Lavoro. Secondo l’Oil il tasso di disoccupazione al 50% per le italiane under 30

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Banca Etica riflette oggi su donne e finanza

Secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil), i licenziamenti e l’aumento della precarietà lavorativa dal 2007 ad oggi toccano soprattutto le donne. In Italia il tasso di disoccupazione giovanile sfiora ormai il 30% per i ragazzi sotto i 30 anni, ma sale al 50% per le ragazze.

Eppure, secondo Banca Etica, se l’occupazione femminile in Italia raggiungesse il 60%, il Pil italiano crescerebbe del 7%, ma sono ancora molti gli ostacoli culturali, organizzativi ed economici che rallentano il percorso verso il raggiungimento di una piena parità tra uomini e donne sul mercato del lavoro e nella ripartizione delle responsabilità familiari.

La Commissione delle Nazioni Unite sullo stato delle donne (Csw), riunita fino al 9 marzo al Palazzo di Vetro, esprime grave preoccupazione per il peggioramento della condizione femminile, provocato oltre che dalla perdita del reddito da lavoro, dai forti tagli alla spesa sociale praticati dagli Stati per contenere il disavanzo pubblico.

La povertà di massa è soprattutto povertà femminile, il 70% dei poveri assoluti nel mondo sono donne.

Le donne sono le principali generatrici di reddito familiare, ma rimangono escluse dall’accesso a risorse fondamentali per lo sviluppo economico, come il credito, la proprietà della terra e di altri strumenti di produzione, la formazione e la tecnologia.

Nelle società industriali subiscono una forte disparità nelle retribuzioni e nella carriera professionale, nell’Unione Europea il divario medio dei guadagni tra uomini e donne è del 17,4%.

Nonostante questa situazione e il clima che gli economisti definiscono “sfavorevole”, le donne sono protagoniste di iniziative finanziarie solide: basta pensare al microcredito, nell’ambito del quale le donne sono artefici di progetti e attività economiche di grande successo, basate sull’innovazione, la promozione della comunità, la partecipazione.

In vista dell’8 marzo, Banca Etica propone una riflessione sui collegamenti tra donne e finanza etica, a partire dalla constazione che i finanziamenti erogati da Banca Etica per il 30% sono destinati a imprese cooperative attive nei servizi di cura alle persone più fragili: servizi che, quando sono accessibili e di qualità, alleviano parte dei carichi di lavoro delle donne permettendo loro una più piena realizzazione sul mercato del lavoro.

Banca Etica festeggia anche il suo 13° compleanno riflettendo su un’economia e una finanza più eque anche dal punto di vista delle disparita’ di genere, nell’incontro di oggi “Donne, Etica e Finanza” alla Casa internazionale delle Donne.

 

 

 

      (Adnkronos)

Lavoro. Secondo l’Oil il tasso di disoccupazione al 50% per le italiane under 30ultima modifica: 2012-03-06T09:42:23+01:00da vitegabry
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