di sei anni di blocco, ma soprattutto per qualificare la riforma della Pa”. Tra i temi toccati, ancora. la libertà delle donne (“è metro della democrazia, troppo spesso cala il silenzio sul femminicidio”), e i beni comuni che devono restare comuni, come l’acqua e la sanità.

Infine un riferimento interno: “Siamo casa comune o ci stiamo trasformando in condominio? La casa comune ha spazi liberi, decisioni comuni, decide l’assemblea, il nostro direttivo, è solidale perché insieme si mantiene la casa, la si rende più bella e più partecipata. Il condominio ha porte chiuse, l’assemblea in genere litigiosa, discute per quote di proprietà, se qualcuno decide può mettere anche la porta blindata. Questo è il male che da tempo ci attraversa – conclude il segretario Cgil – quello che non ha riparo nelle semplificazioni plebiscitarie. Lo si combatte partendo dalla nostra ricchezza, dal trovare modo di far vivere le nostre pluralità, preziose, in un’orchestra e non per solisti”

Costituendo quel quadrato rosso “che abbiamo proposto a tutte e tutti voi” si è inteso “dare gambe alle 11 Azioni del documento congressuale che hanno avuto maggiori consensi”, ha detto Camusso avviandosi alle conclusioni. “Credo sia chiaro a tutti noi che lavoro povero, Piano del lavoro, pensioni, fisco ed equità a partire dalla lotta all’evasione fiscale, non sono in cima all’agenda politica attuale. Bisogna portarli al centro dell’attenzione, bisogna costruire alleanze, ma soprattutto bisogna costruire consenso, iniziativa, mobilitazione in tutti i luoghi di lavoro, in tutti i territori e non è lavoro di breve periodo”. Bisogna tornare, infine, “a quell’antica passione”, all’idea del Paese “che vogliamo”, pensare “a come lo proponiamo, come ne discutiamo in tutti i luoghi, tenendo alte le nostre bandiere, ognuna delle quali deve dire ‘il lavoro decide il futuro’”.

Ocse

Ocse: crescita non è un fine, deve ridurre disparità sociali

“La crescita economica non è un fine in se stessa”, dev’essere accompagnata dall’impegno a ridurre diseguaglianze e squilibri sociali. E’ il messaggio dall’Ocse,  in uno studio presentato in apertura del Forum annuale. “La crescita economica ha il potenziale per dare a tutti migliori condizioni materiali, e per generare risorse che possono essere usate per raggiungere obiettivi sociali”, spiega il rapporto, ma questo richiede un approccio che vada oltre le misurazioni “monetarie” e “a livello di individuo medio”, tenendo conto anche dell’impatto delle politiche sui diversi strati sociali”. Il divario di ricchezza nelle economie avanzate è infatti “aumentato in modo sproporzionato, a solo beneficio dei più ricchi”, negli ultimi 30 anni.

“Nel 1980, in nessun Paese Ocse l’1% più ricco della popolazione controllava più dell’8% della ricchezza totale ante imposte – sottolinea lo studio – nel 2010, in 9 Paesi sui 18 per cui abbiamo dati controllavano oltre il 10%, e negli USA oltre il 20%”. La crisi ha leggermente rallentato questo trend, ma le ultime analisi mostrano che l’effetto è “solo temporaneo”, e l’allargamento del gap sta già ricominciando.   
  

Aumenta così la povertà relativa, cioè la quota di cittadini di un Paese che hanno un reddito inferiore alla metà del reddito mediano nazionale, che tocca oggi l’11% della popolazione Ocse, soprattutto “anziani, vedove, bambini e giovani”.    Le diseguaglianze però, avverte l’Ocse, “vanno oltre il reddito e colpiscono le opportunità”: il crescente gap tra ricchi e poveri ” è accompagnato da un’ulteriore polarizzazione nei risultati educativi e nella salute, perpetuando un circolo vizioso di esclusione e squilibrio”. Perché “gli adulti con un’educazione terziaria hanno maggiori probabilità di entrare nella forza lavoro, e di guadagnare salari più elevati, avere una buona salute e vivere più a lungo”, mentre “gli studenti più poveri faticano a competere con i compagni di classe più ricchi e raggiungono livelli educativi inferiori, quindi salari più bassi e vite più corte”.

Per questo, conclude lo studio, “le politiche che vogliono ridurre le disparità falliranno se non garantiscono un migliore accesso alle opportunità sotto forma di educazione di alto livello, sanità e infrastrutture, che restano distribuite in modo disomogeneo a livello sia sociale sia geografico”.

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  • 05Mag

    Carta acquisti ordinaria – attribuzione beneficio ai cittadini non italiani.

    Data pubblicazione: 05/05/2014É stato ampliato il diritto alla carta acquisti ordinaria anche ai cittadini di Stato membro dell’Unione europea, ovvero familiari di cittadino italiano o di Stato membro dell’Unione europea non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.

     

    Scheda Carta Acquisti

     

     

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  • 05Mag

    Nuove disposizioni in materia di salvaguardia pensionistica

    Data pubblicazione: 05/05/2014Il messaggio n. 4373 del 2 maggio 2014 illustra le nuove disposizioni in materia di salvaguardia pensionistica previste dalla legge 147/2013 (legge di stabilità 2014), la quale individua ulteriori categorie di lavoratori cui applicare le disposizioni in materia di accesso e regime delle decorrenze in vigore prima del 6 dicembre 2011. Con il decreto del 14 febbraio 2014 del ministro del lavoro e delle politiche sociale, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze, sono state quindi definite le modalità di attuazione delle disposizioni, che interessano 17mila soggetti nel limite massimo di 203 milioni di euro per l’anno 2014, 250 milioni per il 2015, 197 milioni per il 2016, 110 milioni per il 2017, 83 milioni per il 2018, 81 milioni per il 2019 e 26 milioni per il 2020.

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  • 05Mag

    Fondazioni lirico-sinfoniche. Riduzione sanzioni civili

    Data pubblicazione: 05/05/2014La riduzione delle sanzioni civili a favore delle Fondazioni lirico-sinfoniche che versino in uno stato di crisi, prevista dal decreto legge n. 91/2013,  è concessa quando lo stato di crisi è riconosciuto nell’atto di approvazione dei piani di risanamento delle stesse fondazioni, atto che costituisce l’esito di un articolato procedimento di cui facciano parte autorità di natura pubblicistica. Nellacircolare n. 56 del 2 maggio 2014 vengono impartite le istruzioni operative per la presentazione delle istanze.

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  • 05Mag

    Nuova misura interessi di mora

    Data pubblicazione: 05/05/2014L’Agenzia delle Entrate, interpellata la Banca d’Italia, ha disposto la riduzione della misura degli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo al 5,14% in ragione annuale. La misura è stata stimata dalla Banca d’Italia in base alla media dei tassi bancari attivi con riferimento al periodo 1.1.2013 – 31.12.2013. La variazione decorre dal 1° maggio 2014. Circolare n. 54 del 2 maggio 2014

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  • 02Mag

    Iscrizione obbligatoria alla Gestione credito

    Data pubblicazione: 02/05/2014I dipendenti iscritti ai fini pensionistici e/o previdenziali alla Gestione Dipendenti Pubblici sono obbligatoriamente iscritti alla “Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali” (o “Gestione credito”), con versamento di un contributo pari allo 0,35%, a carico del dipendente, commisurato alla retribuzione contributiva e pensionabile. Tale obbligo sussiste anche in caso di iscrizione a gestioni o fondi speciali diversi dalla gestione pensionistica ex Inpdap, come Inpgi, Enpam, Fondo speciale Ferrovie dello Stato, in presenza dell’iscrizione previdenziale (Inadel o Enpas) nell’ambito della Gestione Dipendenti Pubblici.
    Per maggiori informazioni vedi messaggio n. 4325 del 30 aprile 2014

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  • 24Apr

    Interventi Fondi di solidarietà. Periodo transitorio

    Data pubblicazione: 24/04/2014Dal 1° gennaio 2014, e fino alla data di entrata in vigore dei nuovi decreti interministeriali in materia, sono ammessi agli interventi previsti dai rispettivi Fondi di solidarietà tutti i soggetti le cui istanze sono state inoltrate all’Inps entro il 31 dicembre 2013 e non siano ancora state deliberate dai rispettivi Comitati amministratori. Nello specifico, per quanto concerne gli assegni straordinari di sostegno al reddito, sono ammessi quei soggetti le cui prestazioni abbiano decorrenza dal 2014 sulla base di accordi contrattuali stipulati entro il 31 dicembre 2013 e presentati all’INPS entro la medesima data.
    Maggiori informazioni nel messaggio n. 4250 del 23 aprile 2014

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  • 23Apr

    Artigiani e commercianti: F24 precompilati sul sito

    Data pubblicazione: 23/04/2014A partire dal 23 aprile 2014, artigiani e commercianti troveranno sul sito il prospetto e i  modelli F24 precompilati per il versamento dei contributi dovuti per l’anno 2014. Gli F24 sono accessibili dal Cassetto Previdenziale degli Artigiani e dei Commercianti nella sezione Posizione assicurativa – Dati del modello F24. Per accedere al Cassetto Previdenziale è necessario dotarsi di PIN rilasciato dall’Istituto.  
    Successivamente sarà resa disponibile anche la lettera in formato PDF nella sezione Comunicazione bidirezionale – Modelli F24. 
    Contestualmente sarà inviata una email di alert agli iscritti e ai loro delegati di cui risulta l’indirizzo di posta elettronica. 
    E’ comunque possibile delegare una persona di propria fiducia, o una associazione di categoria, per accedere al Cassetto e per presentare eventuali domande relative alla propria posizione.
    La delega può essere effettuata tramite il Cassetto Previdenziale degli artigiani e commercianti, accedendo alla funzionalità “gestione deleghe”.

     

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  • 18Apr

    Indicazioni in materia contributiva (DL 34/2014)

    Data pubblicazione: 18/04/2014Nel messaggio n. 4152 del 17 aprile 2014 vengono descritte le disposizioni di interesse dell’Inps contenute nel decreto legge n. 34 del 20 marzo 2014, recante “Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese”. Vengono così fornite le prime indicazioni in materia contributiva in relazione ai contratti a tempo determinato, al contributo addizionale ASpI, allo sgravio contributivo in favore delle assunzioni di dipendenti in sostituzione di lavoratori in congedo e all’apprendistato.

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  • 17Apr

    Contributi volontari per l’anno 2014

    Data pubblicazione: 17/04/2014In base alla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo verificatasi tra il periodo gennaio-dicembre 2012 ed il periodo gennaio-dicembre 2013, calcolata dall’Istat nella misura dell’1,10%, sono stati stabiliti gli importi validi per l’anno 2014 per la retribuzione minima settimanale, pari a 200,35 €, la prima fascia di retribuzione annuale oltre la quale è prevista l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva di un punto percentuale, pari a 46.031,00 €, e il massimale da applicare ai prosecutori volontari che non possiedono contribuzione anteriore al 1996 o che esercitino l’opzione per il sistema contributivo, pari a 100.123,00 €. 
    Nella circolare n. 51 del 16 aprile 2014, sono inoltre riportate le aliquote IVS per i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD), per quelli iscritti all’evidenza contabile separata del FPLD (Autoferrontranvieri, Elettrici, Telefoni e dirigenti ex Inpdai), al Fondo Volo e al Fondo dipendenti Ferrovie dello Stato S.p.A., nonché quelle per artigiani, commercianti e lavoratori iscritti alla Gestione separata.

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  • 15Apr

    CIG: i dati di marzo

    Data pubblicazione: 15/04/2014E’ disponibile nel Menu Banche Dati e Bilanci>Osservatori statistici l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Ore autorizzate di cassa integrazione guadagni (Cig) con i dati del mese di marzo.
    Dalla pagina dell’Osservatorio è scaricabile anche l’ultimo Focus CIG, contenente, tra l’altro, i dati relativi al consumo effettivo di ore di cassa integrazione a gennaio, rispetto al totale delle ore autorizzate (tiraggio), e gli ultimi dati sulla mobilità e la disoccupazione.

    Focus CIG marzo 2014
     

    Osservatorio ore di CIG autorizzate

     
    Comunicato stampa dell’8 aprile 2014
    Leggi questa newsTitolo news 10 in formato PDF