Immigrazione: OIM, sbarchi oramai ciclici con carico di tragedie
“Come ripetiamo ormai da anni, la vera emergenza del Mediterraneo non dipende dal numero di persone che cercano di giungere in Italia, quanto dal numero di migranti che, in fuga da persecuzioni, povertà e guerre, continuano a perdere la vita in mare”, sottolinea Oropeza, che osserva come ”sia inaccettabile, nel 2013, che due ragazzi di 20 anni possano morire di freddo nel tentativo di raggiungere l’Europa”.
”Anche in questa occasione – conclude il Direttore Oim – il tempestivo intervento della Guardia Costiera ha comunque permesso che molte altre vite potessero essere tratte in salvo, a conferma dell’alto profilo umanitario del lavoro svolto dalle forze della Capitaneria di Porto”.
Oropeza ha anche reso noto che un team dell’Oim di Roma operativo nell’ambito del Progetto Praesidium – realizzato insieme a Unhcr, Save The Children e Croce Rossa italiana e finanziato dal Ministero dell’Interno – era presente a Lampedusa sul luogo dello sbarco per partecipare alle operazioni di assistenza prestate ai migranti soccorsi, per fornire informazioni legali e per collaborare con le autorità nell’identificazione degli immigrati.
(ANSA).