Immigrazione – Permesso a punti

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Il nuovo sistema dei crediti

A gennaio 2011 si cambia. E’, infatti, all’inizio del nuovo anno che, secondo le previsioni del ministro dell’Interno Roberto Maroni, entrerà in vigore l’Accordo di integrazione, approvato definitivamente oggi dal Consiglio dei ministri, e che segna un nuovo corso nei rapporti fra i cittadini stranieri e lo stato italiano.

La principale novita’ riguarda il sistema dei “crediti”, i cosiddetti punti (si parte con 16 crediti) da incrementare o da ridurre a seconda dei comportamenti degli immigrati. La soglia di adempimento è il conseguimento di 30 crediti. Impossibile avere il permesso di soggiorno senza la conoscenza della lingua italiana e della cultura civica e della vita civile italiana, senza mandare i figli minori a scuola.

A presentare l’Accordo stamattina a Palazzo Chigi il ministro del lavoro e delle politiche sociali Maurizio Sacconi e il collega dell’interno. Questo accordo – ha detto Sacconi – ”nasce nell’ambito del pacchetto sicurezza e non è uno strumento vessatorio. Anzi, stimola alcuni elementi basici dell’integrazione”. Nessuno chiederà agli stranieri – ha precisato ironizzando il ministro – competenze pari ”all’Accademia della Crusca così come non si tratterà di fare un esame di diritto pubblico”.      L’accordo (della durata di due anni) è destinato agli stranieri (16-25 anni) che entrano per la prima volta sul territorio nazionale; si stipula presso lo sportello unico o la questura contestualmente al momento della presentazione della domanda di permesso di soggiorno. Sono esentati dall’Accordo, le vittime di tratta e violenze, chi ha patologie o è portatore di handicap tali da limitare l’apprendimento linguistico e culturale. Con la firma all’Accordo, lo straniero si impegna a rispettare i principi della Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione mentre lo Stato gli garantisce il sostegno al processo di integrazione. A questo scopo, entro un mese assicura allo straniero la partecipazione gratuita ad una sessione di formazione civica e di informazione sulla vita civile in Italia della durata tra le 5 e le 10 ore”.

“Al momento dell’entrata in Italia, lo straniero parte da un credito di 16 punti; 15 di questi possono essere sottratti in caso di mancata frequenza al corso di formazione civica. I crediti possono essere incrementati, ad esempio, da percorsi di istruzione professionale, dall’iscrizione al servizio sanitario nazionale, dalla stipula di un contratto di locazione o di acquisto, dallo svolgimento di attivita’ di volontariato”.

“Potranno invece essere decurtati, in caso di condanna penale anche non definitiva, dall’aver commesso gravi illeciti amministrativi o tributari. Con crediti pari o inferiori allo zero c’è l’espulsione. Il provvedimento istituisce anche un’anagrafe nazionale degli intestatari degli accordi di integrazione presso il Viminale”.

“L’accordo di integrazione, insieme al Piano nazionale per l’integrazione varato anch’esso stamattina dal governo, permette, secondo Maroni, ”il giusto rigore” ma anche una ”politica per l’integrazione che non ha pari in  Europa. Abbiamo definito un sistema di regole che consente a chi vuole venire in Italia di rispettare le leggi e di seguire un percorso di integrazione che e’ eccellente”. Sono misure ”estremamente efficaci” anche secondo il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini che segnala come l’Accordo e il Piano ”mettono al centro l’educazione, perche’ non c’é vera integrazione senza istruzione e conoscenza”.

Ansa

Immigrazione – Permesso a puntiultima modifica: 2010-06-13T10:01:42+02:00da vitegabry
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