Decreto Sostegni bis approvato, ecco il pacchetto lavoro per rilanciare l’occupazione

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Decreto Sostegni bis approvato, ecco il pacchetto lavoro per rilanciare l’occupazione

Il decreto Sostegni bis è stato approvato: novità per cassa covid, solidarietà, Rem, bonus 1600 euro stagionali e contratto di rioccupazione

Come ormai ben noto, il decreto Sostegni bis è stato approvato in CdM del 20 maggio 2021 (Decreto Imprese, Lavoro, Giovani e Salute) ed è stata rilasciata anche la bozza del testo definitivo, in attesa della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un provvedimento economico di ampio respiro, che comprende Cig, Rem, bonus 1600 euro e contratto di rioccupazione e si fonda sullo stanziamento di 4.2 miliardi di euro per il settore lavoro e occupazione. I provvedimenti sul lavoro, contengono nuove misure o proroghe di misure già esistenti, a sostegno e per il rilancio dell’occupazione nel nostro paese, che è scesa ai minimi storici a causa della crisi economica derivante dal perdurare della pandemia.

Facciamo dunque una sintetica panoramica delle novità di cui al pacchetto lavoro nel maxi provvedimento economico del Governo Draghi.

Decreto Sostegni bis approvato, ecco il pacchetto lavoro

Per rilanciare il tessuto socio-economico del paese, all’interno del testo del decreto Sostegni bis, trova spazio fra le misure più importanti il contratto di rioccupazione, con sgravi contributivi fino al 100% per 6 mesi in caso di assunzioni a tempo indeterminato con periodo di formazione iniziale.Ma non solo. Come si apprende dalla conferenza stampa nel post CdM il decreto prevede:

  • quattro ulteriori mensilità per il reddito di emergenza (REM);
  • una nuova indennità una tantum per i lavoratori stagionali, del turismo e dello sport che avevano già beneficiato della stessa misura prevista con il decreto “sostegni”;
  • il blocco, fino alla fine del 2021, della riduzione progressiva dell’importo dell’indennità NASpI a partire dal terzo mese;
  • l’estensione al 2021 del contratto di espansione per le imprese con almeno 100 dipendenti e nuove risorse per i contratti di solidarietà;
  • e infine l’istituzione di un fondo da 500 milioni di euro per l’adozione di misure urgenti a sostegno delle famiglie vulnerabili.

Contratto di rioccupazione

Al fine di far cambiare passo al mondo del lavoro in Italia, il pacchetto di novità contenute nel decreto Sostegni bis introduce il cosiddetto contratto di rioccupazione, ossia un’alternativa ai licenziamenti, da far valere nella generalità dei settori, allo scopo di favorire la ripresa dell’economia e della produttività italiane.

Questo meccanismo sarebbe decisivo per mantenere gli attuali livelli occupazionali; infatti l’esonero contributivo al 100% varrebbe per i lavoratori subordinati, che sono riconfermati a seguito del blocco dei licenziamenti, al momento operativo fino al 30 giugno 2021.

Proroga Reddito di Emergenza e bonus 1600 euro stagionali

Due misure molto importanti riguardano:

  1. la proroga di quattro ulteriori mensilità per il reddito di emergenza (REM)
  2. e una nuova indennità una tantum di 1600 euro per i lavoratori stagionali, del turismo e dello sport che avevano già beneficiato della stessa misura prevista con il decreto sostegni.

Contratto di solidarietà

Non c’è solo questo sul tema lavoro, nel prossimo decreto Sostegni bis. Infatti, mentre le istituzioni lavorano anche alla riforma strutturale degli ammortizzatori sociali, prevista nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, occorre fare di più e subito.

E’ necessario infatti controbattere alla fine del blocco dei licenziamenti e ai rischi sulla tenuta del sistema economico italiano, attraverso un consistente pacchetto occupazione nel dl Sostegni bis.

Gli osservatori più attenti hanno così fatto notare che nel provvedimento del Governo saranno ‘inclusi’ sia il contratto di solidarietà; sia il contratto di espansione. In particolare il nuovo impulso verso il contratto di solidarietà sarà secondo il meccanismo che segue: le imprese che a giugno si troveranno di fronte allo sblocco dei licenziamenti, nella sussistenza di una diminuzione del 50% del volume di fatturato, potranno sottoscrivere un contratto ad hoc che implicherà la retribuzione al 70%. Contemporaneamente, tuttavia, le aziende debbono impegnarsi a conservare i livelli occupazionali.

Ma si parla insistentemente anche dell’inclusione nel prossimo decreto Sostegni bis, di nuove misure e regole ad hoc, riservate ai settori commercio; ristorazione e turismo, ossia i più danneggiati dagli effetti di pandemia e lockdown.

Novità anche per il contratto di espansione

Il ministero del Lavoro è molto attivo in quest’ultimo periodo, e d’altronde non può essere altrimenti. Nella fase di limatura del decreto Sostegni bis, sempre su impulso del ministro Orlando, ecco regole ad hoc in tema di cd. contratto di espansione, nato qualche anno fa attraverso il decreto Crescita, in via sperimentale per il biennio 2019-2020, allo scopo di spingere le imprese verso nuove assunzioni. In seguito, la legge di Bilancio 2021 lo ha esteso alle aziende dai 250 dipendenti in su (in precedenza 1000).

La novità consiste nell’abbassamento della soglia dei lavoratori occupati per le imprese (100 dipendenti) che potranno dunque avvalersi del beneficio, sia per quanto riguarda la riduzione dell’orario, che per lo scivolo. La finalità insita nella scelta è data dalla volontà di favorire le imprese che assumono giovani risorse, spingendo verso il turnover o ricambio generazionale.

Cassa integrazione Covid e blocco dei licenziamenti fino al 28 agosto

Come annunciato dal Ministro Orlando nel corso della conferenza stampa, questo provvedimento è stato inserito in extremis nel Dl Sostegni bis. Per chi prende la CIG Covid entro il mese di giugno ci deve essere una proroga al 28 agosto per il licenziamento.

Le aziende che utilizzano la cassa in deroga non dovranno pagare le addizionali, però non potranno licenziare mentre utilizzano questa cassa “gratuita”.

Testo definitivo Decreto Sostegni bis

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di seguito alleghiamo il testo dell’ultima bozza di Decreto Sostegni bis approvata in CdM del 20 maggio.

download   Decreto Sostegni bis bozza testo definitiva
       » 1,2 MiB – 47 download
Accesso, modifica e invio 730 precompilato 2021: guida Agenzia Entrate

Accesso, modifica e invio 730 precompilato 2021: dal 19 maggio i contribuenti hanno la possibilità di accedere, modificare e inviare il modello 730 precompilato 2021 per i redditi 2020. La dichiarazione precompilata è accessibile online ufficialmente sul sito predisposto dall’Agenzia delle Entrate dal 10 maggio. La scadenza è invece fissata ufficialmente al 30 settembre. Da ricordare però che prima si invia e prima arrivano eventuali rimborsi IRPEF spettanti.

Sempre dal 19 maggio l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato la guida aggiornata alla Dichiarazione Precompilata 2021 che alleghiamo in fondo a questa pagina.

Ma come si accede alla dichiarazione dei redditi precompilata? Le modalità sono diverse e ognuna con le proprie istruzioni, con la breve guida che segue cercheremo di fare chiarezza e dare tutte le informazioni a riguardo.

Accesso, modifica e invio 730 precompilato 2021: online dal 10 maggio

Dal 10 maggio come detto (il termine per legge è il 16 aprile, ma quest’anno è slittato a maggio per via del coronavirus) l’Agenzia delle Entrate rilascia ai diretti interessati il modello precompilato.

Anche quest’anno l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione online in una sezione ad hoc del proprio sito il modello 730 precompilato, la dichiarazione dei redditi compilata in alcune sue parti direttamente dal Fisco.

Modifica e invio 730 precompilato dal 19 maggio 2021

I dati precompilati dal Fisco sono normalmente: Certificazione Unica, compensi di lavoro autonomo occasionale, dati relativi alle locazioni brevi, interessi passivi sui mutui, spese sanitarie, spese veterinarie, spese universitarie, spese per la frequenza degli asili nido, bonifici riguardanti le spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e altri dati presenti nell’Anagrafe tributaria.

Lavoratori dipendenti e pensionati possono accettare il modello così come proposto oppure possono modificarlo o integrarlo e poi inviarlo all’Agenzia direttamente on line dal 19 maggio 2021.

La scadenza di invio del modello 730 precompilato è il 30 settembre.

Però è bene sapere che prima si invia la dichiarazione dei redditi e prima arriveranno gli eventuali rimborsi IRPEF del conguaglio fiscale.

Leggi anche: Conguaglio IRPEF del modello 730 in busta paga: cosa c’è da sapere

Come accedere al 730 precompilato 2021

I contribuenti che accedono al 730 precompilato non sono poi obbligati ad utilizzarlo o inviarlo ma possono continuare ad avvalersi del modello 730 ordinario.

Chi invece vuole usare la dichiarazione dei redditi precompilata la prima cosa che deve fare è accedervi, poi potrà modificarla, integrarla oppure accettarla e inviarla così come la trova, ma solo in data successiva e comunque entro il 30 settembre. Le date sono cambiate a causa dell’emergenza Covid-19.

