Il «Fondo per il risarcimento delle vittime dell’amianto»:

Amianto e responsabilità sociale

amianto7.jpg

Enzo Merler e Rosanna Tosato hanno curato il libro edito dall’Ediesse che ci parla di amianto e delle lotte portate avanti dai lavoratori e dal sindacato, oltre 35 anni fa per  eliminare da ogni lavorazione la fibra killer per i suoi effetti altamente nocivi.

Le lotte portarono alla sottoscrizione di accordi sindacali che prevedevano l’istituzione dei «libretti sanitari individuali», il registro dei dati ambientali di reparto nelle fabbriche, i controlli delle aziende sanitarie locali sugli ambienti di lavoro.
Questi accordi furono poi recepiti da leggi regionali e successivamente da leggi nazionali.

Dopo oltre venti anni di processi civili e penali, fu approvata la legge 27 marzo 1992, n. 257, «Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto», che vietava l’estrazione, la lavorazione, l’utilizzo e la commercializzazione dell’amianto, e disponeva la bonifica degli edifici, delle fabbriche e del territorio, misure per la tutela sanitaria e previdenziale dei lavoratori già esposti all’amianto, nonché il risarcimento di quanti fossero affetti da asbestosi, mesotelioma, cancro polmonare, placche pleuriche, riconosciute come malattie professionali con conseguente danno biologico.

Il volume fornisce le informazioni essenziali per comprendere quali siano i meccanismi di tutela già presenti in Italia e quali invece dovrebbero essere.

Il «Fondo per il risarcimento delle vittime dell’amianto»:ultima modifica: 2010-02-22T07:34:04+01:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo