Povera Italia: più di 8 milioni in ginocchio

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L’Italia è sempre più povera. Dopo quattro anni e una crisi economica feroce, il paese si riscopre in ginocchio. Secondo i dati contenuti nell’undicesimo rapporto Caritas-Fondazione Zancan,  dal 2007 al 2010 sono aumentate dell’80,8 per cento le richieste di aiuto economico rivolte ai Centri di ascolto diocesani. L’aumento del numero di persone che si sono rivolte ai centri è invece del 19,8 per cento in media, ma tocca punte del 69,3 per cento al sud.

Cifre terribili, che raccontano di una popolazione in grave difficoltà. Nel rapporto si ricorda infatti che l’Istat fissa a quota 8.272.000 le persone povere nel 2010. 

Al primo posto fra i problemi segnalati c’è la povertà economica, seguono i problemi occupazionali ed abitativi; al quarto posto, i problemi familiari.

Cambia il volto della povertà. Dalla fotografia del rapporto, si capisce come ora coinvolga “pesantemente l’intero nucleo familiare: tutti si trovano a vivere, in modo diversi, una condizione di stress e di sofferenza, anche se le donne e i giovani pagano il prezzo più alto”. Ad esempio, nel 2004 il 75 per cento dei problemi si riferiva ai bisogni di carattere primario (casa, cibo, sanità, ecc.), nel 2010 tale valore ha raggiunto l’81,9 per cento mentre le problematiche post materiali (come disagio psicologico e dipendenze) passano dal 25 al 18,1 per cento. La questione abitativa diventa un'”emergenza” i cui problemi in 4 anni sono aumentati del 23,6 per cento.

Altro dato in forte aumento dal 2005 al 2010, è quello relativo al numero dei giovani che si è rivolto ai centri: +59,6 per cento. Il 76,1 per cento (era il 70 per cento 5 anni prima) di questi non studia né lavora. Particolarmente vulnerabili si confermano gli stranieri che rappresentano il 70 per cento delle persone che si rivolgono ai centri. Secondo un campione degli operatori della Caritas, il disagio maggiore è fra gli immigrati che vivono da soli in Italia, quelli di sesso maschile, con età compresa fra i 25 e 44 anni. In genere hanno problemi di lavoro (66,4 per cento) e situazioni di povertà economica (62,5 per cento).

Il giallo dei dati. Ancora una volta “va registrata una sostanziale difformità tra i dati ufficiali relativi alla povertà e la reale condizione del paese che tutti sperimentano quotidianamente”, si legge nel rapporto, che sottolinea quanto le rilevazioni ufficiali del fenomeno “richiederebbero un’integrazione dell’attuale metodo con soluzioni più sensibili ai cambiamenti”. L’istituto nazionale di statistica registra un lieve incremento nel numero di famiglie in condizioni di povertà: si è passati da 2.657 milioni (10,8 per cento) a 2.734 milioni (11 per cento). In realtà, invece, secondo il rapporto odierno, l’esperienza dei Centri di Ascolto delle Caritas Diocesane evidenziano un aumento significativo delle richieste di aiuto e delle persone che vi si rivolgono. “Segnali – osserva lo stesso rapporto – di una crescente complessità delle situazioni di povertà”, che non sono “colti” dai dati ufficiali sulla povertà.

rassegna.it

Povera Italia: più di 8 milioni in ginocchioultima modifica: 2011-10-19T10:25:44+02:00da vitegabry
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