Crisi

Crisi: caduta record potere d’acquisto, la più forte dagli anni 90

La caduta registrata nel 2012 dal potere d’acquisto delle famiglie consumatrici, pari al -4,8%, è la variazione annua peggiore da quando è disponibile il dato, ovvero dal 1990. E’quanto emerge da una analisi di Coldiretti-Swg in riferimento ai dati diffusi dall”Istat su Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle societa” relativi al 2012. 

Il crollo ha messo in difficoltà economiche quasi una famiglia su quattro (24 per cento), ma la situazione è destinata addirittura a peggiorare per quasi la metà degli italiani (48 per cento). Il 51 per cento delle famiglie dichiara di riuscire a pagare appena le spese senza potersi permettere ulteriori lussi, mentre una percentuale dell’8 per cento non ha un reddito sufficiente nemmeno per l’indispensabile.

C’è però anche un 40 per cento di italiani che vive serenamente senza particolari affanni economici e l’1 per cento che si può concedere dei lussi. 

Le difficoltà familiari – sostiene la Coldiretti – si trasferiscono nei consumi e hanno anche toccato la spesa alimentare in calo del 2 per cento nel 2012.

La situazione è peggiorata nell’anno in corso con il crollo della spesa anche per i prodotti base dell’alimentazione, con un taglio dei consumi in quantità del 4,2 per cento della frutta, del 3 per cento per gli ortaggi, mentre si registra un calo delle macellazioni delle carni del  7 per cento, nei primi due mesi dell’anno.

A diminuire in quantità sono stati anche gli acquisti familiari di grana padano del 7,5 per cento e parmigiano reggiano del 3,3 per cento anche per la concorrenza dei similgrana con minori garanzie qualitative, ma venduti a basso costo. 

A variare non è stato quindi solo il menu, ma anche il livello qualitativo dei prodotti acquistati con un preoccupante forte aumento della presenza di cibi low cost che non sempre sono in grado di garantire standard di qualità e sicurezza elevati. 

Ma con la cris in un anno – conclude la Coldiretti – è anche praticamente raddoppiata al 12,3 per cento la percentuale di italiani che dichiara di non poter approntare un pasto adeguato in termini di apporto proteico ogni due giorni.

Crisiultima modifica: 2013-04-09T17:09:00+02:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo