Manovra finanziaria – Negato il diritto alla rivalutazione L. 210

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Diritti negati …..

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“Con la recente manovra finanziaria vengono lesi i diritti di migliaia di cittadini che hanno contratto, per negligenza dello Stato, gravissime malattie, come l’AIDS e l’epatite virale, a seguito di contagio con sangue infetto: a loro spetterà un terzo in meno della pensione”.
Lo affermano in un comunicato l’avvocato Mario Lana, presidente dell’Unione Forense per la tutela dei diritti dell’uomo e del Coordinamento Sangue Infetto e gli avvocati Massimo Dragone, Stefano Bertone, Marco Calandrino, Simone Lazzarini; Luigi Delucchi, Dario Cutaia, Giovanni Antonio Fara, Alessio Oldrini; Piero Moreschini; Alberto Cappellaro; Massimiliano Poggianti; Angelo Ressa; Marco Impelluso; Michele Scolamiero; Carmelo Chimirri, Fulvio Tomai, Ermanno Zancla, Paola Perrone, Quirino Mescia, Paola Soragni, Mauro Trevisson e gli altri legali che sottoscrivono il comunicato, che difendono oltre 5000 danneggiati in causa contro il Ministero della Salute.
“L’articolo 11 commi 13 e 14 del DL 782010” – dichiarano i legali – “nega la rivalutazione degli indennizzi con decorrenza retroattiva, congelando gli importi al 1992. Un salto indietro di 18 anni, quando le cifre erano ancora in lire, che comporta una perdita del valore della pensione delle vittime da sangue infetto di oltre un terzo. E’ un provvedimento ingiusto e discriminatorio che va a colpire una categoria di <<veri>> invalidi, gravemente ammalati e bisognosi di cure”.
La manovra va anche ad incidere sui procedimenti giudiziari in corso, fornendo un’interpretazione autoritativa della normativa passata, in contrasto con moltissime sentenze dei Tribunali di più parti d’Italia e di fatto condizionando i giudizi pendenti. 
Sottolineando l’inammissibile interferenza del potere legislativo su quello giudiziario e l’irragionevole disparità di trattamento, gli avvocati ritengono che il decreto violi la Costituzione e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e si auspicano che in sede di conversione vengano eliminati i commi 13 e 14 perché, diversamente, sarà assai probabile un ricorso alla Corte Costituzionale e alla Corte di Strasburgo. Quest’ultima ha già condannato l’Italia per la violazione di tali diritti nel caso di cittadini talassemici danneggiati da emotrasfusioni infette.
“Piuttosto” – concludono nel comunicato – “sarebbe assai più efficiente per il risanamento delle finanze dello Stato prevedere il collegamento telematico tra gli uffici erogatori degli indennizzi e pensioni di invalidità e gli uffici dello stato civile, in modo da aggiornare in tempo reale l’elenco degli invalidi deceduti, evitando in tal modo eventuali abusi.”

Manovra finanziaria – Negato il diritto alla rivalutazione L. 210ultima modifica: 2010-06-09T09:07:09+02:00da vitegabry
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