Camusso

Camusso: chiudiamo lunga stagione strappi

La Cgil accoglierà l’invito ad  ”un patto” lanciato dagli industriali: ”Pensiamo che più che parlare dei contenitori, di dire se è un patto o se non  è un patto, bisogna provare a fare delle cose concrete”, ha sottolineato  Susanna Camusso a margine di un convegno tenuto  a  Torino: ”E le cose concrete che si possono fare sono: guardare alla redistribuzione fiscale, cioè alleggerire la pressione fiscale su lavoratori e imprese; e ragionare su difesa del lavoro e sua redistribuzione, cioè più contratti di solidarietà, meno licenziamenti, e meno cassa integrazione a zero ore”.

Spazi, per sinergie con l’azione degli industriali, anche sul fronte delle ”politiche di crescita”. E si può ”chiedere insieme” il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. 

Per la leader della Cgil oggi bisogna tenere ”i piedi per terra”, individuare ”quali possono essere gli obiettivi effettivi”, e ”sapere che questi anni hanno segnato divisioni e dunque bisogna riscrivere un codice delle relazioni che è basato sulla rappresentanza e la democrazia”.

E in un’intervista su Sky Tg24. il segretario generale della Cgil ha detto ”Bisogna ritornare a delle cose che sono state derubricate. Noi siamo un paese industriale. Se perdiamo la nostra capacità industriale non abbiamo un’altra economia possibile”.

”Allora – ha sottolineato- bisogna decidere come la si rinnova e come la si qualifica. Come si rende una attività industriale programmata e qualificata come ad esempio turismo e cultura su cui si è purtroppo tagliato. La stagione che abbiamo alle spalle è una stagione di grandi divisioni e dobbiamo superarla”, ha ribadito Camusso, bisogna ricostruire delle regole nei rapporti tra le organizzazioni di impresa e le organizzazioni sindacali e decidere di fare le cose possibili. Noi
abbiamo detto che le due parole d’ordine sono lavoro e fisco”.
In particolare, secondo la leader della Cgil ”non diminuire i posti di lavoro è una delle grandi emergenze”; inoltre ”bisogna ripartire a parlare di istruzione e ricerca come primo provvedimento urgente”.

”Bisogna avere il coraggio di fare le cose che questo governo non ha fatto”, ha sottolineato Camusso: ”bisogna avere il coraggio di dire alte retribuzioni, pensioni d’oro si paghino con i titoli di Stato e non in denaro. Se vogliamo discutere di
fisco e redistribuzione del lavoro e protezione dei redditi, bisogna decidere che si sposta la tassazione sui patrimoni e sulle rendite: da lì si trovano risorse”. 
Secondo Camusso, infine, ”non si può fare finta che continuare a tagliare spesa pubblica non voglia dire tagliare i servizi ai cittadini, la cassa integrazione, tagliare la sanità. In una crisi noi abbiamo sempre detto, c’è bisogno di più protezione delle persone e non di meno. Noi pensiamo che non si possa tagliare, anzi che si è tagliato troppo e per questo bisogna redistribuire tra chi paga tanto e chi non paga affatto”.

Camussoultima modifica: 2013-04-15T18:29:48+02:00da vitegabry
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