Ma come si accede al modello 730 precompilato? Per prima cosa bisogna recarsi all’indirizzo https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it e poi accedere con una delle modalità previste.

Accesso con SPID

La prima modalità di accesso al 730 precompilato è tramite le credenziali Spid, il nuovo “Sistema Pubblico dell’Identità Digitale” per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione. Dal sito apposito (www.spid.gov.it/richiedi-spid) per ottenere Spid basta essere in possesso di un indirizzo e-mail, numero di telefono del cellulare, documento di identità in corso di validità e la tessera sanitaria con il codice fiscale e seguire una serie di passaggi.

Altra modalità di accesso è tramite le credenziali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate a Fisconline. In tal caso per registrarsi a Fisconline, il contribuente può scegliere la registrazione:

  • online dal sito dell’Agenzia delle Entrate
  • tramite app (basta scaricare l’applicazione mobile “AgenziaEntrate” e accedere a una serie di servizi per smartphone o tablet)
  • in ufficio (occorre recarsi presso un qualsiasi ufficio territoriali e compilare l’apposito modulo)
  • tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

730 precompilato pin Inps

Altra modalità di accesso al modello 730 precompilato è tramite il codice PIN INPS ovvero dopo aver fatto l’accesso all’area riservata. A chi già possiede le credenziali INPS ricordiamo che l’istituto di previdenza rilascia due tipologie di codice Pin:

  • uno ordinario che permette esclusivamente di effettuare operazioni di consultazioni;
  • uno “dispositivo”, col quale effettivamente eseguire le operazioni.

Per accedere al 730 precompilato occorre il PIN dispositivo. Per chi invece non avesse tale codice basta andare sul sito dell’Inps richiedere quello ordinario e poi trasformarlo in PIN “dispositivo” con la funzione “Converti PIN”.

Accesso alla precompilata con NOiPA

Si può accedere al modello 730 precompilato anche con l’utenza riservata a NOiPA, i servizi online del Portale della Pubblica Amministrazione.

Per la registrazione a NOiPA basta seguire le istruzioni riportate sul sito (https://noipa.mef.gov.it/documents/10179/a40f1323-11f2-4d5c-b643-5c1a744d0134), ma si precisa che la registrazione al Portale è riservata solo ai dipendenti della Pubblica Amministrazione.

730 precompilato tutore

Per chi ha un tutore nominato dal Giudice tutelare, la dichiarazione precompilata deve essere presentata proprio dal tutore. Stessa cosa per i minori tenuti a presentare la denuncia dei redditi: in tal caso sono i genitori ad assolvere al loro obbligo dichiarativo. Come vi accedono?

In entrambi i casi tramite le credenziali Fisconline o Entratel, insieme ad una specifica delega che sarà rilasciata presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

In mancanza delle credenziali Fisconline o Entratel, si dovrà procedere alla propria registrazione ai servizi telematici.

Precompilata eredi

Alla precompilata 2021 è possibile accedere anche da parte di eventuali eredi del contribuente de cuius; si può accedere come erede se si presenta la dichiarazione di una persona deceduta.

In questo caso per entrare bisogna essere in possesso del proprio SPID o le proprie credenziali di Fisconline.

Mancata predisposizione del 730 precompilato

Una volta ottenute le credenziali di accesso e averle inserite si visualizzerà la homepage dell’applicazione della dichiarazione precompilata.

Può accadere che una volta entrati, l’Agenzia delle Entrate non ha predisposto la dichiarazione precompilata perché ad esempio il Fisco non disponeva di nessun dato per poterlo inserire nella denuncia dei redditi precompilata.

In tal caso l’Agenzia delle Entrate offre sempre la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi attraverso l’applicazione web. Dopo aver inserito le credenziali, si visualizzerà un messaggio con l’avviso che la dichiarazione precompilata non è stata predisposta e che si può compilare comunque la dichiarazione senza alcun dato precompilato, a eccezione dei dati anagrafici.

Area dedicata Dichiarazione Precompilata

Per accedere all’area dedicata al modello 730 precompilato 2021 sul sito dell’Agenzia delle Entrate seguire i seguenti link:

  • Accesso al 730 precompilato: link
  • Accesso alle istruzioni e a tutte le altre informazioni disponibili: link

Dichiarazione Precompilata 2021 – Guida AdE

In allegato la guida alla Dichiarazione Precompilata 2021 a cura dell’Agenzia delle Entrate.

Decreto Sostegni bis approvato, ecco il pacchetto lavoro per rilanciare l’occupazioneultima modifica: 2021-05-21T21:28:27+02:00da vitegabry
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