L’Inail e il prezzo della sicurezza

Da ente assicuratore ad assistenziale

Pochi accantonamenti e poca tutela agli assicurati, pur in presenza di fondi che potrebbero cancellare sia la prima che la seconda carenza. Tra riforme e obblighi di legge – dice Francesco Rampi, consigliere Civ (Consiglio di Indirizzo e Vigilanza) Inail, in un’intervista pubblicata ieri su un quotidiano nazionale –  l’Inail, l’ente che si occupa di assicurare i lavoratori contro gli infortuni, vive una profonda crisi esistenziale. Le riserve coprono appena il 12%delle risorse necessarie a pagare gli infortunati nel tempo. E le prestazioni erogate dal Sistema sanitario nazionale spesso non sono all’altezza di quanto potrebbe permettersi di spendere l’Inail.

Da qui la profonda contraddizione in cui l’ente si trova che pur essendo dotato di forti risorse economiche, non solo non riesce ad accantonare riserve come dovrebbe fare una buona compagnia assicurativa, ma non riesce neppure a garantire prestazioni di prim’ordine ai propri assicurati.  E – prosegue Rampi – particolarmente dannosa è risultata quella norma che, su interpretazione della Ragioneria generale dello Stato, ha preteso il deposito infruttifero presso la Tesoreria unica delle riserve dell’Inail, 14 miliardi di euro che non rendono niente a differenza di quanto avviene nel mondo assicurativo in cui le compagnie riescono a mettere a frutto i propri patrimoni. 

Ma oltre alla scarsa copertura finanziaria degli infortunati, l’Inail – continua il consigliere del Civ  –deve affrontare anche le carenze del Sistema sanitario nazionale, infatti l’accentramento presso le Asl delle prestazioni sanitarie precedentemente gestite direttamente dall’Istituto ha,nei fatti, ridotto i livelli di tutela degli assicurati e ha svuotato l’idea della presa in carico globale degli stessi da parte dell’Inail. Oggi – prosegue Rampi – l’Inail versa al SSN un corrispettivo forfettario di circa 130 milioni di euro, poco se si pensa che l’avanzo economico del 2009 è stato di oltre due miliardi di euro.

Ma l’analisi dei costi sanitari dell’Inail – spiega il consigliere – conferma che ci sono gli spazi per favorire interventi integrativi a quelli del SSN infatti l’Istituto per ogni infortunato spende mediamente per prestazioni sanitarie, cura, riabilitazione meno di 400 euro.  Anche il presidente del Civ, Franco Lotito ha confermato che “è importante il miglioramento dell’offerta sanitaria e a questo proposito è indispensabile fare in modo che le strutture di cui disponiamo siano ancor più valorizzate”.

L’Inail e il prezzo della sicurezzaultima modifica: 2010-07-20T12:22:00+02:00da vitegabry
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