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Scarsa attenzione in questi decenni è stato dedicata alle artropatie professionali in agricoltura ed in particolare a quelle legate alla movimentazione manuale di carichi, come avviene, ad esempio, nei frantoi.
A tale riguardo segnaliamo lo studio condotto dal Servizio PISLL della USL Viterbo 2 della zona di Tarquinia su 353 coltivatori diretti che rileva una frequenza maggiore di ernie discali e di lombalgie nei coltivatori diretti rispetto alla popolazione di controllo inducendo a sostenere una relazione con lavorazioni comportanti sollevamento di pesi o il mantenimento di posture incongrue.
Per ciò che concerne le posture del ciclo lavorativo e l’identificazione delle operazioni a rischio nell’attività di gestione di un frantoio oleario è interessante l’esperienza dell’ISPESL che ha prodotto uno studio sul “Profilo di rischio nel comparto frantoi” , in cui si legge che diverse sono le tipologie di rischio inerenti più fasi lavorative tra cui, appunto, al primo posto viene collocata la movimentazione manuale di carichi, il rumore, il rischio biologico e chimico.